La stampa si ricrede sull'assassinio Kennedy

Sul fatto che la stampa (anche italiana) si stia lentamente "illuminando" sul caso Kennedy già avevamo detto. Dopo decenni di storie cotte e stracotte i mezzi di comunicazione hanno preso a diffondere notizie sensate e documentate sulla vicenda, che raccontano i fatti per quello che furono.
Che lo facciano per amore della verità o meno è secondario: almeno lo fanno!
In occasione del 41esimo anniversario, l'Unità (su cui per anni si sono letti articoli sulle implicazioni dei militari, petrolieri e texani destrorsi nell'attentato) ha pubblicato questo pezzo:
Diventa tu l'assassino di John Kennedy

Non è molto, ma è già qualcosa.

Tutto sommato quando da "complottista" pensavo che il tempo avrebbe finalmente portato alla verità sul caso JFK avevo ragione.Solo che il trascorrere degli anni,l apertura degli archivi e le nuove tecnologie di ricostruzione virtuale dell evento non hanno smascherato la (inesistente) cospirazione,ma ci hanno confermato una volta per tutte che il colpevole ,il vero,solo,unico colpevole era da sempre conosciuto: Lee Harvey Oswald.Sono altresì convinto di un altra cosa.Senza il film di Oliver Stone oggi la verità sarebbe ormai generalmente accettata.In tutta questa vicenda Stone (che è un regista bravissimo:il suo "Alessandro",per quanto non stia andando molto bene negli USA,è la più accurata ricostruzione del mondo antico mai vista al cinema)ha fatto più danno di un Garrison o di Mark Lane.

Beh, sull'Unità qualcuno ha scritto quelle parole, però da quando alla direzione c'è un filoamericano come Furio Colombo, i fatti che coinvolgono l'unica superpotenza rimasta non sono più riportati fedelmente, (basti vedere la guerra in Iraq, era meglio i Corriere), quindi non mi stupisco della pulizia mentale relativa ai ricordi di un certo periodo.
In particolare, l'Unità è stata inondata da lettere di protesta, alcune provenienti dagli USA (vedere su www.luogocomune.net), eppure nessuna pubblicazione, almeno per far vedere di non essere in un regime...
Un altro esempio sulla non equidistanza di questo forum è il fatto che nessuno, se non pochissime eccezioni (conto di leggermi l'originale non appena finirò il libro di DV), si è sciroppato il rapporto della Commissione Warren, eppure leggo i post di molti scettici che ne magnificano le virtù "chiarificatrici" nei confronti dello sporco assassino Lee Harvey Oswald.
Ho provato a leggere il libro di Polidoro, ma francamente ne ero nauseato già al secondo capitolo: parlando di un altro argomento, ho letto la sua dissertazione sulla Maschera di Ferro, ma non solo era farcito di errori, era proprio pallosissimo, con una conclusione preconfezionata, ma tant'è... In confronto Filosofia del diritto era una passeggiata di salute!
In fin dei conti, tornando a JFK e dintorni, al di là delle opinioni di qualcuno (non rivanghiamo il caso di Cordero, esimio giurista giustizialista, già postato su questo forum), vorrei porre l'accento sul fatto che il famoso ragionevole dubbio sulla colpevolezza di Oswald è stato superato da tempo...

Saluti
Simone Colzani

Caro Simone,
solo per precisare che

a) il libro di Polidoro è ben lontano dall'essere quella schifezza che tu dici essere
b) non ci può essere equidistanza se da un estremo c'è una verosimile ricostruzione e dall'altra illazioni e/o pettegolezzi
c) la colpevolezza di Oswald è stata, in effetti, provata oltre ogni ragionevole dubbio
d) Ho letto il pezzo di luogocomune.net. Il titolo è profetico: un'accozzaglia di luoghi comuni basati (!!) sulle fallaci rilevazioni acustiche dell'HSCA.

Saluti
FF

Postilla: non mi ero accorto che, giorni fa, l'autore dei pezzi su Kennedy apparsi su Luogocomune.net mi aveva scritto, usando queste parole (che pubblico sperando di non far dispiacere): "Sono incappato per caso nel tuo sito, e confesso che per la prima volta ho sentito in un anticomplottista la sincerità di uno che è semplicemente convinto di ciò che dice [...] A me interessa prima di tutto la verità, e sarei ben felice di dover ammettere di aver sbagliato tutto [...]".

Tutto qui.
Anzi, no: definire Cordero, paladino del processo accusatorio e nemico giurato del processo inquisitorio, un giurista giustizialista, è una vera bestemmia. Giuridicamente.

Saluti
FF

[Modificato da Federico Ferrero 03/12/2004 13.58]

[Modificato da Federico Ferrero 03/12/2004 14.00]

Beh,no,lasciando da parte per un attimo le polemiche sul caso JFK,in tutta sincerità il libro di Polidoro a me è sembrato ben scritto e godibilissimo.Sull Unità come organo del regime Berlusconian-amerikano mi permetto di sorridere.La semplice verità è che la realtà dei fatti di Dallas si sta finalmente facendo sempre più strada.