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Festeggiate la candelora???

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2007 08:50
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24/01/2007 12:59
 
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...è il caso di iniziare a preparare alcuni ornamenti rituali, come
ad esempio la croce di Brigid.

Servono dei fili di paglia o cannucce di giunco o vimini di circa 25-
30 cm. Come per preparare la scopa, giunco e vimini
vanno "ammorbiditi" prima dell'uso lasciandoli a bagno in acqua per
alcune ore.

Per chiudere le estremità occorrono 4 corde di giunchi intrecciati
(come da tradizione…) ma vanno benissimo anche spago, del nastro,
del cotone. Più praticamente, si possono usare degli elastici almeno
per tener fermo il tutto, e poi sostituirli con lo spago.

Come per ogni oggetto rituale, i materiali da usare potranno essere
benedetti.

Mi rendo conto che senza immagini spiegare la cosa è un po'
difficile, ma ci provo.

Il metodo più semplice prevede l'uso di almeno 9 giunchi o fili di
paglia. Tutti (tranne uno) dovranno essere piegati esattamente a
metà. Si prende l'unico filo non piegato e lo si mette in
orizzontale, con le estremità che vanno verso la propria destra.

Si avvolge il secondo filo attorno al primo più o meno a metà della
sua lunghezza: in modo da formare un angolo retto. Si ruota il tutto
di 90° in senso antiorario, tenendo ben stretto il punto in cui il
filo si piega attorno a quello dritto (le estremità del secondo filo
puntano verso l'alto). Si prende un terzo filo (piegato) e lo si
avvolge attorno. Stringere bene al centro e ruotare ancora di 90°
(le estremità del terzo filo puntano verso l'alto). Prendere un
quarto filo (piegato) e procedere in modo analogo ai precedenti.

Proseguire con un secondo giro, allo stesso modo, con gli altri 4
fili rimanenti.

Qualora si voglia una croce più grande, si possono aumentare il
numero dei giri (meglio non oltre i 4). E' importante ricordare di
tenere sempre tutto ben stretto al centro e di tirare ogni tanto le
estremità. Alla fine, fissare i bracci chiudendoli con lo spago (o
con l'elastico), sempre a cominciare dall'ultimo, cioè quello che
si ha in mano.

Far asciugare la croce in piano, in modo che non si curvi.

spirit angel



http://www.spiritangel.splinder.com/
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25/01/2007 13:29
 
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Interessante... e l'hai spiegato molto bene.
A cosa serve la croce di brigid?

Sir Palantir


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Ahahaha,mi scompiscio [SM=x131203]


Giullare di Corte de'



"Il mio cervello è un organo meraviglioso,
comincia a lavorare quando mi alzo e smette quando entro in un forum"

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Detto, fatto!

La croce di St. Brigid

Una delle più diffuse usanze irlandesi associate a St.Brigid è la costruzione della “Cros Bride” (Croce di St.Brigid) che potrebbe aver avuto origine da un simbolo solare. Non è difficile infatti scorgere in essa la somiglianza con una svastika. Secondo alcuni, la croce rappresenta anche la ruota dell’anno, sacra alle dee, che segna i cicli della natura. Ci sarebbe anche una corrispondenza dei quattro bracci della croce con i cosiddetti “quattro aspetti della dea”: la Vergine, la Madre, la Strega e la Vecchia Saggia.

Ai tempi di St.Brigid era d’uso comune spargere giunchi sui pavimenti delle abitazioni. La leggenda racconta che un giorno Brigid andò a far visita ad un capo pagano di una tribù locale (secondo alcuni addirittura suo padre Dubhtach) che si trovava nel suo letto di morte. Quando si sedette accanto al suo letto si abbassò e raccolse alcuni giunchi dal pavimento e li intrecciò a formare una croce. Il capo chiese che cose stesse facendo ed ella gli parlò del significato della croce cristiana e di come Gesù era morto per salvare tutti, compreso lui. Egli fu vinto dall’idea che potesse essere amato così tanto e si convertì al cristianesimo prima di morire.

La croce di St.Brigid viene tradizionalmente intrecciata nel giorno della vigilia del giorno della sua festa e posta in casa, solitamente sulla porta, per benedire tutti quelli che entrano o escono, e per ottenere protezione della casa contro il fuoco e le malattie. In alcune parti d’Irlanda, appena dopo aver appeso la croce alla porta si dice così:

“Che la benedizione di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo sia su questa croce, su questa casa in cui è appesa e su chiunque la vede”

Spesso una croce veniva posta nella stalla per proteggere gli animali e per assicurare la produzione del latte. In alcuni luoghi è diventata un simbolo di pace e benevolenza e veniva offerta come segno di un desiderio di amicizia e riconciliazione dopo una lite. D’altronde, uno degli appellativi di Santa Brigida è proprio “la Portatrice di Pace”.

Secondo un’usanza, una ragazza di nome Brigid accompagnata da un gruppo di altre ragazze porta delle croci nelle case del suo villaggio. In ogni casa alla quale fa visita viene salutata con una benedizione in irlandese.

La croce ha resistito di generazione in generazione, sopravvivendo a periodi di grandi persecuzioni, oppressione e fame.
[SM=x131188]

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Spieghiamo meglio da dove proviene la Candelora


La Candelora, collocata a mezzo inverno nel tempo astronomico, coincide nel ciclo agreste/vegetativo con la fine dell'inverno e l'inizio della primavera; il più famoso detto popolare a riguardo infatti recita:

"Quando vien la Candelora
de l'inverno semo fora;
ma se piove o tira il vento
de l'inverno semo dentro."


Questo sta a indicare che se il giorno della candelora si avrà bel tempo, si dovranno aspettare ancora diverse settimane perchè l'inverno finisca e giunga la primavera. Al contrario, se alla candelora fa brutto, la primavera sta già arrivando.

E' quindi un momento di passaggio, tra l'inverno/buio/"morte" e la primavera/luce/risveglio. Questo passaggio viene celebrato attraverso la purificazione e la preparazione alla nuova stagione.



Radici della Candelora



Candelora è il nome popolare (deriverebbe dal tardo latino "candelorum", per "candelaram", benedizione delle candele) attribuito dai cristiani alla festa celebrata il 2 di febbraio in ricordo della presentazione di Maria al tempio quaranta giorni dopo la nascita di Gesù. Questo in quanto per gli ebrei, dopo il parto di un maschio, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni.

Le origini di questa festa sono però precedenti e sono riscontrabili, in diverse forme ma tutte con lo stesso significato, in varie parti d'europa.

Andando indietro nel tempo, in italia, a Roma, risaliamo ai Lupercalia che si celebravano alle Idi di febbraio, per i romani l’ultimo mese dell’anno, che servivano a purificarsi prima dell'avvento dell'anno nuovo e a propiziarne la fertilità.

In questa celebrazione, dedicata a Fauno Lupercus, due ragazzi di famiglia patrizia venivano condotti in una grotta sul palatino, consacrata al Dio, al cui interno i sacerdoti, dopo aver sacrificato delle capre, segnavano loro la fronte con il coltello tinto del sangue degli animali. Il sangue veniva poi asciugato con della lana bianca bagnata nel latte, e subito i due giovani dovevano sorridere.

A quel punto i due ragazzi dovevano indossare le pelli degli animali sacrificati; con la medesima pelle venivano quindi realizzate delle striscie (dette februa o anche amiculum Iunonis) da usare a mo' di fruste. Così acconciati e con le strisce in mano, i due giovani dovevano correre attorno alla base del Palatino percuotendo chiunque incontrassero, in particolare le donne che si offrivano volontariamente ad essere sferzate per purificarsi e ottenere la fecondità.

Un'altro momento particolare della festa era la 'februatio', la purificazione della città, in cui le donne giravano per le strade con ceri e fiaccole accese, simbolo di luce.

Per le tradizioni celtiche questa ricorrenza viene chiamata invece Imbolc (da imbolg - nel grembo) e risulta particolarmente legata alla triplice Dea Brigit (o Brigid), divinità del fuoco, della tradizione e della guarigione; anche questa festa venne poi trasformata in età cristiana e il ruolo della Dea affidato alla figura di santa Brigida, a cui vengono attribuite tutte le caratteristiche della divinità, in particolare quella del fuoco sacro.

Sempre in merito alle origini italiche della Candelora, nel "Lunario Toscano" dell'anno 1805 si ritrova questo testo: "La mattina si fa la benedizione delle candele, che si distribuiscono ai fedeli, la qual funzione fu istituita dalla Chiesa per togliere un antico costume dei gentili, che in questo giorno in onore della falsa dea Februa con fiaccole accese andavano scorrendo per le citta', mutando quella superstizione in religione e pieta' cristiana".

Per la cronaca, i gentili erano i pagani e la Dea Februa era Iunio Februata (Giunone purificata), che veniva celebrata a Roma alle Calende di febbraio. Quindi, la purificazione di Maria fu fatta coincidere (per sostituirsi poi del tutto o quasi) con la festa pagana dedicata a Giunone e ai Lupercali. L’usanza di benedire le candele pare invece essere di origine francese e successiva alla processione (è documentata a Roma tra IX e X sec.)

[Lucedistrega.net]




La Candelora in Italia e secondo la religione..

La Candelora, ricorda il rito di purificazione che la Vergine Maria seguì dopo aver dato alla luce Gesù Cristo, in conformità con la legge mosaica. Nel Levitico è infatti prescritto che ogni madre, che avesse dato alla luce un figlio maschio, sarebbe stata considerata impura per sette giorni, e che per altri trentatré non avrebbe dovuto partecipare a qualsiasi forma di culto. La commemorazione del rituale di purificazione, effettuato da Maria Vergine, dal Vicino Oriente passò a Roma, e, già dal VIII secolo d.C., la festa aveva raggiunto una solennità imponente. A Roma, nel Medioevo, si compiva una lunghissima processione che partiva da Sant'Adriano e attraversava i fori di Nerva e di Traiano, attraverso il colle Esquilino, per raggiungere infine la basilica di Santa Maria Maggiore. In tempi più recenti, la processione si accorciò, svolgendosi intorno alla Basilica di San Pietro. In quell'occasione, all'interno della Basilica, sull'altare venivano poste delle candele, con un fiocco di seta rosso e argento, e con lo stemma papale. Erano scelte tre di queste e la più piccola era consegnata al Papa, mentre le altre due andavano al diacono e al suddiacono ufficiali. Una volta benedetti i ceri, il Papa consegnava la sua candela al cameriere segreto, insieme con il paramano di seta bianca, che gli era servito per proteggersi le mani dalla cera calda, e passava alla benedizione dei ceri.



In molte regioni italiane la Candelora viene ancora oggi rievocata attraverso la messa in scena della Madonna con Gesù e San Simeone. A Chiaromonte, in Sicilia, alla vigilia della festa, le donne del paese effettuavano una processione che le portava in cima alla montagna dove si purificavano bagnandosi con la rugiada. Nel resto d'Italia, la festa della Candelora resta legata ai ceri benedertti. Questi ceri vengono custoditi nelle case, e si ritiene tengano lontani gli influssi maligni. In alcuni paesi costieri si riteneva che i ceri benedetti la Candelora servissero a ritrovare gli annegati. Gettati nell'acqua si sarebbero fermati dove si trovava il corpo dell'annegato.

[di Justine Bellavita tratto da Italiadonna.it]



[Modificato da Thishar 30/01/2007 8.59]

Araldo della Corte Lilithiana in Terra


Sacerdotessa de'


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