Cara Silvana, mi servirebbe comprendere se questa specie di asma di stanotte preannunciata da tensioni muscolari diffuse, da dolori ai muscoli della schiena e delle spalle, soprattutto alle inserzioni vertebrali e la costrizione toracica, il dolore cervicale, i dolori ‘vaganti’ al torace la sensazione d’essere imprigionato nel mio corpo siano sintomi riconducibili all’ansia e sanabili…. e non istinto di morte.
Può la tensione e il dolore vertebrale irradiarsi al torace e limitare la respirazione? Può l’ansia produrre costrizione faringea e tracheale con conseguente infiammazione e spasmi, quindi, in un feedback negativo aumento dell’ansia e poi tachicardia e panico?
trascrivo alcuni brani trovati su internet che sembrerebbero essere risposte positive:
"Non esiste malato nevrotico che non riveli una tensione addominale(…)Il trattamento della tensione addominale è divenuto tanto importante nel nostro
lavoro odierno che mi sembra oggi quasi incomprensibile come sia stato possibile
curare anche solo approssimativamente le nevrosi senza conoscere la
sintomatologia del plesso solare. I disturbi della respirazione nelle nevrosi
sono sintomi consequenziali delle tensioni addominali. (…)
le due funzioni più importanti sono la respirazione e
il movimento. In una persona che ha un conflitto emotivo, entrambe le funzioni
sono disturbate da tensioni muscolari croniche che rappresentano la controparte
fisica dei conflitti psicologici. Tali conflitti si strutturano nel corpo
attraverso le tensioni muscolari. Quando ciò accade, non possono trovare
soluzione finché non si allentano le tensioni. Per allentare le tensioni
muscolari si deve sentirle come una limitazione all'espressione di sé. Non è
sufficiente essere consapevoli del dolore che provocano. E la maggior parte
delle persone non è neppure consapevole di questo. Quando una tensione muscolare
diventa cronica, viene rimossa dalla coscienza e se ne perde la consapevolezza.
La sensazione viene determinata dalla respirazione e dal movimento. Un organismo
percepisce soltanto ciò che si muove all'interno del corpo.(…) Quando la respirazione è affannosa, si riduce la mobilità dell'intero
corpo. Quindi, trattenere il respiro e la maniera più efficace di annullare una
sensazione. Questo principio opera anche all'inverso. Proprio come le forti
emozioni stimolano la respirazione e la rendono più profonda, la stimolazione
della respirazione riesce a evocare forti emozioni.(…) Essere completamente vivi significa respirare
profondamente, muoversi liberamente e provare appieno le sensazioni. Queste
verità non possono essere ignorate se diamo valore alla vita e al piacere.(…) Una respirazione inadeguata produce ansia, irritabilità e tensione. Acutizza
sintomi come la claustrofobia e l'agorafobia. La persona claustrofobica sente di
non poter avere aria sufficiente in un ambiente chiuso. L'agorafobo ha paura
degli spazi aperti perché accelerano la sua respirazione. Ogni difficoltà di
respirazione causa ansietà. Se la difficoltà è grave, può portare al panico o al
terrore.
Perché tante persone incontrano difficoltà nel respirare appieno e agevolmente?
La risposta sta nel fatto che la respirazione crea delle sensazioni che le
persone temono di provare. Hanno paura di percepire la loro tristezza, la
collera e i timori. Come da bambini, trattengono il loro respiro per smettere di
piangere, tirano indietro le spalle e comprimono il torace per contenere la
collera e la gola per evitare di urlare. L'effetto di ognuna di queste manovre è
quello di limitare e di ridurre la respirazione.(…) La respirazione profonda ricarica il corpo e lo riporta letteralmente in vita. E
una delle ovvie verità riguardanti un corpo vivo è che si vede che è vivo: gli
occhi brillano, il tono muscolare è buono, la pelle ha una colorazione rilucente
e il corpo è caldo. Ciò accade quando una persona respira profondamente.
(…)La zona dorsale infatti è quella che va in tilt quando ci si sente schiacciati da responsabilità troppo gravose o quando entriamo in conflitto con le nostre emozioni, negandole. Se invece il dolore è diffuso a tutta la schiena, è accompagnato da stanchezza generalizzata e talvolta tachicardia, allora la causa del nostro malessere è lo stress, l'ansia e la tensione. Il nostro corpo parla e vuole essere ascoltato, la nostra postura riflette uno stato emotivo, un modo di vivere. Quando teniamo le spalle curve e la schiena storta è come se ci chiudessimo su noi stessi, quasi a proteggere il cuore, il nostro mondo emotivo, la nostra parte più debole.
Una terapia preventiva contro il mal di schiena deve prevedere quindi un percorso di "igiene mentale". È importante imparare a rilassarsi, questo gioverà al nostro benessere generale, ma anche alcuni piccoli "trucchi" ci aiuteranno a star meglio.
Infatti, spiega il dottor *********, anche la postura assunta in ufficio davanti al computer è responsabile di cervicalgie o dolori alla parte alta della schiena che, se non curati, possono scatenare dolori toracici o difficoltà respiratorie