Una storia.. un'altra?!?!

ok allora appena cio un po di tempo me la leggo!!!

...Giulia aprì gli occhi e di fronte a lei si ergeva la figura in tuta mimetica di un ragazzo... aveva un visore notturno appoggiato sulla testa ed il cappuccio lasciava intravedere solo i suoi occhi color cobalto..
nella mente di Giulia si susseguivano una lunga serie di immmagini appartenenti alla sera precedente.
Tutto ad un tratto si ricordò quello ke le era successo in quel locale alla periferia della città; non era abituata a bere e quella sera doveva aver alzato un po troppo il gomito.. si trovava li xke un suo amico l'aveva invitata a prendere un drink e a scambiare 2 chiacchiere sullla ricerca di mercato ke stavano svolgendo..la serata era iniziata male visto ke Danny, il suo amico, tardava già da mezz'ora... ad un tratto mentre Giulia stava x andarsene dal locale, Danny entrò all'improvviso dall'entrata sbattendo la porta.. prese Giulia x una mano e la trascinò in bagno... kiuse la porta a kiave e fisso Giulia neji occhi con una lacrima ke gli scendeva lungo il viso.... sembrava molto agitato, come se avesse paura di qualcosa o qualcuno.. Danny iniziò a raccontare un'irreale storia di spionaggio industriale e di una certa ditta di cosmetici implicata in una losca questione...Giulia nn capiva molto di quello ke il suo amico le stava dicendo, amalapena riusciva a tenere gli occhi aperti, ad un tratto si sentì svenire e cadde sul lavandino sbattendo lo zigomo sul bordo.. se avesse potuto continuare a vedere avrebbe visto il suo amico infilargli qualcosa nella giacca.....
Alll'improvviso lei trasalì e si accorse di ritrovarsi fuori da quella botola davanti al ragazzo coperto da quella tuta cibernetica, nn sapeva cosa dire, nn sapeva se sarebbe sopravvissuta a quella notte, l'unica cosa ke sapeva era ke si trovava in un grosso grosso guaio.....

e bravo menka!!!
hai fatto ricombaciare perfettamente tutti i pezzi... non era per niente facile!!

miao

GRAZIE!!! XO ORA KIEDO A TUTTI DI CONTINUARLA XKE è UNA FIGACCIATA!!! SU FORZA CORAGGIO!!! CE BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO.......

DRIIIIIIN..... DRIIIIIIIIN.... DRIIIIIIN.....
La sveglia suonava da un pezzo ormai. Julia si svegliò da un sonno pieno di incubi e, stropicciandosi gli occhi, la spense. Le sette e mezza. Come era stanca! Strisciò fuori dalle coperte, s'infilò le pantofole e si diresse in bagno. Si fermò davanti allo specchio, guardò il duo viso e in un decimo di secondo qualcosa le passò davanti agli occhi. Ricordi. Di qualche giorno prima. Mio Dio, cosa le era successo? Non ricordava niente. Ma deve essere stato qualcosa di terribile, perché stava già tremando. La pressione precipitò, le gambe non furono più in grado di sostenerla, e cadde in terra. Era pallidissima. Non capiva bene neanche il perché, così si concentrò sui pochi ricordi che aveva. Più che ricordi erano sensazioni. Un luogo buio, dei rumori forti. Un ragazzo ecco sì, c'era anche un ragazzo. Con degli occhi incredibili. Stava dicendole qualcosa, tipo... tipo... Stai tranquilla, o qualcosa del genere. Si ricordava soprattutto il modo in cui l'aveva detto. Con una voce talmente calma e rassicurante che Julia non aveva neanche tentato di resistergli. L'aveva presa per mano, l'aveva condotta fuori dalla barca e.... e... merda, il vuoto assoluto! C'era una sagoma davanti a lei, un uomo alto, chissà, magari era l'uomo dalla pelle di ebano. Se lo ricordava bene lui. Il suo odore non potrà mai essere cancellato dalla mente di Julia.
Niente.
Julia, sconfitta, fece qualche respiro profondo, ascoltò bene il suo stomaco che reclamava del cibo, e si alzò. Appoggiando il braccio sul lavandino notò un piccolo alone rosso sull'avambraccio. Sembrava una puntura di zanzara, ma non era certo tempo di zanzare quello! Lo guardò bene, lo toccò: aveva una specie di pellicola sopra, era ruvido e premendolo provocava una fitta, che penetrava tutto il braccio. "Bah.." e se ne andò in cucina.
Sul tavolo un messaggio.
"Ciao Julia, sono Danny. Forse non ti ricordi molto, ma ieri sera non eri messa tanto bene, così ti ho portato a letto. Non ti avevo mai vista ridotta così! Stai tranquilla, non ho approfittato di te, anche se avrei potuto.. e poi non dire che non sono un grande amico!! Senti, domattina ti accompagno io al lavoro, così vedo come stai. Ti passo a prendere alle otto, fatti trovare pronta!
Danny"
"Una sbornia?!!?... Ma... dove sono i miei gatti???"

miao

appena o un attimo di tempo continuo!!! peccato ke gianni nn se po connette adesso a detto ke cia in mente tante belle cose!!!!

Stamattina piove, e Danny è in ritardo. Un ventina di minuti di insulti, fra madri postmoderne in tailleur da CEO aziendali e bimbi ipertecnologici aggrappati all'ultimo videomobile portatile, e lattai che vagano storditi in un tempo e con vestiti sbalgiati, e anziani nati soli che sembrano non abbiano mai dormito, e immancabili presuntuosi trentenni etenramente senza età senza resposabilità senza idee, e giornalai, e poliziotti, e selvagge insegne al neon, e odore di caffè, e sudore, e tutti disperatamente daccordo ad intralciare intenzionalmente vite indaffarate, insensate, incasinate, con mutui da pagare e divorzi da affrontare: il flusso inarrestabile di vita e progresso, così perversamente intricate, da non capire chi vince, o chi perde, o che capisce se la prorpia vita si trascina in qualche direzione diversa da quella verso la quale ogni giorno si dirigono migliaia di automobili consapevoli e senzienti ultimo modello, ultra silenziose e non inquinanti e, naturalmente, inutili.

Danny è un'altra persona la mattina in mezzo al traffico, pensò Julia. Poi il pensiero indugiò su se stessa: anche lei era diversa la mattina alle otto e venti. Trucco sul volto che le mascherava lo zigomo sotto l'occhio che ancora le doleva, giacca di pelle rossa, molto casual, camicia bianca, gonna, una giovane donne che meritava voltarsi a guardare, pensò, ammirando la propria civetteria.

Che sbornia, la sera prima. Già. Sono addirittura stata rapita, ho incontrato un uomo magico che voleva portarmi chissà dove e poi sono stata salvata da un mezzo cyborg.
Che sbornia.
Che volevi dire che potevi approfittare? cos'è un maldestro tentativo di avance? Che pezzi di merda gli uomini del XXI secolo: non hanno le palle che farsi avanti con una donna e cercano di metterti in difficoltà per nascondere la propria vigliaccheria. Non ci pensare Danny, sei un caro amico, ma un'altra battuta del genere e addio.
Che giornata di merda.
Guarda che razza di traffico.
Danny, non dice una parola.
Forse ce l'ha con me.
Caspita che botta: mi fa ancora male la testa.
Chissà, aspetta che gli dica qualcosa perché non abbiamo fatto l'amore? Folle. Non è mica innamorato.
E poi i miei gatti? che fine hanno fatto?
Cosa avranno mangiato?
No, Danny nasconde qualcosa. Avrò bevuto troppo ma mi ricordo che qualcuno mi ha messo le mani addosso e non per palpeggiarmi!
Che schifo.
Guarda quanto piove.
Quanti ombrelli e quanti colori...
Sembrano tanti fiori....
Ma guarda quello, non ha paura di bagnarsi..eh!
Bè, certo la gente come lui è abituata alle intemperie. Eppure i mediorientali dovrebbero preferire il caldo.
Che fai mi guardi? Ti interesso?
Ma che fai, mi fissi? Ma ti conosco?
Ma chi sei, uomo d'ebano? ..pelle d'ebano?!
..
-Finalmente! Siamo arrivati - finalmente, Danny parlò - Scendi?

REPPE!!!! Ci mancano le tue kappa in questa storia!! Torna con noi!!

miao

-Uomo d'ebano?-
Un flash nella mente.
Un omone tutto nero steso a terra in una pozza di sangue, con una spada antica ankora in mano, in mezzo a 3, 4 o forse 5 altri corpi di colore verde, forse mimetico e lei ke si allontanava....un lago...

L'uomo d'ebano si stava avvicinando all amakkina...si sentiva pietrificata, la povera Julia. Cosa stava succedendo? forse è ora di tornare dalla psicologa ke la aiutò da bambina.

Danny usci di corsa dalla macchina con qualkosa qualkosa in mano. Arrivato a poko meno di un meto dal suo obbiettivo volò per terra a causa del pugno velocissimo ke gli arrivo in faccia. L'uomo d'ebano continuo la sua strada dopo aver abbattuto il suo ostacolo.Danny, a fatica si rialzò e salto alle spalle dell'uomo infiladogli la punta di un ago attakkata a una pistoletta nel collo, tempo un secondo Denny era lungo per terra con la skiena ke gli faceva un male cane.
L'uomo d'ebano salì in makkina e partì con Julia ke non riuscì a emettere un fiato, non riusciva a capire.


-L'uomo d'ebano era di nuovo affianco a lei.Ma ha pikkiato Denny. Ma ora mi sento al sicuro. Ma come faccio a sentirmi al sicuro con uno ke non conosco. Denny è un mio miko, non dovrebbe farmi del male. Mi sento strana, mi sento bene, non mi sento male. Non ho più voglia di muovermi di quì. Oh ma guarda....la mia città...-

Altro flash: una stanza buia, con degli uomini e delle donne vestite di bianco. Una sedia.

-la mia testa-

Un uomo, molto elegante, un vetro.Forse una finestra.

-la mia povera testa, cosa mi hanno fatto...-

Il flash era finito ma non vedeva la makkina in cui stava, sapeva di stare ankora in makkina ma era come se non la vedesse.Aveva lo sguardo perso nel vuoto, delle lacrime le scendevano sule guancia e un sorriso un po skizzofreniko sul viso.
L'uomo d'ebano era lì vicino a lei e forse le ha anke asciugato le lacrime, ma non ci potrebbe giurare.

-ma ki se ne frega, non voglio più muovermi di qui, basta, fanculo a tutti.-

GRANDE RAPPER!!!

Costantemente questa storia!!
E veramente vi devo fare i complimenti ragazzi!!!

Continuate così che è una fissa!

I muscoli della schiena erano completamente in fiamme....
A fatica Danny si rialzò dall'asfalto lubrico e luccicante per la pioggia...
Fissava un punto indefinito sulla strada...un punto indefinito che si era perso all'orizzonte ormai da diversi minuti...
Le macchine gli sfrecciavano a fianco sfiorando i suoi vestiti, evitandolo indifferenti, lasciando la rapida scia bagnata delgi pneumatici.
"Non ora..."pensò mentre si massaggiava il collo "non ora... ti prego...E' ancora presto...troppo presto..."
Curvò il capo all'indietro fissando il cielo vorticoso di nuvole.
La pioggia continuava a cadere insinuandosi fra le ciocche di capelli spettinate, tamburellandogli ritmicamente sulla faccia e sugli occhi liquidi...

Con lentezza Danny attraversò la strada e si infilò nel primo tram che passava di lì. Si aggrappò ad un palo e lì rimase curvo e gocciolante fino alla fermata di fronte alla casa di Julia. Scese con calma e si diresse verso il portone. Tirò fuori dalla tasca un mazzo di chiavi, ne provò due o tre e alla fine entrò. Salì le scale con una flemma inverosimile, si immaginò il costruttore di quel palazzo e i condomini tirchi che non avrebbero voluto mettere l'ascensore e li maledisse con tutto l'odio che aveva in corpo. Provò altre due o tre chiavi e si infilò nell'appartamento di Julia. Alzò la cornetta e, senza digitare nessun numero disse: "Passami il capo".

...

"Non ti sembra il caso di spiegarmi qualcosa?" chiese Julia con una spontaneità e una naturalezza che sorprese anche lei. L'uomo dalla pelle di ebano rimase in silenzio. Aveva gli occhi fissi sulla strada, ma non la stava guardando. Aprì la bocca, come per dire qualcosa, ma poi la richiuse, senza emettere un fiato. Passò qualche istante, si girò verso di lei. Il suo viso si distese in un sorriso sincero che nulla aveva da nascondere. "Ok" disse, "partiamo dall'inizio."

miao

PS: quando Danny alza la cornetta volevo fargli dire: "operatore!" eheh!!!! ma mi sono contenuta!

A ki l'onore di inventarsi tutta una spiegazione logica di quello ke sta succedendo a questa poveretta??:7:

Speriamo sia qualkosa di originale di non visto:10:

scrivete scrivete( io questo incarico non me lo prendo manko se mi pagate...sta venendo troppo bene e riskiare di rovinare il tutto non mi va:7: :10: )

eheh, l'ho fatto apposta!!!!! per la serie "scaricabarile", ho tirato il sasso e ho subito pensato bene di tagliarmi di netto la mano!!!!!!
de he hi ho!!!

Però vorrei chiedere una cosa, se é possibile: non mettiamoci molti altri personaggi dentro, ce ne sono già un mucchio, utilizziamo il più possibile questi!! se no non ci capiamo più niente...

vai raggazi però, non fatela morire qui, ok?!?!?

miao

Sono daccordo con Lea..i personaggi bastano e avanzano
Ora veramente il problema è andare avanti^^

se tra 3 settimane non lo ha fatto nessuno ci penso io :7:


cazzi vostri..:10:

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Scritto da: The Rapper 03/06/2003 21.46
se tra 3 settimane non lo ha fatto nessuno ci penso io :7:


cazzi vostri..:10:

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MEGALOMANE............

Parte diciannovesima

“Un’attimo Danny, ora te lo passo… Buona giornata!” La voce gentile della segretaria era così dissonante con quella che avrebbe sentito tra pochi istanti.
“Allora, tutto ha posto? Ha dormito bene? È in ufficio ora?”
“Ehm… No, capo.”
“Come no? Cosa è successo?”
“È Yanez… non è morto.”
“COSA?!?!?!?”
Danny prese fiato e disse senza fermarsi: “Io l’avevo accompagnata fino in ufficio, ma lui era lì ad attenderci, e mi ha steso; l’unica cosa che sono riuscito a fare è stato di iniettargli un po’ di siero nel collo… ma non sembra abbia fatto effetto.”
“TU TE LA SEI FATTA SCAPPARE?”
“No capo, è che non sono riuscito ad affrontarlo, se solo avessi avuto una scorta, come avevo chiesto, magari…”
“TU TE LA SEI FATTA SCAPPARE?”
“No capo, è che non me lo aspettavo proprio, non sapevo che…”
“TU TE LA SEI FATTA SCAPPARE?”
“Ehm, sì capo, la fenice è volata via.”
tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu “Capo?” tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu

eheh miao

- Sì, è volata via "Capo", ma ormai non è più affar tuo!
Digitò con la calma del professionista un numero che conosceva a memoria.
- Pronto - rispose una voce dall'altra parte dell'etere
- Sono Uno. Rende-vous tra trenta minuti. Avverti la squadra.

Quella mattina il poliziotto del quartiere tentò di tranquillizzare un'anziana signora, che, completamente, sconcertata, giurava di aver visto un uomo volare via dal suo condominio.
Naturalmente alla signora furono prescritti costosi medicinali e ordinato molto riposo.