...sulle ali della mia fedele compagna...la notte!

Eccomi qui messeri e gentili donzelle,

qualcuno un giorno mi chiese di presentarmi, ed eccomi qui per non far torto a nessuno a scrivere queste poche righe per dirvi (in breve) chi son io e quel che rappresento.
Non son niente di speciale, non son nulla di fuori dal comune, solo una straniera che erra vagabondando tra le vie delle cittadine, tra boschi, valli, montagne e mari...con un piccolo bagaglio di sapere ed una piccola bisaccia alla cintura che contiene 78 carte con le quali mi sforzo di dare un pò di serenità a chi ha bisogno.
Bontà?
No, direi sete di sapere, sete di scoprire quello che gli altri hanno da insegnarmi, quello che il mondo ancora non mi ha trasmesso.
Non sono venale, ma un piccolo compenso lo chiedo, per sfamarmi nelle taverne e per dormire al caldo di un fuoco...non faccio magie, e l'unica cosa che posso donare, se qualcuno lo richiede è una cristallo che possa infondere un pò di pace all'anima e di calore al cuore.
E per chi ne ha proprio bisogno, nelle notti di luna piena, all'aperto, attorno ad un fuoco, estraggo dalla mia tasca alcuni antichi sassolini su cui sono impressi segni di cui si è persa quasi del tutto memoria e pregando perchè possano dirmi solo il vero ne scelgo alcuni a caso e do conforto al cuore tormentato che mi ha chiesto aiuto.
Che siano queste arti dei doni?
Non so dire...so solo che spesso non li considero tali...poichè molta cattiveria ed invidia attiro...e così dopo aver soggiornato un poco in alcune contrade riprendo il mio viaggio, sola, raminga in cerca di un pò di sapere e del calore di un viandate, ramingo come me, che incontrati tempo addietro e che il destino mi portò a dover salutare troppo presto!

Ecco, ora vi ho raccontato chi sono e ove io vado, spero di esser ancora la ben venuta tra voi!
Che le mie arti possano servire i vostri cuori...sperando che non ne abbiate mai bisogno!

Piacevole il tuo dire-non dire, quei tuoi accenni di verità che son veri solo se ci crediamo, come del resto molte cose nelle nostre vite.
Ben arrivata, possa essere serena la tua permanenza in questa corte, possano esserci sorrisi capaci di riempire quei vuoti che pesano sempre.

Spesso l'uomo teme ciò che non conosce e odia ciò che teme, ma qui Torquemada non mise mai piede, nè mai lo farà. Dormi tranquilla i tuoi sonni sulla paglia dei nostri gacigli, riscaldata dai nostri cuori.

O straniera, che vagabondando sei giunta a questa corte, se solo i tuoi sassolini potessero darmi le risposte giuste, o placare questo mio cuore spesso tormentato.....ma temo in risposte errate, o meglio che non vogliono essere udite.
Spero la tua permanenza fra di noi mi dia la possibilità di leggere ancora, come dice Palantir, il tuo dire e non dire, che inganna la realtà e mi ricorda quanto sia bello sognare.