07/12/2006 09:31 | |
da LA STAMPA del 7/12/2006
POLEMICA. DOPO LA VALANGA
“Patteggiano non perché colpevoli”
«Quali Avvocati difensori dei responsabili della stazione sciistica dell'Artesina Spa, ci vediamo costretti ad intervenire sulla vicenda processuale conclusasi con la sentenza di applicazione di pena concordata che ha suscitato l'intervento del procuratore capo sul vostro giornale.
Non siamo usi a trattar le cause fuori dalle aule di giustizia, e non riteniamo di dover venir meno a tale regola deontologica neppure in questo caso, pur a fronte dell'autorevole intervento pubblicato ieri. E’ singolare, seppur legittimo, che il capo della Procura senta la necessità di giustificare e difendere l'operato del suo ufficio là dove crediamo nessuno abbia mai posto in dubbio la scrupolosità dell'attività svolta e la legittimità delle scelte compiute dal pubblico ministero; meno accettabile per la difesa che nel far ciò si spendano argomentazioni inesatte e soprattutto si spieghi all'opinione pubblica la ragione di una scelta che è propria dell'imputato e dei suoi difensori.
Affermare che «nessuno patteggia se non teme di esser condannato» equivale per la difesa dire che nessun pm accetterebbe una richiesta di patteggiamento a pena pecuniaria interamente condonata se non temesse l'assoluzione dell'imputato. Questa difesa non porterebbe mai ufficialmente una tale arbitraria interpretazione delle ragioni altrui. Non si possono definire ‘’sofismi’’ chiare disposizioni su cui si basa il sistema dei riti alternativi al processo. E' corretto affermare che grazie all'indulto nessuno paga: non è colpa della Procura né astuzia della difesa e altre sono le ingiustizie prodotte dalle scelte di ‘’clemenza’’ del legislatore. Per correttezza e completezza d’informazione è doveroso ribadire come la decisione di definire il procedimento con patteggiamento a pena pecuniaria interamente condonata, senza giungere a un accertamento giudiziale di responsabilità sui fatti, sia stata dettata da ragioni squisitamente tecniche e di economia processuale.
A fronte di perizie contrastanti circa la prevedibilità dell'evento valanghivo, i rischi e i costi elevati di un procedimento sarebbero stati eccessivi e non proporzionati al risultato auspicato dalla Società che si è fattivamente adoprata a che la compagnia di assicurazione risarcisse per quanto possibile il dolore incommensurabile della famiglia della vittima. L'Artesina spa era ed è una delle stazioni sciistiche che presta maggiore attenzione e cura nella manutenzione e nella sicurezza delle piste e degli impianti con investimenti rilevanti. Vi è però una significativa e intuibile differenza tra le nostre montagne e una palestra, una piscina o qualsivoglia impianto sportivo».
Avv.to Emma Giusta
Avv.to Carlo Blengino
[Modificato da simolimo 07/12/2006 9.33] |
Post: 17.035 | Registrato il: 10/02/2003 | Sesso: Maschile | Occupazione: "Megu" | Utente Gold | |
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02/12/2006 16:52 | |
Re: da LA STAMPA del 2/12/2006
Scritto da: simolimo 02/12/2006 11.14
IL CASO. VALANGA SULLE PISTE
Morì sciatrice, nessuno paga
I responsabili di Artesina patteggiano una multa cancellata dall’indulto
Fanny Isetta aveva 28 anni, il 22 febbraio 2004 stava sciando sul Mondolè, la cima che domina gli impianti di Artesina. Una valanga si staccò da una parete nel cuore della stazione sciistica. La giovane ligure tentò di schivarla buttandosi di lato, ma la massa di neve (un fronte largo 70 metri con una profondità di 600 metri) la travolse e la soffocò.
Ieri, in tribunale, a Mondovì, dopo la valutazione di cinque perizie di parte, si è svolta l’udienza preliminare del procedimento a carico di quattro imputati che dovevano rispondere di omicidio colposo. Uno è stato prosciolto: Mariano Basso, responsabile degli impianti, residente a Roccaforte Mondovì. Tre hanno patteggiato, di fronte al giudice Rodolfo Magrì, la pena di un anno di reclusione (il minimo per quel reato, richiesta concordata con la Procura). Le attenuanti generiche hanno ridotto la pena a 9 mesi, il rito del patteggiamento ha permesso di scendere a 6 mesi, ma la conversione alla pena pecuniaria e l’applicazione dell’indulto hanno trasformato la pena in una multa di 9900 euro. «La somma è stata interamente eliminata poiché - spiega l'avvocato torinese Carlo Blengino che difendeva due imputati - il condono cancella la pena pecuniaria fino a 10 mila euro». Il risultato è che per la morte della giovane nessuno sconterà o pagherà pene detentive o pecuniarie. Gli imputati erano i savonesi Paolo Palmieri amministratore delegato di Artesina spa, Adriano Conti presidente della società (difesi entrambi dall’avvocato Blengino) e Giorgio Sabbi, responsabile delle piste (difeso dall'avvocato Emma Giusta, di Mondovì).
La famiglia di Fanny Isetta vive fra Savona e Artesina: il papà Filippo è l'ex direttore della scuola di sci. Si sono costituiti parte civile e l’assicurazione della società (la «Milano») ha già pagato una «previsionale» di 350 mila euro accettata dalla famiglia come acconto. Ora potrebbe iniziare la causa civile di risarcimento. La questione passerà al giudice civile. Come stabilito della nuova legge sull’obbligo dei gestori delle aree sciabili, del dicembre 2003 (entrata in vigore due mesi prima dell'incidente), l’ente assicurativo è stato citato come responsabile civile ai fini risarcitori. Spetterà al giudice decidere se la somma già versata dall'assicurazione è sufficiente per pagare il danno morale per la morte di Fanny, come sostiene l’ente o se le richieste della famiglia di ulteriori fondi saranno accolte. La famiglia Isetta ha annunciato di voler costituire un'associazione per le vittime di valanghe.
Ma quale ente può giudicare la somma di 350.000 Euro sufficiente alla perdita di una giovane.
Sull'indulto confermo il voto trasversale Forza Italia in primis, ma so per certo l'elenco dei NO: Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Alleanza Nazionale, Lega Nord. |
Post: 7.231 | Registrato il: 27/03/2004 | Città: BEINASCO | Età: 49 | Sesso: Maschile | Utente Master | |
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00#39 |
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02/12/2006 13:10 | |
allora se sei coerente voteresti scheda bianca: erano daccordo un po' tutti !!! |
Post: 22 | Registrato il: 13/10/2005 | Sesso: Maschile | Utente Junior | |
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02/12/2006 12:14 | |
L'indulto è stata una grande cosa
Me ne ricorderò alle prossime elezioni. |
Post: 78 | Registrato il: 30/01/2006 | Sesso: Maschile | Utente Junior | |
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00#37 |
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02/12/2006 11:14 | |
da LA STAMPA del 2/12/2006 IL CASO. VALANGA SULLE PISTE
Morì sciatrice, nessuno paga
I responsabili di Artesina patteggiano una multa cancellata dall’indulto
Fanny Isetta aveva 28 anni, il 22 febbraio 2004 stava sciando sul Mondolè, la cima che domina gli impianti di Artesina. Una valanga si staccò da una parete nel cuore della stazione sciistica. La giovane ligure tentò di schivarla buttandosi di lato, ma la massa di neve (un fronte largo 70 metri con una profondità di 600 metri) la travolse e la soffocò.
Ieri, in tribunale, a Mondovì, dopo la valutazione di cinque perizie di parte, si è svolta l’udienza preliminare del procedimento a carico di quattro imputati che dovevano rispondere di omicidio colposo. Uno è stato prosciolto: Mariano Basso, responsabile degli impianti, residente a Roccaforte Mondovì. Tre hanno patteggiato, di fronte al giudice Rodolfo Magrì, la pena di un anno di reclusione (il minimo per quel reato, richiesta concordata con la Procura). Le attenuanti generiche hanno ridotto la pena a 9 mesi, il rito del patteggiamento ha permesso di scendere a 6 mesi, ma la conversione alla pena pecuniaria e l’applicazione dell’indulto hanno trasformato la pena in una multa di 9900 euro. «La somma è stata interamente eliminata poiché - spiega l'avvocato torinese Carlo Blengino che difendeva due imputati - il condono cancella la pena pecuniaria fino a 10 mila euro». Il risultato è che per la morte della giovane nessuno sconterà o pagherà pene detentive o pecuniarie. Gli imputati erano i savonesi Paolo Palmieri amministratore delegato di Artesina spa, Adriano Conti presidente della società (difesi entrambi dall’avvocato Blengino) e Giorgio Sabbi, responsabile delle piste (difeso dall'avvocato Emma Giusta, di Mondovì).
La famiglia di Fanny Isetta vive fra Savona e Artesina: il papà Filippo è l'ex direttore della scuola di sci. Si sono costituiti parte civile e l’assicurazione della società (la «Milano») ha già pagato una «previsionale» di 350 mila euro accettata dalla famiglia come acconto. Ora potrebbe iniziare la causa civile di risarcimento. La questione passerà al giudice civile. Come stabilito della nuova legge sull’obbligo dei gestori delle aree sciabili, del dicembre 2003 (entrata in vigore due mesi prima dell'incidente), l’ente assicurativo è stato citato come responsabile civile ai fini risarcitori. Spetterà al giudice decidere se la somma già versata dall'assicurazione è sufficiente per pagare il danno morale per la morte di Fanny, come sostiene l’ente o se le richieste della famiglia di ulteriori fondi saranno accolte. La famiglia Isetta ha annunciato di voler costituire un'associazione per le vittime di valanghe. |
Post: 17.035 | Registrato il: 10/02/2003 | Sesso: Maschile | Occupazione: "Megu" | Utente Gold | |
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24/06/2006 13:58 | |
Re: da LA STAMPA del 21/06/2006
Scritto da: simolimo 21/06/2006 19.02
... ai consulenti tecnici Renato Cresta, di Macugnaga, e Giuseppe Barucco, di Limone Piemonte, che hanno contribuito con la loro competenza e la loro opera alla positiva conclusione dell'iter processuale.
Concordo sulla professionalità. |
Post: 574 | Registrato il: 01/10/2004 | Sesso: Maschile | Utente Senior | |
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23/06/2006 10:22 | |
giusto chi ha divulgato una notizia del genere
e' da radiarlo dall'albo dei giornalisti sm54 sm54 |
Post: 11.971 | Registrato il: 11/04/2006 | Città: SAVONA | Età: 63 | Sesso: Maschile | Utente Gold | |
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23/06/2006 09:56 | |
Post: 7.231 | Registrato il: 27/03/2004 | Città: BEINASCO | Età: 49 | Sesso: Maschile | Utente Master | |
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22/06/2006 20:13 | |
Scritto da: LKS 22/06/2006 16.59
il processo andava fatto a chi ha divulgato la notizia !!(volutamente non credo si possano definire giornalisti)
[Modificato da LKS 22/06/2006 17.00]
solo sm80 sm80 sm80 sm80 sm80 sm80 sm80 sm80 sm80 |
Post: 524 | Registrato il: 16/12/2005 | Età: 57 | Sesso: Maschile | Occupazione: Autoriparatore | Utente Senior | |
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00#32 |
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22/06/2006 16:59 | |
il processo andava fatto a chi ha divulgato la notizia !!(volutamente non credo si possano definire giornalisti)
[Modificato da LKS 22/06/2006 17.00] |
Post: 309 | Registrato il: 01/10/2003 | Sesso: Maschile | Utente Senior | |
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21/06/2006 19:02 | |
da LA STAMPA del 21/06/2006
Valanga sugli atleti
Tutti prosciolti
Il Comitato Organizzatore del III Campionato del Mondo di Sci Alpinismo, svoltosi nei comprensori del Monviso e del Mondolè, ha appreso con viva soddisfazione che il procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Mondovì a seguito dell'evento valanghivo verificatosi il 3 marzo 2006 durante la prova individuale, si è concluso con un provvedimento di archiviazione per assenza di elementi di rilevanza penale.
Come è noto l'evento - del tutto imprevedibile - non aveva causato significative conseguenze lesive ai concorrenti coinvolti grazie anche all'immediato intervento dell'imponente sistema di soccorso approntato, ma aveva suscitato ampia risonanza nel mondo dei media per l'importanza e per il carattere internazionale dell'evento sportivo.
Con la definitiva cancellazione di qualsiasi elemento di colpa nei fatti sottoposti alla valutazione dei Magistrati, trovano esplicito e inequivoco riscontro la diligenza e l'efficienza con la quale è stato organizzato sulle nostre montagne il III Campionato del Mondo di Sci Alpinismo e la fiducia che il Comitato ha sempre avuto sull'operato della Magistratura.
Il Comitato desidera rinnovare a tutti i collaboratori e ai componenti del servizio di soccorso il proprio apprezzamento ed un sentito ringraziamento per l'impegno profuso, nonché sottolineare la professionalità con la quale gli atleti, gli allenatori e tutte le Federazioni Internazionali hanno affrontato la criticità durante e dopo l'evento.
Analogo apprezzamento e viva riconoscenza il Comitato esprime agli avvocati Giancarlo Del Zotto e Marco Del Zotto, di Pordenone, e ai consulenti tecnici Renato Cresta, di Macugnaga, e Giuseppe Barucco, di Limone Piemonte, che hanno contribuito con la loro competenza e la loro opera alla positiva conclusione dell'iter processuale.
ARMANDO MARIOTTA
Presidente Comitato Campionato del Mondo
di Sci Alpinismo, Saluzzo
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Post: 17.035 | Registrato il: 10/02/2003 | Sesso: Maschile | Occupazione: "Megu" | Utente Gold | |
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00#30 |
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20/03/2006 12:42 | |
sm78 nota:ieri apro DonnaModerna della mia consorte e,sfogliando, trovo un articolo sulle variazioni climatiche.
In mezzo all'articolo una bella foto di un recupero da valanga e di dov'era la foto? di Artesina!!!
E ora che i mass media la finiscano con questi sensazionalismi,adesso stiamo esagerando!!!
Oppure cosiglio a Conti di mettere cabine e ombrelloni tanto tra un pò qualcuno dirà ke c'è pure il mare!!! (e a Limone l'acquapark + grosso d'europa). sm78 |
Post: 524 | Registrato il: 16/12/2005 | Età: 57 | Sesso: Maschile | Occupazione: Autoriparatore | Utente Senior | |
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00#29 |
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18/03/2006 07:48 | |
da LA STAMPA del 18/3/2006 SCI ALPINISMO OGGI LA DECISIONE DEFINITIVA, SARA’ SCELTO UN PERCORSO ALTERNATIVO
Mondiali, dopo la valanga
nessuno firma per le gare
A rischio la «Tre Rifugi» in calendario fra 8 giorni
Difficile assumersi la responsabilità per la «Tre Rifugi», la gara di scialpinismo in programma domenica 26 marzo. Dopo la valanga caduta sugli atleti dei Mondiali, gli avvisi di garanzia e le indagini, c'é timore a firmare richieste e rilasciare autorizzazioni per gareggiare sulla neve, sui «fuori pista» del Cuneese, dove il rischio di slavine resta alto.
La «Tre Rifugi» si dovrebbe correre passando sui territori montani di quattro Comuni: Roccaforte Mondovì, Frabosa Sottana, Chiusa Pesio e Magliano Alpi. E' una gara internazionale di scialpinismo ed è organizzata da un Comitato, presieduto dal monregalese Teresio Sordo, che si avvale della collaborazione di Cai, scuola di sci «Franco Cavarero», Soccorso alpino e Sci Club Tre Rifugi. L'anno scorso la «Tre Rifugi», a cui partecipano atleti da tutta Europa, fu ridotta a gara non competitiva per la morte di Papa Giovanni Paolo II. Quest’anno rischia la cancellazione: la decisione definitiva per l’edizione 2006 della competizione (nata nel ‘53, al termine dei lavori di ricostruzione del rifugio Mettolo Castellino, distrutto nella guerra) sarà presa oggi, forse domani.
Le riunioni, tra giovedì sera e ieri, si sono susseguite, accompagnate da molto nervosismo e un certo scoramento fra gli organizzatori. E nessuno ha voglia di raccontare quanto che sta accadendo per scongiurare l’annullamento della gara. Oscar Barel, presidente del Cai di Mondovì: «Nelle prossime ore riusciremo ad essere più precisi sul destino della gara. L'obiettivo è di cercare di realizzarla, anche se le difficoltà sono tante. Il Comitato sta lavorando per la gara, valutando ogni tipo di difficoltà sul percorso». Gli organizzatori hanno chiesto anche la consulenza di uno studio legale specializzato, a cui la Federazione Italiana Sci si rivolge spesso: quello di Giancarlo e Marco Del Zotto, di Pordenone, gli stessi legali incaricati dal Comitato organizzatore di tutelare gli indagati per la valanga sui Mondiali di Artesina.
Sulla scelta del percorso, probabilmente, si «giocherà» la possibilità che la gara si svolga (le prime iscrizioni sono già arrivate). Sui tratti dalla Valle Pesio ad Artesina preoccupano i passaggi su Marguareis e Mondolè. Teresio Sordo, presidente del Comitato: «Spero che la ‘’Tre Rifugi’’, dedicata alla memoria del monregalese Giovanni Abbona, recentemente scomparso, si possa effettuare, anche se dovessimo ripiegare su un percorso alternativo».
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Post: 17.035 | Registrato il: 10/02/2003 | Sesso: Maschile | Occupazione: "Megu" | Utente Gold | |
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00#28 |
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15/03/2006 23:11 | |
Ehm, non sarebbe questo il posto giusto dove scrivere sta cosa sm39 (hai sbagliato ad inserire il messaggio )...cmq sì, si farà...non si sa se quest' estate o la prossima!! Bye!! |
Post: 17.035 | Registrato il: 10/02/2003 | Sesso: Maschile | Occupazione: "Megu" | Utente Gold | |
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00#27 |
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15/03/2006 23:00 | |
sm78ma partirà davvero la nuova seggiovia di monesi? ..o quelle che si sentono sono solo parole?...chi ha informazioni prego di contattarmi o scrive sul forum...grazie |
Post: 1 | Registrato il: 15/03/2006 | Città: ANDORA | Età: 45 | Sesso: Maschile | Occupazione: commerciante | Utente Junior | |
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00#26 |
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14/03/2006 10:35 | |
da LA STAMPA del 14/3/2006 ARTESINA PER RICOSTRUIRE LA DINAMICA DELL’INCIDENTE DURANTE I CAMPIONATI DI SCI ALPINISMO ANCHE UNO DEGLI INDAGATI
Slavina sui Mondiali, ieri la perizia
Da Genova due esperti incaricati dalla Procura di Mondovì
Sono saliti sugli impianti del Mondolè come tanti altri, accompagnati dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato e dalla Polizia. Sono i tecnici Claudio Ciccarelli e Davide Defmoide, di Genova, in azione ieri sugli impianti tra Artesina e Prato Nevoso che portano a Rocca Giardina, il luogo, fuori pista, dove il 3 marzo si è staccata la slavina caduta sugli atleti della terza prova del Campionato del Mondo di sci alpinismo: sei contusi con ferite lievi. I due tecnici sono stati incaricati dalla Procura di Mondovì, su decisione del pm Riccardo Baudinelli, titolare dell’inchiesta avviata subito dopo l’incidente. Sul registro degli indagati, da venerdì, ci sono i nomi di due degli organizzatori della prova che ha coinvolto 211 atleti di 34 nazioni (ieri era presente uno dei due indagati). Con i due periti della Procura, c’erano anche gli avvocati Giancarlo e Marco Del Zotto, di Pordenone, incaricati dal Comitato organizzatore (a Mondovì è stato incaricato l’avvocato Enrico Martinetti) e Giuseppe Barucco, altro perito di parte per gli organizzatori. «Accertamenti irripetibili» è il termine tecnico del sopralluogo previsto dalla procedura svolta ieri. Le conclusioni serviranno, in seguito, nell’eventuale sede di dibattimento. Vuol dire che la Procura, in questa fase iniziale delle indagini, ha la necessità di fotografare una situazione il più possibile vicina alle circostanze in cui si è verificata la slavina.
Ieri, con una splendida giornata di sole, come venerdì 3 marzo, il vento era moderato, mentre il giorno della gara spirava a 80 km di media. «Anche se le condizioni non sono le medesime - dicono Ciccarelli e Defmoide - a disposizione dei periti ci sono decine di fotografie, testimonianze e il filmato dell’operatore Rai presente al momento della slavina. Il nostro compito è di ragionare sul concetto di prevedibilità dell’evento e sulle relative misure di sicurezza impiegate. Se sarà necessario, eseguiremo anche un rilievo con la stazione totale, uno strumento più preciso del gps. Siamo in presenza di una gara di sci alpinismo in cui le slavine sono anche previste. Si tratta di vedere quali misure attive e passive sono state prese dagli organizzatori e come sono intervenuti per i soccorsi».
Sul pendio di Rocca Giardina ci sono ancora alcuni segni dell’incidente di dieci giorni fa. Un ramo a forma di «V» conficcato nella neve segna le due direzioni prese dalla slavina che si è staccata dal colletto. Uno smottamento che i tecnici definiscono di lieve entità: una crosta di 40 centimetri che, a valle, nel punto di maggior accumulo, è arrivata a misurare 1 metro e mezzo di spessore, coprendo in parte anche la stradina di collegamento tra Artesina e Prato Nevoso. Alcune bandierine arancioni segnano ancora il percorso dove sono transitati gli atleti. I tecnici hanno di nuovo ascoltato gli uomini della Forestale presenti al momento dell’allarme. Sono sessanta i giorni concessi dalla Procura per depositare le conclusioni tecniche. «Aspettiamo il resoconto del nostro perito per esprimere giudizi - dicono gli avvocati Del Zotto -. A nostro avviso, per i due iscritti nel registro degli indagati, non ci sono rilevanze di carattere penale né nel loro comportamento, né nelle loro responsabilità».
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Post: 17.035 | Registrato il: 10/02/2003 | Sesso: Maschile | Occupazione: "Megu" | Utente Gold | |
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00#25 |
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10/03/2006 16:32 | |
Avvisi di garanzia a due organizzatori per valanga di Cuneo
Sono accusati per slavina che travolse atleti coppa mondo
(ANSA)-(CUNEO),10 MAR - Primi indagati per la valanga che venerdi' scorso investi' i concorrenti del 3/o campionato del mondo di sci alpinismo ad Artesina. Il magistrato incaricato delle indagini, Riccardo Baudinelli, ha emesso due informazioni di garanzia nei confronti di altrettanti componenti del Comitato organizzatore. L'accusa nei loro confronti e' di 'valanga colposa'. Un perito e' stato incaricato di redigere uno studio sulla dinamica che ha scatenato la valanga.
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Post: 309 | Registrato il: 01/10/2003 | Sesso: Maschile | Utente Senior | |
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10/03/2006 11:05 | |
da LA STAMPA del 10/3/2006 Slavina sugli atleti ad Artesina
In arrivo i primi avvisi di garanzia
Sembra ormai una questione di ore l’emissione dei primi avvisi di garanzia per la slavina caduta venerdì ad Artesina (13 feriti) durante una gara del terzo Campionato del mondo di sci alpinismo. La Procura della Repubblica del tribunale di Mondovì ha proseguito le indagini con l’acquisizione di testimonianze, registrazioni video e fotografie. Nei giorni scorsi, con i primi risultati dell’indagine, il sostituto procuratore Riccardo Baudinelli, titolare dell’indagine, ha escluso l’ipotesi di uno o più sciatori che abbiano «tagliato» il fronte nevoso a monte del percorso investito dalla valanga. L’episodio accaduto a Rocca Giardina, sul Mondolè, e l’evoluzione della vicenda giudiziaria, sta scuotendo il mondo dello sci alpinismo del Monregalese. Intanto, domenica 26 marzo, è in programma la 54ª edizione della «Tre Rifugi», gara internazionale sci–alpinistica con arrivo ad Artesina, divenuta una classica del genere in Europa. |
Post: 17.035 | Registrato il: 10/02/2003 | Sesso: Maschile | Occupazione: "Megu" | Utente Gold | |
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00#23 |
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08/03/2006 22:50 | |
Post: 856 | Registrato il: 27/09/2005 | Città: BRA | Età: 69 | Sesso: Maschile | Occupazione: magnin | Utente Senior | |
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00#22 |
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08/03/2006 11:47 | |
BRAVO LKS !!!
L'ULTIMA TUA FRASE MERITA UN GROSSO APPLAUSO !!!
sm88 sm88 sm88 sm88 sm88 sm88 sm88 sm88 sm88 sm88 |
Post: 7.231 | Registrato il: 27/03/2004 | Città: BEINASCO | Età: 49 | Sesso: Maschile | Utente Master | |
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08/03/2006 11:42 | |
senza dimenticare alcuni piccoli particolari...... Il comportamento poco etico dei giornalisti ha portato:
- danno all'immagine della località e dell'intero comprensorio. Infatti parlando di valanga in pista (a ragion del vero lo smottamento ha sfiorato la stradina di collegamento) di certo non si può parlare di bella figura da parte della località.
- Panico e Paura. Vi rendete conto cosa hanno passato le persone che avevano i propri cari, amici, parenti, conoscenti a sciare quel giorno? Io che ero lontano 250 Km ho ricevuto decine di telefonate poichè frequento Artesina nel fine settimana.
- Costi di gestione. Nel giro di qualche ora si sono riversati in valle pompieri, elicotteri, guardie forestali, soccorso alpino polizia, carabinieri,protezione civile ecc. con ogni tipo di mezzo attrezzato, pronti per fronteggiare una vera e propria emergenza-tsunami. E indovinate un po' chi ha pagato la sciocchezza?
Parlando a bocce ferme ( che è sempre la cosa più facile) credo che sarebbe bastato organizzare il mondiale di sci alpinismo in un periodo meno nevoso ed ovviamente non fare svolgere la gara in simili circostanze ambientali e meteorologiche. CREDO che l'organizzazione dell'evento sia stata in mano al soccorso alpino.
Un'ultima riflessione. In questa occasione , conoscendo i fatti, ci siamo accorti delle immani strunzate che ci raccontano TV,radio e giornali ma avete mai pensato a cosa dobbiamo credere quando i fatti non li conosciamo?
[Modificato da LKS 08/03/2006 11.46] |
Post: 309 | Registrato il: 01/10/2003 | Sesso: Maschile | Utente Senior | |
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07/03/2006 13:39 | |
da LA STAMPA del 7/3/2006 ARTESINA ACCERTAMENTI ESCLUDONO CHE LA SCARICA SIA STATA CAUSATA DA ALTRI ALPINISTI
Lo «sciatore nero»
fuori dall’inchiesta
Il procuratore: «Non ha provocato la valanga»
«Lo sciatore dalla tuta nera - dichiara il sostituto procuratore di Mondovì, Riccardo Baudinelli - non c’entra nulla con la valanga finita sul percorso di gara dei Campionati mondiali di scialpinismo». Questa la conclusione degli inquirenti dopo aver ascoltato l’uomo, che da più persone, veniva indicato come «colpevole» di aver provocato con il suo passaggio il distacco della massa nevosa.
«Lo abbiamo cercato e individuato secondo alcune testimonianze rese subito dopo l’evento e ha dimostrato che lui non era passato nel punto incriminato» continua Baudinelli. Sul tavolo del magistrato, ieri mattina, sono arrivati i primi documenti che dovrebbero raccontare la valanga, che ha investito l’area dove transitavano una ventina di atleti e dove erano presenti (tra spettatori e addetti al percorso) un’altra dozzina di persone. Tredici tra feriti e contusi, nessuno grave. In Procura si stanno valutando le cause della slavina tra decine e decine di «voci» raccolte da Corpo Forestale dello Stato, carabinieri, polizia. Su una cosa Baudinelli mostra certezza: la causa della slavina non va ricercata nel fatto che qualcuno abbia «tagliato» il manto nevoso a monte del percorso di gara. Nessuno dei testimoni avrebbe elementi certi e riscontrabili per poter sostenere questa tesi. Gli altri elementi di indagine su cui Baudinelli punterà sono il filmato che l’operatore della Rai (sul percorso) ha girato quel giorno e la relazione tecnica completa delle condizioni meteorologiche. Gl inquirenti hanno rilevato che fino alle 11,15 di venerdì mattina, nel punto del percorso su cui si è abbattuta la slavina il vento soffiava a 110 chilometri all’ora. Il vento forte è una delle ragioni per cui gli organizzatori avevano ritardato l’avvio della gara prevista quel giorno. Le guide che avevano il compito di tracciare le scie prima della gara hanno sottolineato che il vento forte cancellava nel giro di dieci minuti le tracce. Il vento ha cessato non appena è caduta la slavina. Infine Baudinelli valuterà una serie di fotografie scattate dall’elicottero pagato dall’organizzazione prima della caduta della slavina, arrivata anche sulla stradina di collegamento tra Artesina e Prato Nevoso, solitamente frequentata da centinaia di persone.
Intanto domenica mattina, sempre ad Artesina, nella zona del «Canalone» è caduta un’altra slavina che ha costretto i gestori degli impianti alla chiusura della pista per tutta la giornata. Ieri è stata riaperta.
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Post: 17.035 | Registrato il: 10/02/2003 | Sesso: Maschile | Occupazione: "Megu" | Utente Gold | |
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07/03/2006 13:33 | |
No, FUNTUS! Il lavoro (onsto) dei giornalisti è raccontare i fatti. NON ingigantirli!!! Ci mancherebbe ancora!!!
Che poi ci siano i vari Tg4 e Studio Aperto è un' altro discorso!!!
Bastava dare la notizia per quella che era e aspettare le prime conferme!!! |
Post: 17.035 | Registrato il: 10/02/2003 | Sesso: Maschile | Occupazione: "Megu" | Utente Gold | |
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00#18 |
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07/03/2006 07:30 | |
non dimentichiamoci che il lavoro dei giornalisti consiste proprio nell ingigantire e far diventare sensazionale anche la storia piu insignificante!!!!Sono pagati x quello!!!!E poi francamente fino a quando non ci sono state le prime immagini come fai a immaginarti che era una belinata ????Se ti dicono che c e stata una valanga che ha coinvolto una 50ina di persone e 2 sono dispersi pensi a una montagna di neve che è caduta giu!!e ovvio poi che x il giornalista le persone diventino 80 !!!!cosa doveva fare??!!dire "ma si.....c e stata una valanghetta del ca--o.....la gente era sommersa fino alle caviglie e stanno tutti bene"??!!!Non lo mettevano manco in onda il servizio!!! |
Post: 4.024 | Registrato il: 17/12/2004 | Città: ALBISOLA SUPERIORE | Età: 45 | Sesso: Maschile | Occupazione: Autista | Utente Master | |
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00#17 |
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06/03/2006 21:20 | |
Ah, capisco... adesso mi è venuto in mente quel tragico evento. se non sbaglio era capitato proprio a marzo vero? ma anche quell'anno c'erano state abbondanti nevicate, attorno al 21 febbraio mi pare. |
Post: 2.877 | Registrato il: 25/10/2004 | Città: BRA | Età: 40 | Sesso: Maschile | Occupazione: Sciare a Sestriere | Utente Veteran | |
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00#16 |
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06/03/2006 09:34 | |
Nel 2004 una slavina cadde davvero sulla pista e costò la vita a una giovane sciatrice di Artesina. Quell'incidente costò avvisi di garanzia a diversi dirigenti dell'Artesina S.p.a. il solito "atto dovuto della Procura della Repubblica".
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Post: 7.231 | Registrato il: 27/03/2004 | Città: BEINASCO | Età: 49 | Sesso: Maschile | Utente Master | |
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00#15 |
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05/03/2006 23:45 | |
Io fossi nell' Artesina S.P.A. i danni li chiederi davvero!! sm39
In più, visto che il sostituto procuratore di Mondovì mi sembra uno tosto e che non si lesina nell' aprire inchieste...un Guariniello in erba...che la apra anche in questo caso e non solo quando c'è da andare contro alle società degli impianti!!! |
Post: 17.035 | Registrato il: 10/02/2003 | Sesso: Maschile | Occupazione: "Megu" | Utente Gold | |
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00#14 |
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05/03/2006 23:11 | |
Condivido appieno il vostro disappunto nei confronti del pressapochismo di certo giornalismo che fa a gara a spararla più grossa. io nel mio piccolo mi ero già indignato all'epoca degli allarmismi ingiustificati sulla sicurezza e sull'innevamento delle piste olimpiche, ma questa per certi versi è ancora più grossa... c'è davvero da vergognarsi!
P.S.: fabio, che accadde nel 2004? scusami, ho la memoria corta... |
Post: 2.877 | Registrato il: 25/10/2004 | Città: BRA | Età: 40 | Sesso: Maschile | Occupazione: Sciare a Sestriere | Utente Veteran | |
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00#13 |
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05/03/2006 23:06 | |
giornalismo sensazionalistico Ragazzi purtroppo bisogna rassegnarsi...l'ho imparato a mie spese dopo il mio viaggio a Baghdad... purtroppo oggi i telegiornali sono diventati poco più di un varietà dove si fa a gara a dirla più grossa per avere piu odiens.
Ho visto la zona colpita dalla megagalittica valanga... immaginavo di trovarmi di fronte ad accumuli di metri di neve precipitata... purtroppo non avevo la macchina fotografica per farvi fare due risate !
Una roba ridicola, come poteva seppellire "decine di sciatori" una roba di 50 cm scarsi ????
Vergognosi, ho ricevuto telefonate da parenti che non sentivo da anni allarmati dalla notizia.
In questo caso è stato fatto un danno enorme alla località sciistica (già purtroppo danneggiata dall'episodio del 2004) che ha il sacrosanto diritto di chiedere la testa di qualcuno.
Oggi pochissima gente sulle piste, non credo che sia connesso con la notizia, ma il dato oggettivo è che chiunque sia passato tra Artesina e Prato si è fatto un gran risata vedendo "l'enorme massa di neve precipitata sulla pista".
Per la cronaca la slavina ha lambito leggermente la strada di collegamento che va dallo skilift di Prato alla pista di Rocche Giardina.
GIORNALISTI VERGOGNATEVI |
Post: 7.231 | Registrato il: 27/03/2004 | Città: BEINASCO | Età: 49 | Sesso: Maschile | Utente Master | |
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00#12 |
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05/03/2006 10:10 | |
da LA STAMPA del 5/3/2006 VALANGA: SI CERCA LO SCIATORE NERO
Si cerca uno scialpinista che venerdì mattina indossava una tuta nera: sarebbe lui che, non avendo dato ascolto agli addetti al percorso, ha proseguito la salita sul pendio a monte del tracciato dei Mondiali, «tagliando» la neve e provocando la valanga che ha investito una trentina di persone, fra atleti, organizzatori e sostenitori. E’ stato visto da testimoni, pochi minuti prima del distacco.
Ad Artesina due giorni fa si è rischiata la tragedia: su atleti e pubblico si è abbattuta una valanga con un fronte di circa 300 metri. Molti sono stati semisepolti, ma nessuno è rimasto ferito seriamente. La Procura della Repubblica a Mondovì ha avviato un’indagine, affidata al Coordinamento provinciale del Corpo Forestale e ai Carabinieri. Ieri agenti e militari, oltre a svolgere il loro servizio di assistenza alle gare per la prova finale dei Mondiali, hanno continuato ad ascoltare testimonianze di sciatori, accompagnatori degli atleti, organizzatori. Costituiranno gli atti principali che il sostituto procuratore Riccardo Baudinelli, titolare dell’indagine, valuterà da domani mattina, quando gli saranno consegnati i verbali.
«L’ipotesi di reato su cui, al momento, sta lavorando la Procura - spiega Baudinelli - è quella di valanga colposa, prevista dal Codice penale dall’anno scorso, dopo l’introduzione della nuova legge sulla sicurezza in montagna, e di lesioni». Fino a ieri sera, comunque, non erano state individuate la o le persone a cui si possa imputare alcun reato. «Per ora non si è proceduto ad alcuna identificazione dello sciatore o del gruppo di sciatori che alcuni sostengono di aver notato durante la gara» ribadiscono gli inquirenti. Potrebbero essere accompagnatori dei 211 atleti provenienti da 34 nazioni, oppure un qualsiasi sciatore, ma capace di raggiungere quota duemila metri e di sciare fuori pista.
Sotto esame della Procura la valutazione delle condizioni atmosfericheal momento del distacco della massa nevosa a Rocca Giardina, con un livello 3 (su 5) di rischio valanga. Gli organizzatori, in un comunicato, indicano le cause della valanga in «sciatori inesperti che hanno tagliato il manto nevoso a monte del percorso, contraddicendo le disposizioni».
Il comandante provinciale del Corpo Forestale Paolo Salsotto sostiene: «Tre le nostre ipotesi principali: il forte vento (quindi le condizioni atmosferiche), qualcuno che fuori pista ha tagliato il fronte nevoso a monte e anche la presenza di un elicottero».
La sensazione generale è che di fatto c’era un pericolo incombente, ma non così manifesto, e che se fossero passati solo gli atleti, la slavina non si sarebbe staccata. Il pilota dell’elicottero «Lima» che ha sorvolato la zona in mattinata, Andrea Marini, di Asti, della «Helitec» di Racconigi, è stato sentito dalla Forestale. Il responsabile della società, Win Turello, dice: «Siamo stati incaricati dall’organizzazione di fare trasporto materiali ed eventuali riprese. Escludo che il nostro elicottero si sia mai avvicinato in modo imprudente al campo di gara durante la competizione. Tecnicamente non è possibile che un elicottero provochi una valanga».
SOCCORSO ALPINO, AD ARTESINA I MIGLIORI SPECIALISTI
«Grazie a quei 200
intervenuti subito»
«I soccorritori di Artesina, organizzati dal Soccorso alpino, dalle Forze dell'Ordine, dalla Croce rossa e dalla Protezione civile, sono stati efficaci e decisivi per evitare vittime. A loro va il nostro ringraziamento». Il presidente della Provincia Raffaele Costa con il messaggio diramato ieri ha interpretato il pensiero di tutti. La valanga abbattutasi sulla prova individuale dei Mondiali di Scialpinismo poteva provocare una strage. Era di modeste dimensioni, è vero, ma non tali da non fare vittime. E c’è chi, fra gli atleti e gli spettatori investiti sul tracciato, se l’è vista veramente brutta. Ciò che ha funzionato perfettamente è stata tutta la macchina del salvataggio, coordinata dal Soccorso alpino.
«Ad Artesina eravamo presenti in forze, con i migliori professionisti ed esperti del settore in Piemonte. Tutto quello che è stato fatto nell’intervento risponde esattamente alle procedure standard, per le quali ci esercitiamo periodicamente». Il vicepresidente del Soccorso alpino piemontese, Gino Ghiazza, spiega che in quanto è stato fatto immediatamente dai soccorritori non c’è nulla di improvvisato o casuale. «Ad Artesina, vista l’importanza e la delicatezza della prova sportiva eravamo presenti in forze - aggiunge -. C’erano oltre duecento uomini, coordinati dai nostri elementi migliori. Basti pensare che su ogni parte del tracciato è stata presente una squadra, e ciascuna con un proprio coordinatore. Anche per questa ragione è stato possibile intervenire in pochi secondi e veramente in pochissimo tempo su quel pendio sono arrivati anche cani da valanga ed elicotteri. Insomma, c’erano tutte le condizioni per intervenire bene anche se la situazione fosse stata peggiore. Questo perché noi lavoriamo così. Perché questo è l’unico modo possibile per lavorare in questi casi».
«Durante le recenti Olimpiadi - conclude Ghiazza - il Soccorso alpino piemontese ha fatto l’assistenza per tutti gli incidenti, con duecento uomini al massimo livello di preparazione: dalla libera maschile e femminile, al trampolino, allo slittino. Ma nello stesso periodo non abbiamo ridotto in alcun modo il livello di attenzione nelle 55 stazioni di Soccorso in Regione. Uno sforzo che magari nessuno ha visto, ma che ha dato buoni risultati». |
Post: 17.035 | Registrato il: 10/02/2003 | Sesso: Maschile | Occupazione: "Megu" | Utente Gold | |
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00#11 |
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