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John F. Kennedy e il cinema.

Ultimo Aggiornamento: 11/11/2006 14:53
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16/12/2004 16:31


22 novembre 2003 - 28 marzo 2004
JOHN F. KENNEDY E IL CINEMA
FILM, LIBRI, RIVISTE DALLE COLLEZIONI DELLA CINETECA DEL FRIULI

Il 22 novembre 1963 il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy fu assassinato a Dallas. A 40 anni da quel giorno il mito di JFK è pressoché intatto, mentre il mistero della sua morte suscita ancora dibattiti, ricerche, controversie, inchieste televisve e film. Anche la Cineteca lo ricorda allestendo una mostra con i materiali conservati nel proprio archivio (libri, riviste e quotidiani, fotografie, dischi, audiocassette, DVD) e privilegiando gli aspetti più strettamente legati al cinema e alla televisione.
Kennedy è stato presidente degli Stati Uniti per poco più di mille giorni, dal 20 gennaio 1961 al 22 novembre 1963, ma ha avuto un'enorme influenza nel cinema della sua epoca e in quello dei decenni successivi. Con lui in vita furono ideati e girati Va’ e uccidi e Sette giorni a maggio di John Frankenheimer, Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick, A prova di errore di Sidney Lumet, tutti sul pericolo militare/atomico, e Tempesta su Washingon di Otto Preminger; ci sono poi le pellicole realizzate attorno alla cospirazione anti-kennedyana: Ciao America (1968) di Brian De Palma; I due Kennedy (1969) di Gianni Bisiach, Azione esecutiva (1973) di David Miller; Perché un assassino (1974) di Alan Pakula; JFK: un caso ancora aperto (1991) di Oliver Stone; Ruby-Il terzo uomo di Dallas (1992) di John Mackenzie; Interview with the Assassin (2002) di Neil Burger. La filmografia kennedyana comprende anche titoli come PT 109 (1962) di Leslie Martinson, sul celebre salvataggio dei naufraghi della motosilurante da parte di JFK; Love Field (1992) di Jonathan Kaplan, con Michelle Pfeiffer nei panni di una casalinga di Dallas che fa di tutto per arrivare in tempo a Washington per i funerali del presidente assassinato; Hoffa: santo o mafioso (1993) di Danny De Vito, con Jack Nicholson nella parte del famigerato sindacalista degli autotrasportatori duramente osteggiato dai Kennedy; Thirteen Days (2000) di Roger Donaldson e The Missiles of October (1974), sui tredici caldissimi giorni della crisi dei missili russi a Cuba.
La mostra riproporrà la documentazione cinematografica delle elezioni primarie del 1960; le frequentazioni hollywoodiane di JFK (ed anche l'avventura nella Hollywood degli anni Venti di Joseph Kennedy, padre di John); i cinegiornali e i documentari girati durante la presidenza; la versione restaurata del film a 8mm del cineamatore Abraham Zapruder che nei suoi 486 fotogrammi documenta l'uccisione del presidente; i servizi televisivi sui funerali; le tante ricostruzioni cinematografiche e televisive sull'assassinio; le fiction sulla famiglia Kennedy; i film ispirati da John F. Kennedy e quelli influenzati o sollecitati dalla sua presidenza.


L'ASSASSINIO DI JFK NEI 486 FOTOGRAMMI DI ZAPRUDER
Il film in versione restaurata viene presentato mercoledì 3 dicembre, ore 21, alla Galleria della Cineteca
Il 22 novembre 1963, il sarto di Dallas Abraham Zapruder stava filmando il passaggio tra la folla di John Fitzgerald Kennedy. I 486 fotogrammi di quel film amatoriale a 8mm diventarono l'unica testimonianza "in movimento" dell'assassinio del presidente americano, uno dei fatti più tragici e controversi del XX secolo. Il giorno dopo aver girato le preziose immagini, Zapruder le cedette per 150 mila dollari alla rivista americana Life, che ne ricavò parecchi fotogrammi pubblicati negli anni che seguirono. Dopo essere rimasto nell'archivio di Life per 12 anni, l'originale del film è stato restituito alla famiglia Zapruder, che nel 1999 lo ha venduto ai National Archives di Washington per 16 milioni di dollari, riservadosi il copyright. Copie di prima, seconda, terza generazione (quindi sempre più scadenti) e talvolta lo stesso originale, sono stati proiettati dalla Commissione Warren che indagava sui fatti di Dallas, dai servizi segreti e dall'FBI. L'originale perciò si deteriorarava, le copie erano di qualità via via inferiore ed era sempre più difficile trarre delle conclusioni certe. Ma chiunque avesse visto il film originale e non le sue copie avrebbe capito che Kennedy era stato ucciso da più killer.
Oggi, con le tecniche digitali, mettendo a confronto le migliori copie esistenti con il filmato originale, e facendo una vera e propria operazione di restauro, gli esperti dei National Archives sono riusciti a ricavare una versione completa, ricca di particolari e di informazioni, che permettono di concludere che Kennedy è stato ucciso da più killer e che la teoria dell'assassino solitario sostenuta dalla Commissione Warren non ha validità scientifica. Questa è la versione restaurata che verrà proposta mercoledì 3 dicembre alle ore 21, alla Galleria della Cineteca in Piazza Municipio 2 a Gemona, nell'ambito della mostra "John F. Kennedy e il cinema".
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16/12/2004 16:49

Al contrario.Il film di zapruder è la lampante dimostrazione che Kennedy fu assassinato dal solo Lee Harvey Oswald.Ben venga il restauro!
carmelo pugliatti
Post: 610
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16/12/2004 18:18

Si,infatti.Spero che non si sia ancora rimasti alla"testa che va indietro"per parlare di2 killer!!!!
Diego Verdegiglio
Post: 80
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16/12/2004 20:30

Il cinema ed i Presidenti americani.
A tutto schermo
Film dossier


Nessun presidente ha stimolato la creatività di sceneggiatori e registi quanto quello americano. La figura del presidente degli Stati Uniti è infatti al centro di numerosi film dei generi più diversi, dalla commedia, al thriller di fantapolitica, alla ricostruzione storica.

A quest'ultima categoria appartengono due film di Oliver Stone che indagano con scrupolosità e maniacale attenzione per i particolari due capitoli fra i più neri della storia americana: l'omicidio di John Fitzgerald Kennedy e gli anni della presidenza di Richard Nixon.

In JFK-Un caso ancora aperto (Usa, 1991), Stone porta sullo schermo la tesi sostenuta in Il complotto che uccise Kennedy, un testo scritto da Jim Garrison, un procuratore di provincia (interpretato da Kevin Costner) convinto che i diretti responsabili dell'omicidio fossero la Cia e il governo. Più che un semplice film, per alcuni critici questa pellicola costituisce una vera e propria crociata in favore della riapertura del caso Kennedy. L'intento non venne raggiunto, ma vennero conquistati due premi Oscar.

Nixon-Gli intrighi del potere (Usa, 1995) è invece un ritratto del presidente dello scandalo Watergate. Il film comincia nel novembre 1973 e prosegue con una serie di flashback che portano alla luce i più nascosti aspetti della storia e del carattere di un uomo che alla fine raggiungerà la consapevolezza di non essere stato altro che un capro espiatorio. Anche per la realizzazione di questa pellicola Stone si è avvalso dei contributi storico-giornalistici di persone che all'epoca dei fatti erano direttamente implicate nelle vicende ossia tre ex collaboratori del presidente. Nella parte di Nixon un memorabile Anthony Hopkins.

Sullo scandalo Watergate è anche Tutti gli uomini del presidente (Usa, 1976), film diretto da Alan Pakula che racconta come due giovani cronisti del Washington Post, Carl Bernstein e Bob Woodward (autori del libro su cui si è basato William Goldman per scrivere la sceneggiatura), scoprirono il collegamento tra Nixon e il caso Watergate. L'intento del regista era quello di presentare una fedele ricostruzione dei fatti e di bandire ogni invenzione. Vinse quattro Oscar.

Diversi i film di fantapolitica che hanno come protagonista il presidente americano: Sette giorni a maggio (Usa, 1964), di John Frankenheimer, con Burt Lancaster, Kirk Douglas e Ava Gardner, nel quale il presidente si trova al centro di un complotto organizzato dal proprio capo di Stato Maggiore; Potere assoluto (Usa, 1997), nel quale un ladro, interpretato da Clint Eastwood (che ne ha curato anche la regia), assiste, non visto, al litigio tra il presidente degli Stati Uniti (Gene Hackman) e la sua giovane amante, e poi all'omicidio di lei da parte delle guardie del corpo di lui; Nel centro del mirino (Usa, 1993), nel quale Clint Eastwood questa volta interpreta un anziano agente dei servizi segreti, tormentato dai sensi di colpa per non essere riuscito trent'anni anni prima ad impedire la morte di Kennedy e ora impegnato a difendere l'attuale presidente minacciato da un maniaco (interpretato da John Malkovich); Air Force One (Usa, 1997), nel quale il presidente, interpretato da Harrison Ford, riesce da solo a sconfiggere una banda di terroristi che aveva preso in ostaggio l'aereo presidenziale. Rispetto a questa versione del presidente americano, forse solo l'interpretazione di Bill Pullman in Independence Day riesce più inverosimile e "pacchiana", quando, infilato il casco, sale su un caccia militare e va a distruggere l'astronave che minaccia il pianeta terra.

Durante la presidenza Clinton poi, sono stati prodotti due film per così dire schierati: Il presidente-Una storia d'amore (Usa, 1995) e Sesso e potere (Usa, 1998).

Il primo narra la storia di un presidente degli Stati Uniti democratico che, rimasto vedovo, si innamora di una giovane e bella collaboratrice. Su di lui si abbatterà l'ingorda curiosità dei mass media e la propria popolarità ne uscirà fortemente intaccata. Il sincero, onesto, bravo, bello e galante presidente riuscirà però a riconquistare la fiducia degli elettori senza rinunciare all'amore.

Di segno opposto Sesso e potere, nel quale è in primo piano il presidente americano accusato di aver molestato una stagista della Casa Bianca e che, nel tentativo di deviare l'attenzione dell'opinione pubblica, fa scatenare una guerra contro l'Albania. Di poco precedente era stato lo scandalo di Monica Lewinsky, di poco successivo lo scoppio della guerra nel Kosovo. Un caso esemplare di come, alle volte, realtà e fantasia si intreccino pericolosamente.

Simone Collini/Grandinotizie.it/20 marzo 2001 ore 17:30

Post: 298
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17/12/2004 16:34

Il periodo 1962-1964 fu un momento d oro per il cinema fantapolitico Americano.Nel 1962 uscì "va e uccidi"(" the Manchurian candidate),con frank Sinitra.Il film è bizzarro.Sembra ambientato negli anni 50 (le uniformi indossate da Sinatra furono in vigore fino al 1956,ed al tempo della realizzazione della pellicola non erano più usate).Le elezioni a cui ci si riferisce dovrebbero dunque essere quelle del 56.Altro grande film è "tempesta su Washington",con un favoloso Henry Fonda nei panni di un candidato "liberal" (un pò troppo liberal) alla segreteria di stato.Nel 1963 vennero girati ben tre film di argomento fantapolitico (uscirono tutti l anno successivo dopo la morte di JFK):"Il dottor Stranamore",la sua versione "seria" "A prova di errore",ancora con Fonda nei panni del Presidente degli Stati Uniti,e "sette giorni a maggio",con i bravissimi Kirk Douglas e Burt Lancaster.Nel 1964 fu la volta di "l amaro sapore del potere" ancora con Henry Fonda nei panni di un candidato presidenziale alla convention del suo partito, contrapposto al cinico Cliff Robertson (ispirato a Nixon).Robertson nel 1963 aveva interpretato JFK in "PT 109" ,che rievocava le imprese belliche di Kennedy.Inizialmente,per volere dello stesso Presidente il ruolo sarebbe dovuto andare a Warren Beatty,che però rifiutò la parte.
carmelo pugliatti
Post: 956
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24/11/2005 01:18

Dark skies - oscure presenze
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Articolo della serie

Fantascienza
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PORT?LE F?NT?SCIENZ?
Il bar al termine dell'universo

Un UFO sopra un'autostrada americanaDark Skies è una serie tv fantascientifica statunitense andata in onda negli anni '90 del XX secolo.

La serie Dark Skies ("cieli oscuri", in riferimento alla minacciosa presenza di UFO con alieni ostili) nacque negli Stati Uniti, come concept, a metà degli anni '90, per approdare in concreto sul piccolo schermo nel 1996.

Il primo episodio rappresentò una sorta di evento per i fan della fantascienza a stelle e strisce: diretto da Tobe Hooper (Poltergeist) e scritto dai due "numi tutelari" Bryce Zabel e Brent V. Friedman (fino ad allora giovani sceneggiatori di B-Movie), il pilot di questo serial televisivo (intitolato in Italia Majestic-12), andò in onda per la prima volta in America sul network NBC il 21 settembre 1996.


John Loengard e Frank Bach[modifica]
La Trama
Attenzione: questa sezione rivela — in tutto o in parte — la trama dell’opera.
Per chi è appassionato di teoria del complotto, misteri e fantascienza, Dark Skies (abbreviata più confidenzialmente in DS) è stata la serie che, addirittura in misura maggiore rispetto ad un cult universalmente conosciuto come X-Files, ha rielaborato fatti, ipotesi e fiction in una combinazione vincente che vede umani e alieni scontrarsi non alla luce del sole, ma nei meandri dell'oscurità e della cospirazione.

Nulla viene percepito all'esterno della ristretta cerchia degli iniziati: solo chi conosce i protagonisti sa cosa si nasconde dietro la versione ufficiale deii fatti della storia. Sintetizzando al massimo il concetto, DS non si pone come "semplice fantascienza": è vero e proprio revisionismo storico in chiave ufologica. In tal senso si comprende appieno il significativo incipit della serie, visto che il protagonista John Loengard dice (fra le altre cose): "la storia, come noi la conosciamo, è tutta una menzogna".

È proprio questa affermazione a costituire l'ossatura della serie, trasparendo sapientemente nei confronti dello spettatore, che vive, quasi in prima persona, le vicende e le sfide dei protagonisti, proprio come se vedesse tramite i loro occhi: non si tratta di una passeggiata, anzi, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio iter ad inferos (viaggio all'Inferno) da parte dei prototipi degli eroi kennediani della "Nuova frontiera" (il telefilm, difatti, si snoda a partire dal 1963) si scontrano con la dura realtà dei fatti. Da questo mix, i maggiori eventi mondiali vengono rivisitati con uno sguardo diverso, cospirativo, quasi allucinato e una riprova ne sono le prime sequenze di DS: nei cieli dell'Asia centrale, il capitano Gary Powers, a bordo del suo aereo spia U2, insegue un UFO, e alla fine, non riuscendo ad intercettarlo, viene abbattuto da un'astronave madre (non dai missili sovietici, come nella versione ufficiale).

Già da queste scene introduttive, lo spettatore coglie in pieno lo spirito del telefilm, e il significato del titolo: i cieli oscuri sono quelli che si preannunciano con gli alieni a spasso sopra le nostre teste, visto che neanche le più sofisticate realizzazioni tecniche (l'U2 di Powers) riesce ad intercettarli. Altresì, da questo assaggio emerge uno dei personaggi più importanti di DS: il capitano Frank Bach, capo del Majestic 12 (organismo segreto USA incaricato della lotta agli alieni) e cuore nero della coalizione umana. Solo in seconda battuta emergono le anime candide John Loengard e Kimberly Sayers, coppia modello della Nuova Frontiera kennediana: appena arrivati a Washington D.C. pensano di avere ancora tutta la vita davanti, con ottime prospettive e l'ingenuità tipica della gioventù di quel periodo. Sono loro la controparte di Bach nella lotta per la sopravvivenza della razza umana.

John e Kim lavorano, con i loro ideali, nel mondo politico: il primo per un senatore, mentre la seconda per la first lady Jacqueline Kennedy. Ed è proprio Loengard, nel corso della sua attività, ad incrociare le armi con il Majestic: durante un'intervista alla famiglia Hill (quelli del celebre rapimento), John, da scettico convinto (ed incaricato dal proprio datore di lavoro di raccogliere informazioni per cancellare il progetto Blue Book) si ricrede e perciò viene intercettato proprio dal capitano Bach per farlo desistere; John non si lascia sopraffare ed inizia perciò la sua lotta personale, finendo tuttavia per essere reclutato proprio dai militari. E di lì a poco, Loengard entrerà nel suo personale percorso di formazione, trovandosi faccia a faccia con i pericolosi Hive (in inglese Alveare), prima, scoprendo che questi hanno addotto la moglie, poi, ed infine assistendo alla morte del Presidente Kennedy. Da notare che l'ipotesi di un'esecuzione "aliena" di JFK non è proprio campata per aria (anche se nei fatti è molto più probabile un intervento militare umano): lo stesso JFK era molto interessato agli UFO e prova ne è data da alcuni documenti ottenuti grazie al FOIA (Freedom Of Information Act - Legge sulla Libertà di Informazione) e databili a pochi giorni dalla sua morte; in particolare si segnala un incontro con James Webb, capo della (allora) neonata NASA. JFK, secondo la vulgata cospirazionista, non solo sapeva del pericolo alieno, ma conobbe di questo proprio da Loengard e, mentre stava elaborando alcuni piani, venne ucciso dagli Hive, che avevano occupato i corpi di Oswald, Ruby e Steele, agente doppiogiochista del MJ12.

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Commento
Il telefilm si pone come una sorta di omaggio nei confronti di certi ambienti complottistici USA, che vedono di tutto di più dietro ai fatti accaduti a Dallas quel 22 novembre 1963: lo stesso film cult JFK (cfr. in particolare la versione director's cut del regista Oliver Stone) si rifà, almeno in parte, ad autori dichiaratamente complottisti come Jim Marrs e Mark Lane, oltre che al lavoro del procuratore di New Orleans Jim Garrison.

Tuttavia, al di là delle suggestioni kennediane, il vero e proprio momento di partenza del telefilm (punto zero) è il famoso incidente di Roswell, accaduto (così pare) nel luglio del 1947. Un disco volante, poi recuperato dalle Forze Armate USA, fu ritrovato da un allevatore del New Mexico (USA) appunto vicino alla cittadina di Roswell (famosa anche per aver dato i natali all'attrice Demi Moore). William "Mac" Brazel, questo il nome dello scopritore, prima dichiarò alla stampa di avere effettivamente trovato qualcosa non di questo mondo (sulla stessa linea si pose un comunicato stampa dell'addetto alle relazioni pubbliche della locale base aerea), poi, dopo l'intervento di alcuni esponenti dei servizi segreti si rimangiò tutto, mentre la versione ufficiale ridusse tutto il can can alla caduta di un pallone sonda. DS "rivela" la versione dei fatti: il disco caduto trasportava una delegazione diplomatica aliena, inviata sulla Terra a trattare la resa dell'Umanità, con un ultimatum consegnato all'allora Presidente Harry Truman. Quest'ultimo, tuttavia, rifiutò di arrendersi, su consiglio del Cap. Bach, il quale diede ordine di abbattere l'aeromobile alieno.

Altri personaggi famosi fanno capolino nelle puntate successive del film: Jim Morrison, Robert Kennedy, Edgar Hoover, Howard Hughes, fra gli altri, tutti "incastrati" in qualche trama della guerra occulta che si combatte sul nostro piccolo pianeta. Dal punto di vista artistico ciò si traduce in una manna per gli appassionati di sci-fi, che in questa serie hanno così trovato una valida alternativa di X-Files, sulla scorta di altre, precedenti, produzioni famose, come Ai confini della realtà.

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Programmazione e distribuzione
Diretto da Tobe Hooper (Poltergeist) e scritto da Bryce Zabel e Brent V. Friedman (un giovane sceneggiatore di B-Movie), il pilot di questo serial televisivo, intitolato in Italia Majestic-12, è andato in onda per la prima volta in America sul network NBC il 21 settembre 1996 (con uno spot misterioso durante le finali NBA). Era inserito nella Thrilogy del sabato sera, e precedeva dua altri titoli di rilievo: Profiler e The Pretender. Ma era posizionato alle otto di sera, scelta alquanto discutibile per un prodotto simile. Dopo poche puntate, la programmazione è diventata altalenante e discontinua, senza creare "l'appuntamento fisso" che negli States contribuisce a sancire il successo di un serial. Verso la metà della prima stagione, era ben chiaro ai produttori che la NBC non avrebbe commissionato il seguito, e così è stato. In Inghilterra invece, la serie è stata posizionata meglio, il lunedì alle 22.00, richiamando un discreto pubblico e arrivando talvolta a superare negli ascolti prodotti affermati come ER - Medici in prima linea.

In Italia la programmazione di Dark Skies stata molto travagliata: basti pensare che dopo la prima apparizione (sarebbe meglio dire "avvistamento", per rimanere in tema di alieni), avvenuta venerdì 14 novembre 1997 con uno share del 9,4%, la serie, con una decisione che suscitò non poche perplessità, venne ricollocata a sorpresa alla domenica pomeriggio, e dopo una sola puntata, soppressa. Dopo oltre otto mesi di latitanza, DS rispuntò sul finire del giugno 1998, collocato irregolarmente la domenica in seconda serata, che durante la già pigra programmazione estiva, ne poteva significare la condanna a morte. Tuttavia, dati i segnali di risveglio dello zoccolo duro di fans, verso il 18 settembre DS subì un nuovo spostamento, attestandosi il giovedì sempre in seconda serata (e sempre che il Pinocchio di Gad Lerner non si allungasse troppo: in tal caso, Dark Skies veniva soppresso). Nonostante questa programmazione, che avrebbe ucciso anche i ben più blasonati campioni dell'audience televisivo, DS dimostrò di possedere una buona salute, facendo registrare ottimi ascolti: l'episodio più seguito fu "Complotti", trasmesso a fine agosto con il 14,10% di audience); quello più ignorato è stato "Morte per la libertà", andato in onda solo una settimana più tardi durante l'elezione di Miss Italia, con il 4,5%, quasi dieci punti in meno del precedente.

Come prodotti per il pubblico, sono (difficilmente) disponibili a noleggio due sole videocassette in italiano di Dark Skies; la prima contiene l'episodio pilota Majestic 12, e la seconda è costituita dall'unione di "Regressione ipnotica" e "Messaggi subliminali".




Serie TV di fantascienza
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Ultima modifica 09:43, 18 ago 2005. Contenuto disponibile sotto GNU Free Documentation License. A proposito di Wikipedia Disclaimers
Diego Verdegiglio
Post: 777
Registrato il: 17/12/2002
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24/11/2005 19:51

Ricordo di avere visto una puntata di Dark Skies,ed esserne rimasto piuttosto deluso.L'ambientazione anni 60 era piuttosto povera ed approssimativa,con pessimi costumi e imbarazzanti scenografie.Era chiaramente un prodotto di serie B,non riscattato neanche da una buona trama.Su Kennedy segnalo l'interessante "Timequest",inedito in Italia (ma reperibile su "Amazon" e su "Ebay").La trama: un visitatore dal futuro viaggia nel tempo fino al novembre 1963,ed avverte il Presidente dell'attentato.La storia ne risulterà notevolmente alterata.In meglio.
carmelo pugliatti
Post: 1.161
Registrato il: 18/11/2002
Veterano
OFFLINE
09/11/2006 03:19

Leggendo le opinioni dei giovani visitatori del sito www.ciao.it/JFK_un_caso_ancora_aperto si può notare il danno perpetrato nelle nuove generazioni dal film di Stone, spacciato come "verità storica". C'è da rabbrividire...
Diego Verdegiglio
Post: 110
Registrato il: 01/08/2006
Frequentatore
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09/11/2006 22:08

Mentre, se uno si legge il RAPPORTO WARREN ,diventa sicuramente un complottista!(se è abbastanza intelligente da capirlo)




!prouty2!
Post: 724
Registrato il: 17/11/2002
Veterano
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10/11/2006 09:07

Caro Verdegiglio,
sono le stesse cose, purtroppo, che dicevo a quindici anni dopo la 'prima' del film di Stone. Che rimane un gran film.
Federico Ferrero
Post: 1.162
Registrato il: 18/11/2002
Veterano
OFFLINE
10/11/2006 22:56

Per Federico Ferrero: su questo, come Lei sa, sono perfettamente d'accordo.
Diego Verdegiglio
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