Qabbalah

Ritornando sul discorso emanazione/contrazione, ci sono dei forti parallelismi con la dottrina pitagorica dei numeri sacri in questo, tutto (sintetizzato dal 10) è emanato dall'1 e al contempo questo tutto è l'1 stesso.
Quindi l'irradiarsi di Dio è al tempo stesso definirsi, non è creazione di altro-da-sè ma rivelazione di sè, per questo ogni emanazione è poi ricondotta ad una visione unica.

Hiram, mi piacerebbe sentire da te qualcosa sui parallelismi tra queste due concezioni che, forse traggono ispirazione da fonti comuni.

> Quindi l'irradiarsi di Dio è al tempo stesso definirsi, non è
> creazione di altro-da-sè ma rivelazione di sè, per questo ogni
> emanazione è poi ricondotta ad una visione unica.

Anche io comprendo la cosa nello stesso modo.

Quanto ai numeri, direi che ancora una volta abbiamo trovato
due sistemi simbolici diversi solo nella loro esplicitazione,
nascondendo dietro di loro un "unicum".

Anche secondo me, è la radice comune...
e il riconoscersi, rivelarsi, emanarsi...
Pitagora, aveva diviso in tre categorie i suoi studenti/adepti.
Nei primi tre anni dovevano assolutamente tacere, solo ascoltare.
Egli sapeva.
E la sua Numerologia era universale...La sua Geometria "sacra", la conoscenza "magnifica".
Certo!
La Matematica Sacra:
Cabalica, Pitagorica,Magica.
Keter, Binah, Hohmah, il triangolo Del tempio, le prime tre Sephirot.
Le tre qualità filantropiche delle scuole iniziatiche:
Libertà, Fratellanza, uguaglianza.
I tre aspetti dell'anima:
Nefesh, Ruah, Neshamah.


Un triplice abbraccio. Hiram

E proprio perchè questo "emanare" non è realmente la
creazione di un Altro da Sè, che è possibile un Ritorno,
una reintegrazione, un percorso a ritroso che l'Uomo può
compiere.
Oso correggere: che l'Uomo "dovrebbe" compiere.

[Modificato da MAGUS ALTAIR 25/07/2003 9.35]