NEWS >> 14.08.05 >> OASIS-BLUR: GUERRA DEI 10 ANNI

Donne, schiaffi e politica. Con le due band inglesi nel ’95 nasceva il Britpop Oasis-Blur, guerra dei 10 anni Il guanto lo lanciò Damon Albarn dei Blur che nel ’95 si inventò una gara tra il suo singolo e quello degli Oasis. I fratelli Liam e Noel Gallagher non fecero attendere la velenosa risposta: «Albarn produce musica degna di un bambino di tre anni»
LONDRA—La parola è stata inclusa nell’Oxford English Dictionary, le canzoni sono materia di studio nei licei, il fenomeno è stato immortalato in un film-documentario. Invecchia, ma ha lasciato un segno. Il Britpop, quella corrente musicale che in Gran Bretagna ha partorito gli Oasis e i Blur, compie dieci anni. E all’ombra di questi due giganti sono passati in fretta, sia per la produzione musicale, sia perché il gossip che ha generato ha fatto la fortuna di giornali e tv. Se la formula sex, drugs and rock and roll esisteva da tempo, il Britpop l’ha adottata e fatta sua. Paradossalmente, ha spiegato al Guardian Alan McGee, all’epoca presidente della Creation Records, gli Oasis non sarebbero arrivati al successo facilmente se non fosse stato per i Blur. La rivalità tra i maneschi ragazzacci di Manchester e il più compassato gruppo londinese fu un’idea del cantanteDamon Albarn, che nel 1995 si inventò, a fini pubblicitari, una gara tra il suo singolo, «Country House», e quello dei Gallagher, «Roll With It». Furono i Blur a spuntarla — 274.000 copie contro 216.000 — ma per gli Oasis era l’inizio di un nuovo capitolo.
«Nessuno se ne rende conto — ha sottolineato McGee—ma allora i Blur erano tre volte gli Oasis. L’album "Parklife" aveva venduto qualcosa come quasi 2 milioni di copie. "Definitely Maybe" circa 600.000. Non c’era paragone. Se non fosse stato per la trovata di Albarn, la situazione probabilmente non sarebbe cambiata». Appena un anno dopo, invece, gli Oasis attiravano a Knebworth 250.000 appassionati in due concerti rimasti storici. «Abbiamo sbaragliato i rivali — possono dire oggi —. Siamo rimasti solo noi». E’ vero. Ma è vero anche che se gli Oasis stanno raggiungendo ora una nuova maturità musicale, nell’immaginario collettivo i veri Gallagher sono quelli scontrosi e ribelli del Britpop, di cui ancora si raccontano insulti, risse e storie d’amore. Se è contro Albarn che Liam e Noel sguinzagliarono le lingue avvelenate—«produce musica degna di un bambino di tre anni», disse Gallagher junior del rivale — i Blur non furono l’unica vittima. Ne sanno qualcosa i fotografi che per anni li hanno seguiti ovunque—rischiando macchina fotografica e naso —, così come i dipendenti di un albergo di Monaco dove Liam perse le staffe e due incisivi. Ne sa qualcosa, infine, Robbie Williams. Inizialmente grandi amici, Robbie e Liam finirono per prendersi ad insulti, tanto che per mettere fine una volta per tutte ai litigi, Robbie sfidò l’ex amico a un incontro di pugilato. Liam non raccolse il guanto. La ragione di tanto odio emerse solo più tardi. Nicole Appleton, fidanzata di Liam, madre di suo figlio Gene, quattro anni, sua futura moglie, era stata la compagna di Robbie. Dell’ex Take That era rimasta incinta. Quando Robbie non era parso particolarmente entusiasta, Nicole aveva abortito, una decisione che tuttora definisce traumatica.
Proprio come l’epoca dei Rolling Stones e dei Beatles, di Marianne Faithfull e Bianca Jagger, è anche per le sue donne che il Britpop ha conquistato un pubblico. Liam, ora tranquillo padre di famiglia, iniziò la carriera al fianco di Patsy Kensit. La sposò nel 1997. Una settimana dopo dovette ammettere di aver avuto una figlia illegittima dalla cantante Lisa Moorish. Il divorzio arrivò tre anni dopo: troppe sostanze allucinogene, secondo Patsy. Nello stesso anno, Noel, finito in una tempesta mediatica per essersi espresso a favore della legalizzazione della droga («funziona », aveva detto in un’intervista prima di disintossicarsi), lasciò la moglie Meg Matthews, dopo aver avuto una figlia, Anais. Albarn, a confronto, sembrava un angioletto: niente droga, una sola partner, Justine Frischmann, del gruppo Elastica, lasciata non per un’amante,ma perché «la storia era arrivata al termine». Per John Dower, autore del documentario Live Forever ,«E’ stato un periodo che ha cambiato la musica e l’atmosfera di questo paese. Ha coinciso con l’arrivo al potere di Tony Blair, con la fine del thatcherismo, con il sorgere della Cool Britannia, una Gran Bretagna piena di idee e di creatività, bella e un po’ maliziosa come Kate Moss, sua portabandiera. A uno dei suoi primi ricevimenti a Downing Street, Blair invitò gli Oasis. Quando mai era successa una cosa simile?»