Palermo in vetta col gol dell'ex
Con una rete di Corini al 30' i siciliani espugnano Verona e agguantano la Roma al primo posto. Continua la crisi del Chievo, apparso anche stanco nella ripresa
Diana e Simplicio festeggiano Corini dopo il gol. Ansa
Diana e Simplicio festeggiano Corini dopo il gol. Ansa
VERONA, 1 ottobre 2006 - Sono in molti a sostenere che la stagione successiva a un Mondiale è ricca di sorprese. Guidolin non vuole sentirselo dire, ma questo Palermo, che vince 1-0 a Verona (guarda la video sintesi) e ritrova la testa della classifica in coabitazione con la Roma, fa tremendamente sul serio. Forse è prematuro ipotizzare che i rosanero, nonostante le difficoltà di Inter e Milan e la particolarità di questo campionato, possano lottare per lo scudetto, ma la Champions può essere un obiettivo concreto. La squadra, alla faccia delle esternazioni di Zamparini, ha dimostrato di non patire due partite in tre giorni e se le alternative a quello che ormai pare essere l'undici base (i vari Capuano, Biava, Tedesco, Guana, Brienza e Caracciolo) sapranno sopperire al calo di forma dei titolari che potrebbe arrivare in futuro, il Palermo potrà andare lontano. Soprattutto se la difesa, finita a volte sotto accusa, si dimostrerà impermeabile come al Bentegodi, anche se in questo senso la preoccupante sterilità offensiva del Chievo ha aiutato.
Continua invece la crisi del Chievo, che da inizio stagione non ne ha azzeccata una. Fuori nel preliminare di Champions per mano degli abbordabili bulgari del Levski Sofia, eliminato anche dall'Uefa dai battibili portoghesi del Braga e autore di una partenza a dir di poco balbettante in campionato (un pari e quattro sconfitte), l'undici di Pillon sembra aver perso brillantezza. Certamente i molti impegni d'inizio stagione hanno inciso, così come una preparazione cominciata il 7 luglio proprio per affrontare il disgraziato preliminare, ma non basterà la buona organizzazione difensiva evidenziata col Palermo per raddrizzare una stagione nata male.
PRIMO TEMPO - Il Chievo ritrova Semioli e Pellissier, Guidolin conferma la squadra che ha travolto il West Ham con l'ex Amauri al posto di Caracciolo. L'inizio è piuttosto avaro di emozioni. Le due squadre, nonostante abbiano giocato giovedì sera in coppa Uefa (il Chievo addirittura per 120') mostrano un buon tono atletico e il pressing sui portatori di palla è apprezzabile. Il Palermo crea problemi al Chievo con la posizione di Bresciano e Di Michele, abili a smarcarsi tra le due linee veronesi. Così, dopo 30' apprezzabili da parte del Chievo (che però trova la porta solo con un velleitario destro da fuori area di Godeas) passa il Palermo. Evidente la responsabilità di Mandelli, che libera da terra su un cross dalla destra di Bresciano ma serve involontariamente Corini, che con un preciso piatto destro firma il 30° gol in carriera in 279 partite. Il Chievo non cambia l'inerzia della gara, anche se sul finire di tempo Brighi sbuca sulla punizione di Giunti e si trova libero sul secondo palo, ma non riesce neppure a concludere.
SECONDO TEMPO - L'intervallo non dà la scossa al Chievo. Il Palermo gestisce la gara senza grossi patemi con la qualità di Corini e Simplicio in mezzo al campo e la grande utilità di Amauri in ogni settore. Pillon ci prova con Kosowski al posto dello stanchissimo Luciano e Semioli, passato a destra, prova a scuotere i suoi. La manovra del Chievo diventa meno scolastica, ma Agliardi non deve mai intervenire, fatta eccezione per una comoda parata su un colpo di testa centrale di Lanna e per una mischia in area originata da una sua mancata uscita su una punizione di Kosowski. Un po' poco per legittimare qualcosa di diverso dal successo dei siciliani. Che, in attesa di ricevere l'Atalanta al Renzo Barbera, possono continuare a pensare in grande.
dalla gazzetta.