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OT:L apollo tornerà a volare?

Ultimo Aggiornamento: 17/06/2003 03:19
Post: 94
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12/06/2003 02:57

Potrei agganciare facilmente l argomento del mio post al tema del sito ricordando che fu propio John F.Kennedy il promotore ed il maggior sostenitore del progetto Apollo,che può considerarsi a tutti gli effetti una "creatura" della sua amministrazione (e pare che questo fu uno dei motivi che spinse Richard Nixon a "silurare" il programma,sostituendolo con il " suo" Space Shuttle).Potrei,ma non lo farò.Mi consenta Ferrero una piccola digressione,anche in considerazione del fatto che,mi sembra di ricordare, alcuni degli amici del forum sono appassionati di temi legati all astronautica.La notizie è clamorosa;un altra icona degli anni 60 sta per tornare:la capsula Apollo.Dopo la tragedia del columbia la Nasa è stata chiamata a risolvere un grave problema,trovare un astronave "leggere" che porti gli ecquipaggi alla stazione internazionale ,ed assicuri una scialuppa di salvataggio per la stessa stazione.La risposta piu semplice,facile ed economica verso la quale sembra si stiano orientando tutti gli esperti è una riedizione della capsula apollo.La capsula verrà ricostruita con nuovi materiali piu ,e leggermente ingrandita in modo da contenere sino ad un massimo di sei o sette astronauti.Tutti i sistemi di bordo verranno ovviamente aggiornati,ed il modulo di servizio (quello con i motori) sarà piu piccolo rispetto al vecchio modello.La capsula verrà portata su,o nella stiva dello shuttle (in versione scialuppa di salvataggio per la stazione) o lanciata da un razzo Atlas di ultima generazione,e potrà essere riutilizzabile per piu missioni con la semplice sostituzione dello scudo termico.Al rientro ammarerà nell oceano come ai vecchi tempi,o potrà scendere sulla terra ferma come le russe soyuz.Rispetto allo sviluppo del previsto "minishuttle" costerà infinitamente meno,e sarà disponibile entro 5 o 6 anni.Gli astronauti dello shuttle partono con semplici tute a pressione arancioni,ed in caso di "passeggiate nel cosmo" indossano i veri e propi scafandri .Questo sulla capsula ,anche in versione allargata,non sarà possibile per motivi di spazio,quindi si tornerà a parire indossando bianche tute spaziali derivate da quelle apollo (anche in questo un ritorno al passato).Infine,nel caso che si volessero programmare delle nuove spedizioni lunari per gli anni 10,la capsula apollo sarebbe assolutamente perfetta come astronave madre.in fondo è nata per questo.Grazie JFK.
carmelo pugliatti
Post: 74
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15/06/2003 09:31

segreti spaziali
Vorrei anch’io sottolinerare qualche episodio avvenuto durante la fantastica corsa allo Spazio degli anni ’60, e in particolare nel periodo della presidenza di JFK.
Il 12 Aprile 1961(ora italiana),Associated Press lancia il famoso flash dell’agenzia: “UOMO NELLO SPAZIO. MOSCA, 12. L’UNIONE SOVIETICA HA ANNUNCIATO NEL CORSO DELLA NOTTATA DI AVERE INVIATO UN UOMO NELLO SPAZIO FACENDOLO RITORNARE A TERRA VIVO.AP”. L’impresa di YURY GAGARIN è straordinaria.
E’ l'addetto stampa della Casa Bianca, Pierre Salinger, a dare il comunicato al Presidente del lancio di un
uomo sovietico nello spazio e le congratulazioni di Kennedy, nonostante la botta per gli USA sia forte,non si fanno attendere:
« La conquista ottenuta dall'U.R.S.S.
con la messa in orbita di un uomo ed il suo felice ritorno sulla
Terra é un fatto di grande rilievo tecnico. Facciamo le nostre congratulazioni agli scienziati sovietici ed agli ingegneri che
hanno reso possibile l'esperimento. L'esplorazione del nostro Sistema Solare é un'ambizione che noi e tutta l'umanitá
dividiamo con l'Unione Sovietica e questo rappresenta un importante passo verso questo obiettivo. Anche il nostro program-
ma Mercury per il lancio di un uomo nello spazio tende allo stesso fine ».
Ma c’è qualche lato oscuro che ora noi conosciamo e che in quel periodo si cercava in tutti i modi di censurare. Parlo della eccezionale vicenda dei fratelli Judica Cordiglia, “quelli di Torino”. Un riassunto della loro vicenda si puo’ trovare qui
“Ma altri volarono prima di lui”
Anche la recente notizia che la famosa cagnetta Laika morì già in fase di lancio, contribuisce a squarciare ad un ad uno tutti quei segreti che all’epoca si ritenevano inviolabili.

Stefano
Post: 95
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15/06/2003 18:15

A proposito della vicenda judica cordiglia,e dei presunti "cosmonauti perduti" che precedettero Gagarin,oggi grazie all apertura degli archivi sovietici si può chiarire definitivamente quella vicenda.Nessun cosmonauta russo mori nello spazio prima di Gagarin.Nel corso del periodo 1959-1961 i sovietici effettuarono delle prove di trasmissioni radio tra capsule in orbita e la base di controllo a terra utilizzando nastri registrati.furono queste le voci che i due fratelli torinesi captarono.Finalmente da quando il muro è caduto ed i russi e gli americani hanno in pratica un programma spaziale comune,sappiamo molte cose circa le prime missioni sovietiche.Ad esempio,i russi puntavano tutto sull effetto propaganda dei loro voli.La tecnologia era molto rudimentale (fu un miracolo se,fino al 67,non ci scappò il morto),anche se ai tempi miravano ad apparire piu avanti degli americani in realtà erano molto indietro;inizialmente poterono contare su razzi vettori piu potenti,ma solo perchè avevano puntato tutto in quella direzione fin dalla fine degli anni 40 per supplire alla penuria di buoni bombardieri intercontinentali (su cui invece avevano puntato tutta la loro deterrenza gli Stati Uniti).Preticamente il programma sovietico funzionava cosi:Gli Usa annunciavano di voler inviare un satellite nello spazio per la fine del 57? e loro lanciavano lo sputnik alcuni mesi prima.La nasa annunciava il primo astronauta mercury in volo entro la primavera del 61? ed i russi mandavano su Gagarin ad aprile.Si pubblicizzava l inizio del programma gemini con due astronauti a bordo per il 65? e da Baikonur partivano tre poveretti stipati in una capsula voskod senza nemmeno tute pressurizzate per mancanza di spazio.Il giochetto funzionò fino alla prima passeggiata di un uomo nello spazio:Leonov precedette di un paio di mesi il pubblicizzatissimo esperimento di White,poi però davanti alle difficoltà insormontabili di realizzare un programma di sbarco lunare il meccanismo si inceppò.I sovietici si specializzarono nel ramo "stazioni spaziali",e fecero benissimo,tantè che la loro superata ma robustistissima ed affidabilissima capsula soyuz è attualmente,fino alla ripresa dei voli dello shuttle,l unico traghetto verso la stazione internazionale ISS.
carmelo pugliatti
Post: 75
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15/06/2003 18:50

Tutto quello che riporti è molto interessante e dà un'idea precisa dell'atmosfera in piena guerra fredda. Ho seri dubbi sulla "fortuna" di tutti gli astronauti sovietici. La tecnica dei "manichini parlanti" non giustifica le urla della cosmonauta Ludmilla, ben prima di Valentina Tereskhova, mentre vede le fiamme uscire dalla sua navicella. Morirà dicendo "visciu flama!". Su questo gli ex-sovietici sono ancora molto freddi nel rilasciare informazioni.

lostcosmonauts

[Modificato da Stefano F. 15/06/2003 20.07]

Stefano
Post: 202
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16/06/2003 00:03

Tutto questo è nel libro che ho scritto conFrancescoValitutti("Alla conquista delloSpazio",NewtonCom
Tutto questo è nel libro che ho scritto con Francesco Valitutti("Alla conquista delloSpazio",Newton Compton, 1999). Sui "cosmonauti morti" non abbiamo dato una risposta conclusiva. DV
Diego Verdegiglio
Post: 76
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16/06/2003 05:01

Per quanto riguarda questo aspetto della conquista dello Spazio, credo anch'io che, per ora, non si possa dare un risposta definitiva. La versione ufficiale, sia da parte USA che della ex-URSS è quella riportata correttamente da Carmelo Pugliatti. Resta a mio avviso un notevole margine di dubbio.

un saluto.

PS per DV
Buon compleanno!
Stefano
Post: 96
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16/06/2003 18:20

Ormai i Russi "vuotano il sacco" su moltissime cose,mettendo in piazza tutte le miserie e magagne del passato regime. Ad esempio,anche se la cosa è passata quasi sotto silenzio da parte di ex sessantottini e vari "compagnucci di strada" che affollano le redazioni dei giornali,A Roma in questi giorni si è tenuto un convegno sul famoso "piano solo",il presunto "golpe" dei carabinieri del generale De Lorenzo che avrebbe dovuto scattare nel luglio del 1964.Ebbene,da parte sovietica è stato svelato che le famose "rivelazioni" dell espresso del 67,e le varie fughe di notizie sul golpe erano una gigantesca operazione di "dinsinformatia" orchestrata dal KGB con l aiuto di nostrani "utili idioti"e di traditori prezzolati vari.Dunque non capisco perchè mai mantenere il segreto su eventuali cosmonauti morti nello spazio prima (o subito dopo)Gagarin. Tra l altro sarebbe un preciso dovere morale onorare questi eroi del progresso scientifico.
carmelo pugliatti
Post: 204
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17/06/2003 03:15

Sono d'accordo con Pugliatti: se c'è qualcosa, verrà fuori. Però...
Egregio Signor Pugliatti,
spero che Ferrero non si arrabbi se parliamo di Spazio (ma è comunque un argomento correlato alla presidenza Kennedy). Lei ha ragione: i Russi stanno vuotando il sacco, ma non è detto che lo abbiano ancora vuotato tutto. Potrebbero infatti essere ancora vivi tecnici e funzionari responsabili di quei lanci falliti (pensi che per il mio prossimo libro ho intervistato l'altro giorno un lucidissimo ingegnere siciliano novantenne, laureatosi a Torino nel 1936 con una tesi sulla televisione e che lavorò ai radar italiani dal 1940 al 1943!!!). Anche ammettendo che a bordo delle cosmonavi sperimentali sovietiche vi fossero manichini e registratori a nastro con voci preregistrate, perché mandare messaggi così angoscianti come la voce femminile allarmata e la sensazione tragica di un cosmonauta che ha perduto il controllo della navicella? Perché la frase "Ma tanto tutto questo il mondo non lo saprà mai..."? Cos'è quel rantolo, quel respiro affannoso? E i toni cardiaci accelerati incontestabilmente attribuiti da medici italiani a mammiferi superiori? Era uno scimpanzè, forse un gorilla, destinato a morte certa nel Cosmo dentro una navicella russa? Perchè non ce lo dicono? Lei sa quanto io creda poco alle dicerìe e alle fantasie, ma mi piacerebbe avere una risposta a queste domande. Spero che Mosca si faccia viva, prima o poi. Io l'ho chiesto ad un cosmonauta russo durante un convegno all'ESA di Frascati (durante il quale ho anche avuto la fortuna di avvicinare il "papà dell'astronautica italiana", il prof. Luigi Broglio, ora scomparso), ma non ho avuto una risposta netta. Speriamo bene... Cordiali saluti. DV
Diego Verdegiglio
Post: 205
Registrato il: 18/11/2002
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17/06/2003 03:19

A StefanoF.: Grazie per gli auguri di compleanno, che tuttavia non festeggio più...
A StefanoF.: Grazie per gli auguri di compleanno, che tuttavia non festeggio più...
Diego Verdegiglio
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