IMPORTANTE.INTERVISTA DI MARINA OSWALD

Segnalo sul numero di "CHI" in edicola questa settimana la prima puntata di un interessantissima intervista a Marina Oswald.Riassumo brevemente il contenuto.L ex signora Oswald dichiara che: 1-Oswald ebbe notevoli difficoltà per rientrare negli Stati Uniti dall Unione Sovietica (procedura iniziata nel maggio 1961 ed arrivata a compimento "dopo interminabili intoppi amministrativi" nel giiugno 1962) 2-Oswald pentitosi del suo rientro in America,nel settembre 1963 fece un viaggio di sei giorni in Messico cercando di ottenere un visto d ingresso per Cuba dal consolato di quel paese. "A Cuba sperava di trovare una situazione migliore dal punto di vista del lavoro,dato che ammirava il paese che Castro aveva creato".quando le autorità Cubane gli rifiutarono il visto egli allora si recò all ambasciata Sovietica "per ottenere asilo",ma non ebbe miglior fortuna. 3-Oswald trovò lavoro al deposito di libri grazie a Ruth Paine,amica di Marina. 4-Oswald si recò a Irving,dove abitava la moglie separata in un giorno per lui insolito: "Mi ha sorpreso vederlo ad Irving il giorno prima dell assassinio,il 21 novembre" (continua Marina)."Di solito veniva a trovarci solo il fine settimana".5-A proposito di Jack Ruby Marina dichiara:"non ho mai provato odio per Jack Ruby"..."Sentivo che quell uomo provava un amore profondo per il presidente.L assassinio di Kennedy aveva prodotto un impatto profondo sulla gente,ed una tale avversione nei confronti di Lee,che potevo capire come mai Ruby aveva compiuto quel gesto".Marina Oswald continua l intervista dichiarando che nel 1963 all indomani dei fatti essa si fosse convinta che suo marito fosse l assassino del presidente Kennedy,ma che oggi ha cambiato idea.La signora Oswald dichiara che Lee Harvey "ammirava moltissimo il presidente";"perchè mai Lee avrebbe dovuto uccidere un uomo che ammirava tanto"? Tuttavia subito dopo Marina afferma che Oswald aveva dei forti motivi di rancore contro il governatore Connely,cui aveva scritto una volta tornato dal suo viaggio in Messico,per chiedere il suo aiuto per tornare in Unione Sovietica,ma senza ottenere alcuna risposta."Nella mia testimonianza davanti alla commissione Warren ho dichiarato che,se mio marito avesse voluto uccidere qualcuno la sua vittima non avrebbe mai potuto essere John Kennedy,FORSE IL GOVERNATORE DEL TEXAS JOHN CONNELY" .

Marina,oggi,può pensare ciò che vuole.Se LHO avesse voluto davvero colpire Connally,e non JFK,lo avrebbe fatto tranquillamente.

Naturalmente non deve esser facile per lei essere la moglie dell uomo che ha ucciso il presidente degli Stati Uniti,uno dei presidenti più amati.Io ritengo che in realtà Marina SAPPIA che Lee ha sparato a JFK,ma cerca per così dire di "addolcire la realtà".é umano dopotutto.Le sue dichiarazioni mi sembrano importanti,non tanto perchè dica qualcosa di nuovo,ma perchè ancora una volta è da fonte "autorevole" si smontano alcune leggende (i sosia di Oswald in Messico,la facilità con cui sarebbe rientrato negli Stati Uniti dalla Russia,la assoluta casualità della sua assunzione al deposito dei libri,la sua presenza sospetta a Irving in un giorno per lui insolito,ecc).

Concordo, Sig. Pugliatti.E poi Marina è in mano a LarryHoward,"mercante del complotto"che conobbi a Dallas...