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Il sacco di carta al sesto piano del Deposito

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2004 10:12
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27/01/2004 09:30

Ho spostato questa discussione in una nuova cartella.
FF

L'intervento è di SabatinoGiuseppe59.


Il lungo sacco di carta....che non c'era.

Questo mio messaggio è conseguenza del desiderio di FF di informare i lettori delle verità di cui ci porta a conoscenza l'inchiesta di Earl Warren, e non delle bufale raccontate da Stone o da Voyager.
Il Rapporto Warren descrive un importante scoperta nel seguente modo:
“Intorno alle ore 13.00 lo sceriffo Luke Mooney notò una pila di cartoni di fronte alla finestra dell'angolo sud-est del sesto piano. Ispezionando quell'area egli trovò, approssimativamente alle ore 13.12, tre bossoli sul pavimento vicino alla finestra. Quando fu informato della scoperta di Mooney, il capitano Will Fritz, capo della sezione omicidi della polizia di Dallas, ordinò che nulla fosse rimosso o toccato prima che i tecnici del laboratorio criminale avessero fotografato la scena e rilevato le impronte. Mooney eseguendo gli ordini di Fritz rimase di guardia, e pochi minuti dopo arrivò il tenente Day che fotografò i bossoli prima che qualcuno avesse potuto toccarli”.
Questa ricostruzione, sommata alla testimonianza di Mooney, solleva, inevitabilmente, una serie di rilevanti interrogativi:
1.Perchè nessuna delle foto del covo, scattate prima che le prove fossero rimosse, mostra il lungo e famoso sacco di carta?
2.Mooney, che aveva scoperto i bossoli, dichiarò alla Commissione di non aver visto nessun sacco di carta. Date le ridottissime dimensioni del covo e le notevoli dimensioni del sacco, può essere credibile l'eventualità che Mooney non lo avesse notato?
3.Anche ammettendo questa momentanea e assurda svista, è credibile che Mooney non ebbe in seguito l'opportunità di dare un'altra occhiata al covo dell'assassino, soprattutto se consideriamo che vi rimase di guardia?
4.Perchè la Commissione non dice chi scoprì il sacco?
5.Robert Lee Studebaker, addetto alla sezione esami delle scene dei crimini, l'unico ufficiale di polizia che dichiarò di aver visto un sacco lungo da 1 a 1,2 metri (!!!), scattò diverse fotografie del covo dell'assassino e su una di queste disegnò un rettangolo tratteggiato che rappresentava la posizione in cui fu rinvenuto il presunto sacco di carta. Alla domanda sul perchè in nessuna delle foto si vedeva il sacco, Studebaker rispose che era già stato rimosso. Da chi?
6.Come mai questo sacco, inesistente fino alla scoperta del fucile, improvvisamente si materializzò?

Basandomi sulle confuse, se non incredibili, dichiarazioni di Day e Studebaker e confrontando quelle rese da tutti i poliziotti che si trovarono al sesto piano tra le 13.00 e le 13.30, potrei continuare all'infinito con gli interrogativi. La conclusione, chiara ed inequivocabile, è che non è mai esistito nessun lungo sacco di carta.

C'è qualcuno in questo forum che, oltre a saper pronunciare la parola “bufala”, riesce a confrontarsi sui “fatti” di cui sopra?
Federico Ferrero
Post: 134
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27/01/2004 15:58


La conclusione, chiara ed inequivocabile, è che non è mai esistito nessun lungo sacco di carta.



E' vero: il sacchetto non fu, purtroppo, fotografato al sesto piano. La commissione Warren interrogò dodici agenti chiedendo loro del sacchetto di carta. In sei dissero di averlo visto, gli altri sei dissero di non averlo visto.
Il tenente Day fu tra quelli che videro il pacco e, alla centrale, gli appiccicò sopra quest'etichetta: "Trovato vicino alla finestra del sesto piano da cui il fucile ha sparato. Potrebbe essere stato usato per avvolgere l'arma (4H267)".
Robert Studebaker non solo vide il pacco, ma cercò su di esso impronte digitali prima di rimuoverlo.
Due detective portarono fuori dal Deposito il pacco: erano Marvin Johnson e L. D. Montgomery.
Non ci credete? Guardate allora questa foto:




La conclusione, chiara ed inequivocabile, è che non è mai esistito nessun lungo sacco di carta.




Veniamo alle impronte sul pacco (perché ne furono trovate due, una del palmo della mano e una di un dito). Il tenente Joseph Mooney, l'agente Arthur Mandella e l'agente Fbi Sebastian Latona testimoniarono davanti alla commissione che si trattava della mano di Lee Oswald e che di certo era stato portato qualcosa di pesante, tipo un fucile, infatti il pacco era stato sorretto alla base col palmo e non solo con le dita.

Questo è il pacco che ora è conservato negli Archivi Nazionali:


Per 5/6 è decolorato per il componente chimico usato per cercare le impronte, ma in un sesto conserva il suo colore originale.
L'agente Fbi Paul Stombaugh parlò poi delle fibre trovate nel pacco: disse che le fibre erano compatibili con quelle della coperta trovata nel garage dei Paine, coperta che Oswald usava per avvolgere il fucile. Precisò che non poteva dire che fossero le stesse al 100% perché la coperta era fatta di fibre scure e verdi di lana, di fibre verdi e scure di viscosa e di fibre verdi e scure di cotone: di queste sei ne furono trovate tre, e quelle tre erano compatibili.
Le obiezioni secondo cui il pacco sarebbe stato contaminato dal fatto che gli oggetti di Oswald furono ammonticchiati su un tavolo non è accettabile, perché gli esami furono fatti prima di buttare il tutto sul tavolo stesso.

C'è poi il fatto che Frazier, il vicino di casa che portò al lavoro Oswald quel mattino, e pure sua moglie, dissero di averlo visto portare un pacco con sé fuori da casa.


La conclusione, chiara ed inequivocabile, è che non è mai esistito nessun lungo sacco di carta.



Il pacco c'era e la polizia fece solo una (scusate il termine) cappella clamorosa nel non fotografarlo subito. Tuttavia il pacco fu fotografato all'uscita del deposito, e la foto lo dimostra. Piuttosto sarebbe interessante capire come mai un pacco preso dagli agenti e portato fuori dal deposito, che aveva portato un oggetto pesante e che aveva sopra due impronte di Oswald, sia stato trovato al sesto piano; e poi, capire come mai Oswald aveva un fucile, e il fucile di Oswald era avvolto in una coperta, e nel pacco furono trovate fibre compatibili con la coperta, e il fucile non era più nella coperta il 22 novembre ma era nel Deposito, e chi lo portò al lavoro disse di avergli visto in mano quel pacco, e Oswald disse si trattasse di binari di tende mai visti e non si sa per cosa portati al lavoro.


La conclusione, chiara ed inequivocabile, è che non è mai esistito nessun lungo sacco di carta.


[Modificato da Federico Ferrero 27/01/2004 16.02]

Federico Ferrero
Post: 142
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28/01/2004 15:58

Si sbaglia, sono sempre convinto che non c'era.
La foto sbandierata con tanta enfasi nel messaggio precedente non dimostra assolutamente nulla. Anzi, l'enorme sacco di carta ben visibile in primo piano, e che sembra misurare non meno di un metro, ripropone alcuni degli interessanti interrogativi del mio precedente intervento, interrogativi che Ferrero ha sistematicamente ignorato.
Come poteva lo sceriffo Luke Mooney, scopritore del covo dell'assassino, non notare, in uno spazio di 2 o 3 metri quadrati, l'ingombrante sacco mostratoci dalla foto?
Anche il tenente Day, che fotografò i bossoli, non vide il sacco. E' concepibile tanta assurdità?
Come potette accadere che nessun impiegato del depository notasse l'abnorme involucro, non solo quando Oswald arrivò al lavoro, ma anche in qualsiasi altro momento della mattinata?
Eppure Oswald, stando al Rapporto Warren, dovette trasportarlo fino al sesto piano.
E' pur vero che Wesley Frazier e Linnie Mae Randle, la mattina del 22 novembre, videro Oswald trasportare un pacco. Ma in base alla credibile testimonianza dei due si sarebbe dovuto concludere che il sacco non poteva essere più lungo di 60-70 centimetri e che probabilmente, come disse Frazier, si trattava di un sacchetto da supermercato. Infatti, in un memorandum dell'FBI del 29 novembre, “il tenente Day dichiarò di aver mostrato a Frazier il lungo sacco di carta, ma questi affermò di non poterlo identificare come quello visto nelle mani di Oswald la mattina del 22, che, secondo Frazier, era un sottile e leggero sacchetto per alimenti”. Non mi sembra che Frazier potesse riferirsi allo stesso che vediamo nella foto e soprattutto non allo stesso sacco visto da Studebaker, secondo il quale misurava da un minimo di 1,05 a un massimo di 1,2 metri in lunghezza, e 20 centimetri di larghezza.

Siccome nel covo, o nelle immediate vicinanze, fu trovato un sacco di carta contenente i resti di un pollo, è molto probabile che la maggior parte di coloro che videro il sacco, si riferissero proprio a quest'ultimo. E' alquanto stupefacente, tranne che per Ferrero, il fatto che anche il sacco più piccolo, utilizzato per il pollo, non sia stato fotografato. Ma si tratta, ovviamente, dell'ennesima, innocente cazzata dei rappresentanti della polizia di Dallas.

Tra i primi poliziotti che videro il covo immediatamente dopo la scoperta dei bossoli, c'erano lo sceriffo Roger Craig e il sergente Gerald Hill. Entrambi non videro altro che un sacchetto per alimenti.
Il detective John Hicks, membro della Crime Scene Search Section della polizia di Dallas, fu interrogato da Joseph Ball, rappresentante della Commissione, il 7 aprile 1964. Eccovene un estratto:
Ball. Ha mai visto un sacco di carta tra gli oggetti presi al deposito dei libri?
Hicks. Un sacco di carta?
Ball. Un sacco di carta.
Hicks. No, signore. Sembrava ci fossero dei resti di pollo, forse un pranzo.
Ball. Mi riferisco a un altro tipo di pacco, fatto di carta marrone. Lo ha mai visto?
Hicks. No, signore. Non credo. Non me ne ricordo.
L'amministratore ci fa notare che le impronte sul sacco erano due. Infatti oltre a quella palmare ce n'era un'altra di un DITO!!!
Qualsiasi persona a questo mondo, dotata di un minimo di buon senso e a conoscenza dei fatti, si renderà immediatamente conto della stessa clamorosa stranezza che aveva riguardato anche il fucile. Oswald, infatti, stando al Rapporto Warren, non solo aveva confezionato il pacco con le sue mani, ma lo aveva anche trasportato da casa al deposito. Linnie Mae Randle vide Oswald, quella mattina, mentre sorreggeva il pacco in modo che quest'ultimo toccava quasi per terra. Considerando il peso del fucile e il fatto che fosse smontato in 12 pezzi, è plausibile secondo Ferrero che Oswald riuscisse a tenerlo con un solo dito?
Oswald lo lanciò nell'auto di Frazier, o forse era il caso, visto il contenuto, di appoggiarlo con una certa cura, lasciandovi ulteriori impronte?
Quando Oswald lo risollevò dall'auto poteva, secondo Ferrero, prenderlo direttamente con il palmo della mano, o forse, visti i tanti pezzi che conteneva, era meglio prenderlo inizialmente con entrambe le mani, lasciandovi ulteriori impronte?
Quando Oswald tirò fuori i pezzi per rimontare il fucile, il pacco stava su da solo, oppure Oswald fu costretto a sorreggerlo con un mano in un punto che non era certamente la base del pacco, lasciandovi ulteriori impronte?

Ovviamente si preferise ritenere più attendibili le affermazioni di Latona, Mandella e Mooney, e non quelle di un testimone oculare, Wesley Frazier, il quale dichiarò trattarsi di un pacco sottile e leggero. Ferrero ritiene sia il caso di informare i lettori che due persone, Frazier e la signora Randle, il pacco lo videro, ma non ritiene necessario far sapere a questo lettori il contenuto delle dichiarazioni dei due testimoni.

Paul Stombaugh disse che le fibre rinvenute nel sacco di carta erano di due tipi molto correnti e poiché la coperta conteneva trenta tipi di fibre, di cui solo due erano identici a quelli delle fibre trovate nel sacco, non vi erano elementi di prova sufficienti per valutare se fosse o meno probabile che le fibre del sacco provenissero dalla coperta. Stombaugh concluse:
“Tutto quello che mi sento di dire è che è possibile che queste fibre possano provenire da questa coperta”.E del resto, anche in questo caso non mancano le stranezze. Dovremmo accettare l'idea che alcune fibre della coperta siano finite nel sacco di carta senza che questi due oggetti siano mai venuti a contatto tra di loro. Il fucile smontato in 12 pezzi e infilato nel pacco, invece, non lasciò alcuna traccia di nessun genere. Non posso escludere questa possibilità, ma i dubbi sono tanti.
Quindi, anche a proposito delle affermazioni di Stombaugh, risalta la sensazionale abilità di Ferrero di interpretare a carico di Oswald anche i dubbi, le incertezze e l'impossibilità dei periti a pervenire a delle conclusioni. Nel caso di Wallace, invece, a Ferrero è bastato meno di niente per invalidare le ultime rivelazioni sull'impronta non identificata.

Una delle conclusioni certe degli esperti fu che il sacco di carta era stato confezionato con la carta e il nastro adesivo utilizzati nel reparto imballaggi del deposito libri. Fu altresì dimostrato che a causa di un particolare meccanismo che inumidiva il nastro prima dell'uso, era praticamente impossibile utilizzare quel nastro fuori dal deposito. Quindi, se fu Oswald a confezionare il pacco, questo avvenne al reparto imballaggi del deposito. Ma c'è, come sempre, un problema. Il responsabile di quel reparto, un certo West, dichiarò che non aveva mai visto Oswald aggirarsi nei pressi della zona degli imballaggi e che egli non lasciava mai il posto di lavoro. Insomma, quando si tratta di dimostrare i movimenti e i comportamenti di Oswald, i tanti problemi non ci consentono mai di andare oltre il plausibile (dico questo perchè Oswald potrebbe pur sempre aver approfittato di un improvviso e duraturo mal di pancia di West).

La storia delle bacchette per tende è stata tirata in ballo dal Capitano Fritz, cioè da colui che non ritenne necessario verbalizzare i due giorni di interrogatori di Oswald. Siccome questo episodio, che per Ferrero rappresenta la solita cazzata, non può essere spiegabile se non con la malafede, non ho nessun motivo per credere a quello che dice Fritz. Per quale motivo Oswald avrebbe dovuto dare una giustificazione così stupida, dal momento che la sua camera in affitto non aveva assolutamente bisogno di bacchette per tende?

Immagino che Ferrero risponderà a questo messaggio deliziandoci con le sue tre righe di replica.
Impieghi più tempo a rispondere, ma lo faccia punto per punto. Lo chiedono i suoi lettori.






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28/01/2004 17:15

Un ennesimo invito a evitare questioni personali ("tranne che per..." "Solo l'amministratore...") visto che non sono depositario esclusivo di una verità. Non è che "rispondo con tre righe": alle provocazioni, alle stupidaggini e alle illazioni ho già detto e ridetto che non rispondo proprio, né una riga né tre. Quando viene presentata una questione cerco di renderla chiara, se poi c'è chi continua a dire la sua per partito preso, o a citarmi, o a sperare di farmi arrabbiare... E' tempo perso.


LA FOTO


La foto sbandierata con tanta enfasi nel messaggio precedente non dimostra assolutamente nulla.



Se quello che si vuole dire è che la carta fosse un artefatto della polizia, già informata su Oswald e pronta a colpevolizzarlo, la risposta è una e una sola: NO.
Anche perché, se si entrasse nel campo sconfinato delle illazioni, allora una tale prova fabbricata ad arte sarebbe stata ben fotografata, non ignorata. E' talmente cervellotico pensare alla polizia che sa già che dovrà incolpare Oswald e che fabbirca un pacco per giustificare il trasporto del fucile, sapendo già della coperta, di Frazier, di cosa ha detto Oswald a Frazier, dei binari di tende... E' roba da pazzi, sinceramente. Da pazzi.


LO SCERIFFO MOONEY E GLI ALTRI


Come poteva lo sceriffo Luke Mooney, scopritore del covo dell'assassino, non notare, in uno spazio di 2 o 3 metri quadrati, l'ingombrante sacco mostratoci dalla foto?



Poteva. Una premessa: il sacco non era ingombrante, è la prospettiva della foto che lo fa sembrare enorme. Mooney trovò il covo dell'assassino. Chiamò subito Day e, parole sue (3H287-9) non si mise a cercare altro. Il sacchetto fu trovato poco dopo che Mooney se ne era andato.
Tra i sei agenti che non videro il pacco, uno (l'agente Hicks) arrivò al Deposito alle 3, mentre il pacco fu portato via alle 2 e 19. Gerald Hill disse di aver lasciato il Deposito prima che l'arma fosse ritrovata, mentre Roger Craig se ne andò non appena fu trovato il fucile. Elmer Boyd disse di non aver notato niente anche perché non appena seppe della morte di Tippit se ne andò.
Ricapitolando: cinque di questi sei possono benissimo non averlo visto. Inoltre ce ne sono sei che dicono di averlo visto. Inoltre c'è una foto che mostra il pacco portato fuori dal Deposito.
Se c'è da scegliere tra l'assunto "come potevano sei su dodici non averlo visto" e una foto, più sei testimonianze, scelga il lettore chi preferire.

IL TENENTE DAY


Anche il tenente Day, che fotografò i bossoli, non vide il sacco. E' concepibile tanta assurdità?



Ma non è assolutamente vero! In 4H267 si può leggere che Day non solo vide il pacco, ma alla centrale gli appiccicò su anche l'etichetta di cui parlavo.



IL POLLO


Siccome nel covo, o nelle immediate vicinanze, fu trovato un sacco di carta contenente i resti di un pollo, è molto probabile che la maggior parte di coloro che videro il sacco, si riferissero proprio a quest'ultimo



No. Oswald disse prima alla polizia che l'unica cosa portata quel giorno fosse il pranzo. Invece il pranzo non lo portò: primo perché Frazier, proprio quel mattino, gli chiese cosa si fosse portato da mangiare, e Oswald rispose che se lo sarebbe procurato durante la pausa. Poi perché il sacchetto con la soda e il pollo trovati nelle vicinanze furono consumati da Bonnie Ray Williams, che lo testimoniò, e nessun altro pranzo fu trovato.
Ancora: Oswald, che aveva detto a Frazier che il pacco che si portava dietro conteneva binari di tende, negò di averlo detto quando si trovò davanti alla polizia.
Insomma: pranzo non era, binari di tende (che ovviamente non gli servivano a niente e che soprattutto non saltarono mai fuori) non erano. Cos'era?


IL PACCO DI FRAZIER


E' pur vero che Wesley Frazier e Linnie Mae Randle, la mattina del 22 novembre, videro Oswald trasportare un pacco. Ma in base alla credibile testimonianza dei due si sarebbe dovuto concludere che il sacco non poteva essere più lungo di 60-70 centimetri e che probabilmente, come disse Frazier, si trattava di un sacchetto da supermercato



La questione del pacco è già stata affrontata. Comunque: Frazier disse che il pacco era lungo circa 69 cm, la Randle confermò. In effetti mancano 20 cm per arrivare alla lunghezza del fucile smontato. In un affidavit (CE 2009), Frazier disse: "Potrebbe(il pacco preso dalla polizia) quello che ho visto in mano a Oswald il 22 novembre, ma non sono in condizione per dire se sia questo oppure no". Quindi non è che Frazier escluse categoricamente la cosa. E poi si torna al punto precedente: i binari di tende non c'erano, il pranzo non c'era (c'era quello di Williams).
Sulla Randle: anche lei non era sicura, e si può capire (non era, il pacco di Oswald, un argomento così importante quella mattina, prima dell'attentato), tant'è vero che cambiò giudizio più volte sulla lunghezza del pacco.


FRITZ


La storia delle bacchette per tende è stata tirata in ballo dal Capitano Fritz



Non è vero. La storia è stata tirata in ballo da Frazier: leggere 2H222, Frazier dice: "Il giorno prima (ovvero il 21) Oswald mi chiese se gli potevo dare un passaggio a Irving per prendere dei binari di tende nella sua stanza". Il mattino dopo Oswald salì in macchina e disse che quel pacco conteneva i binari di tende (CE 2009).


LE IMPRONTE

Tutto il discorso fatto sulle decine di impronte parte dal presupposto (sbagliato) che quando si tocca un pezzo di carta rimangano tante impronte quanti sono i punti della mano a contatto con essa. Non è così. Latona (ma tanti altri esperti possono confermarlo) dice: "Cartoni come questi, quando devi tenerli con due mani per il peso, molto di frequente lasciano un'impronta del palmo e digitale".
Per chiarire: l'impronta di un dito non significa che toccò il pacco col solo dito! Significa che sicuramente lo toccò col palmo e con un dito.


LE FIBRE


Dovremmo accettare l'idea che alcune fibre della coperta siano finite nel sacco di carta senza che questi due oggetti siano mai venuti a contatto tra di loro



Il fucile toccò la coperta e il pacco, ecco la risposta.


WALLACE (RICHIAMO)


è bastato meno di niente per invalidare le ultime rivelazioni sull'impronta non identificata



In caso Wallace trovati punti non contatto. Stop. Punti non contatto significare impronta diversa. Stop. Impronta diversa significare Wallace non lasciare impronta in deposito. Stop. Se questo essere meno di niente allora inutile fare indagini e processi. Stop.
Federico Ferrero
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29/01/2004 19:57


Premetto che non esiste nessuna questione personale. Ma siccome chi esprime certe opinioni non è un'entità astratta, e non esprime quelle opinioni per conto di altri, non credo si possa fare a meno, quando si replica, di riferirsi a quella particolare persona.

1)In caso Wallace trovati 30 punti di contatto. Stop. Per legge Stati Uniti essere cinque volte la quantità sufficiente. Ri-stop. Punto e a capo.

2)Le illazioni sono un illazione di Ferrero. I fatti dicono che il sacco di carta non è stato fotografato dove avrebbe dovuto esserlo, e quindi affermare che la foto del sacco all'ingresso del TSBD non dimostra nulla, vuol dire che non rappresenta un elemento di prova, o quantomeno di prova attendibile. Dire che l'omissione della foto è stata una cappella non risolve il problema e non fuga i dubbi. Per quel che riguarda le cose da pazzi fornisco di seguito qualche piccolo esempio:
- la polizia, nonostante fosse stata immediatamente informata della fonte degli spari, scopre dopo 40 minuti i bossoli e dopo 52 minuti il fucile
- non viene scattata la foto a un importantissimo elemento di prova a carico di Oswald
- il capitano Fritz omette la verbalizzazione di due giorni di interrogatorio del sospetto
- un esercito di poliziotti permette a Jack Ruby di ammazzare il sospetto alla centrale di polizia.
Considerando quello che Ferrero intende per “cose da pazzi”, mi sembra evidente che per lui gli episodi di cui sopra rappresentano solo delle innocenti distrazioni.

3)Riguardo al tenente Day, Ferrero farebbe meglio a rileggersi la testimonianza di questo poliziotto. Day, deponendo davanti alla Commissione, affermò di aver scritto sul sacco la frase “Trovato vicino alla finestra del sesto piano da dove furono sparati i colpi. Potrebbe essere stato usato per trasportare il fucile” subito dopo il suo ritrovamento. E quindi al TSDB e non alla centrale di polizia. Comunque la scritta lascerebbe intendere che il sacco fu ritrovato dopo il fucile, e visto che il covo fu scoperto alle 13.10 e il fucile alle 13.22, dobbiamo supporre che il sacco non fu notato per almeno 15 minuti dopo la scoperta del covo stesso. E questo rende ancora più incredibile l'invisibilità di quel sacco così evidente. Per di più, proprio a causa dell'importante significato che quella scritta attribuiva al sacco, riesce ancor più difficile comprendere come abbiano potuto, quei signori, dimenticarsi di fotografarlo. In nessun momento della testimonianza di Day si riesce a capire chi trovò il sacco, a che ora, e soprattutto perchè non era stato fotografato nella posizione originaria. L'interrogante, avvocato Belin, del resto, non fece nessun tentativo per chiarire questi punti.
Rifaccio notare che il tenente Day, forse perchè aveva sbagliato mestiere, non fotografò, oltre al sacco grande, anche il sacco piccolo e i resti di pollo sparsi nelle immediate vicinanze del covo.
Questo soggetto dimenticò di fotografare, così come previsto, anche l'unica impronta che lui disse di aver trovato sul fucile di Oswald. Non contento, informò l'FBI di averla rilevata solo dopo che l'FBI stesso aveva restituito il fucile sul quale non aveva trovato nessuna impronta. Se il comportamento professionale di questo poliziotto mirava ad attirare su di sé un po' di sospetti, credo che Day abbia centrato in pieno il suo obiettivo.

4)Ho paura che a volte si abbiano difficoltà a comprendere l'italiano. Non ho mai messo in relazione con Oswald il piccolo sacco e il pollo che si presume avesse contenuto. Ho solo detto che alcuni poliziotti dichiararono di aver visto solo QUEL sacchetto e dei resti di pollo.

5)Ci vuole una bella faccia tosta per affermare che il sacco non era ingombrante. Secondo il detective Studebaker, e cioè uno di quelli che il sacco lo videro e di cui Ferrero si fida ciecamente, le dimensioni erano di 3,5-4 feet di lunghezza e di 8 inches di larghezza, che corrispondono a 1,05-1,2 metri di lunghezza e a 20 centimetri di larghezza. E la foto davanti al deposito da esattamente l'idea della scarsa potenzialità del sacco a non essere notato.

6)Per quanto riguarda le fibre trovate nel sacco, la risposta categorica che mi viene data è un insulto alla ragionevolezza e all'obiettività. Stombaugh dichiarò di non poter stabilire nulla in proposito. Le fibre potevano provenire ma potevano allo stesso modo non provenire dalla coperta. Traduzione: quelle fibre non provavano un bel niente. Ma per Ferrero è lo stesso, in fin dei conti sono cavoli di Oswald.

7)Per verificare quante impronte si lasciano su un sacco come quello che si presume fu utilizzato da Oswald, bisognerebbe fare esattamente quello che fece Oswald, tenendo presente che Oswald doveva stare attento a non rivelarne il contenuto e che il fucile era smontato in dodici pezzi.
Chi dovesse fare questo esperimento, mi informi sui risultati. Grazie.

8)Ferrero ha dimenticato di commentare, per i suoi lettori, il mio riferimento al fatto che l'FBI stabilì che erano stati utilizzati, per il confezionamento del sacco, la carta e il nastro adesivo del reparto imballaggi del deposito. Quel nastro poteva essere usato solo all'interno del deposito, e il responsabile del reparto non vide mai Oswald avvicinarsi al suo banco, mentre dichiarò che lui non se ne allontanava mai. Indovinello:quando Oswald confezionò il sacco?

9)E' vero che fu Frazier a parlare delle bacchette per tende. Ma fu il capitano Fritz a riportare le ritrattazioni di Oswald sul contenuto del sacco. Come ho già detto nel precedente intervento, non credo a nulla di quello che dice questo signore. Oltre ad aver omesso i verbali degli interrogatori, il capitano Fritz fornì davanti alla Commissione un indecoroso spettacolo, inflazionando il resoconto stenografico della sua testimonianza di “non so”, “non ricordo”, “forse”, “non c'ero”, e via di questo passo. Il rappresentante di una seria commissione d'inchiesta avrebbe dovuto buttarlo fuori a pedate nel culo.





Post: 138
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30/01/2004 10:12

Il commento che resta da fare, a favore dei lettori:


1)In caso Wallace trovati 30 punti di contatto. Stop. Per legge Stati Uniti essere cinque volte la quantità sufficiente. Ri-stop. Punto e a capo.



SE CI SONO PUNTI DI NON (NON) CONTATTO (E CE NE SONO, IN QUESTO CASO) VE NE POSSONO ANCHE ESSERE 800 DI CONTATTO MA LA RISPOSTA E' SEMPRE LA STESSA: SONO IMPRONTE DIVERSE.

Per il resto ritengo chiarite le posizioni e ringrazio chi mi ha scritto per essere riuscito a capire bene la questione.


Federico Ferrero
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