Ciao carissima ecco cosa mi dicono le carte, ricordo sempre che non sono un mago ne altro ma un semplice appassionato di cultura orientale, spero che queste carte siano spunto di riflessione e di crescita per te. Un bacione
Cosa pensa Lui
La carta dei giochi politici:
Chiunque sia abile nel fingere, qualsiasi ipocrita, diventerà il tuo leader politico, il tuo sacerdote, nella sfera religiosa. Tutto ciò che gli occorre è essere un ipocrita, avere astuzia, metter su una facciata dietro cui nascondersi. I vostri uomini politici vivono vite doppie, i vostri preti hanno una doppia vita una di facciata e una occulta, e questa è la loro vera vita. Quei sorrisi di facciata sono semplicemente falsi, quei volti apparentemente tanto innocenti sono soltanto coltivati.Se vuoi vedere la realtà del politico devi sbirciarlo dal retro. Là egli appare nella sua nudità, così com'è, e lo stesso vale per il prete. Questi due tipi di astuti hanno dominato l'umanità. E fin dall'inizio hanno scoperto che, se si vuole dominare l'umanità, occorre indebolirla, farla sentire in colpa, indegna. Occorre distruggere la sua dignità, sottrarle ogni gloria, umiliarla. Ed essi hanno trovato tali e tante vie sottili di umiliazione che è difficile percepirle; in pratica lasciano che siate voi stessi a umiliarvi, a distruggervi. Vi hanno insegnato una sorta di lento suicidio.
Commento:
Noi tutti, per quanto innocenti e sinceri, abbiamo un politicante che occhieggia da qualche parte, nelle nostre menti. Di fatto, la mente è un politicante. Per sua stessa natura, essa pianifica e organizza e cerca di manipolare le situazioni e le persone in modo da ottenere ciò che vuole.
I politicanti non hanno volti reali: l'intero gioco è una menzogna.Guardati con attenzione per vedere se non hai giocato questo gioco. Ciò che vedi può essere doloroso, ma non tanto doloroso quanto potrebbe esserlo proseguire in questo gioco. Alla fine, non fa l'interesse di nessuno, men che meno il tuo. Qualsiasi cosa potresti raggiungere in questo modo, si trasformerà in polvere tra le tue stesse mani. Da questa carta come dici tu sembra che lui reciti un po’ troppo
Le vostre energie insieme insieme
“Rinascita”
Nello Zen non vieni da alcun luogo e non stai andando verso alcun luogo. Sei semplicemente qui, adesso, senza andare né venire. Ogni cosa scorre di fronte a te; la tua consapevolezza lo riflette, ma non si identifica.
Quando un leone ruggisce di fronte a uno specchio, pensi che lo specchio ruggisca? E se il leone se ne va e compare un bambino che danza, lo specchio dimentica totalmente il leone e inizia a danzare col bambino ma pensi che lo specchio balli col bambino? Lo specchio non fa nulla, si limita a riflettere.La tua consapevolezza è solo uno specchio.
Commento:
Questa carta raffigura l'evoluzione della consapevolezza così come l'ha descritta Friedrich Nietzsche nel suo libro "Così parlò Zarathustra". Egli parla di tre livelli: il Cammello, il Leone e il Bambino. Il cammello è sonnacchioso, ottuso, appagato. Vive nell'inganno, credendo di essere la vetta di una montagna, ma di fatto si preoccupa tanto dell'opinione altrui che gli resta ben poca energia per sé. Dal cammello emerge il leone: allorché ci rendiamo conto di ciò che ci lasciamo sfuggire nella vita, iniziamo a dire di no alle pretese degli altri. Ci allontaniamo dalla folla, soli e orgogliosi, ruggendo la nostra verità. Ma questa non è la fine: alla fine emerge il bambino, né condiscendente né ribelle, ma innocente e spontaneo e vero rispetto al proprio essere.
Qualsiasi sia lo spazio in cui ti trovi in questo momento assonnato e depresso, ruggente e ribelle sii consapevole che, se lo permetti, si evolverà in qualcosa di nuovo. Questa carta ascia aperto uno spiraglio di possibilità per la vostra relazione, solo se lavori sulla spontaneità
Intuizione
“Proiezione”
Commento:
Ognuno di noi può restare intrappolato in un film creato nella mente e proiettato sulle situazioni e sulle persone che ci circondano. Accade quando non siamo pienamente consapevoli delle nostre aspettative, dei desideri e dei giudizi e, anziché assumerne la responsabilità e riconoscerli, li attribuiamo agli altri.Una proiezione può essere diabolica o divina, disturbare o confortare, ciò nonostante resta pur sempre una proiezione: una nuvola che ci impedisce di vedere la realtà per ciò che è. Il solo modo per uscirne è riconoscere il gioco. Quando vedi sorgere in te un giudizio rispetto a un'altra persona, rivoltalo: ciò che vedi si riferisce veramente all'altro? La tua visione è limpida, oppure è oscurata da ciò che vuoi vedere?
L’invito per ottenere una qualsiasi crescita nella tua storia è quello di verificare che tutto non sia frutto della fantasia. Le domanda che ti devi fare è se sei davvero innamorata e se la realtà è davvero come la dipingi. Elabora bene pensieri e poi agisci.
Un abbraccio :lala:
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