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L'incubo del nuovo uomo

Ultimo Aggiornamento: 08/02/2006 14:56
06/02/2006 14:44
 
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Nello specchio del destino
Masse d’acciaio, muovono
Apparenza di caos
Schematizzazione totale
Irrazionale plasmato, modellato
Con perfezione geometrica:
Urla simmetriche
Frastuono corale,
Impercettibili grida
Melodie in catene:
L’alfa e l’omega
Del nuovo uomo.


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06/02/2006 15:14
 
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Nichi qual'è secondo te il principio (alfa) e la fine (omega)... Nel Cristianesimo è Gesù...Principio, Fine e Mezzo della Creazione..."Io sono l'Alfa e L'Omega" nell'ultimo libro della bibbia, l'Apocalisse 22:6 dirà Gesù...
Questa tua ricerca dell'uomo nuovo è in fondo un principio base della teologia cristiana - cattolica... il concetto del vestirsi dell'uomo nuovo in San Paolo, o in Gesù stesso che invita i suoi ad andare oltre se stessi... In fondo mi sembra che si potrebbe riallacciare il concetto a tutte le realtà umane, andare oltre se stessi è come spogliarsi di se per vestirsi di altro... che è certamente un modo per conoscere e conoscersi...

Poesia Interesantissima che apre molti interrogativi... [SM=g27811]

Gae


06/02/2006 15:29
 
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allora Gae..... questa poesia fà parte del mio ciclo di poesie "industriali" che si riallacciano tematicamente al genere musicale Industrial, in particolare al suo filone più cupo ed espressionista, quello per intenderci dei primi Cabaret Voltaire e Einsturzende Neubauten. è una visione angosciosa e pessimista del futuro dell'uomo, che cerca nella tecnologia e nell'incessante progresso scientifico il modo di scappare da sè stesso e dai suoi limiti........ cosa ovviamente impossibile. se noti c'è un continua contrapposizione tra parole appartenti all'area semantica matematico-logica (simmetriche, schematizzazione) e altre appartenenti alla sfera emozionale-irrazionale (grida, frastuono). la stessa contrapposizione che l'uomo prova continuamente nel moderno occidente scientocratico. il futuro lo immagino come un acuimento progressivo di questa contrapposizione che sfoccierà nella morte dell'essere umano: una morte che non prelude al superuomo, ma a qualcosa di subumano. per me l'alfa dell'uomo è la natura, l'omega l'assoluto.... anche se son molto lontano da una visione cristiana del nuovo uomo. spero di essermi espresso chiaramente. ave [SM=g27811]
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06/02/2006 18:25
 
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Nich leggendo e riflettendo sulle tue parole anelo profondamente in un "miracolo" affinchè anche una sola speranza ci venga offerta..... [SM=g27819]

[SM=g27811]
07/02/2006 00:59
 
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son contento che le mie parole ti abbiano fatto riflettere dama. un abbraccio. ave
08/02/2006 01:02
 
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Una poesia "industriale" non l'avevo mai letta.
La tua è colma di spunti per riflettere, anche se mi sembra che Gene abbia espresso perfettamente Chi può aiutare coloro che sono in cerca. [SM=x142842] [SM=x142887] [SM=x142922]

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08/02/2006 08:09
 
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Ciao Nich, dal mio semplice punto di vista posso anch'io affermare a quanto la tua poesia faccia riflettere, io personalmente mi sento molto angosciata da questa trasformazione dell'uomo e in cuor mio spero tanto che ci sia una fine a questa corsa infernale che non potrà che portare l'umanità ad un triste destino. E' bene sperare?

ciao Lucrezia [SM=g27813]
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08/02/2006 08:42
 
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Ma se Dio o la Natura ci ha dotati di un tale cervello...
non vuol dire forse che è giusto e che era previsto che ci sarebbero stati simili frutti, poichè queste sono le sue potenzialità?

Non è forse questa la natura dell' essere umano?

In ogni caso io credo che, se è vero che stiamo andando oltre il limite (e quale limite?) in qualche modo questo "progresso" sarà stroncato.

La natura nonostante tutto continua ad essere più potente dei frutti della grande mente dell' essere umano.

Non vedete come l' erba e l' edera si ingoiano il cemento di case abbandonate?

E, infine, non credete che tutto ciò che facciamo, a veder bene, sia naturale?
Da dove estraiamo tutti i materiali che utilizziamo?
Dalla natura, per forza.
E trasformiamo i materiali naturali con l' ingegno, con la mente.
E per queto cessano di essere naturali?
Non dimentichiamo che la mente umana è pur sempre un dono di natura.
L' uomo fa parte della natura in tutto il suo essere, esattamente come tutto il resto.

Complimenti per la poesia, Ser, molto bella nella sua forma, accostamenti interessanti e interessanti spunti di riflessione.

Un inchino...

C. [SM=x142887]
08/02/2006 14:56
 
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Son contento che la poesia abbia dato luogo a delle riflessioni così differenti. Allora la mia posizione è questa: non credo che la storia umana sia orientata verso il progresso, nè che la storia sia una linea che ha origine in un punto nè terminerà in un punto all'antipode dell'origine. ho una visione della storia di tipo ciclico (sul modello induista diciamo): la storia è un susseguirsi di cicli continui che iniziano con l'uomo in perfetta sintonia con la Natura e l'Assoluto e terminano con l'irreparabile frantumazione di questa sintonia e la punizione dell'uomo mediante colossali disastri naturali (il diluvio universale per dare un riferimento biblico a questa concezione); passato il disastro e punito l'uomo la Natura e l'Assoluto stipulano un nuovo patto con l'uomo e così re inizia un nuovo ciclo............. che è destinato nuovamente a concludersi. ora io credo che adesso ci troviamo vicino alla fine d'un ciclo e che fra non molto l'uomo sarà vittima della divina punizione (quanta allegria [SM=g27822] ). è una teoria mia e non è detto che si concretizzi mentre sono in vita, tuttavia io la vedo così..... vedremo. ave [SM=g27811]
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