Recentemente ho ritrovato un ritaglio di giornale da me raccolto tempo fa. Non è strettamente legato con il tema della cartella- parla infatti di alcune curiosità sulla Casa Bianca- ma ad un certo punto si accenna ad un attentato pure a Henry Truman.
Buona lettura.
La prima pietra della Casa Bianca venne
posata il 17ottobre del 1793. A im-
maginarla James Hobban, architetto ir-
landese il cui progetto fu scelto e premia-
to con 500 dollari. Hobban voleva realiz-
zare sul Potomac una seconda Versail-
les. Il progetto, influenzato anche da alcu-
ni disegni ispirati al Palladio di Thomas
Jefferson, ambasciatore a Parigi e futuro
terzo presidente, prevedeva un edificio
di tre piani. Solo i primi due erano stati
però realizzati - a un costo di circa 25 mi-
la dollari - quando John Adams (Washin-
gton aveva preferito restare a casa sua
in Virginia) prese possesso della residen-
za nel novembre 1800. La vita nella «Ex6-
cutive mansion» (il nome originario dell'
edificio) all'epoca non doveva essere del-
le più comode se è vero, come si dice, che
la first lady Abigail Adams si lamentava
del freddo e della umidità tali da dovere
«appendere il bucato nel salone» la
East Room, riservata oggi ai più impor-
tanti ricevimenti). Furono necessari pa-
recchi anni perché diventasse comodo:
acqua corrente nel 1834, luce a gas nel
'48, acqua calda nel '53, riscaldamento
nel'57, ascensore nell'81 e elettricità nel
'91. I pasti fino al 1850 venivano prepara-
tiati all’ aperto, nel giardino. Fornitori e per-
sonale, come i più illustri ospiti, si serviva-
no dello stesso ingresso. Quello di servi-
zio fu aperto solo nel 1902. La «Executi-
ve Mansion » aveva intanto perso il suo
nome originario. Per la gente di Washin-
gton essa era diventata la « White Hou-
se » dopo i lavori di tinteggiatura con cui
erano stati cancellati i segni di un incen-
dio appiccato nel 1814 dagli inglesi.
Con il passare degli anni c'erano stati
anche interventi di manutenzione ed am-
pliamento. I tetti di legno, ormai fatiscen-
ti, era stati sostituiti nel 1870 da Ulysses
Grant e Calvin Coolidge aveva fatto co-
struire il terzo piano. Ma solo con Henry Truman,
nell’ultimo dopoguerra, la White House ha acquistato
l’attuale aspetto, dopo pericolosi cedimenti(“la Casa Bianca,
-disse il presidente dopo un sopralluogo- sta in piede per abitudine”)
che aveva indotto il Congresso a superare l’iniziale reticenza
a stanziare nuovi fondi.
il presidente ne approfittò anche per realiz-
zare un ampio balcone al secondo piano
e, durante i lavori, per quattro anni, si
trasferì nella vicina «Blair House» dove
due portoricani tentarono di ucciderlo
nel 1950. Composta da oltre cento stan-
ze, una quarantina di corridoi ed una
ventina di bagni con vasca (in maggioran-
za voluti da Johnson), palestra, sala bi-
liardo (voluta da Nixon), piscina (vi nuota-
va Roosevelt), la Casa Bianca ha anche
un campo da golf fatto fare da Ei-
senhower (cbe per evitare indesiderate
buche aggiuntive aveva fatto eliminare
dal prato gli scoiattoli ) ma apprezzatissi-
mo anche da Bush, una «situation
room» allestita da Kennedy, un cinema,
un rifugio antiatomico, garage per le
blindatissime auto presidenziali ed un eliporto.
Gli addetti sono un centinaio,ma bisogna aggiungere
il personale degli uffici degli uffici e la guardia la presidenziale
la cui uniforme disegnata nel 1970 dall’italo-americano
Jimmie Muscatello, provocò ironiche critiche a
Nixon. Severissime le nome che
limitano la facoltà di intervento di presi-
dente e first lady ai soli locali “privati”
del secondo e terzo piano(drastici lavori
furono fatti da Jackie Kennedy ma an-
che Nancy Reagan vi spese circa 800 mila dollari
Tra i locali non modificabili la
camera di Lincoln, rimasta come era al
momento della sua morte. Il fantasma
del presidente – vuole la superstizione -
popolare - la abiterebbe ancora.
Stefano