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Cordero e Berlusconi... ma anche Kennedy

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2004 16:27
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12/03/2004 13:39

Su "Repubblica" di oggi c'è un articolo, come sempre di grandissima qualità, dell'eminente giurista Franco Cordero, autore di un manuale di procedura penale che ha cresciuto (e cresce tuttora) migliaia di futuri avvocati, magistrati e non solo.
Parla di tutt'altro (di Berlusconi e del processo Previti) ma mi ha colpito questa sua considerazione. Il pezzo si intitola "I processi dove le prove non bastano mai". Leggete qui.

"... garruli avvocati esigono una probatio diabolica del fatto attribuito al loro cliente, sostenendo che gli indizi, documenti, testimoni non bastino mai, finché esistano minime probabilità alternative. Così diventa impossibile provare che Napoleone abbia perso a Waterloo. David Irving, storico inglese filonazista delle guerre d'Hitler, comincia col negare che l'Endloslung (sterminio programmato degli ebrei) risalga al Fuhrer, perché non esiste negli archivi l'ordine scritto, poi nega addirittura il fatto (morivano d'epidemie, bombardamenti e simili accidenti)".
(Le sottolineature sono mie)

Insomma, dicono certi avvocati difensori: siccome non c'è un filmato del pagamento fatto da Tizio al mio cliente, non lo si può condannare e siccome c'è qualche testimone a discolpa, qualche singolo indizio discordante, non si può dire che il mio cliente abbia commesso il fatto.

Ma siccome la flagranza del reato è rarissima bisognerebbe liberare i terroristi, Totò Riina, e tutti quelli che non sono stati 'beccati' con la pistola in mano, e soprattutto smettere di fare processi, perché tanto il videoamatore che riprende un killer in azione non c'è mai (e anche quando c'è, vedi Ali Agca che spara al Papa o Sirhan che spara a Robert Kennedy, la sostanza non cambia: non hanno sparato loro, e se hanno sparato erano comandati dall'alto).

Mi è venuto in mente Kennedy: c'è un Oswald in quell'edificio, quello da cui hanno sparato, e lavorava a quel piano del deposito, e aveva un fucile, e Kennedy fu ucciso da quelle fucilate, eccetera eccetera. Non basta mai. Ci vuole di più, e basta una Jean Hill a inventarsi cani in auto, Ruby che scappa, o un Ed Hoffman, o un riconoscimento mancato che tutto, per chi la pensa come quegli avvocati, va a monte.
Non ci sono le prove, insomma.

Federico Ferrero
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29/03/2004 01:06

Cordero, processi e soluzioni finali
Rimane un fatto che non si può ignorare, caro Federico: Oswald non fu sottoposto a nessun processo, per estinzione dell'imputato. Certo è che se venissero fuori altre prove che indicassero in un altro individuo l'esecutore materiale (od un complice di LHO), potrebbe esserci un processo (al di là di spettacolari ricostruzioni televisive).
Vorrei segnalare le imprecisioni di Cordero nel trattare la figura di Irving, che, al di là delle sue non ortodosse convinzioni personali, rimane il più grande storico del nazismo: è vero, non esiste alcun ordine scritto di Hitler in merito ad una c.d. Soluzione Finale (cfr. Raul Hilberg e Norman Finkelstein, i quali sono entrambi ebrei), le camere a gas sono inverosimili nella descrizione dei presunti testimoni (superstiti la cui testimonianza non è completamente affidabile) (cfr. ancora i due succitati); ciò non toglie che i nazisti abbiano sfruttato [SM=g27826] fino alla morte (che avveniva per consunzione, come mi hanno raccontato diversi prigionieri scampati, fra cui un mio parente) persone che non avevano altra "colpa" se non quella di avere un'altra religione, o fede politica o addirittura nazionalità (i soldati italiani dopo il 1943).
Un'ultima cosa: Cordero dovrebbe informarsi di più [SM=g27818] , visto che i gerarchi nazisti più favorevoli allo sfruttamento sino alla morte erano Heydricht e Eichmann (e non Hitler, il quale propendeva per un'espulsione tout court e pertanto non avrebbe avuto motivo di avallare così palesemente un genocidio): quei gerarchi, per ironia della sorte (o per un complesso edipico della Storia) erano di origine ebraica.

Saluti
Simone

[Modificato da clorammina 29/03/2004 11.20]

Post: 163
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29/03/2004 10:08

Cordero dovrebbe studiare di più.
Gli ebrei morivano di consunzione.
Le camere a gas erano inverosimili nei racconti dei presunti superstiti (!).

Io non ho parole.

[Modificato da Federico Ferrero 29/03/2004 10.09]

Federico Ferrero
Post: 155
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29/03/2004 10:39

Mie ulteriori considerazioni
Cordero dovrebbe studiare di più (e te lo dico io, che sono assillato dalla sindrome del Dr. Faust). Ribadisco il concetto. Forse perchè non mi rifaccio alla scuola giuridica sabauda. Forse perchè ho ben presente nella mia considerazione l'art.27, comma 2 della nostra cara vecchia Costituzione (presunzione d'innocenza). E forse, permettimelo caro Federico, perchè Irving, come altri personaggi discussi e discutibili della nostra epoca (mi vengono in mente Bossi e Haider), non è messo all'indice per qualcosa che ha fatto, ma per opiniones, che non ha tradotto in pratica (e si è ben guardato dal farlo, anche se al processo ha perso la causa che lui stesso aveva intentato).
Poi, magari, possiamo sederci intorno ad un tavolo e discutere non solo del "pelo nell'uovo", ma anche di altri casi storici che hanno infiammato (ed infangato) l'Italia, come quello dell'omicidio del commissario Calabresi, la cui soluzione, al di là di un'infinita serie di sentenze, sembra essere insoddisfacente.
Capitolo Ebrei e Olocausto preordinato: ri-ribadisco il concetto: leggiti Hilberg (considerato unanimente il miglior storico sull'Olocausto) e Finkelstein (l'Industria dell'Olocausto) e capirai molto meglio quanto ho espresso. Per fare un paragone (cosa molto indelicata in questi tristi casi), il genocidio armeno del 1918 è stato molto più evidente, a livello di prove (nel senso di dimostrare la volontà dei Turchi di eliminare gli Armeni).
Capitolo superstiti: conosco diversi sopravvissuti dai campi di lavoro (eufemistica espressione per indicare i luoghi di sfruttamento delle masse indesiderate (sic) dal nazismo), e uno di questi era un mio prozio, il quale mi raccontò (prima di passare a miglior vita), che i tedeschi non avevano bisogno di ammazzare la gente (tranne gravi casi di rivolte, e allora scattava il plotone), vista la (massacrante) quantità di lavoro e le (scarse) cibarie. La consunzione era la "logica", ancorchè barbara, conseguenza. Tra l'altro, proprio per questo indebito sfruttamento (e non per danni "biologici"), la Repubblica Federale Tedesca (Germania Ovest) fu costretta a risarcire i superstiti (quelli fisicamente sopravvissuti e non le organizzazioni come la ADL).
Capitolo camere a gas: da quando è riemersa la questione dell'Olocausto (metà anni '60), le camere a gas sono state oggetto di studio continuo e si è detto tutto e il contrario di tutto. La mia affermazione sui "presunti superstiti" non era relativa alla loro permanenza in un campo di concentramento, quanto alla genuinità della loro testimonianza (modifiche interessate? forse, ma è una questione complessa).
Capitolo ordini: forse mi sono espresso male, ma Hitler non diede mai un suo assenso scritto, all'Olocausto. I più attivi risultarono essere proprio Heydricht e Eichmann, le cui origini vennero coperte dal Fuhrer (e di quello abbiamo le carte che lo attestano!). Con ciò non voglio difendere Hitler od alcuno dei suoi gerarchi, voglio solo far notare quanto sia facile costruire la Storia (ed anche un articolo giornalistico) su luoghi comuni, non approfondendo lo studio di questioni così importanti.

Simone

PS. Prima di laurearmi, ho studiato le carte del Processo di Norimberga e quello ad Eichmann, quindi so bene ciò di cui parlo. Se vorrete discorrere di quello, mandatemi un msg in pvt, visto l'argomento del forum.

PPS. Forse sono stato frainteso, ma nel titolo del precedente post ho evidenziato il significato di Cordero, con un po' di humour nero. Vogliate scusarmi se non è stato gradito.

[Modificato da clorammina 29/03/2004 13.10]

Post: 164
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29/03/2004 11:43

Lasciamo perdere, che è meglio.
Chiedo scusa al professor Cordero per averlo citato.

[Modificato da Federico Ferrero 29/03/2004 11.46]

Federico Ferrero
Post: 156
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29/03/2004 13:24

Nazisti e Casi Limite
Scusate se continuo, ma vorrei poter fare due considerazioni, le ultime, spero, in questo post:
1) Nazismo> Magari ho delle idee non condivisibili, però vorrei che sia chiara la mia buonafede, nel senso che le mie ricerche non sono preordinate alla conferma o alla smentita di una certa tesi, ma al "cavalleresco" ideale della verità.
Per ciò che riguarda il post affrontato da me, la mia conoscenza deriva dalla mia ricerca finalizzata alla stesura di un libro sugli ultimi giorni del Terzo Reich, non certo in chiave positiva. Ero partito anch'io con idee monolitiche, eppure mi sono dovuto ricredere, poichè mi sono confrontato con differenti fonti... Le tristi imprese di Heydricht e Eichmann le ho scoperte su testi molto diversi tra di loro. Ultimo, ma non meno importante: il quartiere generale delle SS in Italia si trovava a meno di 4 km da casa mia (a Monza, in Villa Reale), quindi certe notizie le so di prima mano.
2) Cordero> I ragionamenti del giurista piemontese sono (in parte) condivisibili, ma perchè, al posto di Irving, anglosassone e distante dal nostro modo di ragionare, non si è citato il caso Sofri? Forse perchè l'articolo in questione è comparso su Repubblica, giornale tradizionalmente collocato a sinistra? Eppure, l'affaire è di non facile soluzione e offre qualsiasi tipo di spunto: persino l'emerito Presidente della Corte Costituzionale, il compianto Ettore Gallo, ne parlò spesso, confidando in una grazia agli ex dirigenti di Lotta Continua.

Lo so, sono una persona combattiva e quando parto, spesso lo faccio a testa bassa, anche se la posta in palio non è alta. E' il mio modo di fare, spero di trovare delle sponde (persone con cui confrontarsi) in voi, al fine di trovare qualche brandello di verità non solo nel caso JFK.

Grazie
Simone
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29/03/2004 13:34

Scusa Federico se mi concedo un appunto,ma non credi che l'articolo di Franco Cordero, indiscusso eminente giurista, sia redatto in un contesto sostanzialmente politico (che non voglio ora affrontare)? Non si capirebbero, altrimenti, espressioni un po' troppo colorite.
(Un esempio:e se al posto di "garruli avvocati" mettiamo "garruli accusatori"?)
Niente da aggiungere, invece, alle tue condiserazione sul caso JFK.

Stefano
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29/03/2004 14:22

Breve commento a tutta questa polemica
Cari amici, non solo le prove non bastano mai, ma (come dicevo in un vecchio messaggio) neanche un filmato ripreso nella stessa stanza mentre Oswald (ben riconoscibile) sparava a Dallas sarebbe sufficiente. Chi non crede alla sua colpevolezza direbbe che in realtà Oswald è stato incastrato: voleva spaventare Kennedy sparacchiandogli vicino (vedi "Libra" di Don De Lillo) ma "i mandanti" gli avevano fornito pallottole caricate a salve, per incastrarlo, mentre da un'altra postazione il vero killer uccideva il Presidente. Questo basterebbe a sostenere che in realtà Oswald NON UCCISE Kennedy. Che dirvi? Finirò col credere a chi mi ha raccontato di essere andato a cena dagli alieni su un disco volante... Perché no, in fondo?
Diego Verdegiglio
Post: 165
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29/03/2004 15:05

Il problema è che, se si usa il metro "non credo se non vedo", salta tutto. Perché non c'entra niente con il volersi documentare senza condizionamenti. Di questo passo Napoleone non solo non ha perso a Waterloo ma non è neppure esistito. E più si va indietro più è peggio: che dire di Alessandro Manzoni? Dante? Magari non era Dante, era un circolo letterario con dieci-quindici menti illuminate che hanno scritto la Divina Commedia un pezzo a testa... Così si spiegherebbero certe incongruenze trovate nelle tre Cantiche.

Non trovo corretto appellarsi all'argomento del "confronto aperto tra persone disposte a mettere in gioco le proprie idee".
Non ho problemi a dire che, se questo tipo di confronto vuole mettere in discussione tutto e tutti se manca la "prova provata" del fatto storico, per conto mio non è percorribile. E soprattutto è, a mio modo di vedere, un modo miope e di pochissimo valore di condurre le analisi storiche.

Ripeto che trovo irritante mettere in discussione le proporzioni del massacro degli ebrei: per tutti gli argomenti ci sono "fonti" alternative. Dagli Ufo alla nascita della Repubblica, da Lincoln a Milosevic.
Nel caso Kennedy è per esempio chiaro che, più ci si 'allarga' per cercare possibili colpevoli, più ci si allontana dalla realtà. Non crediate che partire dal punto di riferimento per cui "tutto può essere vero a parte la verità che tutti sanno" è storicamente una bestemmia.

FF

[Modificato da Federico Ferrero 29/03/2004 15.06]

Federico Ferrero
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29/03/2004 16:27

A Stefano: sì, la penso come te. Del resto Cordero non nasconde le sue opinioni politiche ma la sostanza del ragionamento, come hai detto anche tu, non cambia.

ciao
FF
Federico Ferrero
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