22-11-1963/22-11-2006.Quarantatre anni.

Oggi ricorre il 43esimo anniversario della morte del Presidente Kennedy.

incredibile siano trascorsi cosi tanti anni!!!
ho visto tanti documentari, ma credo aver vissuto in quei giorni e completamente diverso!!

Anche questo anniversario è trascorso e, come ormai è normale, si parla sempre meno del caso Kennedy.

In effetti è giusto sia così: ormai chi vuol capire ha capito, chi vuol credere crede. Però in questi anni c'è una novità, in Italia: chi non sa ora ci trova e può sapere. Tra il 21 e il 22 novembre il sito ha avuto più di 500 utenti unici che hanno visitato le pagine e in Italia, in questi anni, jk.it è diventato un punto di riferimento per chi si occupa del caso in maniera più o meno approfondita.

Sempre meno si sentono e leggono persone che citano frasi del film di Stone come oro colato o che credono alla ricostruzione presentata quasi vent'anni fa da Minoli, oggi superata dagli speciali di Discovery Channel e della ABC trasmessi più volte anche in Italia.

Citato in centinaia di siti, solitamente nel bene e in rari casi nel male, jk.it potrà diventare qualcosa più di un sito in futuro: in archivio già conta su collaborazioni importanti con la carta stampata ma nel 2007 potrebbero esserci nuovi progetti.

Per ora ci accontentiamo di aver informato tanta gente.

A presto
FF

In questi giorni di "anniversario" sto vedendo un sacco di cose mai viste su Kennedy: quello che mi ha incuriosito è l'intervista alla sedicente amante di Lyndon Johnson, Madeleine qualcosa... è una pazza o c'è qualcosa di vero? Ci sono prove che fosse l'amante del VP? Calcolando quante ne aveva Kennedy, direi che il suo vice non sia al di sopra di ogni sospetto, come tombeur de femmes ;-)

Anche Johnson era piuttosto "biricchino",non al livello di un Kennedy,però diciamo che anche lui si difendeva.In quei beati tempi pre-femminismo l'amante l'avevano tutti;persino Eisenhower a quanto si dice.L'unico fedele pare fosse Nixon.

Tra le cose trasmesse in questi gg c'è anche una puntata de "La storia siamo noi" su rai3 con Minoli, anche se stavolta, pur sollevando qualche dubbio su come si svolsero i fatti a Dallas, la trasmissione va di più sulla colpevolezza di Oswald, rispetto agli special precedenti di Mixer.

I quotidiani nazionali hanno tutti ignorato l'anniversario. Se ne riparlerà nel 2008 per il 45° di JFK e il 40° di Bob e nel 2013 per il 50° di John. Sì, ormai è Storia. Ha ragione Lady J.: per chi, come me, ha vissuto quel giorno, sarà difficile dimenticare lo sgomento e il dolore. Si parlava però più del giovane Presidente ucciso e della sua famiglia che dei risvolti "polizieschi" e "complottisti" intorno ad Oswald. Questi presero il sopravvento solo col gesto di Ruby, giunto tuttavia in contemporanea ai solenni funerali di Washington e da questi un po' oscurato. La parola "fine" fu scritta nel settembre 1964, col Rapporto Warren. Si ricordava il Presidente, e Bob e Jackie coi due bambini erano visti bene insieme sui giornali e nelle interviste, come memorie viventi della tragedia, ma, tranne voci isolate (tipo Buchanan), in Italia non si parlava più tanto dell'assassinio in quanto tale, ma della figura del Presidente scomparso. Per il primo anno (com'è successo con Papa Ratzinger con Papa Woityla) Johnson dovette accucciarsi nella sua ombra, senza riuscire a brillare di luce propria. Il diluvio dei critici contro Warren cominciò nel 1966 e assunse toni da apocalisse nel 1967, con l'inchiesta Garrison. Da allora non si è più fermato e per decenni i risvolti su un ipotetico complotto hanno avuto sui giovani più presa della stessa figura storica di Kennedy, fino all'esplosione finale del film di Stone. A titolo di curiosità, giusto per dire che qualcuno ne ha parlato anche quest'anno, riporto quanto pubblicato dal "Venerdì di Repubblica" n. 972 del 3-11-06 pp. 73-74. E' un'intervista all'esperto medico legale Michael Baden, autore del volume "Remains silent" (in Italia "Il silenzio e le ossa", Sonzogno, 2006, 18 euro): "Alla fine degli anni '70 rimanevano molti dubbi sulla magic bullet, la pallottola che, dopo aver colpito JFK, aveva ferito l'allora governatore del Texas John Connally... Nessuna "magìa", quella pallottola viaggiò in linea retta... Le racconto una cosa che mi è accaduta proprio in Italia molti anni fa: a un convegno di patologi, quando ho spiegato alcune incongruenze dell'autopsia, subito mi è stato fatto il nome della Cia, di chissà quale complotto. In quel caso la verità era molto semplice: l'autopsia era stata fatta male, troppo di corsa. Ma certo il patologo non era un agente segreto". Ci sarà sempre, è ovvio, chi crederà che Baden sia un corrotto o intimidito dai servizi segreti che coprono il complotto...

[Modificato da Diego Verdegiglio 24/11/2006 20.33]

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Scritto da: Diego Verdegiglio 24/11/2006 20.29
Il diluvio dei critici contro Warren cominciò nel 1966 e assunse toni da apocalisse nel 1967p>[Modificato da Diego Verdegiglio 24/11/2006 20.33]

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Non a caso gli anni in cui il Vietnam da "breve azione di polizia" diventa una guerra impopolare ed iniziano le manifestazioni e la controcultura.La chiave di volta di quegli anni è il Vietnam;e da lì che nasce tutto.

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Scritto da: carmelo pugliatti 24/11/2006 17.33
Anche Johnson era piuttosto "biricchino",non al livello di un Kennedy,però diciamo che anche lui si difendeva.

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Doveva essere molto birichino... in http://www.youtube.com/watch?v=79lOKs0Kr_Y la signora dice che il 21 novembre Johnson disse "domani ce lo togliamo di torno"...

http://www.youtube.com/watch?v=5UebjoMlkuo&mode=related&search= qui ci sono altre informazioni...

http://www.youtube.com/watch?v=RdGBL8SuF7I&mode=related&search= c'è un tizio che racconta come e perchè ha sparato a JFK...

In basso a destra c'è un'analisi antropometrica fatta da una delle più quotate studiose del settore... uno dei tramps è Harrelson...

[Modificato da Demonfly 25/11/2006 15.11]

[Modificato da Demonfly 25/11/2006 15.22]

[Modificato da Demonfly 25/11/2006 15.49]

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Scritto da: carmelo pugliatti 25/11/2006 16.13
Sui Barboni non c'è alcun mistero;sono stati identificati.si veda l'archivio del forum e il sito JFK.it.

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http://www.youtube.com/watch?v=z1--czbxDjk&mode=related&search=

Sono stati identificati. Come tre killer, dalla più grande esperta mondiale di analisi antropomorfiche.
Deve aggiornare il sito... a meno che questa donna sia pazza.

Certo,Lyndon Johnson voleva fare un colpo di stato di sinistra per imporre al paese la sua legislazione sociale così ha organizzato l'assassinio,e naturalmente ,come si fa in questi casi, lo ha raccontato all'amante:"sai cara,domani ammazziamo il Presidente,bacetti".Tutto molto logico.Sui Barboni non c'è alcun mistero;sono stati identificati.si veda l'archivio del forum e il sito JFK.it.

Veda quel filmato.

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Scritto da: Demonfly 25/11/2006 16.15


http://www.youtube.com/watch?v=z1--czbxDjk&mode=related&search=

Sono stati identificati. Come tre killer, dalla più grande esperta mondiale di analisi antropomorfiche.
Deve aggiornare il sito... a meno che questa donna sia pazza.

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Mi meraviglio che abbocchi a queste vecchie sciocchezze.Dei barboni si sa tutto,e ne abbiamo ampiamente riparlato solo poche settimane fa."Una delle innumerevoli leggende metropolitane sul caso Kennedy è quella che riguarda l'esistenza di tre barboni (noti negli Usa come i "Three Tramps"), tre vagabondi che furono arrestati in Dealey Plaza subito dopo gli spari al presidente. Per molti, questi tre erano implicati nella cospirazione.
La questione dei tre balordi iniziò quando, davanti alla commissione Warren, il sergente Harkness disse che quel giorno erano state arrestate alcune persone in prossimità dello scambio ferroviario, a poca distanza da Elm Street. Harkness disse che in particolare c'erano alcuni barboni, che furono arrestati e interrogati. L'attenzione si spostò su tre di questi perché furono fatti sfilare in Dealey Plaza (non per esigenze sceniche, ma perché dovevano raggiungere l'ufficio dello sceriffo) e furono visti da molte persone.
Nell'immagine qui accanto potete vedere i poliziotti che conducono alla centrale i tre: due sono piuttosto giovani, l'altro è un vecchio.
Una normale procedura di identificazione (normale se si tiene conto della mostruosità della situazione: una sparatoria sul corteo presidenziale appena avvenuta) divenne, tanto per cambiare, un pretesto per creare una questione "sospetta" da parte dei critici a priori della commisisone Warren; il tutto perché i documenti riguardanti l'arresto dei tre andarono perduti. Non solo: tutti gli autori e i ricercatori del caso JFK si misero a esaminare le foto notando che l'ultimo di loro, il vecchio, assomigliava molto a Howard Hunt (agente della CIA); il primo vagabondo fu presto identificato come Frank Sturgis Fiorini, un agente del governo cubano, mentre il secondo fu identificato come Daniel Carswell (o ancora come Frank Sturgis, a seconda dei casi, o Earl Ray).
Gianni Bisiach cavalca anche questa "notizia" e così commenta l'immagine: "Tre barboni vengono trovati nascosti in un vagone ferroviario. Questa foto è stata scattata da William Allen dell'agenzia Black Star. Il secondo barbone della fila fu poi riconosciuto come Earl Ray, il killer che poi uccise Martin Luther King con un fucile a cannocchiale simile a quello di Dallas. Dopo l'affare Watergate Allen riconobbe, nel primo e nel terzo uomo di questa foto, Frank Sturgis Fiorini, il killer Earl Ray e l'agente J. Howard Hunt".
Bisiach aggiunge, insomma, al mistero un collegamento sinistro: l'omicidio di Kennedy e quello di Martin Luther King sarebbero stati compiuti dallo stesso uomo (a meno che Bisiach non ritenesse Ray un turista di passaggio a Dallas, quel giorno).
L'HSCA, per fortuna, cercò di usare un metodo più scientifico per identificare i tre: fece lavorare degli antropologi forensi dando loro le foto dei tre vagabondi e le foto di cinque dei personaggi più citati come gli uomini riconosciuti in Dealey Plaza (Hunt, Sturgis, Carswell e poi Thomas Vallee e Fred Chrisman; la posizione di Ray fu stralciata perché si dimostrò subito che il killer era in tutt'altro posto quel giorno). Questi esperti lavorarono usando la loro scienza (ovvero confrontare l'antropometria dei volti e dei corpi) e furono gli stessi che usarono questo metodo per accertare che l'uomo di cui fu fatta l'autopsia a Bethesda era proprio Kennedy e, soprattutto, per smentire il mito del "doppio Oswald" creato da chi mostrava foto di Oswald asserendo che Lee fosse stato impersonato.
Il risultato del loro lavoro fu chiaro: Hunt, Sturgis, Carswell e Vallee furono esclusi categoricamente. Non fu escluso Fred Chrisman e fu detto che Chrisman assomigliava molto al terzo uomo, quello vecchio. Tuttavia la questione di Chrisman fu presto risolta: il vero Fred Chrisman, il 22 novembre 1963, stava tenendo una lezione nella sua scuola nell'Oregon. La circostanza fu confermata dal corpo insegnante di quella scuola.
Esaurita la fonte delle identificazioni, se ne aprì un'altra. Si iniziò a dire che i tre erano vestiti troppo bene, che erano falsi barboni. In effetti, mentre il secondo e il terzo erano mal vestiti, il primo barbone sembrava vestito normalmente. Normalmente ma male ugualmente, nel senso che i suoi vestiti (sono parole dell'HSCA) erano semplicemente della sua taglia (diversamente dagli altri due) ma comunque vecchi e consumati.
La bufala dei tre finti barboni (che, magari, erano attentatori secondo certi "ricercatori" un poco scrupolosi nelle loro indagini) finì (almeno per tutte le persone di buon senso) nel 1989 quando il Dallas City Council decise di rendere pubblici tutti i documenti della città che avessero a che fare con l'assassinio di Kennedy. Successe che, tra le castaste di fogli, spuntarono i verbali di arresto dei tre uomini. Il primo si chiamava Harold Doyle ,il secondo era tale John Forrester Gedney mentre il terzo, il vecchio, si chiamava Gus W. Abrams .Scattò quindi la ricerca ai tre. Doyle fu trovato piuttosto in fretta: abitava a Klamath Falls, nell'Oregon. Ricordava bene il giorno dell'arresto (e come potrebbe essere altrimenti, per uno che non era un habitué delle galere?).
Fu trovato anche Gedney, che abitava in Florida, a Melbourne. Lavorava come agente municipale e aveva nascosto ai suoi concittadini (come non capirlo) il suo passato di clochard. Riguardo al fatto che i loro vestiti non fossero poi così consumati, risposero che avevano passato la sera precedente in una centro di accoglienza che aveva fornito loro un abbigliamento decente e la possibilità di lavarsi e di rasarsi. Il terzo, il vecchio Abrams, era ormai morto. Però fu trovata sua sorella, con cui Abrams visse negli ultimi suoi 15 anni, che confermò che suo fratello era un ubriacone e che quando lo vide fotografato sul giornale le prese un colpo.
L'unico motivo per cui la leggenda dei barboni-attentatori nacque ed ebbe lunga vita è che i tre non si presentarono in tv o in qualche redazione per raccontare la loro storia, lasciando briglia sciolta alla fantasia dei complottisti. Fantasia che troppe volte è stata lasciata libera di 'informare' buona parte dell'opinione pubblica. Fine della storia".

[Modificato da carmelo pugliatti 25/11/2006 16.28]

Ecco i tre verbali di arresto dei barboni: http://www.johnkennedy.it/doyle.gif http://www.johnkennedy.it/gedney.gif http://www.johnkennedy.it/abrams.gif

Non metto in dubbio che ci siano verbali e testimonianze.
Però c'è il filmato. Nello spezzone 1 di 7, la donna viene presentata come una delle più grandi esperte mondiali di analisi antropometrica: non fa i nomi dei killer che fate voi, ma di altri tre.
Confronta le foto di questi killer, prese in varie fasi della loro vita, e le confronta con i tramps.
Sono loro.
Poi, se i verbali dicono altro, sicuramente sono giusti i verbali...

Ma che dice..i verbali ovviamente sono stati falsificati da "ESSI".

facciamo finta di prendere per buona questa storia.
c'è un piccolo problema: cosa hanno fatto questi tre?

Majucchi, La prego: c'è un limite a tutto...

In ogni caso, le trasmissioni dedicate all'assassinio nel 43° anniversario (LA7, Rai3), sono state interessanti, anche se non hanno certo aggiunto chissà che "rivelazioni" come invece era stato fatto negli anniversari precedenti, in particolar modo nel 25° e 30°, portandoci a volte fuori strada.

Sarei molto grato a chi volesse fornirmi copia di queste trasmissioni TV. Grazie.