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lunedì 27 dicembre 2004 - ore 23.56.28
a cura di MARIO LA FERLA
L'UOMO DI ATLANTIDE
La storia dell'incontro misterioso a Santorini tra lo scienziato Wernher von Braun e l'archeologo Spyridon Marinatos, colui che identificò Atlantide nell'isola dell'Egeo
a cura di Mario La Ferla
Cari amici,
mi chiamo Mario La Ferla, per 27 anni sono stato inviato del settimanale "L'Espresso". Mi sono occupato in prevalenza d’intrighi internazionali e scandali politici, mafia e finanza e morti eccellenti. La mia curiosità è sempre stata attratta dai "misteri" insoluti. Su uno di questi, tra i più affascinanti, ho scritto un libro, "L'uomo d’Atlantide", (Stampa Alternativa), che affronta la vita discussa e la morte tragica e misteriosa dell'archeologo greco Spyridon Marinatos, colui che annunciò di avere individuato Atlantide nell'isola di Santorini, nel sito preistorico di Akrotiri. Tra i tanti aspetti oscuri e inquietanti dell'attività di Marinatos ce n'è uno che mi ha colpito in modo particolare e al qual è dedicato un intero capitolo dell’"uomo di Atlantide". A parte le teorie personali di Marinatos sulla localizzazione del mitico continente perduto, è possibile chiedersi: Atlantide può avere origini extraterrestri? La domanda, che riguarda direttamente il vostro sito, ha un motivo: il famoso scienziato americano Wernher von Braun, il padre del progetto Saturno, colui che mandò l'America sulla Luna, era un profondo studioso degli Ufo e credeva agli extraterrestri. Lo aveva confermato un suo caro amico, Arthur C. Clarke, il popolare scrittore, autore insieme con il regista Stanley Kubrick del soggetto di "2001, Odissea nello spazio", diventato famoso perché il suo libro "The Exploration of Space" accese la fantasia del presidente John Kennedy che diede inizio all'attività spaziale americana realizzata proprio da von Braun. C'è un episodio rimasto segreto per tanto tempo che conferma l'interesse di von Braun per Atlantide e la sua possibile origine extraterrestre... Hitler leggeva tutto quello che veniva scritto in proposito ed ebbe occasione di leggere anche il aggio di Spyridon Marinatos sulla ricerca di Atlantide, pubblicato dall'autorevole rivista inglese "Antiquity". Tutto questo discordo per dire come Marinatos e poi lo stesso von Braun, che studiava e lavorava al servizio di Hitler, avessero tante idee in comune su Alantide. Quindi molti credono che, l'incontro di Santorini non fu affatto occasionale. Marinatos e von Braun si conoscevano, perché avevano un interesse in comune: Atlantide. E lo scienziato tedesco andò a trovare l'archeologo greco proprio laddove Marinatos sosteneva di avere ritrovato il continente scomparso.Sull'incontro tra i due discussi personaggi c'è un intrigo mica male. Ve lo vorrei proporre. Si parte addirittura dall'inchiesta sull'omicidio del presidente John Kennedy. Preciso subito: si parla dell'inchiesta e non dell'omicidio vero e proprio. Dunque, il giudice Jin Morrison, procuratore distrettuale di New Orleans, che diventò famoso nel mondo perché coordinò le indagini sull'attentato di Dallas, notò un riferimento a Wernher von Braun nell'intera vicenda. Nel corso delle indagini, Morrison si imbatté in un personaggio controverso, quel Clay Shaw, importante uomo d'affari, che egli portò nel 1969 in giudizio con l'imputazione di avere organizzato l'assassinio di Kennedy. Alla fine Shaw venne assolto, ma sul suo ruolo nell'attentato rimasero molte ombre. Ma il punto è un altro. Uomo legato alla CIA, prese parte all'invasione della Baia dei Porci, a Cuba, nel 1961. Inoltre era in rapporti con David Ferrie, ex pilota dell'Aviazione militare, amico a sua vola di Jack Ruby, l'uccisore di Lee H. Oswald, accusato dell'attentato a Kennedy. Fu proprio Shaw a pagare l'avvocato che dfese Oswald. L'aspetto più inquietante del curriculum di Clay Shaw si riferisce all'attività svolta più indietro nel tempo. Durante la seconda guerra mondiale, faceva parte delle OSS, gli uffici dei servizi segreti. Poi entrò nel libro paga della CIA. Nel 1945 era stato messo a capo dell'operazione segreta denominata "paperclip", condotta in Germania alla fine del conflitto. Lo scopo dell'operazione era quello di scovare tutti i progetti nazisti relativi agli studi di nuove armi, i prototipi ed eventualmente gli scienziati coinvolti in prima persona per poi trasferirli in gran segreto negli Stati Uniti per farli lavorare per il governo americano. Tra gli scienziati tedeschi portati in America c'era proprio Wernher von Braun, il cui passato in Germania a fianco del nazismo venne cancellato agli occhi dell'opinione pubblica. Negli arsenali tedeschi, e qui viene il bello, furono scoperti dagli agenti della "Paperclip" prototipi di dischi volanti di origine aliena. Risulta inoltre che un gruppo speciale chiamato T-Forces, operante sotto la sovraintendenza delle Oss, venne addestrato per decifrare quei progetti. Ma come erano venuti in possesso di questi materiali gli scienziati tedeschi? von Braun stesso rivelò agli americani l'ispirazione extraterrestre del mezzo volante che assomigliava a un disco volante. Si parlò di nuovo di un Ufo caduto in Germania. Fatto sta che von Braun lavorò per Hitler ai progetti di mezzi volanti che avrebbero dovuto avere tutte le caratteristiche tecniche dei dischi volanti di origine aliena. La fine della guerra e la sconfitta tedesca interruppero questi piani che erano già arrivati a buon punto. Tsanto è vero che gli americani trasferirono tutto quanto in quella base segreta, la famosa Area 51, dove vengono conservati, difesi da mezzi militari sofisticatissimi, tutti i reperti di origine extraterrestre, compreso quel famoso filmato del "marziano" catturato e poi esaminato dagli scienziati. La base americana in cui venivano, o vengono ancora progettati velivoli di origine extraterrestre si chiama Area 51, si trova nel deserto del Nevada, presso i Groom Mountains.
Diego Verdegiglio