Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.
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ANDIAMO IN MONTAGNA.....

Ultimo Aggiornamento: 27/02/2007 20:36
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12/02/2007 10:39
 
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NINFA seduta sopra una panchina un pò sconnessa,lo zainetto vicino a lei ,il berretto di lana e la sciarpa in tinta...
occhialoni che nascondevano le occhiaie del mattino e l'aria assonnata che le restava sul volto ogni volta che doveva alzarsi prestino...
lei amava rimanere a letto un pò anche quando il sonno lasciava il posto al ricordo dell’'ultimo sogno...
il caffe' non era bastato a svegliarla del tutto
e nel vestirsi aveva messo poca attenzione all'insieme di colori;pantaloni rossi e maglione giallo
un carnevale mattiniero su una faccia da Novembre
piu' avanti si sarebbe svegliata e sicuramente avrebbe messo fuori le sue armi
Da lontano vide arrivare COBITE
Pantaloni alla pescatora verdi scuri
Giubbotto a vento azzurro acceso,
e berretto con visiera bianco,
calzettoni in tinta al berretto e scarponcelli con nastri verdi,
una poesia…

NINFA penso' che quello non era il suo posto…
lei amava il mare il sole e la compagnia di poche persone
tutta quella gente lei non la conosceva o ne sapeva pochissimo
Tolse dalla borsa le sue semplici armi e inizio' con l'opera di restauro;un rigo qui un altro la', un pò di fard sulle guance.
Si osservo' con aria critica; lo era sempre con se stessa,
troppo...
e forse alle volte esagerava.
DEBONA le passo' vicina e le sorrise ;aveva un fisico ancora molto bello,
il passo sicuro e la gestualita' di chi si sente sempre al posto giusto
gli occhi profondi e la pelle del volto tesa e trasparente
ancora la bellezza albergava sulla sua persona e DEBONA era una gioia per chi la osservava...
NINFA si alzo' aveva deciso che nonostante tutto avrebbe intrapreso questa avventura; anche se la montagna non era il massimo, in specie ora che lei gia' proiettava la sua mente verso il mare , il sole e la stagione calda...
cosi' diresse il suo sguardo verso COBITE e indicandolo a DEBONA disse che sarebbe stato bello prendere un caffe' tutti e tre insieme...


COSI’ si avviarono verso il BAR
Attraversando la piccola piazza circondata da alberi che le facevano cornice, dove il vecchio PULMAN attendeva tutti i gitanti,NINFA si trovo’ a ripensare al suo uomo;
lo aveva salutato mentre lui nel sonno le sussurrava qualcosa che assomigliava vagamente ad un “ divertiti…”e rigirandosi dalla parte opposta , si era negato ai baci che lei avrebbe voluto offrigli
Cosi’, Ora si trovava li’ scontrosa e sola mentre avrebbe voluto portarsi dietro l’odore dei suoi abbracci.
Solo COBITE sembrava essere un po’ spaesato; forse lo sguardo un po’ miope e dolce lo rendevano cosi’ lontano e assente…
Le lunghe gambe rivestite di panno verdastro falcavano l’aria e la sua borsa da viaggiatore di commercio ormai in disuso lo faceva apparire dolce e simpatico,
il suo sorriso si amplifico’ nel momento che chiese a NINFA cosa desiderasse da colazione;
voleva essere lui ad offrirla e NINFA penso’ che se l’avesse fatto certo non ci avrebbe riprovato mai piu’ …
lei al mattino faceva abbondante colazione
IN lontananza qualcuno arrivava saltellando come un canguro e NINFA riconobbe ALICE ; la piccola del gruppo



il vassoio di NINFA intanto si andava riempiendo delle sue cose…
un bicchiere di acqua troneggiava sull’esile gambo, a lei piacevano i bicchieri a calice e chiedeva sempre che le fossero serviti anche con acqua semplice, accanto uno yogurt con cereali, cappuccino molto cremoso e cornetto con crema fresca…
Per quella mattina si fermo’
non poteva addossare tutta la spesa a COBITE che gentilmente si era prestato ad offrirla
Sul tavolo stavano solo due tazzine sporche che erano state la colazione dei due compagni
Lei sistemo’ le sue cose con metodo.
Qualcuno passando la osservo’ e fece un leggero risolino… NINFA si mangio’ la lingua insieme al cornetto , ma avrebbe voluto dire la sua
Davanti alla vetrina delle paste si era piazzata ALICE
Decisa a farsi servire nel migliore dei modi
Guido’ la mano del barista che andava scegliendo tra i bigne’ con la crema stanca e fece in modo da esperta consumatrice di farsi dare i pezzi migliori
Poi si guardo’ intorno e punto’ dritto al tavolo di COBITE E DEBONA …
Con NINFA ancora non si conoscevano e fece in modo di stare lontano da lei, la folla intorno si affaticava a fare un gran baccano
NINFA si perse sul suo vassoio immersa nelle pieghe dei suoi pensieri ritorno’ al saluto di quella mattina,alle parole non ricevute al profumo delle lenzuola che ora aveva lasciato lontano da se'
ALICE canticchiava e tra una pasta e l’atra mandava sguardi al ragazzo che stava alla cassa.;l’occhio felice la bocca piena inizio’ a scartare con lentezza snervante la cioccolata che teneva dentro la borsetta
DEBONA era felice..
Quella riunione stava prendendo la piega che lei desiderava
Il viaggio si preannunciava pieno di entusiasmo per tutti…
COBITE intanto pensava a casa sua
Alla sua compagna alla valigia quasi pronta per le vacanze lunghissime che lo avrebbero portato lontano dai ragazzi da DEBONA e dal FORUM per molto tempo…
Si era preso due giorni per se ed era per questo che ancora non era partito; stare col gruppo gli piaceva e quella era un occasione forse unica
Al ritorno le valige si sarebbero chiuse e lui avrebbe dato l’arrivederci al gruppo…
Ancora pero’ non aveva coraggio di farlo sapere
Immaginava che qualcuno si sarebbe sentito triste e voleva che quella gita facesse felici tutti

il pulman andava con la sua regolarita' di manrcia
il suono di un transistor lasciava nell'aria una dolce melodia passata; NINFA aveva dormito un bel po’ seduta nell'angolo in fondo sbirciava dal finestrino lo scorrere veloce delle cose
e in quel susseguirsi di strade e di cose vedeva la vita che aveva vssuto fino a quel momento
DEBONA stava distribuendo fette di torta alle mele… fatta con le sue mani e divisa a piccole fette tutte uguali e messe nei tovagliolini
LEI TENEVA a queste cose...
e nel farla aveva messo tutto l'amore possibile per farsi apprezzare.

COBITE intanto scriveva…
Era da quando erano partiti che lui , seduto in prima fila insieme a DEBONA, aveva tirato fuori le sue armi;
quadernetto e penna a punta sottile con inchiostro nero
Amava quel tipo di penna perche' dava alla sua scrittura un leggero tratto quasi come un ricamo sottile, ed anche la piu' banale delle cose appariva bella,
ma lui... COBITE, non scriveva mia banalita', l'amore non è mai banale…e lui parlava spesso d'amore.
LA torta di DEBONA aveva messo a tutti una grande allegria e anche la dolcissima FIORDINEVE ne aveva chiesto un altra fetta con soddisfazione della cuoca



GIANGI stava morendo di caldo
si pentiva amaramente di essersi messo le mutande lunghe di lana...
aveva temuto di avere freddo ma ora nonostante la neve stesse cadendo, lui soffocava e si sentiva costretto in una morsa
penso' che alla prima fermata si sarebbe liberato di quell'impossibile aggeggio…
ma poi sapeva benissimo che non lo avrebbe fatto ; la parte bassa era quella che piu' soffriva il freddo, e le estremita' di GIANGI si freddavano anche in AGOSTO
LA montagna si stava avvicinando in maniera grandiosa,
la neve aveva dipinto e tappezzato ogni cosa
e la smania di scendere per averne un contatto diretto faceva apparire tutti quanti impazienti
I canti del gruppo si facevano sempre piu' accesi e stonati
Una bevuta di troppo li aveva resi tutti quanti troppo allegri e decisamente insopportabili all'orecchio di un estraneo
PENNABIANCA ora stava fumando la sua pipa vuota...
gli piaceva tenerla in bocca e ogni tanto ripassava la mano sui capelli lunghi e scuri ben pettinati e un pò ricci,
teneva molto alla sua persona e si presentava a tutti con gran garbo , facendo l'effetto di un vero signore; ma lui era un gran signore e ci teneva a mostrarlo.

Accanto a lui una ragazza tutta pepe si stava rifacendo il trucco e NINFA nell'ultima fila si stava pettinando per l'ennesima volta
Il profumo che qualcuno si era dato spruzzandolo con la bocceta da viaggio stava inondando ogni cosa ;anche il salame ALICE
DEBONA si alzo' e informo' gli strani gitanti che erano quasi arrivati al luogo della loro permanenza montana...

NINFA, penso' che PENNABIANCA stesse un poco esagerando; ancora non si conoscevano e lui gia' le raccontava cose tanto private

E poi quel sigaro o pipa che fosse sempre appiccicato alla bocca come se da quello lui traesse forza
SUL pulman si stava facendo una gran casino...
NINFA aveva desiderio di scendere e sedersi ad un tavolo in tranquillita'
Sapeva che da li' a poco sarebbero arrivati e gia' pregustava la gioia di un piatto di tagliatelle ai funghi porcini
PENNABIANCA piano, con grande calma le raccontava del suo passato mentre il fumo le faceva alone
NINFA stava per esplodere... e lui insisteva con quella maledetta pipa o sigaro toscano..
intanto che le raccontava di una storia d'amore lontana quanto la luna... una storia che lo aveva fatto sognare stelle lontane

il paesaggio invernale si presento' in tutta la sua superba bellezzza e qualcuno urlo' al miracolo.mentre scarponi e sciarpe uscivano dai grandi zainetti che insieme alle pastine del mulino bianco li avevano contenuti
GIANGI ringrazio' se' stesso per non essersi tolto le mutande di lana e MARA si rotolo' tra la neve fresca e immacolata di candore , dimenticando di mettere il piumotto caldo
DEBONA si bardo' per benino e invito' tutti a farlo
il clima era decisamente diverso da quello che avevano respirato fino a quel momento nell'interno del pulman
anche COBITE coi suoi pantaloncini di panno verde era perfettamente intonato al luogo e solo DIAMANTE , scollata e attraente nei suoi abiti da mare, era decisamente un pesce fuori d'acqua; qualcuno decise di aiutarla e in breve si ritrovo' con un giaccone nero troppo grande per lei e una sciarpa con frange lunghissime
il tutto pero' le fece molto filo e DIAMANTE si trovo' ad affrontare l'ambiente con una sorriso diverso..
NINFA si rifugio' di nuovo sotto le sue coltri e nascosta dai grandi occhiali scuri si allontano' da PENNABIANCA .. che per tanto tempo le si era appiccicato addosso fumando sigari cubani e raccontando isole senza sirene…




LA neve aveva ripreso a scendere copiosa e lenta... e le grandi farfalle bianche andavano a posarsi sui capelli di DIAMANTE che da brava femmina non aveva pensato ancora a coprirsi la testa per non sciupare la capigliatura...
NINFA stava pensando con malinconia a quelle spiagge assolate e bianche
dove i sogni affogavano nelll'azzurro per ritrovarli poi nelle sere lunghe e calme e nell'osservare quel candore e quella pace si inebriava di candore e di sofficezza
pensando agli sci che avrebbe messi per solcare il candore e la trasparenza di piste ancora vergini
nel mattino giovane…
PENNABIANCA stava fumando da ogni orifizio aperto, mentre ... con la pipa in bocca affondava le lunghe gambe magre nel soffice manto fresco che andava pian piano disegnando ogni cosa di merletti nuovi ,addobbi fantasiosi...
BEPPE aveva posato lo zaino e si era seduto , lui non amava faticare; la sua vita passava da un bar ad un altro nella lentezza di sere che fumavano di noia...
IL piccolo albergo li attendeva con il calore delle case montane...

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12/02/2007 14:23
 
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Sicuramente un bellissimo omaggio ai frequentatori di questo forum... e una idea originale da continuare [SM=x142885]
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12/02/2007 15:33
 
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Ti ringrazio Ninfa per il bellissimo racconto, una riunione virtuale della vera che tutti desideriamo... e questo anche se, a dire la verita', mi hai affidato una parte un po' troppo importante ... ma vada bene per la torta di mele di cui sono veramente un'artista.. un abbraccio [SM=x142944]
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12/02/2007 15:52
 
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Ed io sono un artista a mangiarle le torte di mele.
Sono decisamente le mie preferite.
Per il resto scrivo peggio del famoso gallinaceo (meno male che c'è in computer)

Mi sono divertito un mondo, spero che Pennabianca non sia della lega antifumo ... se no sono dolori... [SM=x142843]

[SM=x142838] Giancarlo



[Modificato da Cobite 12/02/2007 16.16]

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ahahahahah
fantasticaaaaaa storia,complimenti ninfa un idea geniale ed originale. [SM=g27811]
è stato un bella stora la tua e sopratutto piena di incontri fantastici.
speciale la tua invenzione!!!!!!! tantissimi applausi [SM=x142869] [SM=x142872]
ti abraccio sheron [SM=x142827]
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12/02/2007 21:23
 
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comunque qualcuno dovrebbe continuare... non è così ninfa?
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12/02/2007 22:11
 
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....
giA' SAREBBE BELLO SE QUALCUNO PROSEGUISSE....SIAMO TANTI SUL FORUM....E ABBIAMO ANCORA TANTE COSE DA FARE...
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13/02/2007 15:56
 
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Peccato che riservata com'era, NINFAFEDELE non conoscesse molto bene gli autori del club. Li aveva incontrati solo negli scritti in forum e non aveva ancora parlato molto con loro. A dire il vero anche gli altri erano un po' sul chi va là e si guardavano chiedendosi chi veramente erano.
NINFAFEDELE non sapeva bene cosa era accaduto quella notte a DIAMANTE anche se qualcosa aveva intuito. Non sapeva che la giovane signora aveva fatto un lungo viaggio in treno prima e poi doveva prendere la corriera per arrivare puntuale al mattino per la partenza verso i monti organizzata da lei. Infatti all'arrivo alla stazione ferroviaria DIAMANTE s'era accorta che gli restava una mezz’oretta prima della partenza della corriera e pensò usare quel tempo per un caffè che adorava e per acquistare una rivista di moda all'edicola appena aperta dove sperava di trovare un certo articolo. Fu all'edicola che appoggio la sua valigia a terra per pagare la rivista e sfogliala un minimo per vedere se c'era quello che le interessava (non c'era!). E fu proprio in quell'istante che la valigia sparì senza che nessuno se ne accorgesse. Capirete l'espressione di panico che si disegno sul viso quando allungata la mano e poi lo sguardo si accorse che la valigia non c'era più. I suoi vestiti firmati, gli scarponi, la maglia pesante, il giubbotto intonato con i pantaloni imbottiti. Tutto volatizzato .
E che fare?
Con le lacrime agli occhi aveva chiamato al cellulare COBITE che stava arrivando in auto percorrendo l'autostrada, e gli raccontò l'accaduto. Poi gli disse che a quel modo non poteva essere presente e che se ne tornava a Roma con il primo treno.
COBITE insistete assicurandogli che i vestiti si sarebbero trovati. Lui ne portava sempre un completo, compresi scarpe da traking, di scorta nell'auto auto, della serie "come te la cavi se cadi in acqua?". Qualcosa aveva anche la moglie di lui. Così si fece convincere a continuare. Cobite passò per la stazione del treno facendo una lieve deviazione sul precorso. Subito prima di partire con la corriera era andata in toilette e ne era uscita vestita come quelle ragazze che correvano sui patini in città ed avevano il cavallo dei pantaloni all'altezza delle ginocchia e le maniche del giaccone che la facevano monca salvo due dita guantate che uscivano fuori
Che dire altro se non che era bellissima e avrebbe fatto bellissima figura sulla pubblicità di vestiario casual (più casual di così...).
DIAMANTE in fondo aveva superato il problema nel giro di un'ora e ci rideva sopra, cosa che invece avrebbe steso per due giornate lo stesso COBITE.
Tutto il grupo era sceso dalla corriera e iniziava a fare confidenza con la neve e con il bar aperto anche li. Sembravano contenti e iniziavano a conoscersi.
NINFAFEDELE confidò a COBITE che quel PENNABIANCA l'aveva un po' stancata con quel sigaro che alternava solo alla pipa. COBITE si mise a ridere a crepapelle, fino a lacrimare gli occhi ed attirare l'attenzioni dei presenti che pensarono fosse ammattito visto che era il solo a ridere... e di gusto. NINFAFEDELE si chiedeva cosa avesse detto di tanto esilarante e lo guardava come si guarda il matto del paese.
Poi pian pianino COBITE riprese un po' di autocontrollo e tra una risata e l'altra fece capire che quel PENNABIANCA non era chi lei pensava bensì quel signore era ALPINO, che al massimo era una penna nera, e ben si sa che gli alpini fumano la pipa e bevono la grappa. PENNA BIANCA infatti li avrebbe raggiunti di li a poco salendo con la sua auto.
NINFAFEDELE non la prese tanto bene e si rabbuiò per l'inconveniente chiaramente causato per le allusioni alla “penna” che in una battutaccia COBITE aveva fatto ad ALPINO alla fermata della corriera, ma finalmente capì i mugolii dell'altro quando cercava di riferirsi a colloqui avuti in forum con lui.


....

[SM=x142891]




[Modificato da Cobite 13/02/2007 17.52]

[Modificato da Cobite 13/02/2007 23.47]

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13/02/2007 18:14
 
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Sono felicissimo di aver partecipato da protagonista a questo racconto, ma devo bonariamente) precisare che io nè col fumo nè con l'alcol ho mai avuto a che fare, e non sono mai stato alpino ma...fante. Comunque mi è molto piaciuto e vorrei dire a Ninfa che è un'ottima scrittrice dotata di una fervida immaginazione.
Molto brava, i miei complimenti ......sobri.

Un caro saluto Vanni
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13/02/2007 23:43
 
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Re:

Scritto da: pennabianca1957 13/02/2007 18.14
Sono felicissimo di aver partecipato da protagonista a questo racconto, ma devo bonariamente) precisare che io nè col fumo nè con l'alcol ho mai avuto a che fare, e non sono mai stato alpino ma...fante. Comunque mi è molto piaciuto e vorrei dire a Ninfa che è un'ottima scrittrice dotata di una fervida immaginazione.
Molto brava, i miei complimenti ......sobri.

Un caro saluto Vanni




Visto che ho indovinato? [SM=x142891]

[SM=x142897] Giancarlo




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14/02/2007 09:09
 
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......
PENNABIANCA non avrebbe mai voluto dispiacere a NINFA,ne' a nessuna delle signore presenti alla gita....
PENNABIANCA era un signore,il suo animo brillava di luce e il suo cuore traboccava d'amore; mise cosi' la pipa incriminata nel taschino della giacca di panno pesante , e la dimentico' forse per sempre
mettendo cosi' in mostra il suo sorriso solare
la sua bonarieta'
il suo magico sguardo che fino a quel momento si era perso dietro una nube tossica

DIAMANTE aveva ritrovato la sua valigetta di cartone
e stava tirando fuori le cose che le avrebbero permesso un soggiorno piu' idoneo;un paio di calzini gialli intonati con la sciarpa e il berretto in tinta
un paio di occhialoni avvolgenti da dove si nascose per prendere le distanze da persone che avrebbero potuto infastidirla

La gita si stava mostrando piena di imprevisti piccanti e gioiosi
e COBITE, il burbero del gruppo trovo' motivo per ridere spesso degli eventi che si andavano presentando

[Modificato da ninfafedele1 14/02/2007 9.10]

[Modificato da ninfafedele1 14/02/2007 9.11]

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14/02/2007 19:22
 
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LA piazza del piccolo paese li accolse con la festosita’ di una vecchia amica…
Il ristorante piccolo ma caldo e accogliente si apri’ ai loro rumorosi saluti
Le tavole imbandite di tela a quadretti verdi , caraffa di vino rosso rubino e cestini ricolmi di pane morbido e bianco tagliato a piccole fette, aumento’ il brusio…..
E l’odore forte dei piatti pronti li avvolse, mentre dalla cucina il rumore di stoviglie e le risate di qualche cuoca godereccia arrivava a mescolarsi con i canti di chi ancora non si era spento….
Li aspettava ;funghi per primo per secondo e forse qualcuno li desidero’ pure nel dolce
MICHELA si intrufolo’ con la furbizia di chi è giovane e svelto
E scelse per se e per il suo compagno un piccolo tavolo dove i sei coperti disposti davano l’impressione di maggior spazio e piu’ calore
Sul fondo il camino acceso mandava lunghe sagome di fiamme amiche a chi ancora sentiva i brividi di un clima cosi’ diverso dalla primavera lasciata solo poche ore prima
Primavera anticipata che in una giornata di sole aveva mostrato gemme ancora sconosciute a chi con occhio attento aveva scorso veloce sui rami secchi del susino
……

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14/02/2007 21:10
 
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Bastarono solo poche note intonate da una voce baritonale in fondo alla tavola e in un attimo tutti si unirono in un canto a squarciagola. Per la verità pochi conoscevano le parole, ma tra strafalcioni e na-na-na tutti erano felici di quello strampalato coro.
Le persone sedute ai tavoli vicini interruppero il loro pasto per ascoltare la strana compagnia. Sembrava che tutte quelle persone si conoscessero da sempre, che avessero condiviso altre volte quella splendida esperienza. Nessuno di loro avrebbe potuto immaginare che invece, per tutti, era la prima volta.
E proprio perché non si erano mai incontrati in un altro tempo e in un altro luogo, quel piccolo momento insieme aveva qualcosa di speciale, di unico.
La cameriera un po' paciosa e rotondetta portò un po' alla volta le pietanze. La tavolata era molto lunga e necessariamente le persone più in fondo avrebbero dovuto aspettare un po'. Ma niente paura, per ingannare l'attesa ci si arrangiava come meglio si poteva. Una barzelletta, una poesiola e una canzoncina. Il tempo necessariamente volava e il senso di fame sembrava saziarsi col profumino proveniente dalla cucina...
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ANGELA E TERESA si lasciarono convincere a brindare al grande COBITE….. loro che l’alcol non lo sopportavano nemmeno a distanza….
Un bicchiere di spumantino fresco e dolce …
Un calice che le fece complici e le rese prima euforiche , poi mezze vaneggianti….
E nel ridere e dire sciocchezze a cui altri non meno brilli ridevano
Si trovarono come in barca quando il mare è mosso…
Le onde iniziarono a sommergerle
La barca perse il tavolato
E loro si persero in quella spuma di mare che le porto’ a liberarsi in modo poco ortodosso
E le fece rimanere lunghi attimi come su una nuvola senza filo
COBITE , il festeggiato si senti’ in colpa di questa fine cosi’ poco gradita
Dove i funghi avevano fatto da padroni
PENNABIANCA si trovo ‘ il golfino tipo MISSONI sporco e poco riutilizzabile
E cosi’ fini’ con metterlo nel portapacchi in vetta alla vettura
Rimanendo con la fruit e la camicia a righine azzurre
DEBONA dal ridere non reggeva e si era slacciata la cerniera dei fuso’ mostrando mutande ascellari
DEB era ancora a tavola
Da dove mandava grandi sguardi da miope a il povero ALPINO che si senti’ guardato a vista dalla ragazza bionda che pulman aveva passato gran tempo a rifarsi il trucco

Il camino scoppiettava tra ceneri ormai inutili
Il caldo era entrato in ognuno di loro
Funghi in pancia e fiamme in gola ridevano e cantavano dimenticando le piccole che mentre si liberavano invocando il perdono

[Modificato da ninfafedele1 15/02/2007 15.06]

[Modificato da ninfafedele1 15/02/2007 15.07]

[Modificato da ninfafedele1 15/02/2007 15.16]

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La giornata si era conclusa in un tramonto di fuoco….e i merletti di trina ricamati sulle fronde dei grandi abeti aveva l’aspetto di angeli con le ali….
Il pulman era stato gia’ preparato per la partenza
I bagagli sistemati al loro posto …
Le prime ombre della sera tingevano di azzurro l’ultima neve caduta poche ore prima
Cristalli blu’ che davano l’aspetto di una scenario fiabesco
Un po’ di tristezza aleggiava tra il gruppo….. tutto si era svolto cosi’ in fretta ed ora erano al termine
Qualcuno ancora scherzava ; altri osservavano le montagne piu’ alte da dove poche ore prima si erano lanciati in discese inebrianti
Orami la stagione sciistica era giunta al capolinea, gia’ su alcune spiagge si prendeva il sole e per NINFA certo quello era l’inizio di una lunga e adorata estate
Furono scattate foto, ripresi filmati, scambiati numeri telefonici e indirizzi
Pennabianca lascio’ la pipa in un cassonetto e si penti’ di averla usata; lui che non aveva mai fumato in vita sua….
Poi saluto’ con simpatia il gruppo e promise che sarebbe ritornato ai loro raduni
NINFA torno’ a pensare al suo uomo; sarebbero arrivati a notte inoltrata e lo avrebbe ritrovato a letto ancora dormiente e nello stendersi accanto a lui, avrebbe potuto salutarlo come non aveva fatto al mattino
Anche COBITE penso’ alla sua compagna, cosi’ piccola e dolce a cui aveva promesso una vacanza che li avrebbe riportati nei luoghi in cui avevano lasciato il cuore molti anni prima e li’ forse avrebbero ritrovato ancora quello che tutti e due desideravano….
Salirono lentamente sul pulman e ognuno sedette al posto gia’ occupato al mattino
Qualcuno intono’ un canto; rispose il silenzio
sembravano gia’ spenti… e lontani…
DEBONA penso’ a quella seconda torta al cioccolato che piu’ a vanti avrebbe messo fuori per ritemprare animo e stomaco
Le ragazze erano stanche dalle molte discese e si addormentarono con le felicita’ dei giovani sul volto
Ognuno proietto’ il pensiero tra strade chiassose immaginando il giorno nuovo che li attendeva

il buio rendeva i picchi piu’ alti simili a fantasmi
da dietro un monte spunto’ la luna…



chiedo scusa a tutti quelli che ho coinvolto in questa gita virtuale .....Ninfafedele
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16/02/2007 20:23
 
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Perché chiedere scusa?
Secondo me si è trattato di un simpatico omaggio.
Hai fatto bene [SM=x142840]
26/02/2007 18:51
 
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La povera FIORDINEVE, dimenticata dagli altri, per colpa di un ginocchio malandato si apprestava a tornarsene a casa.
Lei non era tipo da pullman, così chiamò un radiotaxi, arrivò Mantova18 e, al volante, carramba che sorpresa, scopri esserci LUPESCIOLO.

Tutto azzimato e con un profumo ottimo, le aprì lo sportello della sua superacessoriata auto e partì lasciando sull'asfalto almeno mille euro di pneumatico.
Iniziarono a discorrere i due, Lupesciolo stordì Fiordineve con la mostra delle sue foto digitali con cui era tappezzato il mezzo, lei pensò alla torta di mele sghignazzando.
L'avevano voluta sfidare, ma la sua torta di mele era la migliore di tutta la Lombardia e glil'avrebbe fatta vedere lei a coloro che sapevano tutto di trekking.

Durante il tragitto videro un autostoppista; ricordandosi del buon samaritano, Fiordineve chiese a Lupesciolo di fermarsi per farlo salire.
Il ragazzo, alto e molto bello, disse di chiamarsi GENESHYS e di venire dalla Sicilia.
- Gulp - esclamò Lupesciolo.
- Gasp - gli fece eco Fiordineve - un bel viaggetto. -
Geneshys raccantò che il viaggio lo aveva fatto trasportato da un angelo che, poi, lo aveva lasciato a piedi per cambiarsi le ali.
Fiordineve si spostò verso la portiera, forse era un pazzoide, non si sa mai e cercò nella borsa lo spray urticante.

Arrivati all'hotel prenotato, la ragazza pagò l'autista che se ne andò con il visionario.

Il maitre l'accolse come una regina, la hall era colma di corbeille per lei mandati dal conte MICHAEL SANTHERS.
Il conte non aveva badato a spese, tra i fiori spiccava LA ROSA DI GERICO, rarissima e costosissima; l'ARIA DI POESIA che si respirava era da MAGGIO FRANCESE e non da smog milanese.


vai....





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26/02/2007 21:06
 
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[SM=x142843] ma perché hai trattato così il povero GENESHYS?
Che ti ha fatto mai? Prima Gasp e poi lo spray urticante! Povero...
27/02/2007 02:56
 
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Non preoccuparti, torneranno tutti prima o poi.

Leggi questo:


http://p207.ezboard.com/fcepostapermefrm43.showNextMessage?topicID=112.topic



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27/02/2007 13:37
 
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lo guardo stasera a casa. Il sito è bannato dall'ufficio... [SM=x142879]
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27/02/2007 20:36
 
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certo che sei tremenda fiore! [SM=x142843]
Mi ricorda un altro discorso di qualche tempo fa... un discorso sul ceppo... [SM=x142843]
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