| | | OFFLINE | | | Post: 28 Post: 15 | Registrato il: 25/02/2004
| Sesso: Maschile | |
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16/03/2004 00:38 | |
Senza uno spiraglio
di luce
mi muovo
nella ricerca
di un punto di riferimento
tentando
di restare
costantemente in piedi.
L'equilibrio
è precario.
Nell'oscurità
la mente
immagina
le rovine dei tempi.
Viaggia a ritroso
senza fermarsi.
La coscienza è labile.
P.s. Su questa poesia, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno trovato interessante il modo di scrivere.
Ho trovato tanti ostacoli riguardo gli argomenti e il modo di narrare ciò che vedono i miei occhi.
Penserò a come scrivere ciò che mi ha reso triste in questo periodo, ma non è facile impostarlo, perchè potrebbe essere frainteso come la " classica, vecchia, solita storia ".
Per me ha avuto un'importanza a dir poco assurda.
Grazie mille a voi tutti.
Notte. |
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16/03/2004 00:56 | |
Non è banale e nemmeno la "solita storia" per chi sopporta la tristezza
e non è banale nemmeno per chi VUOLE ascoltare
IO sono qui
Serena notte di fate e folletti, Simone
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16/03/2004 01:09 | |
...Simone, molti di noi si ritrovano nelle tue parole, ben sapendo di cosa stai parlando...
parlarne fa sempre bene, aiuta, continua... noi staremo in ascolto
Lucia
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16/03/2004 02:24 | |
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