Ciao a tutti,
mi chiamo Brave, che in lingua inglese vuol dire coraggioso, e sono un piccolo coniglietto bianco a cui è successa una cosa bellissima che vi voglio raccontare.
Tempo fa vivevo con la mia mamma, una grande conigliona color biscotto, in uno strano posto che sembrava una prigione. Lì stavamo io e i miei fratellini, tutti stretti stretti, in quella che forse gli umani chiamano "gabbia".
Nessuno di noi capiva perché ci tenevano lì rinchiusi, ma eravamo comunque fiduciosi del fatto che nessuno ci avrebbe fatto del male dato che tutti noi conigli siamo tanto buoni e affettuosi.
Il mio papà non c'era più e la mamma spesso mi ricordava che un giorno gli umani l'avevano preso, come fanno ogni tanto con qualcuno di noi, e non era più tornato. Avevamo pianto tanto ma poi io pensai, e lo dissi a tutti i miei fratellini per rincuorarli, che non era il caso di piangere e che dovevamo trovare il modo per uscire...
Ma come fare ? Ci davano tanto da mangiare ed eravamo tutti grassottelli, quindi nessuno di noi riusciva ad uscire dai fori della gabbia.
Allora decisi di fare molto movimento per diventare più forte, agile e soprattutto magro. Così, in una notte burrascosa con tanto vento e pioggia, riuscii a farmi piccolo piccolo e scappare dalla gabbia.
Rimasi nascosto un giorno e una notte, avevo tanta fame e freddo, ma ero felice perché finalmente potevo correre libero. Spesso però pensavo a tutta la mia famiglia ed ero molto triste. Chissà, spero prima o poi di poterli incontrare ancora...
La mattina dopo un uomo ed una donna, mi videro sgattaiolare tra le tante scatole dello stanzone dove mi trovavo nel tentativo di nascondermi, e chiesero all' umano guardiano di prendermi. Io non capivo perché, ma sentivo che forse quei due signori dall'aria comprensiva e amorevole mi avrebbero aiutato. Mi portarono infatti a casa loro e mi diedero tutto quello di cui avevo bisogno. Si chiamavano Federica (che era molto bella come una fatina con bellissimi occhi blu) e Leonardo ed erano sposati. Io sentivo che in loro c'era qualcosa di diverso ed importante, si interessavano a me tanto tanto, senza volere niente in cambio, solo per il piacere di guardarmi, libero e felice.
Loro mi confessarono che dopo avermi conosciuto, non riuscivano più a mangiare facilmente la carne degli animali e decisero di provare a ridurne il consumo per non fare più del male a povere bestioline come noi, dolci e indifese.
Detto questo vi saluto con un pensiero: auguro tanta felicità per tutti quelli che sanno "sentire" il battito del cuore di tutti, siano essi uomini, piante, animali.
Brave .
http://www.favole.org/brave.asp