Che fare?

Dal Washington Post

NIGER
Un sistema bloccato

In uno slargo tra i campi di miglio di questo villaggio del Niger ridotto alla fame, spunta una fila di piccoli tumuli di terra rossa. Eppure quello che disturba il capo del villaggio, Issufu Ibrahim, che ha già chiuso 24 tombe nel mese passato, non è la tragedia della morte di così tanti bambini, ma l'apparente riluttanza di chiunque a fare qualcosa per fermare la peggiore carestia di tutti i tempi.

Caino siamo anche noi, non vi è alcun dubbio.

Eppure se OGNI NAZIONE pensasse al suo popolo e non alle armi di massa, intelligenti, biologiche, a grappolo etc. etc.... quanto si potrebbe devolvere per aiutare chi non ha nulla.

Un ricordo lontano, che ancora mi fa male, è avvenuto in seconda liceo; il Bangladesh moriva di fame, migliaia di morti l'anno, abbiamo sottoscritto una raccolta tra tutte le scuole della città; il vescovo, personalmente, si è recato a portare le offerte: si parla di milioni di lire di allora.

Dopo due settimane l'India (di cui fa parte il Bangladesh) ha testato la sua prima boma nucleare.

Ci siamo sentiti offesi, indignati e presi per il cu**ore.

Ci sono ricastata ancora, MISSIONE ARCOBALENO, luglio e agosto con la divisa torrida della protezione civile; quanta generosità da parte dei cittadini e tutti conoscono i fatti.........

Ora dono esclusivamente alla mia chiesa, stanno letteralmente costruendo un villaggio in Perù, chi vuole può unirsi alle squadre di volontari; ecco io lo vedo crescere quel paese; ci sono già fognature, acqua corrente, generatori di elettricità, case civili, due scuole, 1 ospedale...

Non sarà certo la diffusione di un articolo a poche persone nei forum a contribuire a cambiare minimamente le cose, ma se qualcun altro a sua volta amplifica il disagio/dissenso e così di seguito, in seguito, forse...

Qualcosa, comunque, si inizia lentamente a muovere:

Da Le Monde

AFRICA
Kofi Annan in Niger

Il segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan ha cominciato ieri una visita di due giorni in Niger per discutere con il governo le politiche d'adottare per mettere fine alla grave crisi alimentare che da diversi mesi ha colpito il paese. Nell'area meridionale, la più toccata dalla carestia, solo il 10 per cento della popolazione riceve dei viveri. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, in Niger circa due milioni e mezzo di persone sono in una "situazione di vulnerabilità" e oltre trentaduemila bambini rischiano la morte. Negli ultimi anni il paese ha dovuto affrontare la siccità, il conseguente aumento della desertificazione e nel 2004 un'invasione di cavallette.

Un' ottima notizia.