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Ieri sera RAI 3-LO SCHERMO OSCURO: Marlene e JFK!

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2005 21:04
Post: 322
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22/01/2005 17:31

Ieri sera, venerdì 21 gennaio, su rai3 hanno trasmesso un ottimo documentario - serie "La Grande Storia" - intitolato LO SCHERMO OSCURO La propaganda di Hitler.
Qui trovare la pagina rai: LO SCHERMO OSCURO.

La terza parte era dedicata a Marlene Dietrich. Nella documentario si cita un episodio che mi giunge nuovo, e chiedo qui conferme: nel 1938 la Dietrich si trova in europa tallonata da Goebbels e von Ribbentrop che, su ordine di Hitler, tentano inutilmente di convincerla a tornare in patria. In riposo nella Costa Azzurra, tra i vari amori e amicizie, la diva si imbatte nel clan Kennedy al grand completo. Nel documentario si dà per certo una relazione con Kennedy padre ma anche con un giovane JFK. E' speculazione o si tratta di un'altra "vittima" dell'illustre seduttore?



Stefano
Post: 703
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22/01/2005 18:57

Marlene & JFK
PETER LAWFORD, AMAVA IL GOSSIP E SI FACEVA MARLENE DIETRICH: PAROLA DEL CAMERIERE DI FRANK SINATRA…



Curioso periodo di rivelazioni kennedyane in America. Di ieri il lancio della nuova biografia con tanto di stagista diciannovenne alla Clinton. Di oggi (da Page six) la presentazione del nuovo libro su Frank Sinatra “Mr. S.: My Life With Frank Sinatra”, le memorie del devoto maggiordomo della “Voce”, George Jacobs. E dove c’è Sinatra c’è anche JFK.
Tra l’altro Jacobs del Presidente racconta che:

1 – tirava cocaina in casa di Sinatra insieme a Peter Lawford. Lui diceva che era per la schiena, ma Lawford, più sinceramente, lo pregava: “Per amor di Dio, George, non dirlo a Frank”.

2 – Joe Kennedy, il padre di JFK, era un razzista che odiava i neri e gli ebrei e in particolare odiava Sammy Davis Jr. Il vecchio Kennedy andava con le prostitute che Sinatra gli metteva a disposizione durante i party a Palm Beach e diceva sempre a Frank che se avesse aiutato l’elezione di John sarebbe potuto diventare Ambasciatore in Italia o Senatore.

3 – JFK era un patito di gossip. Più che parlare di Krusciov o Fidel Castro, voleva sapere se Janet Leigh aveva messo le corna a Tony Curtis.

4 – Una volta John Kennedy disse allo stesso Jacobs di aver fatto sesso con Marlene Dietrich in Costa Azzurra.

Nessuna novità. Bastava leggere James Ellroy


Dagospia.com 13 Maggio 2003
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SECOLO CON MARLENE di Renato Nicolini, L’Unità 27-12-2001

Cent'anni fa nasceva Marlene Dietrich. In lei – come in poche altre, Greta Garbo, Marylin Monroe, - l'attrice e il modo con cui la diva ha vissuto la propria vita sono strettamente intrecciate, fino a diventare delle icone, delle figure morali del nostro tempo. Interpretarle è sempre un esercizio difficile. In esse bisogna sapere scorgere quello che le rende riconoscibili, e cioè in sintonia con la mentalità più diffusa; e quanto invece è nuovo, le distingue dai vecchi archetipi della cultura di massa che proprio la loro apparizione sostituisce….. La Dietrich saprà dare a questa sua versione “americana” (cui arriva dopo i film ancora “europei” e romantici che gira con Joseph von Stemberg) grande durata e continuità. Senza alcun imbarazzo nei panni della bad girl, capace di non sentirsi a disagio neppure di fronte alla pretesa del giovane presidente John Kennedy di fare l'amore con lei, forse più con il mito che con la donna. La Dietrich ha qualche dubbio solo sulla posizione. Dovrà essere lei, più anziana, a mettersi sopra, per riguardo ai problemi di schiena di John Kennedy? Questo aneddoto può suggerire qualche forse impropria divagazione morale sul modo con cui sono cambiate, nel Novecento, le relazioni tra sessi – soprattutto alla luce del potere
************************

Robert Dallek (pp. 53,66) citando altri autori parla degli incontri fra i Kennedy, Marlene e la figlia di questa, ma non accenna al sesso.
Diego Verdegiglio
Post: 323
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22/01/2005 20:52

Grazie a DV per i riferimenti.
Del resto, al di là della realtà dei fatti, è inevitabile che il mito si alimenti con altri miti.

[Modificato da Stefano F. 22/01/2005 21.21]

Stefano
Post: 333
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Frequentatore
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23/01/2005 16:11

Egregio signor Mazzucco,per quel che mi riguarda l incidente è chiuso.Solo adesso comprendo le sue insistenze sulla faccenda 11/9.Mi meravigliavo anche di apprendere d essere stato "ammonito" da Ferrero,senza per altro che alcun ammonimento mi fosse giunto.Ripeto,ho precise opinioni su quel catastrofico evento,opinioni che certamente non coincidono con le sue,ma non mi interessa nemmeno per un istante discutere di un eventuale coinvolgimento del governo degli Stati Uniti,o di sue parti più o meno "deviate" in quella tragedia. Per ciò che concerne la faccenda Tippit / Kennedy vorrei aggiungere ai miei "quattro ragionamenti in croce" un altro elemento per completezza.L autopsia sul corpo del defunto Presidente rivelò la presenza del morbo di Addison e degli acciacchi che affligevano il presidente.Non risulta che l agente Tippit fosse colpito dallo stesso male,nè che avesse lesioni alla schiena.Per il resto,vede,io credo che si debba nettamente distinguere tra teorie improbabili,ma da un punto di vista teorico possibili e teorie assolutamente improbabili ed impossibili.Mi spiego meglio.Il titolare dell erboristeria di Messina presso la quale mi servo ha un impressionante somiglianza con John F. Kennedy.Stesso ovale,stesso taglio degli occhi,stessi capelli.Tempo fa ho accidentalmente scoperto che è nato all inizio dell estate del 1964 ESATTAMENTE NOVE MESI DOPO la visita di JFK in Italia.Un ipotesi improbabile,ma possibile in linea teorica è che egli sia il figlio naturale del Presidente ,nato da un occasionale rapporto avuto in quei giorni.Ovviamente se sostenessi una teoria del genere dovrei dimostrare che la madre del Signore in questione avrebbe potuto avvicinare Kennedy,a Roma o a Napoli nel Luglio del 63,che il Presidente avrebbe potuto appartarsi con lei,ecc.Tutte cose ESTREMAMENTE improbabili,ma ripeto in linea di principio non impossibili.Se invece sostenessi che Il mio erborista è stato clonato dagli alieni con materiale genetico teletrasportato dalla tomba di Arlington,beh direi qualcosa non soltanto improbabile ma anche impossibile. La teoria dello scambio tra Tippit ed il Presidente appartiene a quest ultima categoria,è NON SOLTANTO IMPROBABILE,MA ANCHE IMPOSSIBILE.Da quì la mia ilarità,giustificata peralto non soltanto dalla conoscenza degli "elementi in croce" di cui sopra,ma anche da normale buon senso.

[Modificato da carmelo pugliatti 23/01/2005 16.17]

carmelo pugliatti
Post: 48
Registrato il: 10/12/2004
Novizio
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23/01/2005 21:04

Sig. Pugliatti: La ringrazio anch'io per la risposta su Tippitt, che trovo soddisfacente, e che avevo rifiutato in precedenza solo perchè un quel momento lei per me "era Privitera", e mi sembrava quindi che mi dovesse ben altre spiegazioni in quel momento.

***

FEDERICO: Spiegazioni che, insisto, non mi interessano minimamente in privato. L'accusa gratuita è stata lanciata pubblicamente su questi forum, che prima lo ha permesso, e quando l'ho fatto notare non l'ha voluta censurare. E' quindi dalle pagine di questo stesso Forum che mi aspetto ciò che ho chiesto.

In ultimo, avevo già detto prima che l'idea di tralasciare la discussione di metodo era solo un SUGGERIMENTO, e ho detto anche in seguito - quando sono stato subito accusato di possibile "dileguamento" da DV - che avrei risposto.

Ma mentre ora tu ti accodi, suggerendo anche tu che "non sia carino" lasciare una discussione, trascuri di leggere ciò che ho scritto, chiudi il topic e in compenso non mi indichi minimamente dove proseguire.

Federico, non sarebbe il caso di cominciare a leggere seriamente quello che scrivo? Lo dico davvero. Io dò alle parole il significato che hanno, e raramente le scelgo a caso. Ma con te non è la prima volta (nè la seconda, nè la terza, nè la quarta, se è solo per quello) che mi lamento per questa fatica supplementare di dover ogni volta chiarire ciò che tu trascuri di leggere adeguatamente.

Non ti illuderai mica per caso che io partecipi ad una seria discussione su JFK con questi parametri a dir poco "fumosi"? Io la discussione la faccio, ma se sono fuori casa voglio che mi si dimostri prima totale correttezza.

E qui andiamo malino.

Massimo
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