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21 Novembre '63. elementi per una storia di ordinaria follia.Teoria del canarino.

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2007 18:49
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21/11/2003 14:14

"Il primo maggio, casualmente, ho acceso la tv su rai 3 dove ho intravisto un film in bianco e nero con Burt Lancaster. Vuoi vedere…ed infatti era proprio il film “L'uomo di Alcatraz” del 1962, diretto da John Frankenheimer. Non avendolo mai visto, ho subito attivato il videoregistratore. E’ un film famoso che meritava di essere visto e il protagonista, Robert Stroud, è citato nel libro di Verdegiglio – pag.385 - come tessera di quel mosaico di suggestioni che potrebbe aver spinto Oswald verso il suo destino.

Robert Stroud, condannato nel 1909 all'ergastolo per omicidio, divenne un famoso ornitologo, massima autorità in fatto di malattie dei canarini. Su di lui vennero scritti articoli e fatto, appunto, un film. Un personaggio, appunto, all’epoca.

Robert Stroud muore il 21 Novembre 1963, a 73 anni. La notizia forse è stata tramessa per radio-tv in giornata e ascoltata da Oswald, alla sera, in caso di Ruth Paine…forse-



La storia:

-Oswald, al ritorno dalla russia, entra al cinema, senza pagare( era abituato al sistema sovietico) e vede il film su Robert Stroud, allora ancora vivo. Il film termina con la negazione della grazia. Lee si appassiona al caso, ci si rispecchia: la nullità diventa famosa. Lee si incavola con JFK che ha negato la grazia al suo modello.

-La mattina del 21 novembre del ’63. Lee è al lavoro e apprende dalla radio che Stroud è morto in carcere. Chiede al suo amico Frazier di andare a casa di giovedì, così potrà vedere alla TV cosa dicono. Un sentimento di rabbia lo invade “ ah se fossi al suo posto” pensa Lee…nel contempo nella sua mente si affaccia l’idea di farla pagare a JFK per la mancata grazia. La sua mente sintetizza: Uccidere JFK, andare in carcere come Stroud, diventare famoso.
Inventa la storia delle aste.

-Alla sera a casa di Paine, prende il fucile.

Stefano
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21/11/2003 23:45

Si,è verosimile,le cose potrebbero essere andate propio così.Naturalmente non sapremo mai cosa passò in quelle ore nella mente di Oswald,ma la decisione deve essere stata presa in quei due o tre giorni tra martedì 19 e giovedì 21 novembre,forse addirittura lo stesso 21.Oswald era un balordo un pò fuori di testa che credeva di essere una specie di genio mentre in realtà si comportava in modo incoerente ed ingenuo.Lo dimostra il tentativo assurdo di rientrare in Unione Sovietica,o di andare a Cuba,compiuto nel settembre del 1963 quando si recò in Messico (era propio lui,come testimonia la moglie Marina,vedi intervista pubblicata su "chi" dell 8 ottobre scorso,pag.72).Probabilmente non aveva neanche bene in mente un piano per dopo,se il colpo gli fosse riuscito.Forse sperava di riuscire a scappare in Messico per poi essere accolto in un paese comunista come un eroe,oppure voleva farsi prendere per diventare un nuovo Stroud,chissà.certo sarebbe una triste e amara ironia se l idea di uccidere Kennedy gli fosse stata ispirata da un regista e da un attore,entrambi Kennediani di ferro , come Frankenheimer e Lancaster.
carmelo pugliatti
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22/11/2003 01:08

Per favore siate piu' razionali...
Sono Carlo..vivo in USA e piu precisamente in florida. Seguo con passione e molta cura i vari punti di vista e le ricerche sull'omicio JFK. Vado spesso in New Orleans..conosco bene le zona e conosco personalmente il Sig. Alba.(garagista sulla magazine street ed amico di Oswald). Per iniziare fatemi dire che quando si discute di questo omicidio bisogna mettere da parte le proprie idee politiche. Dire che Oswald non ha pagato il biglietto del Texas theather perche pensasse di trovarsi in Russia e' solo una offesa al sito e alla discussione..Pertanto non voglio assolutamente contestare l'amico che nel forum aveva fatto la battuta sulla Russia pero' almeno un po di serieta'..mi perdonerai amico..scusami..Voglio dire a tutti che se volete chiedermi qualunque cosa su Oswald, New Orleans, Dallas, etc.. sono a vostra disposizione..Inoltre ho foto fatte da me in New Orleans..ho intervistato e conosciuto persone che sapevano di Oswald, Ferrie, C. Bertrand..etc..Vi saluto e scrivetemi. Grazie
Post: 167
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22/11/2003 09:36

Forse non è così evidente, ma il mio post è solo un’ ipotesi, un racconto basata su alcuni elementi reali. Una versione piena di forse ( si puo’ leggere la mente di un uomo?) ma “normale”, senza coinvolgere l’universo mondo : una storia di ordinaria follia, appunto. Forse è troppo provocatoria per i complottisti ad oltranza? Spero che la razionalità non coincida con il complotto.


Per Carlousa.
Benvenuto al forum JFK! La tua partecipazione sarà sicuramente interessante.

PS
“Dire che Oswald non ha pagato il biglietto del Texas theather perche pensasse di trovarsi in Russia e' solo una offesa al sito e alla discussione”. Scusa, ma dov’è scritto? Nel mio racconto il cinema è generico, l’abitudine al sistema sovietico un’ipotesi. Suggestiva se vuoi, ma il rapporto con il cinema, inteso come luogo, doveva contare qualcosa per LHO se nel momento del pericolo l'ha visto come un rifugio.

[Modificato da Stefano F. 22/11/2003 9.40]

Stefano
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22/11/2003 11:04

Frankenheimer e Lancaster
Per Pugliatti e per chiunque sia interessato...
Su Frankenheimer e Lancaster "kennediani" di ferro, vorrei appuntare due (almeno) fatti.
1) John Frankenheimer è stato il regista di Va' E Uccidi, film tratto da The Manchurian Candidate: a mio modesto avviso, un piccolo capolavoro, girato nel 1961... parla di Controllo mentale, e di un assassino che ha molti tratti in comune con Lee Harvey Oswald. E' un altro fatto che Sinatra, messo gentilmente alla porta dal clan Kennedy per le sue "onorevoli" frequentazioni mafiose, dopo aver prodotto ed interpretato il suddetto film, ritirò dalla circolazione il film (tentò di farlo) quando ci furono i fatti del 22/11/1963. Era sconvolto dalle "inquietanti somiglianze" fra il film e la realtà.
Pochi ancora sanno, poi, che fu Frankenheimer ad accompagnare RFK all'hotel dove fu poi ucciso.
2) Burt Lancaster, ottimo attore (fantastica la sua interpretazine ne L'Uomo dei Sogni), ha interpretato Azione Esecutiva, film in cui adombra l'ipotesi dei petrolieri texani. Una vendetta contro presunti colpevoli?

Grazie a tutti, e benvenuto a CarloUSA per il suo arrivo: sei stato anche a Baton Rouge?
Simone Colzani

PS Per Stefano, bella storia e soprattutto bel film, ma era meglio segnare la tua idea come ipotesi [SM=g27817]

[Modificato da clorammina 22/11/2003 11.05]

Post: 2
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23/11/2003 00:25

Grazie per il benvenuto..
Ho seguito in questi giorni la tv qui in USA e fortunatamente History Channel ha dedicato per tutta la settimana dalle 20.00 alle 23.00 specials sull'assassinio. E' stato molto bello..specialmente oggi 22 Nov. E poi specialmemte in Usa dove l'informazione e' molto filtrata..o e' inesistente. No caro amico, non sono mai stato a Baton Rouge, pero' spero di andarci al piu' presto..anche li' ci sono delle connessioni per quanto rigurda David Ferrie. In futuro vorrei organizzare e magari fare da guida per tutti gli Italiani che vogliono venire qui in Usa (New Orleans - Dallas...etc.) Io vivo a 2 ore di auto da New Orleans..quindi...e poi posso mettere a disposizione due letti. Di questo vorrei parlare anche con Gary Mack che e' il presidente e fondatore del Dealey Plaza sixth floor Museum e nonche' un guru dell'assassinio di JFK. Vi prego di indirizzarmi le vostre opinioni e domande..Comunque io faccio parte della schiera dei complottisti..Vi ringrazio..Ciao dalla Florida
Post: 357
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23/11/2003 03:06

mi associo a StefanoF. e a Pugliatti. Benvenuto a Carlousa
Ho letto con estremo interesse l'ipotesi per niente peregrina della vicenda Stroud nel caso Oswald. Io stesso, come ha correttamente riportato Stefano, ipotizzo che uno come Oswald possa essere stato influenzato dalla celebrità raggiunta da un ergastolano. E lo dico anche sulle tracce di quanto scrive Don De Lillo (che ho incontrato di recente e mi ha gentilmente scritto da New York)nel suo LIBRA: proprio De Lillo ipotizza che Oswald immagini, nei due giorni successivi alla cattura, di diventare una celebrità carceraria. Certo le coincidenze e le assurdità del caso in tutta questa vicenda fanno rizzare i capelli e mi fanno ridere quelli che s'industriano a cercare una "logica" nel coacervo di circostanze pazzescamente casuali (spostamenti, orari, scelte fra due possibilità, contrattempi)che si sono verificate a Dallas tra il 21 e il 24 novembre 1963. Sono felice che sia entrato nel Forum Carlousa e rispetto le sue convinzioni, che spero non siano pregiudiziali ma frutto di lunghi studi balistici, criminologici e medico legali di cui spero vorrà parlarmi. A New Orleans andai nel febbraio 1993: una città strana, acquosa, calda, umida, inquietante a dispetto della gaiezza e del brio jazzistico e sensuale del Vieux Carré (il Quartiere Francese),mezza America mezza Europa mezza Africa. La Magazine Steeet in fondo alla quale abitava Oswald è lunga chilometri, l'edificio dov'era l'ufficio di Banister in Camp Street non esiste più (Stone ne utilizzò uno simile in un'altra zona), al suo posto c'è un complesso moderno. La casa di Shaw, nel Quartiere Francese, l'ho potuta invece fotografare, così come ho parlato col signor Tortorici, un italiano proprietario di un ristorante proprio davanti alla Procura Distrettuale che era non solo il ristorante di Garrison ma anche una specie di suo quartier generale secondario: fu lì che Garrison apprese dalla TV i dettagli dell'attentato, non nel fantomatico ristorante Napoleon citato nel film di Stone. Tutti i bar e i ristoranti citati da Gasrrison nel suo libro erano ancora lì nel 1993. Ho fotografato il centro commerciale davanti al quale Oswald distribuiva i suoi manifestini filocastristi e il cadente garage dove lavoravano Oswald e Adrian Alba. Non credo che Alba abbia oggi molto più da dire rispetto a quanto abbia detto allora, e cioè che Oswald era un tipo un pò strano, fanatico delle armi, con idee un pò fuori di testa e che passava più tempo nel suo garage che sul suo posto di lavoro della Reily Coffee, fino a farsi licenziare. Di Baton Rouge era Perry Russo, che compare nel film di Stone fra gli avventori del bar che inneggiano alla morte di JFK non appena giunge dalla TV la conferma del decesso del Presidente. Russo descrisse il presunto Oswald da lui incontrato con una corta barbetta incolta che Oswald (sempre sbarbato)non ebbe mai in vita sua. Quello che mi ha sempre stupito delle sue per me assurde affermazioni è che un complotto contro il Presidente sarebbe stato ordito così, davanti ad estranei,al termine di una festicciola casalinga. Io non so se Russo fosse o no in buona fede: può darsi, ma sta di fatto che deve aver preso una cantonata pazzesca o ricordava male persone e circostanze. Il povero Ferrie, a parte il torto di essere stato uno degli istruttori della pattuglia aeronautica civile (una sorta di "boy scout del cielo")nella quale era stato iscritto Oswald da adolescente, non c'entrava proprio nulla con l'assassinio di Kennedy, a dispetto dei sospetti pesanti di Garrison e Stone. Non fu ucciso, ma morì per un'emorragia cerebrale (aneurisma) e il professor Di Tondo, primario anatomopatologo dell'Università La Sapienza di Roma, mi ha detto che picchi pressori da stress adrenalinici prolungati (Ferrie non dormiva da qualche giorno, faceva uso di cocktail di farmaci antitumorali di sua invenzione, si sentiva braccato dalle accuse di Garrison)producono in soggetti predisposti la rottura di questi vasi già compromessi. Clay Shaw non c'entrava nulla con l'attentato a Kennedy e lo stress accumulato nel lungo processo lo portò ad un cancro che lo uccise qualche anno dopo, esattamente come Enzo Tortora in Italia. Molte scuole di pensiero medico correlano ormai sempre più spesso l'insorgere di forme tumorali a concause fisiche (Shaw era un tabagista accanito)e psichiche (depressione, stress). Non mi impressiona, caro Carlousa, la percentuale maggioritaria di americani che crede al complotto: non fa assolutamente testo. Chi risponde a questi sondaggi non solo non ha mai letto i volumi di Warren e dell'HSCA, ma non ha la minima conoscenza dei risvolti balistici, medico legali e criminologici dei fatti: crede al complotto per fede pregiudiziale e se gli si sottopongono le prove raccolte salta su dicendo che le prove sono state distorte o distrutte da "loro", i soliti "servizi deviati", i cattivoni che agiscono nell'ombra (e che ovviamente non hanno mai un nome). Spero che Lei, nuovo amico del Forum, abbia questa preparazione, in modo da confrontarci su questioni concrete. Ancora benvenuto e a presto. DV
Diego Verdegiglio
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23/11/2003 08:24

Esteri

23 nov 05:56 Kennedy: il fratello di Lee Oswald non crede al complotto politico


NEW YORK - Non crede al complotto politico Robert Oswald, fratello di Lee, l'uomo che e' ritenuto l'assassino di John Fitzgerald Kennedy. In una intervista alla Abc Robert Oswald ha infatti affermato che e' stato suo fratello, perche' soffriva di turbe mentali e cercava di attirare su di se' l'attenzione. (Agr)

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Esteri

23 nov 01:02 Quarant'anni fa l'omicidio Kennedy: in migliaia sul luogo dell'assassinio


DALLAS - Sono migliaia le persone che si sono ritrovate spontaneamente nel luogo dove quarant'anni fa veniva assassinato il presidente Kennedy a Dallas. Lo riportano i media americani, che dedicano ampio spazio alla commemorazione. (Agr)
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[Modificato da Stefano F. 23/11/2003 8.27]

Stefano
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23/11/2003 18:01

Caro Diego...
Caro Diego..
Nel leggere la tua risposta lucidissima mi e' sembrato di vedere una persona cioe' tu, che vuole mostrare i muscoli...di sapienza in materia..Non fa per me...Poi..mi dici dove non trovi le prove contro Ferrie?? Mi dici che libri hai letto?? Mi dici le pubblicazioni e le riviste dell'epoca che hai letto? No per carita' non voglio mostrare i muscoli..non e' giusto usare il forum per questo..ma vedo che quando si parla di Garrison e dei vari complottisti si va' nel volgare..quasi da fascio va'..Quindi sono prontissimo a parlare ed a partecipare al forum con un pizzico di rispetto per tutti noi..Leggendo alcuni commenti, anzi molti dei commenti per tutti gli argomenti del forum, vedo che si parla con una certa volgarita' da prendersi a pesci in faccia...Io credo che se mettiamo da parte la volgarita' e magari ci mettiamo un po' di piu pazienza e obbietivita' arriveremo sicuramente a parlare e confrontarci meglio..Vi ringrazio a tutti Voi amici che mi avete accolto con un saluto nel forum..A presto e Grazie!!
Carlousa
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23/11/2003 18:18

Ancora per Diego
Carissimo amico Diego...
Comne fai a dire che non ci sia stata manomissione (evidentissima!!!) nel trovare le prove da parte della CIA e FBI o i cattivoni come li chiami tu? Mi dici il metodo? I libri che hai consultato (a parte la commissione Warren)? Parti subito in quarta dicendo che non ci sono manomissioni...ma non ci puo' essere un dialogo cosi' capisci?..Mah...non so'...fammi sapere perche' non ci sono state manomissioni da parte dei servizi..sono cosi' evidenti che in America (forse tu non lo puoi sapere perche' non vivi qua')tutti diciamo un 90% sono consapevoli che ci sono state delle manomissioni da parte CIA e FBI..addirittura chi crede che Oswald sia stato l'unico a sparare al Presidente ora crede nelle manomissioni. Quindi non partiamo in quarta...e mettiamo da parte i muscoli...ok?
Mi perdonerai Diego...
Carlousa
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23/11/2003 22:46

Caro Carlousa,qui non si tratta di muscoli ma di cervello.
Caro Carlousa,qui non si tratta di muscoli ma di cervello.E anche in America i "cazzari" abbondano. Se partiamo da boiate come l'uomo sulla collinetta, lo sbuffo di fumo,la testa che va indietro, il proiettile impossibile, il cervello scomparso, la doppia autopsia, lo scambio delle bare e i testimoni uccisi, lascio perdere subito qualunque confronto. Io ho letto credo tutto ciò che fino al 1998 si poteva leggere, comprese le cavolate di Lifton, di Lane, di Weisberg, di Groden e compagnia: autori di cui non condivido quasi nulla. A questo punto sono io a chiederLe (o a chiederti, se preferisci il "tu")quali opere avrebbe consultato. Il fatto che abiti in USA è un vantaggio per la visita dei luoghi, non certo per la credibilità di certe affermazioni. Ci sono autori americani che scrivolo balle colossali e il fatto che siano americani non li salva dal ridicolo. Se il punto di partenza del nostro confronto devono essere le prove che sarebbero state "manomesse o nascoste" da polizia di Dallas, sceriffo, FBI, CIA, Dipartimento di Stato, Rangers del Texas e Servizio Segreto, mi fermo subito qui e lasciamo pure perdere. E' stato un piacere leggerla. Il mio libro è stato ritenuto da "addetti ai lavori" un'indagine seria e non sono disposto a bruciare cinque anni di ricerche in sterili polemiche. In ogni caso, La saluto cordialmente, pur senza dover mostrare nessun muscolo e senza nessuna arroganza. DV
Diego Verdegiglio
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24/11/2003 08:10

La ringrazio Sig. DV
Credo che non ci possa essere dialogo tra noi due Sig. Diego..e me ne dispiace per le ragioni che le ho citato prima. Sono davvero dispiaciuto e poi le ripeto in America queste fazioni da stadio condite con un po' di volgarita' in rete ne trova pochissima...Ad ogni modo i libri che lei puo' trovare in Italia sono tra il 20% e il 30% rispetto alla produzione Americana.. Provi a comprarne uno nuovo su Amazon ammesso che sappia leggere la lingua Inglese. Tuttavia mio caro amico Sig. Diego sarei davvero interessato a comprare questa sua pubblicazione. La prego di informarmi come la posso ottenere. Gli Americani? Lasciamoli stare...poverini...non hanno un'informazione seria in TV e in Radio..pero' i libri sono di ottima fattura.
Cordiali Saluti Sig. Diego
Carlousa
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25/11/2003 14:11

Re:

Scritto da: Stefano F. 23/11/2003 8.24
Esteri

23 nov 05:56 Kennedy: il fratello di Lee Oswald non crede al complotto politico


NEW YORK - Non crede al complotto politico Robert Oswald, fratello di Lee, l'uomo che e' ritenuto l'assassino di John Fitzgerald Kennedy. In una intervista alla Abc Robert Oswald ha infatti affermato che e' stato suo fratello, perche' soffriva di turbe mentali e cercava di attirare su di se' l'attenzione. (Agr)



classica domanda da complottista convinto.... ^__^ è se Oswald era così fuori di testa come avrebbe avuto la calma e i riflessi necessari per sparare quei tre colpi a Kennedy????
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25/11/2003 14:41

Caro Carlousa, per l'acquisto del mio libro può contattarmi alla mia email dv52@libero.it.Grazie.
Diego Verdegiglio
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25/11/2003 14:43

x emulman,
non le sembra una domanda un po' affrettata? Non sono il più qualificato per rispondere, ma immagino sia noto a tutti, anche tramite numerose recenti serie in TV, l'esistenza di varie forme di patologie mentali(il classico serial killer freddo ed implacabile). Parlando più seriamente, ti posso citare l'interessante intervista -rilasciata a Verdegiglio per il suo libro- al Prof. Mastronardi, Psichiatra-Criminologo nonché docente universitario, che inserisce Oswald nella categoria degli psicopatici paranoici. Io qui sintetizzo ed è ovvio che sola la lettura completa dell'intervista puo' fornire un quadro completa dell'opinione del criminologo( E nel libro di Verdegiglio non è la sola opinione riportata).
Ho letto le altre domande lanciate da te nel forum. Puoi cpmprendere che dopo tre anni di forum le questione tornano ciclicamente e per questo, prima che qualcuno nel forum trovi il tempo per una risposta esaustiva, ti chiedo per cortesia se veramente sei interessato a conoscere le posizioni di noi warreniani o la tua posizione di complottista è del tipo:"o è andata come dice Stone in JFK o niente, brutti infiltrati della CIA [SM=g27823] ". Grazie
Stefano
Post: 8
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25/11/2003 14:51

io non voglio certamente deridere nessuno, mi piacerebbe solo conoscere la verità, tutto qua...però anche voi vi comportate come i complottisti: li sbugiardate dicendo che son tutte balle e cose del genere, siete solo di parte o che? dato che io rilevo contraddizioni nel sito di Ferrero mi piacerebbe tanto sentire una esaustiva risposta per capire dove sta la verità.
Post: 7
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25/11/2003 18:06

Emulman, hai perfettamente ragione...
Cari amici...
Emulman ha posto una questione molto semplice...in verita' chi non crede nei cosidetti Warreniani non e' detto che sia una persona che non sa' o che non legge i libri..Qui nel forum ci si deve confrontare e non essere faziosi al massimo.
Poi..smettiamola di mettere in discussione sempre il film di Stone..giusto o non giusto..per favore..E poi per l'ennesima volta per quanto riguarda la Cia e Fbi ci sono state delle gravissime manipolazioni..ma non c'erano dubbi..In America non si discute piu' di questo..E quindi dopo 40 anni ancora si sa' poco dell'omicio JFK..mancano dei pezzi di puzzle che la Cia e fbi hanno sottratto o occultato..Ma credo che sia inutile discutere di questo perche' difficilmente le due agenzie piu' le altre ci informeranno..
Ad ogni modo invito tutti se e' possibile per voi reperire la copia di dicembre di American History interamente dedicata all'assassinio di JFK. Fate il possibile...
Vi saluto carissimi amici.
Carlousa
Post: 1
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02/12/2003 16:44

filosofia spicciola

Scritto da: Stefano F. 21/11/2003 14.14
"Il primo maggio, casualmente, ho acceso la tv su rai 3 dove ho intravisto un film in bianco e nero con Burt Lancaster. Vuoi vedere…ed infatti era proprio il film “L'uomo di Alcatraz” del 1962, diretto da John Frankenheimer. Non avendolo mai visto, ho subito attivato il videoregistratore. E’ un film famoso che meritava di essere visto e il protagonista, Robert Stroud, è citato nel libro di Verdegiglio – pag.385 - come tessera di quel mosaico di suggestioni che potrebbe aver spinto Oswald verso il suo destino.

Robert Stroud, condannato nel 1909 all'ergastolo per omicidio, divenne un famoso ornitologo, massima autorità in fatto di malattie dei canarini. Su di lui vennero scritti articoli e fatto, appunto, un film. Un personaggio, appunto, all’epoca.

Robert Stroud muore il 21 Novembre 1963, a 73 anni. La notizia forse è stata tramessa per radio-tv in giornata e ascoltata da Oswald, alla sera, in caso di Ruth Paine…forse-



La storia:

-Oswald, al ritorno dalla russia, entra al cinema, senza pagare( era abituato al sistema sovietico) e vede il film su Robert Stroud, allora ancora vivo. Il film termina con la negazione della grazia. Lee si appassiona al caso, ci si rispecchia: la nullità diventa famosa. Lee si incavola con JFK che ha negato la grazia al suo modello.

-La mattina del 21 novembre del ’63. Lee è al lavoro e apprende dalla radio che Stroud è morto in carcere. Chiede al suo amico Frazier di andare a casa di giovedì, così potrà vedere alla TV cosa dicono. Un sentimento di rabbia lo invade “ ah se fossi al suo posto” pensa Lee…nel contempo nella sua mente si affaccia l’idea di farla pagare a JFK per la mancata grazia. La sua mente sintetizza: Uccidere JFK, andare in carcere come Stroud, diventare famoso.
Inventa la storia delle aste.

-Alla sera a casa di Paine, prende il fucile.




Se Oswald puntava alla celebrità, oltre che alla vendetta, arrivando ad uccidere JKF, perchè non ha mai ammesso davanti alle telecamere ciò che aveva fatto?
Lui ha SEMPRE negato: anzi, ha affermato che il suo interrogatorio (senza avvocati....ma che strano!) riguardava l'omicidio di un agente di polizia (Tippit).

Stefy
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03/12/2003 00:38

Cara Stefy, Lei IGNORA molte cose (evito di proposito il participio presente)
Cara Stefy,
se Lei si fosse adeguatamente informata, non IGNOREREBBE che Oswald negò in due giorni perfino cose su di lui che la polizia aveva accertato senza dubbio alcuno. Se Lei leggesse le interviste che ho raccolto io da noti criminologi, come il Prof. Mastronardi, docente di psichiatria all'Università La Sapienza di Roma, capirebbe quali sono i contorti percorsi mentali di uno psicopatico del genere, che fugge lasciando dietro di sé tracce del suo crimine. Se Lei, invece di spargere dubbi, si fosse informata sul fatto che Oswald, fin dal momento della cattura, rifiutò qualunque avvocato gli fosse offerto (anche gratuitamente, dall'Associazione delle Libertà Civili e dall'Associazione degli Avvocati di Dallas)che non fosse John Abt di New York (che non conosceva Oswald e che Oswald conosceva solo per averne letto da qualche parte). Se Lei si fosse informata sul fatto che non fu possibile rintracciare Abt, che era nei boschi per il week end, e che gli avvocati dell'Associazione degli Avvocati di Dallas che si recarono in cella accertarono che Oswald rifiutava la loro assistenza legale gratuita (il catturato ha DIRITTO ad un avvocato; non è un suo DOVERE accettare chi gli viene proposto), non avrebbe posto queste domande. Capisco che è più bello fantasticare, ma QUESTO è un sito serio, dove è indispensabile documentarsi almeno un pò, almeno nelle FAQ. Spero di rileggerLa. Cordiali saluti. DV
Diego Verdegiglio
Post: 2
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03/12/2003 10:01

Re: Cara Stefy, Lei IGNORA molte cose (evito di proposito il participio presente)
Caro Diego
ma certo che sono ignorante in materia!!!
Le assicuro che non era mia intenzione "spargere dubbi" o "fantasticare" (solitamente tendo a fantasticare su una vincita al lotto più che su un omicidio).

Mi scuso per aver preso parte al Suo forum così SERIO: le prometto che non Le farò più perdere tempo e continuerò a leggere libri di persone così terribilmente discutibili come Bisiach o lo stesso Garrison.
Cordialmente
Stefy

PS: un consiglio da una persona qualunque: sia meno aggressivo nelle risposte! Il suo sito non è una fede: non siamo tenuti a credere per forza a ciò che Lei scrive.




Scritto da: Diego Verdegiglio 03/12/2003 0.38
Cara Stefy,
se Lei si fosse adeguatamente informata, non IGNOREREBBE che Oswald negò in due giorni perfino cose su di lui che la polizia aveva accertato senza dubbio alcuno. Se Lei leggesse le interviste che ho raccolto io da noti criminologi, come il Prof. Mastronardi, docente di psichiatria all'Università La Sapienza di Roma, capirebbe quali sono i contorti percorsi mentali di uno psicopatico del genere, che fugge lasciando dietro di sé tracce del suo crimine. Se Lei, invece di spargere dubbi, si fosse informata sul fatto che Oswald, fin dal momento della cattura, rifiutò qualunque avvocato gli fosse offerto (anche gratuitamente, dall'Associazione delle Libertà Civili e dall'Associazione degli Avvocati di Dallas)che non fosse John Abt di New York (che non conosceva Oswald e che Oswald conosceva solo per averne letto da qualche parte). Se Lei si fosse informata sul fatto che non fu possibile rintracciare Abt, che era nei boschi per il week end, e che gli avvocati dell'Associazione degli Avvocati di Dallas che si recarono in cella accertarono che Oswald rifiutava la loro assistenza legale gratuita (il catturato ha DIRITTO ad un avvocato; non è un suo DOVERE accettare chi gli viene proposto), non avrebbe posto queste domande. Capisco che è più bello fantasticare, ma QUESTO è un sito serio, dove è indispensabile documentarsi almeno un pò, almeno nelle FAQ. Spero di rileggerLa. Cordiali saluti. DV

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