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Sergio Romano (anche) sul caso Kennedy

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2006 13:21
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22/09/2006 13:21


Triangolazione di fuoco incrociata... Ecco la chiave!



Intelligente e misurata la posizione di Sergio Romano, a volte stuzzicato sui complotti e anche su quello che sarebbe stato ordito ai danni di JFK.
Come in altri casi anche in questo non ha senso né effetto alzare barricate: la libertà è non impedire di pensare cose sbagliate, lasciare la possibilità di scegliere. Si può andare da McDonald's o alla trattoria o al ristorante di lusso. Nella vita si può scegliere, si può presentare agli altri la propria conoscenza o la propria opinione, poi si sceglie.


(da Corriere del 1 giugno 2006)
La «teoria del complotto» non è semplice credulità. È fenomeno delle società moderne e può svilupparsi soltanto quando le masse hanno il diritto di parlare, votare, condizionare il corso delle cose. È questo il momento in cui la credulità dei singoli acquista una dimensione politica e può cambiare la storia.

[...]

Agli inizi la teoria del complotto nasce nei ceti sociali che si sentono minacciati dalla modernità ed esprime le loro paure per l’avvento dei socialisti, dei comunisti, degli anarchici. Verso la fine del secolo, tuttavia, la teoria passa a sinistra e diventa la chiave con cui alcuni tribuni della plebe svelano alle masse gli arcani della dittatura borghese.

[...]

Da allora non vi è avvenimento, soprattutto se particolarmente sanguinoso o complicato, che non venga spiegato con supposizioni più o meno fantasiose.
Mussolini è stato eliminato dagli inglesi per impedirgli di svelare, in un’aula di tribunale, i suoi rapporti segreti con il governo britannico.
Churchill passa le sue vacanze sul lago di Como per recuperare le sue lettere al capo del fascismo. Kennedy è vittima di un complotto organizzato da coloro che vogliono impegnare militarmente gli Stati Uniti in Vietnam.
L’attentato contro Giovanni Paolo II è stato programmato negli uffici della Lubjanka. La P2 di Licio Gelli è una piovra che opera dall’interno dello Stato. La mafia è governata da una cupola che tiene le sue riunioni nei palazzi della politica romana. Le Torri Gemelle e il Pentagono sono il bersaglio di una oscura trama giudeo-americana. Poco importa che molti di questi avvenimenti siano stati spiegati con ricostruzioni documentate e verosimili. La teoria del complotto è indistruttibile e rinasce dalle proprie ceneri come un’araba fenice. Quanto più il risultato di un’inchiesta smentisce le ipotesi dei complottisti, tanto più la delusione rafforza nel popolo credulo la convinzione che un burattinaio, dietro le quinte, continua a manipolare la polizia, i giudici, i giornalisti.

Come dire: della credulità popolare si è sempre abusato, per una fetta dell'opinione pubblica sarà sempre così. Statisticamente ci sono percentuali di anarchici, di monarchici, di rivoluzionari pronti alla guerra... La società è variegata, bisogna accettarla e farne parte con il contributo di idee che si intende dare.

[Modificato da Federico Ferrero 22/09/2006 13.32]

Federico Ferrero
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