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JFK e L'ASTROLOGIA

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2005 08:58
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08/12/2005 23:21






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JOHN FITZGERALD KENNEDY: eroe, martire o un fortunato a cui all'improvviso è andata male?
Antonia Bonomi
Giovane, bello, ricco, è il terzetto di termini costante fissa usati per definire questo presidente all'elezione e alla morte.
Qualcuno, cinicamente, ha detto che la sua fortuna è stata il morire giovane e violentemente. Forever young, sempre giovane presidente, eccolo entrato nella leggenda senza che errori troppo vistosi ne abbiano appannato l'immagine. E, poi, che dire sul mistero dei mandanti e sul perché del suo assassinio?
Se fosse uscito di scena per un banale incidente d'auto, qualcuno avrebbe sfoderato i suoi errori, ma Kennedy è morto con il sorrisone intatto, con gli ideali che ancora garrivano al vento della speranza...
Com'era John Fitzgerald Kennedy secondo il suo tema natale?
Intelligente e ambizioso senza dubbio, abile anche. Gli alti ideali che prospettava erano il risultato di un calcolo più che personali moti dell'animo. Kennedy era frutto di proprio e altrui lavoro a tavolino. Era un creativo che sviluppava e attuava pignolescamente le proprie idee e quelle degli altri, essendo dotato di sufficiente buonsenso per non ritenersi infallibile. Non era in buonafede e non esitava a sbarazzarsi di chi poteva in qualche modo mettere in ombra la sua figura, il progetto che intendeva portare avanti. Accettava consigli, ma chi li dava doveva restare in ombra. Faceva parte di un gruppo, ma ne era il capo.
Non era un sepolcro imbiancato, ma neppure una brocca di latte immacolato. Dietro il volto pulito c'erano concessioni e compromessi. Era abilissimo nel dare e nell'avere, era un ottimo imprenditore che sapeva quando e quali scrupoli far tacere. Era un buon prodotto confezionato molto bene e reclamizzato ancor meglio.
Non era un allegrone, un estroverso, uno spontaneo. Profondamente diffidente nei confronti di tutto e di tutti pagava quello che prendeva anche se gli veniva offerto: consigli, matrimonio, sesso venivano compensati.
Magari mercanteggiando, perché non era uno che spendeva volentieri. Data la posizione sociale e finanziaria, più che per il bell'aspetto fisico, il poveretto ha conosciuto degli altri per lo più il lato mercenario. Va tutto a suo onore se non ne ha approfittato eccessivamente.
Quanto alle avventure sessuali, autentiche maratone stando a certe biografie, l'astrologia esclude che fosse un assatanato. Sì aveva le idee larghe, ma era un maschietto sano di corpo e di mente e tutt'al più può aver approfittato della posizione occupata solo nel concedersi qualche avventura selezionata tipo Marilyn Monroe, Angie Dikinson che definì il loro incontro sessuale "I sessanta secondi più entusiasmanti della sua vita" ma è escluso che abbia insidiato l'onore di chi non ci stava spontaneamente.
E si esclude che facesse promesse di eternità. Il suo perbenismo borghese voleva la facciata di una famiglia felice, di un matrimonio funzionante, il suo anticonformismo gli permetteva le avventure, ma lui pagava perciò non aveva bisogno di fare promesse considerando inoltre che se c'era qualcosa di lontano dal suo intimo erano gli innamoramenti. Neppure da imberbe adolescente deve aver preso una sbandata. Forse, la cosa più triste che si può rilevare dal suo tema natale è che Kennedy, il giovane presidente, era nato vecchio, era una persona matura anche da bambino, gravato da un intimo senso della responsabilità e del dovere indipendente dall'educazione ricevuta. Era un malinconico cronico, un vecchio bambino che forse si è sentito a suo agio solo con i propri bambini.
Il suo matrimonio con Jacqueline Bouvier? Una società e la cosa stava benissimo a entrambi, visto che neppure la signora era un tipo dal sentimento facile o profondo, ma piuttosto un'abile commerciante.
Per entrambi una cosa era al di sopra di tutto: pianificare per evitare sgradevoli sorprese. Se Jacqueline ha accettato le corna "volanti" è perché aveva una contropartita finanziaria e la sua posizione sociale non ne risentiva.
Pensate che ridere: Kennedy pagava i suoi sollazzi due volte: una alla legittima consorte e l'altra all'amante di turno. La quale, ci scommetto, era molto più a buon mercato della prima. Non dimentichiamo che quando scoppiò la bomba Marilyn, Jacqueline voleva divorziare, ma il suocero Joe le regalò un milione, di dollari, che lei graziosamente accettò, purché non lo facesse. E non divorziò.
Jaqueline era ambiziosissima, vendicativa, pignola. E, diciamoci la verità, neppure tanto bella. Anzi, faceva anche un po' impressione con quel volto piatto, camuso, e gli occhi così laterali, come quelli di "un coniglio preso per le orecchie" come ebbe a dire un giornalista a cui non interessava cantare nel coro. Il commento del sarto di Marilyn? "Porta scarpe troppo piccole per i suoi piedi, gonne troppo corte per le gambe che mostra, capelli troppo cotonati per la faccia che ha", impietoso, ma sincero. Era, comunque, la degna continuazione di Rose Kennedy, la suocera, solo un po' più avida e meno ligia alla tradizione cattolica. Se le corna le ha prese, le ha anche rese e Onassis lo soffiò alla propria sorella Lee, che aveva una tresca con l'armatore in contemporanea con Maria Callas. Non c'è che dire: un bel nido di vipere.

2 agosto 1943 ISOLE SALOMONE

La motosilurante di cui Kennedy aveva il comando viene affondata da un cacciatorpediniere giapponese e il futuro presidente è gravemente ferito. Nel quadro natale di Kennedy il rischio di incidenti e di morte violenta è evidenziato, affiancato da un aspetto che indica mancanza di fortuna nei momenti difficili.

In quel lontano giorno Mercurio e Marte erano particolarmente negativi con se stessi natali, dal che si evince che Kennedy ha commesso qualche errore in prima persona, ma Venere e Giove natali erano in ottima posizione.

Il futuro presidente è stato molto fortunato, per circostanze estranee alla sua volontà è riuscito a scivolare tra le maglie di quell'aspetto natale che indica il rischio di morte violenta.


DALLAS 22 NOVEMBRE 1963

Nel corso di una sfilata il presidente subisce un attentato, viene ferito e morirà non si sa bene quando, c'è chi dice che sia tuttora tenuto in vita a trentasei anni di distanza.

Illazioni fantascientifiche a parte, cosa dice l'astrologia di quel tragico giorno?

Il Sole di Kennedy riceveva da due mesi un pessimo aspetto di Urano, l'imprevisto, il pianeta che alla nascita crea gli aspetti indicanti il rischio di morte violenta. L'aspetto sarebbe durato ancora a lungo. In termini chiari questo significa che Kennedy viveva un periodo rischioso per la sua incolumità fisica.

Altri aspetti negativi di lunga durata erano formati da Nettuno e Saturno con Mercurio e Marte natali, altri poli dell'aspetto natale che indica rischio di morte violenta.


Mercurio rappresenta la parola, il dialogo e stando agli aspetti, il presidente aveva detto qualcosa, preso una decisione che era dispiaciuta a qualcuno. Kennedy si era rimangiato una promessa. E vista la massa di pianeti negativi, doveva essersi rimangiato una promessa fatta a una categoria, una promessa fatta a un'altra categoria, una promessa fatta a un'altra categoria... Mafia? Cia? Sindacati? Complotto di paesi stranieri non meglio identificati? Perché prenderli singolarmente? Kennedy è stato assassinato da tutti. E siccome è impossibile che ogni organizzazione abbia avuto individualmente l'idea di piazzare un proprio uomo proprio quel giorno e a quell'ora, se ne può dedurre che tutti i delusi dai voltafaccia di Kennedy si siano associati, magari con un proprio uomo di fiducia che controllasse l'operato del plotone di esecuzione, pronto a intervenire se qualcuno avesse fallito per incapacità o improvviso scrupolo.

Che cosa frullava quel giorno nella testa di Lee Oswald, assassino ufficiale del presidente?

Il quadro di questo giovanotto, nato il 18 ottobre 1939, parla di una personalità animata da ideali e facile a fanatizzarsi come indicano Mercurio quadrato a Marte e in larga opposizione con Urano. A sua volta Marte è in larga opposizione con Plutone. Medesima indicazione e una constatazione: tutti gli aspetti sono per lo più imprecisi, il che sta a significare che tutte le sensazioni, le convinzioni erano superficiali, epidermiche. Ad esempio, possedeva senso della giustizia, ma era vago, nebuloso. Tutto il gruppetto inserisce il rischio di morte precoce e violenta.

L'opposizione Marte-Plutone parla di inclinazioni criminali, di tendenza a ritenere la violenza in ogni accezione come il modo migliore per risolvere controversie personali e su scala più vasta. Fanatico fino al punto di uccidere per le sue idee? Marine e agente segreto della CIA finchè si vuole, il povero Oswald era un sicario all'acqua di rose, fatto più di parole che di fatti. Solo a un argomento era sensibile: il denaro Giove opposto a Nettuno indica una cronica penuria di moneta.

E anche per quel fatidico giorno, in testa gli frullava solo la somma che avrebbe ricevuto.

Ma anche qui c'è un aspetto che apre una parentesi inquietante. Nettuno era congiunto al suo Mercurio natale, è un aspetto che indica intrighi e fin qui ci siamo, Oswald faceva parte di un intrigo, di un complotto. Ma Venere rotante era perfettamente quadrata al suo Nettuno: a sua volta era vittima di un intrigo. E Venere indica quattrini. Non solo, Giove rotante era quadrato alla Luna natale. E Giove indica quattrini, la Luna è sempre un elemento importante negli intrighi. Non è forse azzardato dedurne che era già deciso anche il suo assassinio.

Due giorni dopo il presidente americano, anche Lee Oswald cade ucciso da un proprietario di night club, un certo Jacob Rubinstein, in arte Jack Ruby.

Quel giorno Saturno continuava la sua sosta nell'Aquario, a ridosso del Marte e in qudratura sempre più perfetta con l' Urano natale di Lee. E questo aspetto, papale papale indica un clima di violenza, rischio per la vita, azioni senza scrupoli, progetti che non raggiungono il fine per il quale vengono varati. Si commentano da soli.

CURIOSITA':

Tra John Kennedy e Marilyn Monroe c'è stato amore?
Prendendo in considerazione le due probabili date di nascita dell'attrice, non si va oltre l'attrazione sessuale o uno sfizio passeggero da parte di Kennedy senza promesse di eternità, che non erano nel suo stile.

Che, poi, l'attrice ci abbia ricamato sopra è un fatto personale, una conseguenza della sua natura istrionico-narcisista-mitomane. Kennedy non avrebbe mai sposato una persona come Marilyn. Aveva orrore di ciò che non poteva tenere in qualche modo sotto controllo, aveva bisogno dell'intelligenza anche a scapito dei sentimenti.

Jacqueline era il guanto giusto per la sua mano, non la povera Marilyn che se ha costruito un castello, l'ha fatto da sola.

Tra le mani mi è capitato, a ventitrè ,anni di distanza, un vecchio giornale femminile e nelle ATTUALITA' di allora trovo questa notizia: "Arriva sempre il momento della verità, e certe cose prima o poi vanno dette." A parlare è Josè Luis Romero, un ex avventuriero spagnolo diventato allevatore di tori. Codesto signore spiega che il 31 maggio 1961, quando era membro dell'OAS, avrebbe dovuto uccidere Kennedy nel corso di una visita ufficiale a Parigi. La tecnica? Durante la sfilata avrebbe dovuto fingere di mancare De Gaulle e centrare Kennedy. Gli erano stati offerti duecento milioni, non spiega da chi, aveva intascato l'anticipo poi non era riuscito, non spiega il perché, a portare a termine l'impegno e si era dileguato per non fare la fine di Oswald. L'articolo promette svilippi in un libro di prossima, allora, edizione. Personalmente non so che fine abbia fatto il libro, non ne ho trovato traccia nella bibliografia kennediana, ma per curiosità ecco che cosa diceva il cielo di Kennedy per quel giorno che fatidico non fu.
PARIGI 31 maggio 1961

Il Sole è in congiunzione con il Sole natale. Ovvio, avendo il Presidente compiuto quarantaquattro anni due giorni prima. Giove, la fortuna, Marte, l'aggressività, erano in ottimo aspetto con il suo Sole e non creavano aspetti negativi. Saturno nel Capricorno era in magnifico aspetto con il gruppo dei pianeti nel Toro e con la Luna. Era opposto a Saturno natale, ma i trigoni appena indicati attenuavano sensibilmente l'effetto negativo. Tutt'al più il Presidente era un pochino più triste, malinconico del solito sotto il sorriso di circostanza. Marte rotante era in ottimo aspetto con Venere natale, Mercurio rotante era congiunto a Plutone natale, mentre Venere rotante era in ottimo aspetto con Urano natale. La fortuna e l'imprevisto favorevole erano con lui. Sì, Urano natale e Urano rotanti erano in opposizione, ma la Luna alla fine del Sagittario spegneva l'effetto. Ci sarà stato veramente questo rischio, o il torero ex avventuriero e terrorista se l'è inventato per mitomania, tanto non ci sarà nessuno che interverrà a smentirlo? Stando al tema natale di Kennedy, quello non era un giorno diverso da molti altri favorevoli, perché per essere stato fortunato, lo è stato.




Diego Verdegiglio
Post: 574
Registrato il: 17/11/2002
Veterano
OFFLINE
09/12/2005 08:58

Mamma mia, che tristezza...

FF
Federico Ferrero
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