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La tesi di "Libra"

Ultimo Aggiornamento: 28/11/2006 17:47
Post: 25
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25/11/2006 10:33

Ho finito di leggere Libra di Don Delillo. Splendido romanzo sulla vita di LHO che raccomando di leggere; si riesce veramente ad "entrare" nella scena raccontata. Trovo parzialmente plausibile lo scenario dell'assassinio. L'idea parte da due agenti governativi "deviati", Everett e Parmenter. Si parla del come e perchè Oswald collabori con Banister e Ferrie (informatore di agenti Fbi sulle attività troppo estreme degli anticastristi). L'influenza che Lee riceve da parte di certi personaggi (Ferrie in particolare) trovo che possa essere condivisibile. Nel momento dell'attentato si racconta di altri due cecchini, bello da leggere ma assolutamente "romanzesco" sia perchè sappiamo che altri due attentatori dietro la staccionata non sono mai esistiti sia perchè complotto organizzato non c'è stato. Oswald frequentava ambienti ostili a jfk che lo hanno portato ad agire; è stato mentalmente "invogliato" a sparare secondo me. Ben raccontato inoltre il panico di Jack Ruby che uccise Lee per difendere gli ebrei dal "complotto".
Trovo che la psiche di Oswald venga spiegata veramente bene per capire il folle personaggio che uccise jfk a Dallas.
Da leggere.

Saluti
Moris
Post: 115
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25/11/2006 17:46

Ha ragione sig. moris,è proprio un romanzo!




!prouty2!
Post: 26
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25/11/2006 18:55

Infatti...come ho scritto... a parte i due cecchini mandati da chi ha organizzato l'assassinio, (anche Oswald sparò secondo Delillo)io credo che i contatti con banister e ferrie ci siano stati davvero. Trovo il romanzo parzialmente condivisibile. Su alcuni punti prouty sono anche d'accordo con lei, ma sul fatto che solo Lee abbia sparato sono convinto. L'omicidio di Dallas è un fatto talmente complesso che schierarsi secondo la tesi dell'assassino solo e solitario oppure complotti comunque e dovunque non condivido. La mia idea sul 22/11 ha elementi in comune anche con lei oltre che con jfk.it
Saluti a tutti.....pro e contro cospirazione!!

[Modificato da "moris" 25/11/2006 18.57]

Moris
Post: 117
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26/11/2006 00:35

Mi fà piacere leggere che lei condivide alcune cose che Io ho scritto su l'argomento JFK .Io invece caro moris,con JK.it non ho punti in comune.Specialmente, quando cercano di spiegare anche l'inspiegabile!Detto ciò,io vado avanti per la mia strada....con buona pace dei sostenitori della pallottola magica.

a presto


!prouty2!

[Modificato da !prouty2! 26/11/2006 0.38]

Post: 1.144
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26/11/2006 02:07

Re:

Scritto da: "moris" 25/11/2006 18.55
Infatti...come ho scritto... a parte i due cecchini mandati da chi ha organizzato l'assassinio, (anche Oswald sparò secondo Delillo)io credo che i contatti con banister e ferrie ci siano stati davvero.

[Modificato da "moris" 25/11/2006 18.57]


Anche a me piacerebbe sapere come e quando l'idea di uccidere Kennedy maturò nella mente di Oswald,e se qualcuno lo abbia montato contro il Presidente (magari solo a chiacchere,senza immaginare che Oswald gli avrebbe sparato davvero).Per esempio il misterioso George de Mohrenschildt ha avuto qualche ruolo in proposito?
carmelo pugliatti
Post: 1.177
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26/11/2006 02:49

Proprio George De Mohrenschildt, David Ferrie, Charles "Duzz" Murret, Carlos Bringuier e Adrian Alba sono i nomi che faccio alle pagine 391-392 del mio libro come ipotetici "ispiratori" (volontari o involontari: questo non lo sapremo mai) del folle gesto solitario di Oswald. Non c'è dubbio che la sua esplosione, il suo "outing" psicopatico, siano il risultato ANCHE del clima violentemente antikennediano del Texas e di Dallas in particolare. Il "pesce" Oswald nuotava nell'acqua giusta per sentirsi "caricato" a sparare contro il Presidente, così come Ruby si sentì "caricato" al punto giusto per uccidere lui due giorni dopo. Il libro di De Lillo (persona molto schiva, ma di grande fascino intellettuale che ho avuto il piacere di conoscere a Roma e di cui conservo una lettera inviatami da New York in cui mi ringrazia di avergli personalmente consegnato il mio volume, con allegata una sintesi in inglese)è estremamente interessante proprio dal punto di vista dell'approccio psicologico ai personaggi. L'autore ci fa entrare magistralmente e letteralmente nella mente di queste figure. Non si tratta di superuomini freddi,cinici e calcolatori, ma di uomini pieni come noi di timori, ansie, scariche adrenaliniche, doppiezze, bugie, inganni, ingenuità, esaltazioni, esitazioni, depressioni. Le sfaccettature e le pennellate immaginarie di De Lillo ci dicono su Oswald, Ruby e il loro mondo più di quanto possiamo apprendere da una fredda biografia poliziesca proprio perché esse ripropongono i "pezzi mancanti" del quadro: i momenti che sono dentro di noi e che nessuna testimonianza esterna può rivelare. Solo un grande autore riesce ad intuire e restituire tramite la sua penna questi brandelli sfuggenti del puzzle. "Libra" è un'opera imperdibile e plaudo all'editore Pironti di Napoli per averlo pubblicato nel 1988 in Italia, con l'ottima traduzione di Agnese Micheluzzi e Carmen Micillo. Ricordo che un tentativo di trasposizione sullo schermo di quest'opera fu violentemente osteggiato da Stone e dalla Warner Bros, che riuscirono ad imporre "JFK" e ad impedire che uscisse "Libra".

[Modificato da Diego Verdegiglio 26/11/2006 2.54]

Diego Verdegiglio
Post: 27
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28/11/2006 09:36

Proprio il fatto di aver letto sul suo libro, sig. Verdegiglio, che Lee possa aver subito, anche involontariamente, delle influenze, è una conferma della validità di Libra, almeno riguardo quell'aspetto.
Saluti
Moris
Post: 1.157
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28/11/2006 17:47

Re:

Scritto da: "moris" 28/11/2006 9.36
Proprio il fatto di aver letto sul suo libro, sig. Verdegiglio, che Lee possa aver subito, anche involontariamente, delle influenze....
Saluti

E' una forte possibilità.
carmelo pugliatti
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