...non abbandonate Ultima Poesia, Voi che "SENTITE"...

...sembra stia accadendo...la mia speranza era potesse iniziare a camminare da solo, come tutti noi abbiamo imparato, alimentarsi di proprio sentimento scintillante...ma il mastro del fuoco si allontana e il soffio gelato ha cristallizato quest'Ultima Poesia.
Torno ad occuparmi del fuoco, a bere acqua di fonte in questo luogo...grazie a tutti quelli che ritorneranno e verrano nuovi, lasciando che questo calore, antico e breve ci invada gli occhi e le stanze.

Matteo - BetterMan

[Modificato da BetterMan 22/02/2003 16.10]

E come Falco dalle ali spiegate,
mi innalzo alto nel cielo,
al di sopra di ogni comune mortale,
libero,
privo di ogni contatto con la dimensione terrena,
pronto ad accogliere in se l'universo intero..
volo nell'immensità di questo drappo di cielo
ke mi è stato donato
con in mano le chiavi della mia libertà.
Passo attraverso le nuvole
e guardo il mondo dalla mia dimensione
lontana da tutto ciò ke è reale.
Volgendo lo sguardo in basso ti vedo,
ti vedo vivere..
osservo i tuoi gesti,
mi perdo nei tuoi sorrisi,
finkè non incrocio la profondità dei tuoi occhi..
Così d'improvviso il cielo mi diventa stretto,
la libertà diviene prigionia.
E come Falco dalle ali spiegate
plano versoil terreno
rinunciando così al mio volo libero, ma ormai inutile:
a cosa mi serve volare se non ho te nel mio cielo?
Ed è così metamorfosi nella mia anima
e non più Falco ma comune mortale
rinuncio all'immensità del cielo
xkè non posso vivere senza la profondità dei tuoi occhi..

..io "SENTO" e capisco!

...mi sento poco più di uno zero rispetto ai colori delle tue sensazioni...credevo di essere la sola in grado di desiderare ardentemente di perdermi nell'immensità di quel cielo così pieno di magia....eppure da quel senso eterno di libertà anch'io come te tornerei a confondermi con le creature della terra....ma lo farei solo al richiamo di uno spirito libero che come me ha ancora voglia di camminare verso una pazza avventura....Sono gioie così semplici ma altresì difficili da condividere...una montagna, un bosco, un fuoco, una chitarra, un taccuino, una tenda....semplicemente due folletti che sanno ancora apprezzare i colori dell'avventura...e credevo di averlo trovato...poi c'è stata un'Ultima poesia ....ed ora solo il ricordo di quel sole che sapeva illuminare il mio sentiero....

quando le cose belle ke avevamo insieme
ogni volta ke guardavo indietro
si spaccano in troppe domande
diventano skeggie di vetro
ed è difficile ora
vederci noi,
riflessi
senza dover restare
in un silenzio
che non è più nostro,
condivisibile,
immaginabile...
com'è difficile,
adesso,
sorridere...

Quattro sono le droghe
che che ho potuto conoscere:

La voglia di morire
che mi fa cercare la voglia di vivere.

La voglia di vivere
che mi spinge ad amare.

La voglia di amare
che mi fa desiderare d'essere amato.

La voglia d'essere amato
da chi amo.

Ecco, dalle ultime due
è difficile smettere,
una volta che hai cominciato.

[Modificato da Tempolibero 15/03/2003 19.41]