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Hina Saleem: giovane pachistana uccisa dal padre islamico perchè amava un italiano

Ultimo Aggiornamento: 26/08/2006 16:12
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13/08/2006 16:11
 
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"Continuano le ricerche di Mohammed Saleem, il padre di Hina Saleem, la giovane pachistana di 20 anni trovata morta sgozzata, avvolta in un lenzuolo, racchiusa in un sacco della spazzatura e sepolta nell' orto retrostante l'abitazione della famiglia, di alcuni cognati e di altri parenti a Sarezzo, in Valtrompia.

Dopo una notte e una mattinata di accertamenti, gli inquirenti, coordinati dal pm Paolo Guidi, erano ancora alla ricerca dell' uomo, ritenuto il principale sospettato dell'uccisione della giovane, per la quale potrebbe essersi avvalso anche dell'aiuto di qualcun altro dei 13 pachistani che risultano domiciliati nella casa di via Dante 133. Tutti mancano all' appello. La madre e i fratellini di Hina si trovano in Pakistan da una ventina di giorni.

Le ricerche riguardano in particolar modo le province di Brescia e di Bergamo con attenzione al basso Sebino e all'ovest bresciano. Mohammed Saleem, detto Sali, infatti da alcuni mesi veniva spesso visto in una rivendita di kebab aperta in primavera da uno dei fratelli, nella zona di via Roma a Sarnico, nel bergamasco.

Intanto gli investigatori indagano a fondo sulla situazione familiare della giovane, descritta come contraddistinta da continui litigi provocati dalla volontà del padre di fare di lei una 'buona islamica'. Secondo le testimonianze di vicini e conoscenti le tensioni tra Hina, il padre e i parenti più prossimi sono nate diverso tempo fa, prima che conoscesse quello che da circa un anno era il suo fidanzato e il suo convivente: un uomo bresciano di religione cattolica con cui risiedeva nel centro di Brescia.

La decisione di non adeguarsi ai costumi dell'islam e di vivere all'occidentale rifiutando il burqa o altri segni distintivi e indossando jeans e maglietta, gli stessi che aveva quando è stata uccisa, potrebbe essere la causa che ha scatenato chi tra venerdì e sabato ha ucciso la giovane, la quale ha tentato di difendersi, come dimostrano alcune altre escoriazioni sul corpo.
"
www.Ansa.it
( http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200608131340253366/200608131340253366.html )

....................................................


Ora per merito di un buonismo assassino quei delinquenti manderanno un avvocato al processo che con una semplice dichiarazione che i suoi assistiti sono tornati al loro paese d'origine farà archiviare il tutto senza condanne.

Fatti di questo genere sono tanti, troppi.
La colpa è nostra che accettiamo l'ingresso di questi immigrati senza farli dichiarare per scritto e sotto giuramento che accettano esplicitamente la costituzione italiana, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, la parità delle donne e la supremazia della legge dello stato democratico su qualsiasi legge religiosa.

Lasciandoli entrare come vogliono siamo noi che accettiamo la loro arroganza, la loro delinquenza tribale e religiosa e portiamo alla regressione civile questo paese.


Quanto amo i politici che lavorano alacremente per dare la patria in mano ai delinquenti e agli assassini!
[SM=x142859]

[SM=x142894] Giancarlo cobite

[Modificato da Cobite 13/08/2006 20.07]


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- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.-
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14/08/2006 00:13
 
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Sulla scia del tuo disgnegno che è anche nostro, di tutti coloro che vivono di fede e nella fede, mettondo al primo posto la dignità dell'uomo... Dio non è padre di dottrine assassine, solo l'uomo riesce sempre a trasformare l'amore in odio e renderlo cieco omicida per un integralismo omicida che le società civili sono obbligate a condannare!!!! Il rispetto delle dottrine religiose non esula tutte le componenti sane di una società, ogni singolo uomo, ad intervenerire contro queste barbarie... detesto il buonismo che è portavoce di solenne ipocrisia e che non tiene conto delle reali necessità dell'animo dell'uomo...

I veri martiri? Beh è stata questa donna coraggiosa che per AMORE è andata contro l'ignoranza e contro la sua famiglia, coloro che per pulire la loro coscienza e fermare o sfamare l'ira di un dio sconosciuto, così come l'hanno messa al mondo così l'hanno uccisa, essi sono stati solo coltivatori di un odio assoluto che spero possa fermarsi quanto prima...Vigliaccheria allo stato puro... vergogna!!!


Saluti
Gae

[Modificato da Geneshys 14/08/2006 0.20]

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Carissimo Gae, condivido totalmente quanto hai scritto.

Giancarlo





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14/08/2006 13:34
 
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ANCHE IO
CONDIVIDO LE PAROLE DI GAE....E DI COBITE, MA PENSO ANCHE CHE FINO A QUANDO NN SI CAPIRA' CHE L'ESTREMISMO RELIGIOSO E DANNOSO, E VIGLIACCO, E SOPRATUTTO QUANDO VIENE ATTUATO E ACCETTATO IN ITALIA, O IN ALTRI PAESI, QUESTO SUCCEDERA' PURTROPPO SEMPRE PIU' SPESSO......
NN DICO CHE NN DEBBANO PROFESSARE LA LORO RELIGIONE, MA NN DEVONO PENSARE CHE VIVENDO IN PAESI CIVILI, E DEMOCRATICI, DEBBANO A TUTTI I COSTI APPLICARE LE LORO INUMANE LEGGI......SCRITTE DALL'IGNORANZA...
PACE ALLA PICCOLA, HINA....ORA SARA' IN UN LUOGO DIVERSO, PIU' UMANO E PIU' DOLCE, DOVE' L'AMORE E FONTE A CUI SI ABBEVERANO I VERI ESSERI UMANI E GLI SPIRITI PURI....
IL DOLORE DEL GIOVANE CHE LA AMAVA, LENIRA' LE SUE FERITE.... ANCHE SE LEI SOGNAVA IN UNA FINE DIVERSA.....PICCOLA MARTIRE, DI UNA LEGGE, SENZA ALCUN SENSO...
FRANKA


...







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14/08/2006 19:49
 
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Ogni volta
che noi apriamo le porte
a chi non accetta
i nostri principi di civiltà
e le nostre leggi
uccidiamo ancora Hina
e macchiamo del suo sangue
la nostra anima.

...

Giancarlo cobite




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Aggiungere che diventiamo complici silenziosi di un odio senza barriere... A scanso di equivoci qui non si condannano le religioni mediorientali... ma quell'estremismo assassino e crudele che non guarda in faccia nessuno.. neanche i propri figli...Saranno un giorno al cospetto di quel Dio che dicono di amare e poi saranno "lacrime e stridor di denti"...

Saluti
GAE

[Modificato da Geneshys 14/08/2006 23.17]

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PACHISTANA SGOZZATA: LEGALE PADRE, SEGUE CORANO CON SCRUPOLO



 BRESCIA - E' durato circa due ore il colloquio dell'avvocato Alberto Bordone con il padre di Hina, Mohammed Saleem, ritenuto il principale indiziato dell'uccisione della ragazza. "Ritengo che per il mio assistito sia ancora il caso di mantenere il silenzio, almeno fino a domani quando si terrà l' udienza del giudice per le indagini preliminari - ha detto il legale - Mohammed Saleem in questo momento si è costruito una corazza, dovuta ai fatti accaduti, che lo sconvolgono negli strati più profondi.

E' così provato da essere in posizione di continua difesa, anche nei confronti del suo avvocato. Sto solo cominciando a scalfire la sua corazza, ma sarà necessario un lungo lavoro per riuscire a colloquiarci". Il legale ha anche spiegato che il rapporto con la figlia Hina era molto complicato, in particolar modo a causa delle idee religiose di Saleem. "Il mio assistito crede profondamente, segue con scrupolo tutte le leggi del Corano e sta rispettando il momento di preghiera. Le sue idee religiose sono profondamente radicate. Molto diverse dalle nostre. Anche io fatico a capire.

Servirà tempo per poter arrivare a capo della vicenda". Per il momento nessun parente è andato a far visita a Mohammed Saleem, che domani si presenterà dal Gip e che probabilmente continuerà ad avvalersi della facoltà di non rispondere. "E' completamente solo" ha aggiunto l'avvocato. Alcuni familiari sono in arrivo dal Pakistan. Intanto domani sarà eseguita l'autopsia sul corpo della ragazza.

IL LEGALE DELLO ZIO: E' TRANQUILLO E SERENO
Non ha voluto dire se il suo assistito è detenuto in isolamento, Damiano Camplani, il legale di Mohammad Tariq, zio della giovane Hina, la pachistana di 20 anni uccisa e sepolta nell'orto dei suoi genitori tra venerdì e sabato. L'avvocato ha avuto un colloquio durato meno di un'ora con Tariq, che non parla quasi l'italiano e ha bisogno di un interprete. "Tariq è tranquillo e sereno", ha spiegato Camplani. Il Gip, intanto, secondo le dichiarazioni del legale, non ha ancora confermato il fermo.


da Ansa.it www.ansa.it/main/notizie/fdg/200608151400253447/200608151400253...






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16/08/2006 09:24
 
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AMATO: UN CASO CHE INSEGNA MOLTO AI FINI DELLA CITTADINANZA



ROMA - "Il caso della ragazza pachistana uccisa dal padre insegna molto ai fini della cittadinanza, perché è evidente che non basta chiedere l'adesione ai valori della Costituzione", ma bisogna che ci sia un'adesione anche a diritti "fondamentali come il fatto che la donna si rispetta secondo regole che io considero universali".

Lo ha detto il ministro dell'Interno Giuliano Amato durante il tradizionale giro di Ferragosto nel corso del quale quest'anno ha incontrato le pattuglie impegnate a garantire la sicurezza nella capitale.

Il ministro ha quindi aggiunto che un diritto da considerare universale è il fatto che "la donna ha il diritto di scegliere la sua vita e il matrimonio combinato noi lo abbiamo abbandonato alcuni secoli fa". Il fatto dunque che per accedere alla cittadinanza ci debba essere una piena adesione a questi valori "é un problema che dovrà essere affrontato bene".
da Ansa.it  www.ansa.it/main/notizie/fdg/200608151400253447/20060815135934022286_...

 





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Re: AMATO: UN CASO CHE INSEGNA MOLTO AI FINI DELLA CITTADINANZA

Scritto da: Cobite 16/08/2006 9.24



ROMA - "Il caso della ragazza pachistana uccisa dal padre insegna molto ai fini della cittadinanza, perché è evidente che non basta chiedere l'adesione ai valori della Costituzione", ma bisogna che ci sia un'adesione anche a diritti "fondamentali come il fatto che la donna si rispetta secondo regole che io considero universali".

Lo ha detto il ministro dell'Interno Giuliano Amato durante il tradizionale giro di Ferragosto nel corso del quale quest'anno ha incontrato le pattuglie impegnate a garantire la sicurezza nella capitale.

Il ministro ha quindi aggiunto che un diritto da considerare universale è il fatto che "la donna ha il diritto di scegliere la sua vita e il matrimonio combinato noi lo abbiamo abbandonato alcuni secoli fa". Il fatto dunque che per accedere alla cittadinanza ci debba essere una piena adesione a questi valori "é un problema che dovrà essere affrontato bene".
da Ansa.it  www.ansa.it/main/notizie/fdg/200608151400253447/20060815135934022286_...

 







VERITA' INDISCUTIBILE....

Sono profondamente scosso dall'accaduto. Perdonatemi ma non ci sta Bibbia, Corano o precetto religioso che giustifichi azioni e tragedie di questo calibro...di fronte a tanta spietatezza si rimane quasi insensibili di fronte alla richiesta di "comprendere" giacchè non vi è nulla da comprendere tutto è drammaticamente limpido in quel "Il mio assistito crede profondamente, segue con scrupolo tutte le leggi del Corano e sta rispettando il momento di preghiera".... Io ho imparato che per AMORE SI DONA LA VITA, NON LA SI TOGLIE e questo non è solo un principio religioso ma l'essenza dell'animo dell'uomo.

Non si può più permettere che il laicismo dello Stato Italiano e i principi che lo reggono vengano meno di fronte a fatti di questo genere, si deve rispondere con forza e coraggio alla deriva dell'uomo e al proliferare di odi che rendono un campo minato la nostra amata umanità...

Saluti
Gae


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16/08/2006 14:58
 
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Caro Gaetano, tu sei un cristiano del 2000 e sei figlio come me di questa, ancora povera, civiltà italiana, europea, occidentale, liberale e democratica, che lotta per la giustizia e la pace. Come me non concepisci l'interpretazione "divina" di certe leggi e regole tribali anche se è meno di un secolo che il diritto naturale viene preso come mediatore tra i vari diritti divini e non. La donna vota in Italia da molto meno di un secolo ed è meno di mezzo secolo che sono stati aboliti gli sconti di pena per il delitto d'onore (d'orrore). Le donne dell'età di mio padre che sono rimaste incinte fuori dal matrimonio, spesso hanno subito l'ostracismo dalla loro famiglia o la violenza sul neonato. Ora per fortuna hanno l'assistenza.
Io ho stimato ed amato papa Woitila proprio perchè con coraggio ed umiltà ha ribadito questo cambiamento nel cristianesimo cattolico, ma, ahimè, ciò non è affatto avvenuto nelle altre grandi religioni.

Ora accade che tutti i grandi attentati terroristici degli ultimi tempi siano stati portati a termine da islamici ritenuti "moderati" (sì, proprio “moderati”).
L'assassinio di Hina, che tanto mi ripugna, è certamente emblematico di tanti altri casi simili (neonati nei cassonetti, ragazze picchiate, ragazze date in sposa con la forza, ecc...)

E’ mia convinzione che oltre a molte vigliaccate nostre nello sfruttamento criminale degli extracomunitari, ci sia anche qualcosa di profondamente scorretto nell'integrazione degli stessi.

Mi è chiara comunque una cosa: sta a noi, cattolici o meno, opporsi ad un ritorno della nostra civiltà alla barbarie.

[SM=x142848]

[SM=x142838] Giancarlo cobite


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16/08/2006 15:23
 
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loro, gli extracomunitari, sono un problema per l'italia…

hanno ideologie diverse, hanno un credo diverso, la loro lingua è diversa, la loro istruzione è diversa… loro sono diversi…

integrare loro nel nostro paese è un problema per questa troppa diversità…

ma noi abbiamo tentato…

i loro figli vanno a scuola insieme ai nostri figli… e questo rallenta il programma scolastico
siamo arrivati a togliere il crocifisso dalle aule per rispettare la loro sensibilità…
usufruiscono della sanità anche senza versare contributi, tanto ci siamo noi…
manteniamo i centri di accoglienza con i nostri contributi…
veniamo invasi da malatie che da noi sono estinte da tempo…

mentre loro, chiedendo la cittadinanza italiana uccidono la figlia perché convive con un italiano, impuro e inadeguato per loro…

mi si rende difficile di capire…

mi si rende difficile di tentare…

ma il problema c'è e va risolto…




...

16/08/2006 19:35
 
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Fatti di questo genere sono tanti, troppi.
La colpa è nostra che accettiamo l'ingresso di questi immigrati senza farli dichiarare per scritto e sotto giuramento che accettano esplicitamente la costituzione italiana, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, la parità delle donne e la supremazia della legge dello stato democratico su qualsiasi legge religiosa.



Mi trovi perfettamente allineata, Giancarlo, col tuo pensiero.

Si, la comunità pakistana li condanna (a voce e davanti ai microfoni) con un distinguo.... ecco, quel "distinguo" mi mette paura; "cero l'ha uccisa però, forse, il padre qualche ragione ce l'ha":

Possibile che adorando un dio che non è il nostro DIO D'AMORE (inutile stare qui a trovare le discrepanze) sia possibile ammazzare, a sangue freddo, premeditando il gesto, la propria figlia?

Quanti clandestini sulle nostre coste! La guardia costiera li intercetta molte miglia prima che sbarchino, allora io li farei fermare e li fare tornare indietro, altro che cittadinanza.
C'è sempre la solita donna incinta all'ultimo mese, ebbene quel figlio avrà IMMEDIATAMENTE LA CITTADINANZA ITALIANA, senza colpo ferire.

Sono d'accordo con gli aiuti umanitari MA NEI PAESI DOVE QUESTI SERVONO NON NELLA MIA PATRIA, che come dice la Fallaci, ormai ha piegato la schiena a 90°, in primis il parlamento europeo.

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Re:

Scritto da: fiordineve 16/08/2006 19.35
Sono d'accordo con gli aiuti umanitari MA NEI PAESI DOVE QUESTI SERVONO NON NELLA MIA PATRIA, che come dice la Fallaci, ormai ha piegato la schiena a 90°, in primis il parlamento europeo.





sai... avevo pensato anch'io alla Fallaci ma poi ho deciso di non citare...

... è sempre pericoloso mettere a confronto due estremi


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17/08/2006 12:21
 
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Sono sconcertato...
Dallo stridore delle parole di questo post... con tutte le altre lette nelle poesie (amore, pace, dolcezza e infinite altre).

Tutti processati e condannati: extracomunitari, politici, religiosi, estremisti, diversi...

Ecco! Ora faccio anche io come voi, "vi condanno" per aver estremizzato e strumentalizzato, il crimine che una persona ha commesso e che è l'unica responsabile della sua azione.

In fondo sono "diverso" anch'io... sono L'Uomo Invisibile

Serena giornata a tutti
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Re: Sono sconcertato...

Scritto da: U0M0 Invisibile 17/08/2006 12.21
Dallo stridore delle parole di questo post... con tutte le altre lette nelle poesie (amore, pace, dolcezza e infinite altre).

Tutti processati e condannati: extracomunitari, politici, religiosi, estremisti, diversi...

Ecco! Ora faccio anche io come voi, "vi condanno" per aver estremizzato e strumentalizzato, il crimine che una persona ha commesso e che è l'unica responsabile della sua azione.

In fondo sono "diverso" anch'io... sono L'Uomo Invisibile

Serena giornata a tutti



Se volevi fare la solita demagogia di quartiere ci sei riuscito... qui nessuno a condannato nessuno, se non un atto tragico che è figlio di una visione distorta di un modo di vivere la propria fede...
Come al solito, tu come altri, hai gratuitamente frainteso la rabbia di chi condanna il marcio di un certo modo di vivere la fede e non la fede, il marcio di un certo modo di far politica e non la politica.

Vedi la cosa che è sbalorditiva del tuo post che condanni noi per aver condannato l'estremismo, beh hai detto l'unica cosa giusta a mio parere da quella lista:

extracomunitari, politici, religiosi, estremisti, diversi

Mi vuoi far capire che l'etremismo va accompagnato con parole di comprensione e perdono magari? Si ma perchè no, diamo il benvenuto a chi calpesta la dignità umana senza farsene un problema... Si alimentiamo questo buffo buonismo che ci fa partecipi silenziosi di drammi come questo, perchè forse tu non sai quello che molti vivono in silenzio obligati e sottomessi da una visione del loro credo distorto, che non condividono ma che ci devono necessariamente convivere...

Avresti potuto spezzare una lancia in favore di quella giovane donna invece di far polemica gratuita...

Saluti
Gae



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Re: Sono sconcertato...

Scritto da: U0M0 Invisibile 17/08/2006 12.21
Dallo stridore delle parole di questo post... con tutte le altre lette nelle poesie (amore, pace, dolcezza e infinite altre).

Tutti processati e condannati: extracomunitari, politici, religiosi, estremisti, diversi...

Ecco! Ora faccio anche io come voi, "vi condanno" per aver estremizzato e strumentalizzato, il crimine che una persona ha commesso e che è l'unica responsabile della sua azione.

In fondo sono "diverso" anch'io... sono L'Uomo Invisibile

Serena giornata a tutti




non vedo in che cosa strida questo post con le parole che hai letto nelle nostre poesie…

chi parla di amore, di rispetto, di tolleranza non può che condannare gesti o azioni che delimitano o invadono la libertà altrui… specialmente quando si parla di violenza per estremismo..



...

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Re: Re: Sono sconcertato...

Scritto da: Deb 17/08/2006 14.32



non vedo in che cosa strida questo post con le parole che hai letto nelle nostre poesie…

chi parla di amore, di rispetto, di tolleranza non può che condannare gesti o azioni che delimitano o invadono la libertà altrui… specialmente quando si parla di violenza per estremismo..





ok cerco di spiegare "la mia lettura" dei post.
Se parliamo di amore, rispetto, tolleranza e lo facciamo generalizzandone i concetti, allo stesso modo poi, non devremmo prendere UN esempio (ma anche fossero 10 non cambierebbe) e generalizzare la condanna a tutte le "classi" cui appartiene "quell'esempio".
Sarà perché ho una mente matematica ;-) ma per me se un politico di destra ruba, non vuol dire che chi è di destra è un ladro, così come chi segue il corano non ucciderà obbligatoriamente la figlia che si sposa con un cattolico.
Se poi devo proprio fare una generalizzazione allora l'unica cosa che mi permetterei di dire che sicuramente gli "estremismi" non sono mai positivi, in qualsiasi ambito...
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cibo per la tua mente matematica - ma loro in ogni caso muoiono

Scritto da: U0M0 Invisibile 17/08/2006 14.51


ok cerco di spiegare "la mia lettura" dei post.
Se parliamo di amore, rispetto, tolleranza e lo facciamo generalizzandone i concetti, allo stesso modo poi, non devremmo prendere UN esempio (ma anche fossero 10 non cambierebbe) e generalizzare la condanna a tutte le "classi" cui appartiene "quell'esempio".
Sarà perché ho una mente matematica ;-) ma per me se un politico di destra ruba, non vuol dire che chi è di destra è un ladro, così come chi segue il corano non ucciderà obbligatoriamente la figlia che si sposa con un cattolico.
Se poi devo proprio fare una generalizzazione allora l'unica cosa che mi permetterei di dire che sicuramente gli "estremismi" non sono mai positivi, in qualsiasi ambito...





articolo denuncia della pratica dei delitti d'onore, scritto dalla giornalista pakistana Fariha Haroon

www.squilibrio.it/admin/preview2.php?idcontainer=0&idart...
www.arpnet.it/volosvi/2001_9/01_9_05.htm

Pakistan - Dove la vita di una donna vale zero

Non in nome di Allah

Non sono solo i talebani a opprimere le donne. Dal Pakistan all'India (passando per la Cina) discriminazioni, violenze e "delitti d'onore" sono all'ordine del giorno. In nome di tradizioni che non hanno niente a che vedere con l'Islam, come denuncia una giornalista pakistana.
di Fariha Haroon da Karachi

Rahima Mugheri, 14 anni, si è sposata il 2 di marzo. Ha sposato Niazul Mugheri, 28 anni, in una pittoresca cerimonia nel villaggio di Sujawal Junejo, nei pressi di Larkana City (Pakistan). Avvolta nel rosso tradizionale, aspettava nervosamente il promesso sposo, col quale già immaginava una vita in comune. Un momento dopo essere entrata in camera da letto, lo sposo uscì fuori e annunciò che sua moglie aveva confessato di aver avuto una relazione sessuale con un altro uomo. La famiglia al completo tenne immediatamente un consiglio e decise la punizione: doveva essere uccisa. Il fratello maggiore dello sposo sparò per primo, poi altri due fratelli, infine lo sposo stesso. La sposa quattordicenne giaceva in un lago di sangue, di un rosso che si confondeva con quello dell'abito.
La notizia si diffuse in fretta. Solo quando alcuni attivisti dei diritti umani vennero a conoscenza della tragedia e il triste incidente fu riportato sulla stampa la polizia cominciò a occuparsi del caso. Lo sposo già progettava di fuggire ma fu arrestato. La madre della ragazza, Singheer, all'oscuro dei fatti, non riusciva a credere che la figlia, lasciata poco prima nella sua casa con ancora indosso l'abito nuziale, fosse stata sepolta dopo poche ore ricoperta del suo stesso sangue. Il padre della ragazza, Bahram Mugheri, disse alla polizia: "Mia figlia è stata uccisa perché lo sposo aveva una rivalità con l'uomo che ha accusato di avere una relazione con la neo-moglie".
Il Corano non c'entra
Il ragazzo di 21 anni accusato di essere l'amante della ragazza fuggì: infatti, secondo la tradizione karo kari, una pratica tribale che sancisce la morte per chiunque sia sospettato di una relazione illecita, anche lui avrebbe dovuto essere ucciso.
Questo è solo uno dei casi recenti, ma ce ne sono molti altri, di cui nessuno sa nulla. Donne senza nome e senza volto che non possono levare la voce in loro difesa.
Nonostante i precetti dell'Islam, che parla delle donne come del più prezioso dono di Allah, e chiaramente stabilisce che hanno gli stessi diritti degli uomini, nella nostra società sono ancora molto discriminate. Il cosiddetto onore di famiglia dev'essere lavato con il sangue di donne il cui unico crimine è di essere nate in una società a base patriarcale, dove gli atteggiamenti discriminatori verso il sesso femminile sono giustificati nel nome di Allah, o presentati come leggi islamiche. Ma si tratta di evidenti mistificazioni. Il Corano dice: "In quanto a quelle tra le vostre donne colpevoli di adulterio, porta 4 testimoni scelti nelle vostre famiglie; e se loro confermano la testimonianza, allora tienile in casa, finché la morte le liberi o Dio indichi loro la strada" (4:19). Poi continua sullo stesso tono e infine afferma: "E se due di voi se ne rendono colpevoli, puniteli entrambi, ma se si pentono, allora lasciali in pace. Perché Dio è misericordioso" (4:20).
Pertanto il karo kari è totalmente contrario ai precetti dell'Islam.
Assassini impuniti
Nel 1998, 475 persone sono state uccise per questa tradizione. Tra loro c'erano 318 donne. Il '99 ha presentato uno scenario ancora peggiore: 500 morti. E gli anni successivi non sono stati migliori. Nonostante il governo abbia assimilato il delitto d'onore all'omicidio, casi di karo kari si verificano praticamente ogni giorno. La maggior parte non è denunciata; quasi nessuno viene punito.
Tutto ciò non succede solo in Pakistan: la pratica continua anche in altri paesi. Gli Stati condannano questi omicidi, ma si tratta di sentenze talmente lievi che sembra quasi una beffa al concetto di giustizia. In Giordania, ad esempio, dove un omicidio su quattro è un delitto d'onore, gli uomini rischiano solo da tre a dodici mesi per l'assassinio a sangue freddo delle loro parenti. Un esempio è quello di Yasmeen Abdullah, 16 anni, stuprata nel marzo del '98. Denunciò il fatto alla polizia che subito la imprigionò, proprio per garantirne l'incolumità. Da quando Yasmeen non era più vergine, rischiava di subire violenza anche dagli uomini della sua stessa famiglia. Dopo tre giorni in prigione, Yasmeen fu rilasciata perché suo padre firmò una garanzia richiesta dalla polizia, in cui affermava che non avrebbe minacciato la figlia. Quando però il fratello Sarhan la vide, le sparò e l'uccise. "Sono fiero di averlo fatto, per lavare il nome della mia famiglia" ha detto. "Meglio avere una morta in famiglia che l'intera famiglia morta di vergogna". Secondo quanto detto da Sarhan, sua sorella aveva reso possibile lo stupro per il fatto di trovarsi nel posto sbagliato. Ha ricevuto una sentenza di sei mesi. Un anno più tardi, Sarhan è giudicato un eroe. "Adesso gli uomini della mia famiglia possono sedere tra gli altri uomini senza perdere la faccia", dice.
La lotta delle donne
In molti paesi, le donne stanno lottando per cambiare le leggi. In Israele, donne ebree e arabe operano congiuntamente per soccorrere donne musulmane condannate a morte dalle famiglie. In Giordania, le attiviste stanno lavorando per convincere il parlamento e il re ad abolire le antiche leggi che proteggono il delitto d'onore.
Ma ci sono paesi dove la discriminazione e la violenza contro le donne comincia prima ancora della nascita. A causa della rigida regola di un figlio per famiglia del governo cinese, persino una donna al settimo mese di gravidanza di un secondo figlio può essere costretta all'aborto. La politica del figlio unico, ritenuta soluzione temporanea al boom demografico, ha portato all'abbandono delle figlie femmine e all'infanticidio. Da quando la Cina ha abbandonato un effettivo sistema di previdenza sociale, i maschi sono preferiti, dal momento che potranno in seguito mantenere i genitori anziani. Le femmine sono semplicemente trascurate. Ma la predilezione per i maschi prevale nella maggior parte dei paesi poveri. In India, persino i villaggi hanno strumenti a ultrasuoni per determinare il sesso del feto. Una ricerca condotta a Madras su 1.250 donne ha rivelato che più della metà delle femmine mai nate è attribuibile ad aborto indotto. Secondo la Fondazione Edhi di Karachi, il 99% di tutti i bambini morti della città sono femmine.
E mentre in Cina le donne sono costrette ad abortire, in Nepal la situazione è opposta: le donne sono arrestate per aborto. Si stima che i due terzi delle donne nelle prigioni nepalesi siano lì per garbhabat, distruzione di vita, un crimine che include allo stesso modo aborto, infanticidio e abbandono di minore. Un caso esemplare è quello di Min Min Lama, 15 anni. Di recente, malgrado sia ancora una bambina, è stata condannata a 20 anni di prigione. Il fratello di sua cognata l'ha violentata e lei, scoprendosi incinta, è ricorsa all'aborto. Nel caso di Min Min, è stata sua cognata a denunciarla. Sia lei che il suo rapitore vennero arrestati, ma lui fu immediatamente rilasciato e assolto, mentre la ragazza languiva in prigione. Con l'aiuto delle organizzazioni per i diritti umani, la sentenza di Min Min è stata ora ridotta per la sua giovane età. Ma quando finalmente sarà libera scoprirà di essere emarginata. Generalmente, i parenti abbandonano donne simili, e le loro possibilità di sposarsi o di trovare lavori decenti sono quasi nulle.

Volontari per lo sviluppo - Dicembre 2001

[Modificato da Deb 17/08/2006 15.53]


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Re: cibo per la tua mente matematica - ma loro in ogni caso muoiono
che c'entra tutto questo con il senso del mio post?
ma ammettendo di estrapolare il discorso e di voler parlare dei diritti dell'"uomo" nel mondo intero... qual'è la tua proposta?
bombe atomiche su pakistan, india, ed "estrapolando" il discorso... anche su tutti quelli che non la pensano come te?
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Re: Re: cibo per la tua mente matematica - ma loro in ogni caso muoiono

Scritto da: U0M0 Invisibile 17/08/2006 16.02
che c'entra tutto questo con il senso del mio post?
ma ammettendo di estrapolare il discorso e di voler parlare dei diritti dell'"uomo" nel mondo intero... qual'è la tua proposta?
bombe atomiche su pakistan, india, ed "estrapolando" il discorso... anche su tutti quelli che non la pensano come te?



Se parliamo di amore, rispetto, tolleranza e lo facciamo generalizzandone i concetti, allo stesso modo poi, non devremmo prendere UN esempio (ma anche fossero 10 non cambierebbe) e generalizzare la condanna a tutte le "classi" cui appartiene "quell'esempio".

la mia per dimostrare che non si parla di UN esempio ma di una piaga a livello mondiale…

a parte che, come ha già ribadito Gae, qui non si condanna ma si piange la morte di un'altra vittima, arrabbiati per l'impotenza alla quale siamo condannati…

non sei costretto a pensarla come me, come noi… ad ognuno la propria libertà di pensiero.. per fortuna, in Italia questo è possibile..

[SM=x142886]



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Re: Re: Re: cibo per la tua mente matematica - ma loro in ogni caso muoiono

Scritto da: Deb 17/08/2006 16.39


non sei costretto a pensarla come me, come noi… ad ognuno la propria libertà di pensiero.. per fortuna, in Italia questo è possibile..

[SM=x142886]





Per fortuna... sennò già na bomba atomica mi avresti sganciato! [SM=x142838]
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Allora cerchiamo di capire una cosa Uomo Invisibile, a parte che mi viene difficile comprendere il tuo punto di vista... ma tranquillo è un problema mio non del tuo linguaggio....
Prima puntualizzi il nostro errore di condannare gli estremismi e poi tu stesso ammetti che vanno condannati, in tutto questo non vedo minimamente una tua presa di posizione a favore della ragazza...

Qui nessuna mette al rogo le confessioni religiose del Medio Oriente... Ma è innegabile che la visione integralista e estremista di talune fazioni vanno esattamente contro i diritti universali dell'uomo, basta leggere un pò per capirlo, sopratutto scrittori, poeti e giornalisti nativi di quelle zone...

Ora vorrei capire cosa centri la guerra, ripugnante, in medio oriente con questa discussione, con la nostra ferma condanna a certi sentimenti, pratiche e atteggiamenti che mandano in fumo la dignità dell'uomo, la sua libertà e il suo voler vivere civilmente con gli altri...

Il post di Deb è chiarificatrice di molte cose... ma comprendo che ti appare fuori luogo visto che non hai afferrato il senso di tutta il discussione che è partita con il post di Giancarlo Cobite...

Partendo da un punto fermo e cioè la morte di una donna che per amore condanna se stessa a morte, abbiamo sviluppato un discorso che mette sotto accusa i principi per cui l'assassinio della ragazza è avvenuto, facendo notare che pratiche di questo tipo in Medio Oriente sono all'ordine del giorno e che esse non debbano essere tollerate ne dove nascono ed hanno radici profonde ne tanto meno in Italia.

Pertanto ti pregherei di avere almeno un pò più di rispetto per quella donna ammazzata, come ne abbiamo noi.
Infine questo profondo rispetto per la dignità umana ti dovrebbe far comprendere che di fronte alla morte noi non facciamo distinzione e che la libertà dell'uomo va sempre salvaguardata... sia esso italiano, pakistano, iraniano.. ect...

Saluti
Gae
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Caro uomo invisibile, scusami la battuta, ma da amante della matematica devo dire che non vedo altro filo logico nel tuo discorso se non quello polemico con continuo cambio obbiettivo, sempre a sproposito, solo alimentare tale gratuita polemica.

Leggendo bene il titolo e l'articolo con cui ho aperto la discussione, non trovo affatto che si argomenti sulle tue estrapolazioni di politica di sinistra, politica di destra, di “bombe atomiche su pakistan, india “ ecc... E non trovo nostre condanne per cui scrivi "Tutti processati e condannati: extracomunitari, politici, religiosi, estremisti, diversi... "
Come giustamente è stato notato, nomini tanti argomenti non trattati ma non dici neppure una parola di rispetto verso quella donna che è stata brutalmente assassinata e le motivazioni che hanno portato a quell’omicidio in Italia (non in Pakistan ne’ in India)
Trovo invece da parte tua una posizione alquanto strana verso il mio post ed il pensiero che l'attraversa e quel tuo “spiritoso”:"vi condanno" per aver estremizzato e strumentalizzato, il crimine che una persona ha commesso e che è l'unica responsabile della sua azione." appare frase irrispettosa per questo forum dove per regolamento “Sono vietati contenuti con ideologie razziste, naziste, antidemocratiche o discriminatorie in genere o ad esse inneggianti”.

Prima di scrivere qualsiasi cosa ancora vi invito a leggere attentamente in regolamento del forum.



Giancarlo cobite

[Modificato da Cobite 18/08/2006 1.54]


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- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.-
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Re:

Scritto da: Deb 16/08/2006 15.23
loro, gli extracomunitari, sono un problema per l'italia…

hanno ideologie diverse, hanno un credo diverso, la loro lingua è diversa, la loro istruzione è diversa… loro sono diversi…

integrare loro nel nostro paese è un problema per questa troppa diversità…

ma noi abbiamo tentato…

i loro figli vanno a scuola insieme ai nostri figli… e questo rallenta il programma scolastico
siamo arrivati a togliere il crocifisso dalle aule per rispettare la loro sensibilità…
usufruiscono della sanità anche senza versare contributi, tanto ci siamo noi…
manteniamo i centri di accoglienza con i nostri contributi…
veniamo invasi da malatie che da noi sono estinte da tempo…

mentre loro, chiedendo la cittadinanza italiana uccidono la figlia perché convive con un italiano, impuro e inadeguato per loro…

mi si rende difficile di capire…

mi si rende difficile di tentare…

ma il problema c'è e va risolto…







Vorrei solo aggiungere che io credo che abbiamo il dovere di continuare ad aiutare questi nuovi immigrati ad inserirsi nella nostra societa'. E' solo cosi' che riusciremo a rendere giustizia alla povera Hina che ha saputo ribellarsi anche a scapito della sua stessa vita.


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Giovanna
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Si cara Giovanna vanno aiutati nelle loro disgrazie... Ma abbiamo il dovere di aiutarli a fargli comprendere che la dignità dell'uomo deve essere sempre salvaguardata...

Non bisogna tirarsi indietro... ma neanche dobbiamo permettere che in uno stato civile avvengano cose di questo genere...

Un saluto
Gae
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20/08/2006 18:02
 
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Non penso sia facile aiutare certe popolazioni a casa loro quando non si è voluti perchè gli occidentali portano con se un concetto di democrazia e di valori umani ben diverso dal loro, e volenti o nolenti chi porta aiuti umanitari diffonde questo concetto anche con il solo esserci e parlasi tra di loro.
Ricordiamo gli ultimi fatti di cronaca in medio oriente, ma l'assassinio degli occidentali, o anche chi di loro ha conosciuto l'altra realtà, è cosa che ha radici antiche.

Per quanto riguarda l'Italia, sono d'accordo che chi arriva regolarmente o chi scappa da queste situazioni incivili va aiutato ma solo se egli rinuncia a certi principi teocratici prevaricanti lo Stato e pratiche lesive e assassine per accettare la nostra democrazia, legge e principi di diritto i cui fondamenti debbono essere ben chiariti da subito.
Non è tollerabile lasciare praticare in Europa quegli atti incivili che noi ripudiamo e ai quali altri di loro tentano di fuggire.
Acetiamo chi si adegua e rimandiamo a casa gli altri.
Non si tratta di razzismo, ma di civiltà, di rifiuto all'assassinio, rispetto dei diritti dell'uomo e della donna e della loro autodeterminazione, rispetto delle leggi dello stato al di sopra di qualsiasi religione .Si tratta di non accettare il razzismo ideologico, religioso, culturale e tribale.

Chi accetta esplicitamente, con conoscenza e convinzione di abbandonare gli eventuali principi per noi intollerabili, ben venga, gli altri no!

Il caso di Hina è solo l'ultimo, ma nella sola Italia molti altri casi ci sono stati di donne extracomunitarie che sono state trucidate per gli stessi motivi. Molte altre non sono morte, ma sono riuscite a scappare e sono ora rifuggiate in istituti (dove lavora anche mia moglie) con l'assurdo risultato che i loro padri o mariti violenti sono fuori in attesa di processo e le mogli sono "prigioniere" negli istituti.

La cosa che delude ancora di più è che Hina aveva presentato tre denunce contro il padre (così hanno detto alla TV), e che nulla è stato fatto perchè lei ha ritirato la denuncia. Probabilmente glielo avranno consigliato perchè non era mai andata all'ospedale dopo le violenze (anche sessuali). Hina, che era scappata è infine caduta nella trappola mortale ben studiata dal padre assassino per l'affetto che comunque portava ai cugini.
Un uomo così non deve uscire mai più di galera.
Mi piacerebbe sapere se si poteva fare di più nonostante il ritiro della denunce. Se il magistrato avesse comunque la possibilità di verificare la pericolosità del padre magari con una visita psichiatrica o con uno stretto colloquio.

Mi auguro comunque che il sacrificio di Hina serva ad iniziare un percorso civile per disinescare questa bomba.

...
          Hina             e suo "padre"



Giancarlo


[Modificato da Cobite 20/08/2006 18.14]


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Non voglio entrare nel merito della discussione, ma quello che sta succedendo, sopratutto da parte dei mass media,( ma non solo ) è un vero è proprio attacco mediatico contro il mondo islamico.
Dopo l'11 settembre è scoppiata la vera "terza guerra mondiale", dove da una parte c'è l'occidente con i suoi "principi", dall'altra, il mondo islamico, con le sue "contraddizioni".
Io non so chi sia il vero "cattivo" e chi risulterà il vincitore, ma ricordo che i delitti d'onore, sono stati per decenni, anche una nostra prerogativa... e che qualche giorno fa, un Italiano ha pensato bene di decapitare un giovane Cinese, senza apparente motivo... poca risonanza dell'accaduto, ma tanto lui non era Pakistano, Iraniano, o Saudita.
Quello che stanno facendo, nell'ombra è scatenare l'odio fra popoli, non dico civiltà; perchè mi sa che di civiltà ne scorgo poca.

Un saluto a tutti!!

Giancarlo
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24/08/2006 21:45
 
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Ma è così difficile ricordare HINA ed il suo coraggio per aver amato liberamente con il cuore e l'anima? Ma è così difficile elogiare la forza di una donna che ha saputo dire basta alla dittatura dei familiari quali portavoci di un dio inesistente hanno deciso di scozzarla...??

Ancora si continua a dimenticare quanto sia stato grandioso, coraggioso il gesto di una donna musulmana ed invece si segue la linea della polemica, scontro occidente-oriente, che nulla lo riallaccia al post...


Saluti
Gae
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Re:

Scritto da: wyxyx 24/08/2006 19.08
Non voglio entrare nel merito della discussione, ma quello che sta succedendo, sopratutto da parte dei mass media,( ma non solo ) è un vero è proprio attacco mediatico contro il mondo islamico.
Dopo l'11 settembre è scoppiata la vera "terza guerra mondiale", dove da una parte c'è l'occidente con i suoi "principi", dall'altra, il mondo islamico, con le sue "contraddizioni".
Io non so chi sia il vero "cattivo" e chi risulterà il vincitore, ma ricordo che i delitti d'onore, sono stati per decenni, anche una nostra prerogativa... e che qualche giorno fa, un Italiano ha pensato bene di decapitare un giovane Cinese, senza apparente motivo... poca risonanza dell'accaduto, ma tanto lui non era Pakistano, Iraniano, o Saudita.
Quello che stanno facendo, nell'ombra è scatenare l'odio fra popoli, non dico civiltà; perchè mi sa che di civiltà ne scorgo poca.

Un saluto a tutti!!

Giancarlo
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Caro Giancarlo, mi sorprende e mi dispiace quello che scrivi.
Se non volevi entrare nel merito alla discussione, secondo me, meglio facevi seguire il regolamento e non usare la discussione per fare della facile polemica.

Ma egualmente ti rispondo.

Tu porti come esempio un italiano che ha ucciso una cinese e allora ti chiedo:
Qualcuno ha affermato che ha fatto bene? Qualcuno ha detto che tagliare la testa ai cinesi è etico o dovere religioso? Qualcuno ha affermato forse che i cinesi, o i pakistani o gli islamici vanno ammazzati?
Mi pare proprio di no!

Non ti sei accorto, invece, che sono stati proprio i principi suddetti a spingere la mano assassina a sgozzare Hina?

Poi addirittura tenti di giustificare il delitto ricordando che anche da noi un tempo per il delitto d'onore c'era uno sconto di pena.
E' vero, c'era.
Ti ricordo però che adesso l'Europa è democratica e liberale con le leggi dello stato sovrano che non sono per niente sottomesse a quelle religiose, che il delitto d'onore non esiste più, che esiste invece la dichiarazione dei diritti dell'uomo applicabile pari pari anche alla donna e che da qualche tempo la violenza sessuale è violenza fisica e non morale e che la donna può sposare o accompagnarsi con chi meglio crede.
Tutto questo, secondo me, è indice di civiltà.

Ora, accettare l'ingresso sconsiderato di gruppi o di singoli che non riconoscano queste regole di civiltà; che intendono che le loro leggi tribali o la loro interpretazione delle leggi del corano siano superiori alle leggi dello stato Italiano; che intendono che una donna sia sottomessa al padre-padrone; che intendono che una figlia non possa amare un infedele ecc... ora, dicevo, accettare tutto ciò significa ritornare ai principi assassini e barbarici che abbiamo ripudiato ed un salto indietro inconcepibile della nostra civiltà.
Non è mancanza di tolleranza ma pretesa di vivere almeno su quel gradino di civiltà che abbiamo conquistato in Europa.

Hina non è la prima donna che subisce e neppure la prima che viene ammazzata in Italia per questi barbari motivi dagli immigrati, ma è un caso eclatante che diventa simbolico:
Hina si era perfettamente integrata alla società italiana in cui era cresciuta e proprio per questo è stata sgozzata!

Su questo c'è molto da riflettere.

Ciao


[Modificato da Cobite 25/08/2006 12.03]


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Polemica? ma quale polemica?
O esprimere la propria opinione è diventato polemica?
Che Hina sia stata un messaggio per tutti è indubbio, ma il vostro pensiero è la prova della nosta supponenza di occidentali, che dall'alto del pulpito delle nostre fasulle "democrazie" si ergono a pacificatori e civilizzatori del mondo.
Beh allora, mi fermo un attimo e chiedo un passaggio verso Plutone, pianeta ora declassato e definito "nano", ma sempre meglio che vivere su un pianeta "piccolo".
Come ho sempre fatto, mi siederò in un angolo a leggere, perchè scrivere è pericoloso, se non lo si fa come dicono gli altri.

Il solito saluto

Giancarlo
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