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Una a Toseland, una a Corser

Ultimo Aggiornamento: 25/02/2006 20:58
25/02/2006 20:58
 
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Ma la Ducati con Bayliss conquista due secondi posti in volata ed è in testa al mondiale. Gare tiratissime e grande equilibrio tecnico. Debutto più che promettente per Fabrizio e Barros. Charpentier vince la Supersport

Seconda corsa e prima vittoria per Corser, qui sul podio con Bayliss, Haga ed il suo manager Batta
LOSAIL – Avanti di questo passo, come potremo arrivare a fine campionato? Dopo la prima manche col botto, la seconda è da infarto. In testa si ritrovano i soliti noti: le due Yamaha, che
evidentemente hanno un perfetto sistema di launch control, la Ducati di Bayliss, la Honda di Toseland e la Suzuki di Corser. Il compagno Kagayama, affondato da Haga nella prima uscita, esce di pista all’ottavo giro e si infila nel box: proprio una brutta giornata.
La sfuriata di Haga e Pitt si esaurisce poco oltre metà gara, il più duro a cedere è il Samurai che tenta di restare agganciato inutilmente a Troy Corser e Troy Bayliss. La Suzuki tenta la fuga ma la Ducati non molla, negli ultimi due giri recupera un secondo e si accoda alla GSX-R. Bayliss ci tiene a vincere, ma Corser è un osso duro. Nell’intervallo i tecnici Alstare hanno sostituito la frizione cambiando i parametri del freno motore ed è decisamente un’altra musica. L’altro Troy ci prova lo stesso. Forza le frenate, cerca il varco e passa, ma Corser incrocia la traiettoria al tornantino e torna davanti.


Uno spettacolare testa a testa fra Pitt, Haga, Corser e Bayliss


Ducati e Suzuki si toccano, ma finisce bene. Bayliss non molla, tenta di nuovo sul veloce ma la sua linea è impossibile, Corser ripassa di nuovo e vince la prima gara 2006. Bayliss scende dal podio visibilmente corrucciato, la pole di sabato lasciava presagire un trionfo, invece il Qatar gli riserva solo due secondi posti. La Ducati è comunque in vetta al Mondiale con 40 punti contro i 38 di Corser. Poco, ma sempre qualcosa.
Finale thrilling anche per il terzo posto. Toseland all’ultima curva attacca Haga che però prende la scia e proprio sulla linea riesce a riprendersi il podio, per un solo millesimo di secondo. E’ necessario il fotofinish per stabilire la posizione.




Michel Fabrizio: uno splendido debutto!

Pitt archivia la giornata con un prezioso quinto posto davanti a Lorenzo Lanzi uscito miracolosamente incolume dal gran botto di gara-1. Anche per il romagnolo è stata una partenza un po’ inferiore alle attese.
Il protagonista italiano della giornata è stato l’esordiente Michel Fabrizio che è stato velocissimo anche in gara-2 arrivando ottavo dopo una veemente rimonta. Il suo compagno di squadra Pierfrancesco Chili è scivolato mentre era sulla coda di Lanzi: si è sbucciato le dita della mano destra, nulla di grave.
Barros archivia l’esordio SBK con un settimo posto: la sua Honda è troppo standard per reggere il ritmo, il brasiliano comunque ha trovato pane per i suoi denti. Rolfo perde terreno nel finale e finisce tredicesimo davanti a Borciani.
La Superbike vola in Australia con Ducati, Suzuki e Honda racchiuse in soli due punti. Ed è solo l’inizio!

SBK Gara-2: classifica


SBK Gara-1: Toseland brucia Bayliss

James Toseland ha iniziato il campionato 2006 con una grossa soddisfazione

LOSAIL – Un inizio straordinario, emozionante, imprevedibile. La Honda ha dato scacco matto alla Ducati dominatrice delle prove aprendo con un clamoroso successo di James Toseland il Mondiale Superbike 2006. Il britannico ha raccolto e portato a casa il regalo confezionato da Noriyuki Haga che all’ultimo giro, tentando di vincere una gara che aveva a lungo guidato, ha tirato giù il connazionale Yukio Kagayama.
Nelle battute finale i due giapponesi si sono superati molte volte ma la Suzuki sembrava avere un po’ di margine sulla Yamaha. Haga ha cercato l’impresa invece ha rovinato la sua giornata e quella di Kagayama che stava tenendo a galla una GSX-R che invece non ha brillato con Troy Corser poco incisivo nonostante il quarto posto finale a soli 2”5 dal vincitore.
Toseland è stato grandissimo. Il britannico lasciato a piedi dalla Ducati era solo decimo al termine del primo giro ma si è prodotto in una sensazionale rimonta che intorno a metà gara lo ha portato in coda al plotone di testa che comprendeva le due Yamaha di Pitt e Haga, partite a razzo, la Ducati di Bayliss e le Suzuki di Corser e Yanagawa. Al quarto giro la Ducati aveva perduto Lorenzo Lanzi, secondo in prova e scivolato rovinosamente nel punto veloce del circuito, senza problemi fisici.
La gara si è decisa nel quarto finale quando Corser ha dovuto mollare per problemi d’aderenza. Bayliss aveva scelto una gomma anteriore più dura per evitare cedimenti alla distanza ma gli sono mancati quei 2-3 decimi che gli avevano permesso di fare la differenza in prova e nel warm up. Haga ha cercato di mantenere la testa della corsa ma Kagayama si è fatto sotto minacciosamente. Finchè Nori non lo ha falciato via.
I due non si amavano prima, figuriamoci adesso. Toseland ha raccolto più del dovuto ma non ha rubato nulla riuscendo a tenersi alle spalle il mastino Bayliss nell’ultimo, infuocato passaggio. Il terzo posto ha premiato l’ottimo Andrew Pitt che ha gestito meglio del caposquadra il potenziale della Yamaha.



















Da incorniciare il debutto di Michel Fabrizio. Il 21enne romano è scattato in quarta fila ma è andato fortissimo: dopo essersi districato nel gruppo di mezzo ha cominciato a girare sul passo dei primi, peccato quella posizione di partenza così penalizzante. Bell’esordio anche per Alexandre Barros che è uscito largo alla prima curva trovandosi in diciottesima posizione. Anche il brasiliano ha rimontato furiosamente centrando un sesto posto prezioso nell’ottica mondiale.
Tra gli ex MotoGP si è distinto anche Roberto Rolfo autore di una gara gagliarda premiata da un eccellente settimo posto davanti a Pierfrancesco Chili.

SBK Gara-1: classifica



tratto da motonline.com

[Modificato da Enro 25/02/2006 21.01]





:Sm1: La saponetta grattata è sempre una figata:Sm1:

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