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<b>MONTERIGGIONI E IL CHIANTI</b>

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2005 12:12
20/08/2004 12:46
 
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La Capa de Noartri
COLLE VAL D'ELSA
Il comune di Colle Val d’Elsa sorge nel cuore della Toscana, poco lontano dalle città di Siena, Firenze e Volterra. Antico insediamento etrusco-romano, Colle diventò rapidamente un centro importante per l’intera area. Diventata libero comune, Colle instaurò rapidamente stretti rapporti di collaborazione con le città di Firenze e Siena, diventando, nel 1500, “municipio fiorentino”.
Nel corso del Medioevo il Comune ricoprì un ruolo importante nella vita economica del paese, grazie alla cospicua produzione di lana, carta, ferro, cereali e legnami. Scesa in campo a fianco di Firenze nella “guerra dei Pazzi”, conosciuta ovunque per le sue famose cartiere e per l’arte della stampa, Colle Val d’Elsa fu eletta, nel 1592, sede vescovile. La sua popolarità continuò a crescere nel periodo cinque-seicentesco, in seguito all’affermazione di giuristi, letterati, storiografi e cortigiani che s’integrarono pienamente nella cultura medicea: la famiglia degli Usimbardi rivestì ruoli importanti nelle corti e negli uffici toscani; Francesco Campana venne inviato da Papa Clemente VII a Londra per incontrare Enrico VIII a seguito dello scisma inglese. Nel XIX secolo le cartiere che, in quello precedente erano molto rinomate, tanto da fornire la carta anche per i manoscritti dell’Alfieri, furono sostituite da vetrerie, tipografie e molerie. L’industria andò affermandosi lentamente nei primi del ‘900, quando cominciarono a prosperare le numerose Scuole di Avviamento ed i Conservatori e conseguentemente s’inserirono nella vita culturale del luogo artisti come Salvetti, Meoni, Maccari, Fusi e Manganelli.



ITINERARIO TURISTICO
La città di Colle Val d’Elsa, uno dei comuni più grandi della provincia senese, situata sopra ad un’altura, si mostra divisa in tre parti: la zona più moderna (il Piano), il Borgo e l’antico centro storico (il Castello). Al Piano, il nucleo centrale è costituito da Piazza Arnolfo, realizzata nella prima metà del 1800. Dalla piazza si giunge a Piazza Bartolomeo Scala o Nova, situata vicino alla Villabona, animata dalle fiorenti attività economiche che vi si svolgono. Proseguendo si arriva alla Cappella della Madonna del Carmelo, posta sotto i poggi dell’Olivo e di Castiglioni. Dalla parte opposta sono collocati il Santuario della Madonna del Renaio (proprio di fronte alla cartiera del Paragone), datata XVI secolo, e la Chiesa di Santa Maria Assunta (X secolo). Poco distante dalla chiesa è collocata l’Abbadia Benedettina, edificio dell’XI secolo, che divenne poi commenda del futuro Papa Giulio II. A Monte Spugna si trova la Cartiera della Buca, famosa per essere diventata la sede del Museo della Carta e della Stampa; insieme a quella della Buca, anche la Cartiera di Mezzo, diventata ora un Hotel, era una delle Cartiere più famose e grandi di Colle. Di fronte alla Cartiera di Mezzo è posto il Teatro del Popolo, nel quale annualmente si svolge una famosa Stagione Teatrale di Prosa. Proseguendo per Via dei Fossi, si arriva alla Piazza e alla Chiesa di S. Agostino, ristrutturata nel 1521 su progetto di Antonio da Sangallo il Vecchio. L’esterno conserva ancora l’antica facciata medievale, l’interno è decorato con numerosi dipinti ed opere d’arte. Per completare la parte esterna della chiesa, nel transetto destro, nel ‘900 è stato aggiunto un campanile “neogotico”.
Dalla Porta Guelfa, la sola rimasta intatta, si accede al “Pozzo”, detto anche “Quattro cantoni”, punto nodale della città alta. Dai “Quattro Cantoni” si snodano le vie più importanti del paese: Via dell’Aringo, Via degli Olmi, Via Gozzina e Via Costa, ricche di edifici importanti sia dal punto di vista civile che da quello artistico. Tra questi da ricordare il Palazzone, Palazzo Campana e la Torre dei Livini.



La Strada Nova congiunge il “Piano” con il “Borgo”, luogo particolarmente suggestivo per la ricchezza di paesaggi che vi si possono ammirare, come la vista di Colle Alta posta sullo sfondo del Chianti e della Montagnola. Il primo monumento che s’incontra è la Porta Nova, un imponente esempio di architettura quattrocentesca, abbellita da due ampi torrioni cilindrici. Da un arco si accede in Via del Secco, dove è collocato il Conservatorio di San Pietro, inizialmente pensato e costruito come monastero dal Vescovo di Arezzo su progetto di Giorgio Vasari il Giovane. Quest’edificio, un tempo ricco di opere d’arte, fu sede di un’importante scuola frequentata anche dal Bilenchi, fondatore del Conservatorio di Santa Teresa. Di fronte si trova l’Ospedale di San Lorenzo, costruito nel XVII secolo e fatto ristrutturare da Pietro Leopoldo nel 1789. Da Via della Porta Vecchia si accede al Convento di San Francesco (XIII secolo) e all’omonima Chiesa. Tutto il complesso costituisce la sede dell’attuale Seminario Vescovile, costituito da una biblioteca, nella quale sono conservate numerose opere religiose e letterarie, e da un chiostro, che racchiude molte lapidi e un affresco di scuola fiorentina. La chiesa, in origine, era sede di numerose opere pittoriche di Sano di Pietro e di Simone Martini, oggi trasferite nella Pinacoteca di Siena.
Poco fuori del Borgo si trova la Chiesa di S. Maria delle Nevi, attribuita ad Antonio da Sangallo il Vecchio. Rientrando nel quartiere da Piazza Bajos, abbellita dalle molteplici case medievali che vi si affacciano, si procede lungo un percorso ricco d’interessanti costruzioni: i Palazzi Tommasi e Usimbardi, il Palazzo Orlandini, il Palazzo Galganetti ed il Palazzo Alessi, che ospitò il “Laboratorio di Arte Decorativa” del Salvetti. Proseguendo si arriva in Piazza di Santa Caterina, dove è situata l’omonima Chiesa, edificata nel 1400 e perfezionata poi con successivi rifacimenti. All’interno della Chiesa sono da citare le vetrate a colori raffiguranti la Traslazione di Santa Caterina delle Ruote e i numerosi dipinti sacri. Dalla Piazza, proseguendo per Via Francesco Campana, s’incontrano altri edifici di gran valore artistico, come i Palazzi Renieri (ora trasformato in Hotel), Apolloni, Ceramelli e l’attuale Palazzo Comunale, un edificio tardo-rinascimentale locato proprio accanto alla sede della Confraternita della Misericordia. L’ultima zona di Colle è il Castello, che si apre con Palazzo Campana, splendido esempio di architettura cinquecentesca. La facciata del palazzo è abbellita da un arco bugnato che lo mette in comunicazione con Via del Castello, attraverso la quale si accede al Centro Storico. Camminando lungo questa via s’incontrano edifici medievali e rinascimentali come Palazzo Salvetti, il Bastione Sapia, Palazzo Morozzi, posto accanto a Palazzo Giusti, Palazzo Dini e il Seminario Vescovile, l’ultimo edificio della via. Si è così giunti a Piazza del Duomo, nella quale si trovano il Palazzo del Podestà, contenente nel suo interno il Museo Archeologico intitolato a “R. Bianchi Baldinelli” e la Torre del Duomo. Dalla parte opposta si alternano Palazzo Renieri, il Palazzo del Popolo, la Fontana di Piazza ed il vecchio Seminario Vescovile, situato nel lato ovest. Nel lato est è posto il Palazzo Vescovile, un tempo sviluppatosi su tre corpi, in cui sono collocate delle importanti opere tra cui una Madonna col Bambino del 1400 di Luca Tommè. Nella frazione del Castello si può ammirare anche il Duomo, edificato tra il 1603 e il 1630 sui resti della precedente Pieve di S. Salvatore. La facciata dello stesso fu realizzata soltanto agli inizi del 1800, da un architetto senese che utilizzò un freddo schema neoclassico. L’interno del Duomo è ricco d’opere d’arte come il bellissimo Pulpito in stile rinascimentale, le Cappelle laterali, le pregevoli porte della Sacrestia, la Cappella del Santo Chiodo, racchiusa dalla raffinata Cancellata e arricchita dal Tabernacolo quattrocentesco e dal Leggio in bronzo attribuito al Tacca, che rappresenta un delizioso capolavoro d’arte tardorinascimentale. La costruzione è completata dal Coro e dalla Cattedra in legno, decorati con preziosi intagli, dal Fonte Battesimale del 1465, opera di Benedetto o Giuliano da Maiano, dall’Organo sinistro e dalla Cappella del SS. Sacramento, in cui si trovano L’Ultima Cena del Vannini e la balaustra in marmo. Nel piano sotto al Duomo è stata costruita la Chiesa della Misericordia, mentre di fronte è collocato il Museo di Arte Sacra, nella Sala di S. Alberto, una delle tante stanze del Seminario Vescovile, dove sono disposti molti affreschi del Lorenzetti. Accanto a questo sorge il Palazzo dei Priori, edificato nel corso dei secoli XII e XIV. La facciata del Palazzo è ricca di graffiti, la decorazione è poi completata da un grande stemma mediceo. Il primo piano del Palazzo è occupato dal Museo Civico, allestito in tre sale. Tra le opere più importanti esposte vanno citate le tele di Rutilio Manetti e del Tornioli, le sculture di Felice Palma e altri dipinti di autori meno famosi. Proseguendo oltre la zona più medievale della frazione, si arriva al Teatro dei Vari, appartenuto un tempo al complesso dell’Accademia dei Vari. In principio il teatro nacque come ospizio, poi divenne ospedale, prima di affermarsi come teatro. Da qui, proseguendo, si giunge in Piazza di Canonica nella quale si affaccia la Chiesa di Santa Maria in Canonica, con il suo campanile a tre campane. Via del Castello prosegue poi attraverso le torri e le case medievali, fino alla Porta al Canto, demolita nel 1876. Alla fine della via s’intravede il belvedere affiancato dal Baluardo, uno dei simboli della città. Dal belvedere, procedendo in altra direzione si arriva alla Torre di Arnolfo, situata lungo la Via delle Romite, per poi ripercorrere la stessa Via del Castello e ritornare a Palazzo Campana. Colle Paese non è l’unico centro del Comune ad essere ricco di monumenti e di storia: anche la periferia che le si snoda attorno merita di essere visitata. Soprattutto lungo le vie che la congiungono a Siena, alla Maremma, a Volterra e Casole d’Elsa, sono dislocati vari monumenti e costruzioni architettoniche di valore artistico.









DOVE MANGIARE

SEGNALATI DA VERONELLI

Arnolfo
COLLE VAL D'ELSA (Siena)
via XX Settembre 50/52a
Tel: 0577/920549; fax: 920549.
arnolfo@arnolfo.com
www.arnolfo.com

Coperti: 35
Prenotazione: obbligatoria
Costo: 100 €
Carte di credito: SI
Chiusura settimanale: martedì e mercoledì
Ferie: 13 gennaio-11 febbraio e 27luglio-11 agosto
Tipo di locale: elegante, in palazzo del 1500
In cucina e in sala: Gaetano Trovato, chef-patron; in sala, il fratello Giovanni, sommelier.
Piatti: rombo dorato al basilico con medaglione di cappesante e pomodoro; sella di lepre al foie gras, foglie di spinaci e composta di ribes; ravioli di gallinella di mare con calamaretti, vongole e broccoletti; lasagnetta alla ricotta di pecora ed erbe fini con pesto al dragoncello; branzino al timo con peperoni, dolci, zucchine e capperi di Salina; piccione con cosciotto croccante farcito ai fegatini. Il pane e i grissini sono di casa.
Dolci: zuccotto all'alchermes, cioccolato e canditi; granita al caffè e crema all'anice stellato; tortino al cioccolato con ciliegie speziate.
Salumi: dei Marini, esemplari norcini in Agliana.
Formaggi: pecorino delle Crete Senesi, ricotta e pecorino di Curbeddu.
Vini: carta di notevole valore.
Acqueviti: offerta elitaria.
Notizie varie: erano dette Arnolfi - chissà mai perché - colorate figurine realizzate con filo di ferro, perle e fili di lana (ne era abile "intrecciatrice" la principessa Irina, nipote dello zar Nicola II).

-arcobale-

L'Antica Trattoria
COLLE VAL D'ELSA (Siena)
piazza Arnolfo 23
Tel: 0577/923747; fax: 923767.

Tipologia: cucina attenta ai testi classici; cantina molto buona; attenta scelta di acqueviti
Coperti: 45
Prenotazione: SI
Costo: 47 €
Carte di credito: SI
Chiusura settimanale: martedì
Ferie: dal 23 dicembre al 12 gennaio
Tipo di locale: elegante
In cucina e in sala: la patronne Luciana Mazzei Paradisi; in sala, Enrico Paradisi, co-patron.
Piatti: scampi al vapore in purea di ceci; terrina di tartufo e fungo porcino; "la" farinata; gnocchi di zucca gialla ai gamberi di Sicilia; pappardelle di lattuga al ragù di coniglio in bianco; maccheroni al piccione; bocconcini di cinghiale alla toscana; faraona allo scalogno e Vin Santo. Preparano in casa il pane e la stiacciata.
Dolci: zuccottino alla senese; crostatina di pere; semifreddo all'arancia.
Salumi: toscani, della salumeria Falorni di Greve in Chianti.
Formaggi: di fossa, caprini, pecorini, robiola, toma.
Vini: confermo essere la carta, in gran parte toscana, di buona cerca e valore.
Acqueviti: pregevoli grappe, distillati d'uva, rhum e whisky.




So esattamente dove si trova il tuo corpo,
quello che sto cercando è una qualche indicazione del tuo cervello.





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