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Aforismi sull'arte dello scrivere (li ripropongo)

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2007 19:31
07/01/2007 18:27
 
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Provo a mettere in aforismi quello che mi è sembrato di capire sull'arte dello scrivere e sullo scrittore. se sono riflessioni di una qualche utilità e verità, oppure solo un ammasso di panzane sta a voi deciderlo .

1)Lo scrittore è un cattivo psicologo. Lo scrittore crea unità, unificando il multiforme dei caratteri, cristalizza atteggiamenti, tratteggia tipi umani che sono spettri d'idee in involucri di parole. Dostoevskij è il miglior conoscitore dell'uomo perchè non ha mai descritto un uomo nelle suo opere.

2)L'opera d'arte è una finzione atroce ma necessaria. Vuole racchiudere in un sistema coerente di segni e simboli ciò sfugge al segno ed al simbolo... qui sta la sua grandezza e la sua condanna.

3) Il frammento è superiore ed inferiore all'opera completa. Il frammento è superiore all'opera completa perchè vi sentiamo l'imcompletezza, l'illogicità di un discorso a cui manca premessa e conclusione, la follia di un sillogismo a cui arbitrariamente si è tolto un termine..... il frammento è troppo simile alla vita d'un individuo per essere arte. la superiorità d'un opera completa sul frammento è un semplice capovolgimento della tesi.

4)Scrivere è una violenza contro la natura. Il poeta è lo stupratore per eccellenza della natura: isola parti, esalta pezzi, accosta opposti che in natura sono uniti, celebra un coccio della perfezione globale ed implicitamente getta ombra su ciò che è rimasto al di fuori del suo poetare.

5)l'opera d'arte è la via più facile e più traviante al divino.
L'artista sembra aver la vista così acuta sull'oggetto che pone a soggetto della sua opera che ci dà l'illusione d'aver colto l'anima dell'oggetto, di averne fatto suo lo spirito, sembra che ne abbia colto per un attimo il divino che vi alberga. In realtà non è così: l'artista non ha fatto altro che porre al di fuori di sè il proprio spirito, l'ha momentaneamente ma inscidibilmente unito all'oggetto della sua rappresentazione.... così l'artista illude il lettore/spettatore di esser di fronte al divino mentre non è che di fronte allo spirito dell'artista stesso. l'opera d'arte non è che la celebrazione al quadrato del suo autore, e l'artista è colui che ha una vanità doppia rispetto all'uomo qualunque.

6)Il poeta è un bambino, ed il suo mondo è l'Eden. Poeta è colui che getta mistero sulle cose e nel contempo penetra tale mistero, è l'esploratore del mondo che lui stesso crea. Il poeta non hai mai visto la realtà, per questo ha preferito crearne una sua. qual'ora il poeta volesse parlare della realtà diverrebbe scienziato, e ciò sarebbe la sua morte.

7) Zone d'ombra. da sempre l'artista indaga le zone d'ombra dell'esistenza umana... e nonostante ciò, non vi ha mai visto nulla più che l'uomo comune. Tuttavia così come una frequentazione costante della malattia e del malato creano l'illusione di averne compreso lo spirito, così l'artista presa l'abitudine al mistero crede di averne compreso di più. peccato l'illusione troppo presto crolli.

8) L'artista e la passione. Spesso l'artista passa per un uomo passionale e le sue opere sembrano esser frutto di passioni divoranti. Ciò è falso. L'opera d'arte anche quando parla delle passioni più feroci è una razionalizzazione delle stesse, una museruola delle stesse. L'artista è grande quando riesce ad evocare a suo piacimento le passioni, a farle giostrare fra loro in un torneo sanguinario che crea grande eccitazione ed emozioni nel suo svolgersi, ma che al suo concludersi le vede tutte morenti davanti al palco della tecnica e della ragione.

9) Finzione e realtà. l'artista è un triste fingitore: se è consapevole che ciò che sta creando non è realtà, deve nel contempo abbandonare questa consapevolezza per immedesimarsi totalmente nel mondo da lui creato, fino a farlo sembrare realtà. Per questo l'arte è troppo spesso dolore: lo scontro continuo tra immaginazione e raltà, fra desiderio e necessità, fra desiderio di volare e bisogno di mantenere i piedi a terra, fà dell'artista un uomo infelice. Proprio pe questo sono gli artisti ad aver creato il destino inesorabile ed il fato insindacabile.

questi sono alcuni punti che ho individuato. ave
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10/01/2007 19:31
 
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Li trovo decisamente interessanti anche se alcuni, secondo me, sono un po' tirati.

[SM=x142848] Giancarlo


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- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.-
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