La fine del mondo

“Traiettoria:linea immaginaria che unisce le posizioni di un punto al variare del tempo”
Si ripiegava su se stessa,con un gesto quasi ridicolo, quell’ atteggiamento un po' severo che crolla quando meno telo aspetti
la battuta del professore
quei piccoli ciack insensati e per niente divertenti che fanno dimenticare alla classe un ora e mezza di lezione.
Qualcuno a fine lezione ci rideva ancora sopra,insomma,quale persona non affetta da perverse manie di grandezza andrebbe in giro a menarsela per aver imparato a memoria una frase del genere?
In realtà non importava a nessuno di capirla,era un concetto della fisica,questo voleva dire, nient'altro che obbligo.
Forse era per questo che al suono della campana si alzavano tutti come degli animali assettati,come se da secoli stessero aspettando qualcosa che tardava a venire,come il giungere della sera quando ogni tanto il sole da fastidio,perchè per troppo tempo ha illuminato l'angolino in penombra che tu stesso volevi nascondere,qualla frazione fastidiosa,la certezza che tutto,sempre non avrà mai inizio perchè nell'attimo in cui puoi vederlo qualcosa è li pronto a distrarti.
Quel mattino non l'avevo per niente ascoltata,ero impegnata a ritagliare e riattaccare le parole di un amore dolce di cui mi è sfuggito il senso,come quando ascolti una canzone e bussano alla porta proprio nel momento in cui la sua bellezza ti stava per lanciare nel più incredibile volo di cui l'uomo ha potere nel carpire,quello strano profumo di nuvole
ogni volta che piangi una di loro si avvicina.
Immagina un campo di fragole,e alberi di sole illusioni,
illusioni;
ti ho visto passare tra la beatitudine dei tuoi rimpiati,e le tue mani assecondavano quello che più d'ogni altra cosa al mondo le mie avrebbero voluto afferrare,sei l'esatta metà di quello che mi esiste,il percorso che compie l'amore prima di rendersi conto che sta girando su se stesso,così affascinante..

Una sola mano alzata,e non era la mia
"Come si chiama quella linea immaginaria prof?"

Silenzio

"Quale linea immaginaria?"
"Non eri attenta?"
"No Prof"
"L'ho spiegato prima"
"Non ho ascoltato..quale linea?"
"Ho spiegato il concetto di traiettoria"
"Qual'è?"
"Se stavi attenta lo capivi, ma è mai possibile che../ "
"per favore prof"
"la traiettoria sarebbe una linea immaginaria che unisce la posizione di un punto al variare del tempo"
"..."
"....."
"l'amore?"
"no,è cinematica,l'ho spiegato prima"
"Lo so cos'è la cinematica"
"..."


..Così affascinante il suo continuo spandersi che ne si potrebbe anche morire
la fine del mondo,per il bruco è una farfalla.

Interessante e dotto il tuo intrattenimento.

Ti ho letta con piacere, sono tornata un po' indietro nel tempo,
quando anch'io sentivo suonare la campanella, non ci crederai; ma
per un attimo l'ho risentita suonare. Ho chiuso gli occhi, e ho rivisto volare dei bigliettini con su scritto...ti amo! Sono ancora incollati in qualche mio diario, allora sognavo, ma
erano solo... sogni, anzi; "giovani sogni." Ma che bei ricordi!

Giulia...che bella sensazione
mi hai fatto vivere.
Un bacio.

un'illusione. il vento abbatte case ma non si vede, l'acqua non ha sapore ma ne abbiamo bisogno, la musica è arte, anche se è rumore... gli angeli ci proteggono, ma non lasciano orme.

Se non lasciano orme vuol dire che non lasciano neanche il nome,allora avevi ragione tu,non ti sarebbe servito.

blitz si che ti credo

rita,mai mandato bigliettini in classe??eheheh

Sono tornata studente, sono tornata insegnante nel giro di qualche secondo tu mi hai fatto ricordare.
Grazie!