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Ultimo Aggiornamento: 20/06/2006 18:22
11/10/2003 11:20
 
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Gianni manzoni
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Vi proponiamo in versione integrale l’articolo uscito sul ************ relativo all’intervista che il ct delle squadre giovanili Domenico Brillantino,ha rilasciato in “polemica” con Oliva, che dalle pagine del Corriere dello Sport,aveva lanciato le sue accuse sul momento poco felice delle squadre nazionali,ricordando che a suo tempo, dai tornei continentali,si ritornava sempre con qualche medaglia. I commenti tra parentesi ed in rosso sono i “nostri”.

Il ct Brillantino “ Vincevi medaglie con i miei pugili”
Giovani allo sbaraglio. Questo in sintesi il violento “accuse” di Patrizio Oliva, ex cittì dei pugni, dalle colonne di un quotidiano sportivo, contro il settore giovanile azzurro e quindi contro il suo responsabile, Mimmo Brillantino La risposta del tecnico casertano non si è fatta attendere” Mi sono molto meravigliato – dice Brillantino – perché l’ex cittì del nostro pugilato ignora o finge di ignorare tutti i problemi scaturiti dopo la sua partenza e spara sentenza con estrema disinvoltura. E poi, chissà perché se l’è presa solo con me, lasciando fuori dai suoi strali la nazionale maggiore. E’ chiaro che soffriamo della mancanza di risorse dovute da un budget ridotto rispetto a quando c’era lui”.

Oliva parla di preparazione atletica inadeguata.

“ Certo anche a me sarebbe piaciuto affidare questa parte dell’allenamento a un tecnico specializzato. Così come, più in generale, mi sarebbe piaciuto avere a disposizione uno staff di collaboratori. Ma le risorse non lo consentono. E allora devo arrangiarmi a curare, con l’aiuto di Valerio Nati non solo la preparazione atletica dei ragazzi, ma anche a provvedere a tutto il resto, facendo all’occorrenza dal segretario al magazziniere. Ma non dimentichiamo che lui ha vinto con ragazzi che si chiamavano Russo, Brillantino, Iadicicco, cioè pugili della Excelsior, la società che allenavo (Domenico Brillantino e’ un signor “maestro”! Non ha bisogno di ricordarci chi è! Ma Oliva era il ct ,doveva per forza attingere dalle società. A Brillantino,oltre che il budget e lo staff, è mancato proprio un…Brillantino).

C’è stato Enrico Apa come preparatore per un certo periodo.

“ Apa è anche un arbitro di pugilato ed i suoi impegni arbitrali erano incompatibili con la preparazione dei ragazzi”. (Apa è un ottimo arbitro di pugilato! Però gli arbitri, dovrebbero fare solo… gli arbitri, altrimenti si rischia di fare confusione! )

E la gestione dei ragazzi sul piano umano? Oliva sostiene che andrebbero responsabilizzati di più.

“ Per carità! Mi si accusa di aver tolto la televisione dalle camere dei ragazzi. Sappiamo tutti che tipo di programmi va in onda dopo una certa ora. Sono e resto dell’opinione che la sera dopo le 23, i ragazzi devono riposare. (Siamo d’accordo anche noi! Ma i tempi sono cambiati…purtroppo.)

In definitiva, questa crisi di risultati è tutta colpa del budget ridotto?

“ I pugili cubani o dell’ex blocco sovietico già da juniores hanno 30, 40 match alle spalle (magari fossero così pochi!), mentre i nostri ne hanno si e no una decina. Se anche i nostri iniziassero prima sarebbe diverso. Per non parlare degli arbitraggi, in Polonia il nostro Di Luisa è stato massacrato (è vero! Ma il Presidente, che l’ha scelto e sostenuto, non ammetterà mai di aver infilato un in(s)etto nella stanza dei bottoni!). Ma in generale bisognerebbe investire di più. E invece i soldi sono pochi, Qui c’è uno scoramento totale, i maestri sono avviliti”. (Quando i soldi scarseggiano, si devono spendere con oculatezza, tagliando il “superfluo” ed evitando gli sprechi. La base va “sostenuta”, perché senza la base non c’è pugilato! Chi ci mandiamo sul ring i “membri delle commissioni internazionali” e “gli uomini dei bottoni”?).

Sull’argomento è intervenuto anche Franco Falcinelli, Presidente Federale. L’impostazione programmatica di juniores e cadetti ha avuto il necessario supporto amministrativo (Brillantino dice di no! Se non lo sa lui…). Sono mancate le medaglie, ma il movimento internazionale c’è stato (Si, è vero! Non abbiamo mai visto tanti viaggi di dirigenti italiani in giro per il mondo, con un record in assoluto…l’uomo dei bottoni!). Poi contano molto i sorteggi (Caro Presidente, ha provato a non farli fare agli addetti ai lavori?) e soprattutto i talenti (quando non si trovano, si costruiscono, ma ci vogliono i… soldi!), Brillantino finora non ha trovato grossi talenti (nemmeno li troverà, senza… soldi.).





Come avete potuto constatare dalle parole del nostro beneamato Presidente, l’analisi e fatta: “valori nella norma, il paziente non ha scampo … deve morire!”.

Che bello spettacolo, sembriamo il …tennis!

Polemiche, accuse, scarico di responsabilità e paraocchi!

C’è tutto il necessario per un cocktail di sicuro successo.

Il nome? … fallimento!

Ecco a cosa hanno portato due anni e mezzo di faide e di vendette dirette e/o trasversali.

Il prezzo, lo pagheremo tutti, nessuno escluso.

Serve urgentemente qualcuno che sia capace di mediare tra le parti, per “salvare il salvabile” (era un compito da segretario generale … buonanotte!) .

Pensate ad un Brillantino e ad un Oliva che si riconciliano e puntano ad un obiettivo comune.

L’esperienza, la competenza, la capacità e l‘intelligenza tattica, combinate tra loro.

Chi ci potrebbe far paura? Nessuno!

A chi può giovare che siano in contrasto?

A chi fa comodo che litighino?

Certamente non al pugilato!

Non ci serve gente che ci divida, ma gente che ci unisce, perché l’unione fa la forza ed è in un clima sereno che si ottengono i risultati.

Brillantino ed Oliva, che hanno dedicato la loro vita a questo sport, hanno, al di là dei contrasti che ci sono stati e che purtroppo continuano ad esserci, qualcosa che li unisce!



Tiriamola fuori e facciamoli sedere attorno ad un tavolo



Gli uomini “veri”, si guardano negli occhi e si “spiegano”



Loro, lo sono!





Coraggio e come dice la vostra grande conterranea Sophia Loren :



” e facitemmello stu’ piacere!”
14/10/2003 10:52
 
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Patrizio Oliva
[Non Registrato]
risposta
Caro G, rispondo all'articolo apparso sulle news del mercoledì, chiarendo alcuni passaggi. Tengo a precisare che le mie dichiarazioni apparse sul Corriere dello Sport non erano dettate da spirito polemico nei confronti dell'attuale allenatore delle squadre giovanili, ma avevano il desiderio di rappresentare un vero e proprio campanello d'allarme.I risultati sono sotto gli occhi di tutti, "UN FALLIMENTO TOTALE" La risposta di Brillantino mi ha fatto sorridere,dal momento che attribuisce il fallimento alla mancanza di risorse economiche e alla carenza di talenti.Non era stato lui a spiegare a tutti gli insegnanti d'Italia come non fosse giusto che gli investimenti venissero fatti solo per le squadre azzurre?Non era stato lui a dire che i soldi spesi per il preparatore atletico delle nazionali erano sprecati?Non era stato lui a dire che con il sottoscritto, collaboravano troppi allenatori?Non era stato lui a dire che l'Italia ai campionati europei e mondiali non poteva fare la figura dell'Albania, presentandosi con due o tre pugili? Queste dichiarazioni non le può certo smentire, hanno fatto il giro d'Italia. Bene, la contraddizione di quest'uomo è incredibile. Adesso lamenta la mancanza di un preparatore atletico, e dice che anche lui avrebbe voluto allenatori specializzati.Ma così non si sprecano soldi? Adesso ha capito perchè portavo solo tre o quattro pugili ai vari campionati? Era un'elementare tutela per i nostri ragazzini che non avevano sufficiente esperienza per confrontarsi con pugili si di pari età, ma con un numero superiore di combattimenti alle spalle.La verità è che il signor Brillantino non conosce la modestia ed ha un concetto di sè oggettivamente troppo elevato. Quando gridava in tutt'Italia che la Federazione stava affamando le società, sapete cosa faceva il Paladino della Salvezza? Allenava il figlio a casa, per problemi scolastici, e si faceva riconoscere dalla F.P.I. la diaria giornaliera sia per lui che per il ragazzo e al momento del match pretendeva di essere lui il tecnico all'angolo. Tutti ricorderanno il suo discorso sulle nazionali giovanili: juniores e cadetti si dovevano allenare a casa con i propri allenatori perchè dovevano frequentare la scuola.Come mai, adesso che è lui l'allenatore, non segue lo stesso principio? I ragazzini infatti per ogni impegno internazionale sono a Formia in ritiro.( ma non dovevano andare a scuola?) Possibile che il nostro ambiente ha perso quello spirito battagliero che lo ha sempre contraddistinto ed accetti di farsi prendere in giro? Ha usato, e non solo lui tutti gli allenatori italiani per raggiungere il suo scopo: diventare tecnico della nazionale. Si lamenta che non ci sono talenti. E' questo l'enorme errore che si fa da tanti anni: aspettare che Dio ci mandi il talento.NO, NO e NO se sei un bravo allenatore, riesci a far rendere al massimo i tuoi atleti attraverso un allenamento organico e programmatico.Ho lavorato senza grandi talenti portando risultati dignitosi in ogni parte del mondo,( abbiamo vinto medaglie in tutti i campionati europei, mondiali, in coppa del mondo, ai goodwill games e all'olimpiade, con cadetti, juniores e seniores.Sempre, tranne che in un mondiale junior) perchè le squadre azzurre da me guidate, non vivevano di improvvisazione, ma di un vero e proprio lavoro d'equipe, dove ognuno aveva la propria responsabilità. Dal professor Biagio Zurlo, dottore in scienze motorie al preparatore atletico prof. Dino Sangiorgio dottore in scienze motorie( per i franchi tiratori, oggi Dino Sangiorgio è il preparatore atletico della nazionale di pallanuoto, è stato agli ultimi mondiali dove la squadra ha vinto l'argento e andrà ad Atene per i Giochi Olimpici)al prof. Carmelo Bosco, grande metodologo di allenamenti.Pensate che il signor Brillantino è stato così bravo da farmi odiare da gente che nemmeno mi conosceva.Vorrei dire al signor Brillantino che i giovani non si educano con i divieti, togliendo dalle camere la TV. Li faccia vivere la propria età evolutiva.Se la sera guardano programmi porno e arrivano a masturbarsi, sappia che si tratta di un fatto naturale, proprio di quella fase di crescita che abbiamo attraversato tutti.Vedrà che poi,dopo due o tre mattine in cui non avranno avuto la forza di alzarsi per il sonno,la sera alle dieci,spegneranno la TV da soli,senza che qualcuno debba costringerli a farlo.Infine si metta d’accordo con il presidente federale su come rispondere ai stessi quesiti, non hanno fatto bella figura contraddicendosi l'un l'altro. Per ultimo, abbia il coraggio di ammettere di aver fallito e consegni le dimissioni.

Patrizio Oliva

18/10/2003 16:08
 
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Ultime da Tampere
[Non Registrato]
Luisa batte Robinson
Ultime da Tampere,
Andrea Di Luisa batte Robinson ( che è canadese e non
americano come erroneamente riportato dalla Gazzetta dello Sport, che
purtroppo riceve le notizie dai federali in loco...) per ko alla 3^ ripresa.
02/11/2003 14:56
 
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Paciucci Marcello
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IL TECNICO PACIUCCI TUONA
Caro g.m. & d.d.

Leggo ogni tanto la tua posta nel poco tempo libero che mi rimane durante la giornata e devo constatare che molte tue notizie sono veramente interessanti, ci tieni aggiornati su quello che accade nel mondo del pugilato. Bravo! Fino a qui ti incorono come il miglior giornalista italiano di Boxe. Per le altre polemiche, no comment! Mi permetto solamente, come è nei più sacrosanti diritti in una società democratica, di commentare le commedie …oh pardon!! volevo dire le sceneggiate …. ma sì chiamiamole pure le pulcinellate … Mi riferisco al match tra il Maestro Brillantino e l’ex Campione Olimpico Patrizio Oliva. Ho voluto sottolineare “maestro “ e “campione“ perché i veri valori che hanno contraddistinto i due avversari sono proprio questi e quando tu, g.m.&d.d., affermate che il duo Oliva-Brillantino messo insieme sarebbe stato il duo salvatore del Pugilato Italiano, SBAGLI! Ti devo rimproverare; sappi che in Italia (escluso me) abbiamo allenatori con gli attributi …Per cortesia … non umiliamoli! Adesso entro nel polemico, sei pronto ? Prendi fiato perché l’analisi dei due contendenti è un po’ articolata.

Inizio con il Sig. Patrizio Oliva, ti va bene? Ok. L’ex C.T. Oliva non deve assolutamente alzare la voce. La voce dovrebbe usarla per ringraziare l’onnipotentissimo Marchiaro che prese al volo le dimissioni del C.T. Falcinelli (quella è stata la rovina della nazionale, caro g.m. & d.d. , perché al C.T. Falcinelli, ora nostro Presidente, tutto si può rimproverare, credimi, ma non che non sia stato un grande tecnico e preparatore. Ti faccio notare le mie sottolineature alle parole perché sotto le linee metterei i nomi di Brillantino sotto alla parola tecnico e di Sangiorgio sotto alla parola preparatore, che ne dici? Non erano soldi risparmiati? Sto parlando di medaglie d’oro olimpiche)! Va beh!! Torno su Oliva: sì devo dire al volo, perché come tu ricorderai, Falcinelli lamentava una brutta politica internazionale, quindi, penalizzato dai risultati, Marchiaro accettò, con molto piacere, le dimissioni di Falcinelli (boh! valli a capire) e pensò bene… bene… di chiamare Patrizio Oliva, che in quel momento stava in America impegnato in un cantagiro, e che non aveva un minimo di esperienza come tecnico. Oliva bruciò la possibile medaglia d’oro nei medio-massimi con Aurino alle Olimpiadi di Atlanta. E se c’era ancora Falcinelli? Che dici, ce la portavamo via una bella medaglia ? …

Dopo le Olimpiadi Oliva, da uomo intelligente, è cresciuto molto come tecnico, questo lo riconosco, ma non può certo vantare le medagliuzze (esclusa quella di Vidoz) prese in giro per il mondo …. g.m. & d.d. , le Olimpiadi contano! O no?! Vidoz non poteva fare di più alle Olimpiadi… in quell’incontro con l’inglese è saltata completamente ogni logica, ed è stata sbagliata in pieno la tattica dell’incontro.

Quindi Patrizio …fammi il piacere rammaricati un poco, non ti lodare, che con 16.200.000 (sedicimilioniduecentomila lire) al mese e con i due pugili più forti al mondo in quel momento, sto parlando di Aurino e di Vidoz, non ci hai dato molto!

Quindi ti dico: sei stato un grande atleta, un grande campione, sei un uomo con sani principi morali e materiali, ma come tecnico sei nella media; certo non vali sedicimilioni al mese.

Marchiaro ha umiliato la nostra professione, mettendoti a capo di una Nazionale Olimpica senza che tu fossi mai stato all’angolo di un novizio, ma che dico, di un cadetto ….quindi come tecnico china la testa e chiedi scusa ai tuoi colleghi, che con grande onestà e senza fini di lucro lavorano sacrificando tempo e denaro per un unico obiettivo: la gloria, veder realizzato il loro piccolo sogno di aver fatto un campioncino con le proprie mani (che soddisfazione!!

Patrizio!! Non puoi rimproverare il Maestro Brillantino per due motivi :

1°- Per avere sfornato tanti talenti da invidiare;

2°- Non ha per le mani un Aurino, un Vidoz, uno Spada, un Paris, un Di Corcia quando era al 100%, un Bundu quando era al 100% (certamente non togliendo niente ai pugili che stanno nel giro della Nazionale).

Lo si può, casomai, rimproverare per alcune sue fisse, tipo togliere la televisione dalle camere …e per aver accettato per il Dio denaro quella patata bollente della junior.

Al Maestro Brillantino vorrei dire: ”Sai quanto ti stimo, sei un uomo intelligente ed hai costruito talenti a GO-GO! Ti sei fatto un nome che, solo a sentirlo nominare, mi veniva di fare l’inchino.

Togliti da queste spiacevoli polemiche, fai in modo che non venga infangato il tuo meraviglioso passato come uomo e Maestro. Io ti ricordo e ti ammiro per quello che sei stato, non per i conflitti con un grande ex campione del calibro di Patrizio Oliva”.

Chiudo, sono le nove del mattino, vado in palestra mi aspettano 12 ore di duro lavoro e a te dico: ti voglio bene, vorrei tanto che tu tornassi nella nostra famiglia, sento e sentiamo la tua mancanza, ma chissà che un giorno non ce la facciamo a riportarti fra di noi!

02/11/2003 14:58
 
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GM
[Non Registrato]
Caro Marcello
Caro Marcello, ho messo integralmente la tua lettera, come ho sempre fatto con tutti quelli che ci hanno scritto, ma concedimi la possibilità di spiegarmi pur non essendo... un tecnico.

Non sono un giornalista e nemmeno lo sono i miei “collaboratori”,ma promettiamo bene...Sono stato solo un appassionato di pugilato, a cui la “passione” è stata attaccata come un virus proprio da Voi bastardoni (scherzo naturalmante!).Come ben sai ho fatto di tutto (non equivocare sporcaccione...).Ho montato i rings, ho messo la moquette a terra per non rovinare il parquet dei Palasport, ho fatto da annunciatore e cronometrista, ho risolto tanti piccoli e grandi problemi ad italiani e stranieri,mi sono compenetrato ed immedesimato in tutti i problemi dei tesserati e non,perchè non era SOLTANTO il mio ...lavoro. Pensa che malgrado la “linea” indichi il contrario,posso anche vantare una certa frequenza della... palestra. Lavoro e passione per 22 anni sono stati una cosa sola! 28 tornei internazionali, 11 campionati italiani I^ Serie, 41 campionati tra II^ e III^ serie primi pugni ecc…, 2 tornei di qualificazione Olimpiche, 1 giochi del Mediterraneo, senza contare quello fatto nel settore professionisti e senza neppure aver fatto uno stage per ...grandi eventi! Tutto spazzato via da un signor...nessuno,che di pugilistico aveva ereditato solo un nome.

Caro amico : Le dimissioni sono un atto che pochi hanno il coraggio di compiere e si chiamano ONESTI ! Ma pure questo, come ultimo oltraggio, hanno voluto mettere in dubbio! Non mi meraviglio !

Ma torniamo a noi. Non volevo scatenare una guerra tra tecnici o alimentare rivalità, volevo solo evidenziare che, vista la situazione, una guerra non conveniva a nessuno. I meriti di Brillantino sono indiscutibili,li abbiamo evidenziati anche noi nei commenti e gli stessi rilievi di Oliva,si riferiscono alla coerenza non alla competenza! I ragazzi di Brillantino, si riconoscevano immediatamente! Grande MAESTRO non con la M maiuscola, ma con tutta la parola maiuscola, non solo togliersi il cappello e fare l’inchino, ma di più. Oliva, grande tattico (Vidoz, da campione di razza, a Sydney con Harrison, ha fatto anche di testa sua ( Paolo so che ci leggi! Batti un colpo ). Ma con quel Harrison, che si era allenato con i fratelli Klitschko, Krasniqi e Michalczewski, credimi, c’era poco da fare!) , capace di capire in poche frazioni di tempo, l’impostazione da dare al match e di cambiarla all’occorenza. L’uscita di Paris e di Spada dalla nazionale, non puoi attribuirla ad Oliva, sarebbe ingiusto! Quando parli di medagliuzze, ti riferisci a campionati del mondo ed a campionati europei, ci andrei cauto. Oggi, esultiamo per due medaglie d’oro al torneo di Limassol ed è tutto dire! Sicuramente fu un azzardo (calcolato), mettere Oliva a gestire la nazionale, alla vigilia di un impegno così importante come i giochi Olimpici (ricordo però che la stampa vedeva la cosa di buon occhio...qui c’era il calcolo!), ma riconosciamogli il merito ( grazie anche all’impegno dei ragazzi ) di non essersi fatto travolgere. D’altronde era quello che sperava la Federazione, messa alle corde dalla “mossa” del CT dimissionario. Forse, da parte di tutti, bisognava avere piu’ rispetto, per il lavoro portato avanti da anni, insieme agli atleti ed ai loro insegnanti!

Come vedi, se facciamo prevalere i sentimenti personali ed i punti di vista, rischiamo di non intenderci e sarebbe un peccato. Ma fai bene tu quando dici che non dobbiamo limitare il discorso a Brillantino e ad Oliva (a proposito di attributi, lasciamo perdere i tuoi, altrimenti ci fai vergognare...) e credimi non volevamo farlo ne umiliare nessuno! Abbiamo solo voluto fare un esempio delle enormi potenzialità che abbiamo e non solo, in Brillantino ed Oliva! Saremmo i piu’ felici del mondo se tutti gli insegnati e gli ex campioni, si mettessero a collaborare con spirito di solidarietà e sano antagonismo, lasciandosi alle spalle vecchi rancori e polemiche. Non sono un tecnico,ma penso che gli scarsi risultati ottenuti da Juniores e dei Cadetti (per non parlare dei seniores. Si salvano solo le donne!) non derivi solo dal fatto di non avere dei grossi talenti ( con i talenti,siamo tutti buoni...pure i cubani!), o dal fatto che non hanno la televisione in camera; credo invece, che tutta l’impostazione sia sbagliata! E’ sbagliato che i Seniores si allenino a Perugia, perchè il tecnico dei Seniores è di Perugia, mentre i cadetti e gli juniores a Formia, perche il tecnico abita in zona. Se domani avessimo un tecnico federale del Sud Africa (Aho,mi raccomando,stiamo solo scherzando!),cosa facciamo? Portiamo il Centro Federale a Cape Town? No!! Sono convinto che seniores, juniores, cadetti, donne, si debbano allenare in un unico centro federale,sotto la responsabilità di un unico Commissario Tecnico! Il “mestiere” si ruba principalmente con gli occhi. I “grandi” possono insegnare molto ai “piccoli”. Quando D’Alessandro batteva i russi,diceva di “seguire” alcuni movimenti visti fare da Aurino in palestra e di non “temere” nessuno dopo aver fatto i guanti con i Buonanno ed i Perugino! La seniores deve essere il naturale approdo della juniores e dei cadetti,quindi l’impostazione generale deve seguire a grandi linee questa direttiva e tutti i tecnici devono attenervisi. La collaborazione nello staff tecnico delle nazionali deve essere massima. E’ il CT che deve indicare i nomi dei tecnici a cui intende affidare la guida delle squadre nazionali,per dare una logica evolutiva e continuativa al suo lavoro. Deve fidarsi dei suoi collaboratori e non vedere in loro, dei possibili rivali che vogliono portargli via il posto! Deve avere un budget a disposizione e concordare con il suo staff l’attività da programmare. La Federazione,deve vigilare ed intervenire quando necessario,ma non interferire. La guida tecnica delle squadre nazionali è un compito delicato e della massima importanza,non può essere gestito con “logiche” clientelari e politiche. Infine visto che hai parlato anche delle ormai famose dimissioni di Falcinelli, nell’ormai famoso Campionato Europeo, a causa della scarsa “protezione politica” dell’allora dirigenza della FPI. Adesso come va? Alla grande vero?Prova a chiederlo a Di Luisa massacrato in Polonia,dove non ha avuto manco il tempo di mettersi in guardia... Eppure in quella occasione c’era tutta la “potenza diplomatica Italiana”, dall’uomo dei bottoni, al Vice presidente dell’E.A.B.A nonchè presidente della commissione giovanile! ( quante cariche vero! Senza contare quelle professionistiche ). Visto quello che ha saputo fare lui tanti anni dopo, poteva pure risparmiarsele quelle dimissioni! Ti ripeto le dimissioni sono un atto per pochi. Riguardo ai soldi, è un argomento molto scottante, ( l’attività si ferma per mancanza di soldi, ma in molti vanno in giro per il mondo.Si scelgono i tornei da disputare, seguendo criteri politico/turistici, invece che tecnici..). I campionati femminili si sono svolti senza score-machine perché non c’erano i soldi! Quanto era la spesa? Un biglietto aereo Roma – Mosca? Con una persona in meno a Mosca, facevamo i campionati italiani femminili con le score machine! Ma è solo un piccolissimo esempio di quello che si poteva fare e che non si è fatto!

Ne riparleremo a marzo del 2004... nel luogo giusto ed in presenza di tutti. Chiudo come hai fatto tu, sono le ore 24,00 anche questa sera ho scritto di boxe ed ho passato le mie due ore su Internet per cercare notizie di pugilato e per colmare il “vuoto” di BOXE RING e della stampa nazionale. Come puoi constatare dalle nostre news,il pugilato c’è ed è ancora vivo,malgrado i tentativi di “ucciderlo” e di spacciarlo per “morto”! Ma il silenzio non aiuta nessuno,neanche i morti e per questo motivo con sacrificio (accomuno anche il povero d. d. che come me ruba sonno e tempo a se ed alla sua famiglia) mandiamo avanti questa “scommessa” fatta soprattutto di passione! Sto invecchiando, ammetto che mi hai quasi commosso quando mi hai detto che “ti manco, e che mi rivorresti in Federazione”. Non si dimenticano tanti anni trascorsi insieme a “tanta bella gente” (sai che sono sincero!), ma la situazione determinatasi era impossibile da sostenere. Troppi incompetenti a parlare ed a dettare legge,con tutta la prosopopea e l’ arroganza degli incapaci. La gente esperta e professionale,avvilita ed umiliata. Sembrano dei “colonizzatori”, peggio ancora dei “conquistadores”,desiderosi piu’ di vendette personali che di rimboccarsi le maniche!Cultori del discredito e della divisione (quando magnano pero usano le moltiplicazioni!) Hanno spazzato via tutto! Bello e brutto,buono e cattivo. Lo sapevamo che avremmo dovuto “pagare” uno scotto,ma abbiamo avuto fiducia in un leader che poi si sarebbe dovuto trasformare in un manager. Ammettiamolo onestasmente e serenamente, è stato una grande delusione! Ha fatto delle scelte sbagliate,le ha difese (e fin qui lo possiamo anche capire),ma ha perseverato e questo è imperdonabile,perchè in questo modo ha anteposto se stesso agli interessi del pugilato!L’ incompetenza si può tollerare quando è consapevole,altrimenti è insopportabile.Ma diciamocelo francamente,quando l’incompetenza è consapevole, la possiamo chiamare incompetenza? Io non mi arrendo, perchè voglio bene a questo sport, come gliene volete tutti Voi! Per questo siete gli unici a capirmi.Quelli che s’insediano solo per ambizione personale, mi combattono, perchè rappresento un pericolo, smaschero i loro “giochi” e la loro incompetenza! Non mi vogliono ed hanno ragione! Ma il pugilato mi ha insegnato a combattere ed a non arrendersi mai ed io non faccio altro che mettere in pratica gli insegnamenti.

Con il Vostro aiuto, con determinate garanzie per il pugilato e solo se lo vorrete Voi, ritornerò. Ciao

Campionati movimentati , Frengo si rompe i...

02/11/2003 15:00
 
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Ancora particolari su quanto è successo a Cagliari
[Non Registrato]
Scandaloso
Ancora particolari su quanto è successo a Cagliari!

Nel numero precedente vi abbiamo detto della forte contestazione che ha avuto “ Frengo spalle grosse”. Molte, le lamentele sulla “regolarità” di questi Campionati. Pensate che ancora prima che iniziassero le fasi Regionali ( poi parleremo anche di questo... ), c’erano dei pugili che avevano già raggiunto il punteggio necessario per essere classificati I^ serie. Ma chi doveva effettuare questo controllo? Ma in Federazione, lo sanno che si passa di serie dopo aver ottenuto un determinato punteggio? Fanno i “conti” a quadrienni? Siccome siamo collaborativi, riportiamo gli articoli del regolamento tecnico con la speranza che li leggano ed imparino.

Mica bisogna leggere il regolamento, solo quando si vuole deferire qualcuno...

Art. 7 - Passaggi di serie
1- Appartengono alla seconda serie i pugili provenienti dalla categoria Juniores per superamento dei previsti limiti d’età ed i pugili al primo anno di tesseramento che compiano o abbiano superato il 19° anno di età nell’anno cui il tesseramento si riferisce. Appartengono inoltre alla seconda serie i pugili provenienti da altri sport da combattimento nei quali abbiano conquistato il titolo di Campione Italiano.

2- Passano alla prima serie i pugili seconda serie che abbiano ottenuto 40 punti, con due incontri utili disputati con due diversi pugili classificati prima serie, oppure 50 punti comunque ottenuti, per le categorie da 54 a 81 kg; cumulando 30 punti ed un incontro utile con un pugile classificato prima serie, oppure 40 punti comunque ottenuti, per le categorie 48 – 51 - 91 e + 91.

3- Appartengono inoltre alla 1° serie: - i pugili vincitori del Campionato Italiano 2° Serie; ecc…

Ma chi doveva effettuare questo controllo? Secondo la logica di TUTTI la C.T.N.! Ma cosa fa sta C.T.N.? Chi sono? Tra “morti”, dimissionari pentiti, fuggitivi e latitanti non si sa nemmeno chi sono. Di sicuro ci sono Musone e Delli Carri, ma dei restanti si è persa traccia ( ci rivolgiamo a “chi l’ha visto”? ).

Un certo “rigore” morale imporrebbe le dimissioni della C.T.N., ma qui non ci sono nemmeno dei “calci d’angolo”, quindi rassegnatevi (noi non ci pensiamo nemmeno...) ad assistere impotenti alle “capacità” di chi ci dirige(????).

L’altra contestazione riguarda la tempestività delle comunicazioni (cosa vuol dire questa parola?) che arrivano dalla Sede Centrale della “Turisti nel mondo”, pardon volevo dire FPI.

La Circolare riguardante la fase finale per i 2^ serie è partita martedì 14 e le semifinali ci sono state sabato 18. Ma non sarà stata inviata con troppo anticipo? No! E’ stato battuto un nuovo record! La Contro Circolare che smentiva la n° 36 (ormai è una prassi consolidata, fare una circolare e poi fare una contro circolare di smentita. Adirittura sono diventati talmente “esperti” che preparano prima la “smentita”...) che diceva:

Per la Fase Regionale :

- Alla società organizzatrice un contributo pari ad €.86,07 ad incontro fino a n.6 incontri.

- Tecnici ed Atleti, totalmente a carico delle rispettive Società d’appartenenza.

- Servizi : Arbitri – Medici - Ambulanza – Cronometristi a carico della Federazione.

Non è stata fatta !!!
La comunicazione di “correzione” è solo ...telefonica! Hai capito!
Proprio una bella figura! Complimenti e continuate pure così!
Siete come il tonno...insuperabili!
Ma chi sono questi geni...tali da fare tutte ste “penzate”?
Il buon “ Frengo spalle grosse”, accusando il colpo, si è difeso sostenendo: “ avete voluto i tecnici, ed io li ho messi”. E’ vero ! Volevano dei tecnici e tu caro Frengo li hai “messi”...i tecnici. D’altronde hai scelto anche il ragioniere che non era dottore e l’uomo dei bottoni. Pure quelli erano dei tecnici! Frengo, ma lo sai cosa mi viene in mente? Che pure tu, sei considerato un tecnico! Sai cosa ti dico? La prossima volta che qualcuno mi dà del “tecnico”, lo gonfio di botte!

Mi raccomando non mollare, d’altronde lo sanno tutti che hai le spalle grosse, so i “tecnici” che te fregano... Comunque sei un grande, bisognava solo metterti alla prova...
Come si dice “ar tufello” (quartiere de Roma) a parlà, semo tutti boni!
Poi dopo altre critiche, se ne è andato sbattendo la porta e dicendo “ mi avete rotto i... conchiglioni”. (Forse non erano frutti di mare, ma frutti di bosco, tipo ...maroni o marroni, non mi ricordo mai con quante “palle” si scrivono!).



A testimonianza della “preparazione” dei “geni” Federali, guardate la

CIRCOLARE N. 43 la trovate sul sito ( Visto come è cambiato! Adesso ci dicono quando ci sono gli incontri, peccato però che arrivino tardi agli ...appuntamenti. D’altronde hanno dei limiti e li... pagano).

Cosa Trovate? “ Kg. 64 SUPERLEGGERI / Kg. 69 WELTER”

Ma sul nostro regolamento (che trovate qui sotto e sul sito) abbiamo altre categorie di peso. - I kg. 64 sono welter, mentre i Kg. 69 superwelter

Ma all’ora i superwelter esistono o no? , bisognerebbe trovare la circolare dell’A.I.B.A. che è da qualche parte... forse è insieme ai verbali spariti.

E si cari amici, i regolamenti sono solo un optional...

L’AIBA chiama le categorie in un modo e noi che ne seguiamo le direttive solo quando si tratta di far spendere soldi agli insegnanti (caschi, guanti etc.etc.), le chiamiamo in un altro!

Sei un “glande” come direbbe Gennarino (sapete, ha l’accento cinese, vive ad Hong Kong), chiunque tu sia!! - Siamo tutti tuoi fans...[SM=g27811]


07/11/2003 00:11
 
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Boxemaccheroni
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Piccanti notizie
Un lettore ci invia l’intervista uscita su *******, qualche settimana fa,di Patrizio Oliva . Per coerenza la pubblichiamo integralmente ma.. . con questo intendiamo chiudere qui tutte le polemiche! Anzi vogliamo chiudere con qualsiasi tipo di polemica. Noi nasciamo come un bollettino di informazione pugilistica, varie vicissitudini ci hanno portato ad ironizzare e criticare! Adesso è arrivato il momento di fare una pausa di riflessione. Quindi confrontandoci all’interno della redazione (si questa specie di zoo nel quale viviamo!), abbiamo deciso di fare una “tregua vigilata”. Noi daremo modo all’attuale classe dirigenziale di lavorare serenamente, non mancando di sottolineare impegno e sacrificio, ma pretendiamo rispetto per tutti coloro che “vivono” questo sport con passione e dedizione! Quindi noi riponiamo nell’armadio gli “uomini bottone”, i “ragionieri” ed i “Frengo” e stiamo a vedere se le cose cambiano o tendono al cambiamento! Diamo ancora una volta fiducia a questo Presidente, in previsione delle difficili qualificazioni olimpiche, che rischiano di riservarci delle amare sorprese. Solo lui può “traghettarci” sulla sponda greca, gli altri sono un po’ come la canzone …”smoke get in your eyes (fumo negli occhi)”. Ma siamo anche pronti a passare da fessi, se anche gli “altri” ci smentiranno clamorosamente. In fondo non siamo altro che degli appassionati, tifosi di quello che Dante chiamava il bel Paese (anche se per qualcuno è solo un formaggio…). Quindi lanciamo un ultimo appello, adesso si fa sul serio, chi è consapevole di essere un bluff, sia onesto e si faccia da parte! Lo ringraziamo anticipatamente per il gran gesto…

L’intervista ad Oliva da “**********

Patrizio Oliva oro a Mosca ’80, campione del mondo dei superleggeri, Ct delle nazionali azzurre ad Atlanta ’96 e Sydney 2000 fino al dicembre 2001, attualmente guida con Elio Cotena la scuderia “Sipro”, dove spicca Sven Paris, imbattuto dopo 10 match, forse l’unico pugile su cui puntare per gli anni a venire.

Oliva da dove nasce questo brutto momento della boxe italiana? “Viene da lontano. Da un progressivo svilimento dell’immagine e della promozione del pugilato. Dalla chiara crisi dei settori azzurri. Dalle scelte della Televisione a favore di altri sport. E’ vero mancano i campioni, ma poco si fa per farli maturare e crescere con cura. La boxe non è il calcio. Una brutta sconfitta non stimola un giovane a risalire sul ring. Anzi lo porta ad ascoltare i consigli della mamma e della fidanzata per appendere subito i guantoni al chiodo”. Sven Paris invece non lo ha fatto: “Paris avrebbe dovuto arrivare da dilettante fino ad Atene 2004. A Sydney fu una delle rivelazioni del Torneo Olimpico. Appena ventenne arrivò fino ai “quarti” e gli fu impedito il podio con uno scippo degno di Nardiello a Seoul. Paris era candidato all’oro ad Atene. Tutti sanno come sono andate le cose e adesso sono contento di averlo con noi alla Sipro. Sta maturando con intelligenza e umiltà. Merito di papà Dheni, di Biagio Zurlo che lo assiste continuamente e della Sipro che su di lui punta molto”. Quindi lo avrebbe trattenuto in Nazionale? “Avrei lottato con tutte le mie forze. E lo avrei convinto!” Paris ha recentemente battuto Vincenzo Finzi sul ring di Frosinone chiudendo il match in quattro round, allungando così la sequenza di vittorie per ko. “Ringrazio i Conti Cavini che hanno accettato la sfida con Finzi per un titolo inedito (Campione Ibf del Mediterraneo!). In Italia è difficile trovare avversari con il coraggio di affrontarlo sul ring”. Torniamo alla crisi. Si insiste sulla televisione ma se slittano a raffica i match di Cantatore, Aurino, Zoff, Branco e Piccirillo, ci sarà anche la responsabilità degli addetti ai lavori:“Certo che sì. Debbo dire che con Pietro Aurino abbiamo fatto senz’altro una figuraccia (per ben due volte il match è slittato per infortunio dell’atleta ndr). Però la boxe è fatta di due atleti: se uno si fa male in allenamento il match salta!” Oliva, diciamo tutta la verità: spesso i match saltano anche perché i Comuni non danno la sede, lo Sponsor chiede tempo, il manager cambia idea… “Tutto vero. La boxe a differenza del calcio ha rinunciato al botteghino e organizza sulla base delle esigenze della Tv, dello sponsor, dell’Ente locale e dell’atleta. Quattro teste che si debbono mettere d’accordo all’unisono. Quindi tutto è fragile e precario!” E allora? “Concordiamo la data in Tv, poi accade un imprevisto e tutto viene azzerato. A questo punto sarebbe meglio ribaltare il discorso: prima ci mettiamo tutti d’accordo e poi chiediamo la data in tv. Così almeno eviteremmo figuracce. Alla Tv dico però che non può continuare a relegarci nottetempo, quasi fossimo un mondo di vampiri!” Ormai però i pugili di valore si contano sulle dita di una mano:“Già. E sono tutti ultratrentenni. Così siamo tutti alla ricerca di scorciatoie, come per il rientro annunciato da Gianfranco Rosi….” Non è d’accordo? “Stimo Rosi. E’ una cara persona e un grande atleta. Però con la boxe non si può scherzare. Se uno va sul ring deve essere un guerriero, non può tirarsi indietro. Rosi non lo farebbe mai e potrebbe assumersi grossi rischi”. Emerge qualche pugile dietro il manipolo di trentacinquenni? “Nessuno, tranne Aurino”. Neanche Vidoz? “Ha commesso errori gravi. Quella splendida medaglia di bronzo olimpica doveva essere capitalizzata in Europa. Invece ha voluto fare l’americano e non si è ben tutelato, rischiando per borse ridicole. Con il turco tedesco Samil, attuale campione d’Europa, Vidoz in azzurro ci giocava. Purtroppo è un cantante solista che vuol farsi da allenatore e manager. Deve cambiare mentalità, altrimenti non risalirà mai la china!” A cosa si debbono sconfitte come quelle di Battaglia e Orlando, due ragazzi promettenti? “Purtroppo ci sono sconfitte indiscutibili come quelle di Casamonica, Piccirillo, Cantatore, Sarritzu. Poi ci sono le sconfitte annunciate: di ragazzi costretti ad emigrare all’estero in cerca di borse e notorietà. Un tempo la Fpi assisteva i settore dei professionisti con contributi e servizi. Li assisteva e li tutelava. Oggi si dice che i soldi non ci sono più. Queste vale totalmente per noi e in misura minore per i dilettanti. Ma se muoiono i professionisti chiudono bottega anche i dilettanti!” Vacche magre anche al settore azzurro? “Dobbiamo avere il coraggio di dire che il vero fallimento sta arrivando dalle Nazionali. In 3 anni non è emerso un nome nuovo.Gli atleti sono praticamente gli stessi del 2001. Di qualcuno si sono perse le tracce, come Di Corcia che avevo portato al “bronzo” mondiale 2001, ma anche di Bundu e Zamora si hanno risultati episodici. Noi per Sydney qualificammo 7 atleti. Vedo buio pesto all’orizzonte!” Ci sono delle responsabilità? “Non debbo essere io a parlarne. Sarebbe minimo inelegante. Annoto però che il ritorno ad Assisi per i senior non è stato positivo”. E sugli juniors “Beh, qui stiamo alle comiche: oggi il dibattito è se i ragazzi in ritiro debbano avere o meno la tv in camera! Insomma, il Medioevo!” Rimpianti? “Nessuno – sorride tranquillo Oliva – quando l’attuale Presidente mi licenziò disse che con il mio stipendio pagava 5 allenatori. E questi sono i risultati!”

Oliva le è mai venuta voglia di tornare sul ring? “Più d’una volta. Poi ho sempre scacciato i cattivi pensieri. Per questo lancio un appello a Rosi: Ti prego Gianfranco, ripensaci!!”

SCHEDA PARIS

Sven Paris, “The White Warrior”, nato a Frosinone il 17 dicembre 1980, peso welter, ha iniziato il pugilato a 16 anni. A Sydney superò due turni per poi essere battuto dall’algerino Allalou. Passato professionista a gennaio 2002, è imbattuto dopo 10 match (di cui 8 prima del limite). E’ campione del Mediterraneo Ibf 2003.

SCHEDA OLIVA
PATRIZIO OLIVA è nato a Napoli il 28 gennaio 1959, medaglia d’oro a Mosca ’80. Campione d’Europa nell’83, nel 1987 campione del mondo nei superleggeri Wba. Ancora campione d’Europa nell’89. Si è ritirato definitivamente nel 1992. Dal maggio 1996 fino al dicembre 2001 è stato Ct unico delle Nazionali azzurre. Dal 2002 insieme a Elio Cotena guida la scuderia “Sipro”.

24/06/2004 11:15
 
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Anche a costo di apparire patetici
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Anche a costo di apparire patetici
Anche a costo di apparire patetici


Anche a costo di apparire patetici, gli inglesi ancora una volta si scagliano contro quella che definiscono la “mafia dei Balkani”. L’ episodio, uno dei tanti e nemmeno tanto clamoroso è successo a Goteborg durante il torneo di qualificazione olimpica! Il peso medio inglese Darren Barker, affrontava l’ungherese Karol Balzsay (argento agli europei di Perm) ed a parere degli inglesi ed anche di molti osservatori “neutrali” aveva sicuramente e nettamente vinto il primo round, ma i giudici non sono stati dello stesso avviso e quand’è tornato all’angolo ha avuto l’amara sorpresa di constatare di trovarsi “sotto” di 5 punti. Inutile dire che la giuria era quasi interamente dell’Est europeo… Da quel momento il pugile si è rassegnato alla “sua” sorte. Possiamo ammettere l’errore in buona fede, ma riteniamo vile mortificare le legittime aspettative ed i sacrifici di un atleta per dei meschini e sporchi giochi “politici”. Siamo stufi di fare denunce che cadono nel vuoto e che fanno sorridere i destinatari sicuri della loro immunità . Siamo stufi di assistere a “farse” spacciate per avvenimenti agonistici. Sta nascendo un movimento internazionale,che sulla base di dati oggettivi, sta stilando una lista di nomi di dirigenti e di arbitri da allontanare per sempre da cariche e liste internazionali.Si sta anche studiando un codice deontologico per impedire “certi” conflitti d’interesse (specialmente ad Est, potete trovarvi come arbitro un insegnante e con tutta la buona volontà, è un po’ difficile che rimanga imparziale, se l’angolo di uno dei due pugili è guidato da un suo amico-collega, con il quale si tiene in contatto settimanalmente per allestire delle riunioni…). I sostenitori dell’iniziativa, si prefiggono lo scopo di far chiarezza su un “mondo” in cui la corruzione sta assumendo aspetti veramente preoccupanti,tali da far temere per l’esistenza stessa di questo sport. Noi dello staff in alcune componenti, saremo chiamati a collaborare per realizzare l’idea e lo faremo con il consueto spirito che ci anima e ci sostiene! Segnalateci i casi di cui venite a conoscenza e possibilmente, se non lo potete fare voi, forniteci le indicazioni per reperire il materiale accusatorio. E’ nell’interesse di chi ama veramente questo sport e nel rispetto di chi lo pratica e lo insegna, pretendere che la “gara” sia assolutamente PULITA!. Rifiutate i favori e chi ve li propone, perché domani si trasformeranno in abusi subiti ( di cui non potrete lamentarvi…) e in “cambiali” da onorare.Un ultimo invito. E’ dovere di chi è preposto, rendersi “garante” del rispetto delle regole e dei diritti di TUTTI ! Non farlo, rende…COMPLICI! Non si può continuare ad invocare la buona fede, se si seguitano ad offrire occasioni ai malevoli. Sono solo parole? Può darsi, ma ricordiamoci che dopo duemila anni, si continua a parlare di un “innocente messo in croce”, mentre i suoi accusatori (compreso quello che “si lavò le mani”),sono diventati dei sinonimi aberranti! Seguite un consiglio,prendete le “distanze” da certi soggetti, vi conviene! Diceva mio nonno che non bisogna discutere con un cretino, perché dopo un po’ non si capisce la differenza;

vale sicuramente anche per chi si accompagna ad un infame! Viva il pugilato ( per Mega gli sport da Ring).


20/06/2006 18:22
 
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Notizie di boxe


Si sono svolte a Belgrado le elezioni per il nuovo consiglio dell’EBU . I candidati erano il presidente uscente, il controverso e potente Martinez , il francese Frugonì e lo svizzero Peter Stucki . Il più vero candidato alla successione di Martinez era l’austriaco Stucki che poteva vantare su molte adesioni , ma aveva contro alcune delle più importanti federazioni ( leggere organizzatori… ) . All’ultimo momento Stucki si è ritirato ed ha indirizzato i voti verso …Martinez . Un caso ? Ci sembra più una tattica per far “ fuori” … Frugonì . Il risultato ha visto Martinez vincere con 142 voti e Frugonì raccogliere 69 voti . Sono stati confermati : Stucki ( Svizzera ) , Logist ( Belgio ) , Frugonì ( Francia ) , Galan ( Spagna ) , Mazurov ( Russia ) , Agustin ( Finlandia ) , Giles ( Gran Bretagna ) e Eckman ( Germania ) . Tra i non eletti troviamo il rappresentante italiano e l’austriaco Palatin , che sono stati sostituiti dalla bulgara Borissova ( per l’Ukraina ) e dall’olandese Rinze Vandermer . L’EBU ha ringraziato per l’opera prestata e confermato nell’incarico di segretario , la sig.ra Jacoponi – Melchiorre . Da parte nostra ci diciamo dispiaciuti per il risultato elettorale che vede paesi pugilisticamente “ inesistenti ” ben rappresentati , mentre l’Italia è… fuori dai “ giochi ” ! I francesi sono rimasti in “ piedi ” e gli spagnoli avrebbero potuto rinunciare a Galan se avessero voluto… Probabilmente abbiamo commesso degli errori . Dove abbiamo sbagliato ? Nella scelta della linea “ politica ” o nella scelta degli uomini che ci dovevano rappresentare ? Come diceva il grande “ Quelo ” alias Corrado Guzzanti : “ La seconda che hai detto ! ” .



Nel palazzetto dello Sport di Rezzato, la campionessa mondiale WBC dei pesi mosca, Stefania Bianchini (15 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), ha conservato il titolo, battendo con decisione tecnica, l’israeliana Hagar Shoumlefeld , ex campionessa della WIBA. Scontro tra due mancine, che si sono affrontate a viso aperto , con la Bianchini più incisiva ed in possesso di una maggior varietà di colpi. Nel 5° round, uno scontro di teste provoca una ferita alla Bianchini ed il match viene fermato. Vince la Bianchini che in quel momento risultava in vantaggio su tutti e tre i cartellini. Nei superleggeri, il cubano-italiano Brunet Zamora (9 vittorie), batte ai punti in 8 rounds l’estone Albert Starikov. Match condotto interamente da Zamora che ha confermato la pesantezza dei suoi colpi, ma anche la lentezza delle esecuzioni. Finalmente un buon match “tutto italiano” nei pesi welters. Leonard Bundu (7 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Vincenzo Finzi (18 vittorie, 10 sconfitte e 3 pari), in un match molto combattuto. Bundu è riuscito anche ad atterrare Finzi nel 2° rounds, ma questi ha saputo tirare fuori quelle doti di resistenza e coraggio che gli hanno consentito di tener testa a Bundu fino alla fine. Dopo prove come queste, restano per Bundu i mai sopiti rimpianti di aver atteso troppo a lungo il “passaggio” tra i professionisti. Nei superpiuma, Massimo Chiofalo (8 vittorie ed una sconfitta) ha battuto ai punti in 6 rounds il modesto “mestierante” ungherese Bela Sandor . vittoria anche per il russo-italiano Viktor Skurko, che battendo ai punti in 6 rounds il “perdente cronico” Virgil Meleg ai punti in 6 rounds, coglie il suo 5° successo. Per finire, il neo acquisto della colonia Loreni, il medio serbo Dejan Ribac (12 vittorie), batte un altro “perdente cronico”, il rumeno Adrian Sauca per kot al 4° round.



Al Palasport di Abano Terme, serata OPI2000 e tutto secondo copione. Nei pesi supermedi, Cristian Sanavia, (31 anni, 37 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds il bielorusso Konstantin Makharov , in un match nel quale l’ospite, pur nei limiti delle sue capacità tecniche, ha cercato di guadagnarsi la “pagnotta”. Da parte sua Sanavia, ha offerto la solita prova piena di carattere e determinazione, ma priva di “lampi”. Nei mediomassimi, Dario Cicchelo (27 anni, 10 vittorie, 4 sconfitte e 2 pari), ha battuto ai punti in 6 rounds, il francese Abdel Benziane, in un match di “routine”. Sempre a livello mediomassimi, buon “allenamento” di Pietro Aurino, che batte ai punti in 8 rounds il francese Christopher Robert. Infine nei pesi gallo , pari in 6 rounds tra il francese Jerome Arnould e l’agerino Cherif Saki.



“La notte dei giganti” è stato il titolo con il quale si è in qualche modo commemorato con una manifestazione pugilistica, l’incontro per il titolo mondiale dei pesi massimi che Primo Carnera disputò a Piazza di Siena a Roma con il pugile basco Paulino Uzucudum. Se “giganti” si riferiva alla stazza dei protagonisti, nulla da eccepire, ma se da quel termine si vuol pretendere qualcosa di più sostanzioso, allora il titolo è troppo ambizioso. Come al solito la “macchina” organizzativa messa in moto dalla graziosa consorte di Vincenzo Cantatore (35 anni, 31 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), è stata come sempre perfetta. Pubblico numeroso, con molte presenze “eccellenti”, segno della “simpatia” e della stima con cui viene seguito Vincenzo…anche da noi. Una “simpatia” che però meriterebbe prove più sostanziose ed autoritarie, specialmente quando l’avversario, spigoloso finchè si vuole, si chiama solo : Jean Claude Bikoi. Vittoria ai punti in 10 rounds per Cantatore , ma perplessità sulle aspirazioni mondiali, specialmente se si chiamano… Nelson. Negli altri match, veramente poveri di contenuti, per la “pochezza” degli avversari scelti per saggiare le aspirazioni e le forze delle “novelle speranze”; vittoria di Fabio Tuiach per kot al 5° round sul tedesco Rene Hubner, dell’italo-tedesco Francesco Pianeta (25 anni, alto 1.96, 4 vittorie) sul tedesco Dirk Mandelartz per ko al 1° round e del tedesco Rene Dettweiller (alto 1.94, 18 vittorie) per kot all’8° round su David Vicena.



Allo Staples Center di Los Angeles, il messicano Marco Antonio Barrera (62 vittorie e 4 sconfitte), ha conservato il titolo WBC dei superpiuma battendo ai punti in 12 rounds lo sfidante Ricardo “Rocky” Juarez (25 vittorie e 2 sconfitte). Il macth ha avuto un finale “giallo”, perché inizialmente era stato dato il pari; poi uno dei giudici ( il giapponese Morita…), ha rifatto i conti ed ha assegnato la vittoria a Barrera. Molti tra il pubblico e gli addetti ai lavori avevano però “visto” la vittoria di Juarez, che ha impegnato severamente il campione messicano, che solo grazie al suo “grande cuore” ha potuto “conservare” il titolo su un avversario che ha lasciato intuire di essere già pronto a …sostituirlo!Restano le perplessità per una “macchina” organizzativa miliardaria, che non riesce a fare nemmeno i conti …della “casalinga”. Mentre bisognerebbe concedere un po’ di riposo ai due giudici che si sono espressi per il pari nell’ultimo round (Morita e Ford) e che ha visto i due contendenti arrivare all’ultimo round nel quale si sono scambiati “colpi feroci”, con un solo un punto di differenza. Come diceva un vecchio marpione :” le riprese difficili da giudicare sono quelle dove non ci sono i colpi… non quelle dove ci sono!”. Ai giudici chiediamo di rappresentare sui cartellini quello che vedono, non quello che pensano. Ma come avete da tempo intuito…noi non capiamo niente di boxe! Ancora superpiuma , con il titolo WBO in palio e grossa delusione per i tifosi ungheresi che si erano messi davanti ai televisori per seguire il loro beniamino, l’imbattuto Janos Nagy( 23 vittorie), affrontare il formidabile campione argentino Jorge “La Hiena” Barrios (46 vittorie , 2 sconfitte ed un pari). Dopo appena 69 secondi dall’inizio del match, Barrios ha scagliato un gancio sinistro d’inaudita vilolenza sul mento di Nagy, “abbattendolo” al tappeto per il conto totale! Per il titolo WBC ad interim dei pesi leggeri, il messicano Jose Armando Santa Cruz (23 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Chikashi Inada (19 vittorie e 3 sconfitte) per kot al 6° round. Match fermato dall’arbitro Jack Reiss, dopo una bella combinazione di Santa Cruz. Nei pesi supergallo, il giovanissimo filippino Rey “BoomBoom” Bautista (19 vittorie di cui 14 prima del limite), ha dato ancora una volta una dimostrazione della sua devastante potenza, mettendo ko in 3 rounds Robert Bonilla. Nei pesi medi, l’ungherese Jozsef Nagy, nessuna parentela con Janos, ha colto il 13° successo senza macchia, battendo nettamente ai punti in 6 rounds il mestierante Julio Jean. Per finire, uno dei tanti svedesi che girano il mondo, per il veto del pugilato professionistico sul loro territorio, il peso leggero Shadi Hamsho (7 vittorie), ha battuto Armando Borantes ai punti in 6 rounds.

PUFF!! NUN C’E’ PIU’


Sorpresa a Pompano Beach in Florida, con il colombiano Alejandro Berrio (alto 1.86, 25 vittorie e 4 sconfitte), che in un eliminatoria IBF dei supermedi, ha messo ko in 6 rounds l’imbattuto Yusaf Mack (22 vittorie e 2 pari). Match dominato da Berrio a partire dalla 3^ ripresa, con i suoi duri e pesanti colpi e che prima di chiudere la partita, ha inviato due volte tappeto il rivale nel corso del 6° round. La vittoria di Berrio che nella precedente visita negli USA nel 2003 era finito ko al 1° round con Eric Mitchell, non giunge a sorpresa, perché in quella circostanza, Berrio, era probabilmente debilitato dalle sue battaglie contro il peso (si ostinava a fare il peso medio…). Adesso per lui l’opportunità di “saldare” un altro conto, con il tedesco Robert Stieglitz, che lo precede in classifica e lo battè per kot nel 2005. Pari tra Richard Gutierrez (19 vittorie) e Thomas Davis (9 vittorie, 3 sconfitte ed un pari) nei pesi welters, dopo 3 rounds, per uno scontro di teste che ha aperto una vasta ferita a Davis. Nei pesi medi, scontro tra gli imbattuti Jose Rodriguez (6 vittorie) e Marucs Brooks (4 vittorie), che termina con la vittoria di Rodriguez ai punti in 4 rounds. Brutta serata per la famiglia Brooks, con Johnny, mediomassimo fratello di Marcus, che resiste (si fa per dire…), solo 80 secondi al nigeriano Akinyemi Laleye (5 vittorie).



A Montreal, il 26enne rumeno Lucian Bute (17 vittorie di cui 15 prima del limite), ha fatto un altro passo avanti nelle classifiche mondiali, battendo il duro e coriaceo congolese Lolenga Mock (25 vittorie, 10 sconfitte ed un pari), nettamente ai punti in 12 rounds, in un match valevole per il titolo intercontinentale della WBO. Non lasciatevi ingannare dal record di Mock , perché molte sconfitte sono immeritate. Bute ha dichiarato la sua soddisfazione per la prestazione, dichiarando di aver firmato per altri due anni con l’Interboxe e che matches come quello sostenuto contro Mock lo aiutano a crescere. In un altro match, il 27enne mediomassimo rumeno Adrian Diaconu (22 vittorie di cui 14 prima del limite) , ha battuto ai punti in 12 rounds, il resistente sudafricano Andrè Thysse. Il match era valido per il titolo intercontinentale della WBC ed ha visto il rumeno mettere al tappeto Thysse nel primo round, con due pesanti ganci sinistri. Negli altri matches, c’è stata la vittoria del superpiuma Benoit Gaudet (26 anni e 9 vittorie), per kot al 4° round su Mathias Tchikaya e del peso welter rumeno Ion Donut Dan (24 anni e 14 vittorie), che ha battuto ai punti in 6 rounds Shawn Garnett.



All’Hard Rock Seminale Casino in Hollywood (Florida), il messicano Julio Diaz (33 vittorie e 3 sconfitte, con 24 soluzioni prima del limite), ha battuto nettamente ai punti in 12 rounds il portoricano Ricky Quiles , diventando il campione IBF ad interim. Dopo un inizio dominato da Diaz, c’è stato un timido tentativo di reazione di Quiles nel 7° ed 8° round, ma il messicano ha subito rintuzzato gli attacchi ed ha chiuso “forte” gli ultimi rounds. Con questa vittoria Diaz è rientrato in possesso di una porzione di quel titolo che abbandonò per combattere con Castillo! In un altro match tra massimi leggeri, il russo Vadim Tokarev (22 vittorie ed un pari), ha battuto l’imbattuto americano Felix Cora per ko al 4° round. Match molto eccitante nel quale, al 4° round, Tokarev ha messo al tappeto il rivale con una serie di colpi; Cora però si è rialzato ed ha a sua volta messo in difficoltà l’avversario. Il match a questo punto diventa incandescente ed i due si scambiano colpi durissimi, finchè il russo nuovamente fa accusare Cora, che si abbandona sulle corde, costringendo l’arbitro del match a sospendere l’incontro. Nei supermedi il colombiano Samuel Miller (14 vittorie di cui 12 prima del limite), ha battuto ai punti in 8 rounds il canadese Martin Desjardins , controllando il match per tutta la sua durata e facendo contare l’avversario per un gancio sinistro al corpo, nel corso del 5° round.



A Dallas in Texas, l’eccitante superleggero Americo Santos (25 vittorie ed una sconfitta), ha battuto con uno spettacolare ko al 12° round William Morelo. Dopo un inizio penalizzante per il miglior pugilato di Morello, a partire dall’8° round, la grezza potenza di Santos, si è fatta sentire! Dopo un atterramento subito nel 9° round, Morelo ha resistito al brutale attacco di Santos , “sopravvivendo” alla meglio nel 10° round! Nell’undicesimo round uno “stanchissimo” Santos, ha colpito duramente l’avversario; finchè nel 12° round un altro atterramento subito da Morelo ha sancito la fine del match !



Ad Oriville in California, il peso medio Eric Regan (26 vittorie e 2 sconfitte), pur avendo fatto “sentire” subito ad Elco Garcia, il peso dei suoi pugni, non è riuscito a chiudere velocemente il match. Solo nel 5° round, dopo un pesante “lavoro”, culminato con un terribile destro che lasciava Garcia “abbandonato” sulle corde, l’arbitro interveniva per sospendere il match. In un match tra pesi massimi, Hector Martinez forte delle sue 3 vittorie per ko e della sua mole superiore (alto 1.98), pensava di far un sol boccone di Cornell Davis, ma questi non accettava il ruolo di “vttima sacrificale” ed assaliva il più “grosso” avversario fin dal 1° round, costringendolo ad inginocchiarsi in prossimità delle corde. Nei rounds successivi, Davis però si lascia ad andare a colpi dietro la nuca ed a “tenute” e si becca un richiamo ufficiale. Nel 4° ed ultimo round , il pubblico ha l’impressione che il round venga accorciato di un minuto. Alla fine verdetto con decisione controversa per Davis.



Continua ad entusiasmare i suoi sostenitori il peso welter newyorchese, Edgar Santana (18 vittorie e 2 sconfitte). Questa volta è toccato a Tomas Barrentes, dopo 3 rounds di “letargo”, sottostare al “bombardamento” di Santana che ha vinto con decisione unanime ai punti in 10 rounds. Nei pesi piuma, l’imbattuto Gary Stark junior (16 vittorie), ha battuto ai putiin 8 rounds, il due volte challenger al titolo mondiale Luis Bolano (41 vittorie e 6 sconfitte). Nei pezsi welters, vittoria ai punti in 8 rounds del ghanese Emanuel Clottey (24 vittorie e 6 sconfitte), su Francisco Campos. Nei supermedi, il dominicano Juan Ubaldo Cabrera (5 vittorie), ha battuto ai punti in 4 rounds Tomas Padron.

PUFF!! NUN C’E’ PIU’


A Belfast, nell’Irlanda del Nord, il campione del Commonwealth dei pesi massimi, l’inglese Danny Williams (36 vittorie e 4 sconfitte), in vista del match di rivincita con il connazionale Matt Skelton, ha battuto in un match breve ma intensamente duro, il turco-tedesco Adnan Serin (14 vittorie e 5 sconfitte). Dopo un atterramento subito da Serin nel 1° round, questi si è rialzato, rendendo la vita dura a Williams, finchè nel 3° round, uno scontro di teste non ha impedito a Serin di continuare. In quel momento però Wiliams aveva già preso in mano il controllo del match. Per il titolo WBU dei pesi welters, l’iraniano-inglese Mehrdud Takalobigashi (25 vittorie ed una sconfitta), ha battuto ai punti in 12 rounds il detentore Eammon Magee (26 vittorie e 5 sconfitte). Nei superleggerim, l’attesissimo Amir Khan, ha battuto il più esperto ungherese Laszlo Komiathi, che però l’ha “istruito” sulle molte difficoltà che s’incontrano tra i professionisti se non si è in possesso della “castagna”. E’ stata la prima volta che Khan ha superato la 4^ ripresa! Da segnalare anche il match tra i due imbattuti pesi massimi Martin Rogan (30 anni e 4 vittorie) e Darren Morgan (29anni e 5 vittorie), che hanno visto il dominio del pugile nordirlandese che nel 2° round è riuscito anche a mettere al tappeto il rivale. Per Rogan che è gestito da Frank Warren, e sta facendo bei progressi, si prospetta un futuro più impegnativo che prevede anche la disputa di qualche titolo regionale. Per finire diamo due notizie. La prima è che il 37enne “collaudatore” Peter Buckley è approdato nei pesi welters. La seconda che ha combattuto in questa riunione ed ha perso con Stephen Haugian (4 vittorie), collezionando la 225^ sconfitta (ha anche 31 vittorie e 11 pari). Con questo match, sono ben 267 i combattimenti disputati da questa autentica icona della boxe britannica.



Il mancino peso welter russo Anton Solopov, elemento molto promettente (è stato campione del mondo juniores nel 1998 , battendo in finale il portoricano Miguel Cotto), che è diretto da Kostantin Tszyu, voleva ricalcare le orme del suo celebre “manager”; quindi trasferitosi armi e bagagli in Australia, ha cominciato a vincere ed a convincere arrivando a mettere insieme ben 12 successi! Gli è però venuta nostalgia di casa (Surgut in Russia) ed allora i parenti e gli amici insieme al suo manager, gli hanno organizzato una bella riunione, ingaggiando un avversario buono ma non irresistibile (almeno così pensavano…), il filippino Dondon Sultan (12 vittorie , 6 sconfitte e 2 pari). A “nobilitare” il tutto, un bel titolo in palio (…non si nega a nessuno!) il Panpacifico Asia Boxing Association. Purtroppo non avevano messo in conto la potenza di Sultan e la sua determinazione che hanno sconvolto i piani dei russi! Infatti nel 1° round il filippino ha centrato l’avversario con un terribile gancio destro, mettendolo al tappeto per il conto totale!



In Thailandia al New World Shengai Shopping Center di Nonthaburi, l’ex campione dei superpiuma della WBC, Yodsanan 3k Battery (48 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 8 rounds il “coraggiosissimo” filippino Arniel Tinampay Anche se è apparso piuttosto lento, Yodsanan ha controllato il match, imponendo la sua aggressività. Nei pesi piuma, il tailandese Chonlatarn Piriyapinyo (15 vittorie), ha battuto ai punti in 12 rounds il filippino Jaime Barcellona conservando il titolo WBC dell’Asia.



Il ghanese Aloryi Moyoyo Mensah, ha causato una grossa sorpresa a Secunda in Sudafrika, mettendo ko in 4 rounds, l’ex campione della WBU e dell’IBO dei massimi leggeri, il sudafricano Sebastian Rothmann. Il match era valido per il titolo Pan Africano della WBA. Dopo soli 25” del 1° round, Rothmann, ha inviato al tappeto il ghanese, che è riuscito a stento a finire la ripresa. Nel 4° round, un destraccio di Mensah, ha “sorpreso” Rothmann, che dopo il conteggio, è finito nuovamente a terra (ma si è inginocchiato da solo per recuperare…) per una combinazione sinistro destro. Poco dopo finisce nuovamente al tappeto ed a questo punto l’arbitro “chiude” l’incontro. Subito dopo il match Rothmann (32 anni), ha annunciato il suo ritiro. Dopo il cambio di manager, nessuno sembra più in grado di fermare il sudafricano Mlungisi Dlamini (12 vittorie ed un pari), che ha messo ko in 6 rounds, il “talentuoso” Moses Mathekga (6 vittorie ed un pari).

Restando in Sudafrica, scopriamo un “caso limite”. Al termine del match svoltosi a Durban e che ha visto il sudafricano Irvin Buhlalu difendere il titolo nazionale dei pesi leggeri dall’assalto di Benedict Dlamini, la giuria ha assegnato all’unanimità il verdetto al campione. L’astuto manager dello sfidante ha però sporto reclamo, perché a suo giudizio l’ultimo round era terminato un minuto prima. La commissione sudafricana si è riunita ed ha dovuto constatare che la “prova” televisiva dava ragione al manager. Nella tesi presentata dal manager viene espresso il concetto che potendo un match concludersi con un ko per il quale sono sufficienti solo 10 secondi, il suo amministrato è stato privato di questa possibilità nell’ultimo minuto di gara! La commissione ha quindi deciso di squalificare per un po’ di tempo il “distratto” cronometrista e di indire una rivincita tra i due pugili entro tre mesi.



A Sydney, si è disputato uno dei più “sentiti” incontri degli ultimi anni. Le origini aborigene ed anglosassoni dei contendenti, hanno inoltre “accentuato” lo scontro razziale-sociale ed in alcune città, a match finito, si sono registrati alcuni incidenti, fortunatamente isolati e limitati, tra le due “fazioni”. Ma passiamo alla cronaca del match, che è poi la cosa che più c’interessa e lasciamo ai soliti imbecilli i “pretesti” per manifestare la loro stupidità. Davanti a circa 30.000 spettatori, in un match valido come eliminatoria al titolo dei supermedi della WBA, si sono affrontati Anthony “The Man” (L’Uomo) Mundine e Danny “The Green Machine” (La Macchina Verde) Green. Nei primi 3 rounds Green è stato abile a “chiudere” le “vie” di fuga del rivale, portando ripetuti attacchi, poi la velocità di esecuzione di Mundine ha preso il sopravvento ed anche i colpi meno potenti dell’aborigeno, con il passare del tempo e delle riprese , hanno cominciato a farsi sentire. Errata la tattica di Green, a nostro giudizio, tutta tesa a sfiancare con il lavoro al corpo la “resistenza” del rivale , che al contrario aveva effettuato una preparazione straordinaria e non ha accusato eccessivamente il “massaggio”. Non sono mancate le “tensioni” anche durante il match, tra i due atleti, ma un paio di richiami equamente distribuiti dall’ottimo sig. O’Connor, hanno spento sul nascere i “bollenti spiriti” dei due contendenti. Alla fine la giuria ha premiato Mundine che con le sue veloci combinazioni predominato per la maggior parte del confronto (118 a 111, 116 a 113, 118 a 112). Alla fine del match, un entusiasta Mundine chiedeva al “suo” pubblico :” Who is the man?” (Chi è l’uomo?).Adesso, per l’ex stella del rugby australiano nonché figlio dell’ex sfidante al titolo mondiale Tony Mundine, si prospetta un match di rivincita con il danese Mikkel Kessler. Come sempre la boxe coglie puntuale un suo momento di riscatto, quando Mundine, che ha preso in giro l’avversario prima dell’inizio del match, gli ha però reso omaggio dichiarando :” Danny era molto preparato ed ha disputato un ottimo incontro, ma stasera io ero il migliore!”. Negli altri matches, da segnalare l’esordio tra i pesi massimi dell’ex stella del rugby australiano John Hopoate, che ha impiegato solo 60 secondi per mettere ko Frank Faasolo. Nei superpiuma, Billy Dib (11 vittorie), ha battuto per kot al 1° round in modo controverso, il filippino Ariel Omongos. Infatti il filippino si è slogato una caviglia cadendo al tappeto, ma molti spettatori hanno protestato, perché l’atterramento di Omongos non è arrivato da un colpo, ma da una mossa di judo di Dibb ( per buona parte del pubblico l’australiano doveva essere squalificato…). L’arbitro di questo match era il sig. Charlie Lucas. Un'altra “vittima” filippina è stato il superpiuma Arnel Porras, che pur avendo vinto le ultime 4 riprese di un match previsto sulle 6 è riuscito solo a …pareggiare con Ahmed Elomar! Sul valore di Elomar a questo punto è lecito dubitare visto che tra l’altro il filippino è un modesto mestierante. Ospite d’onore della serata, l’ex campione dei pesi massimi Joe “Smokin” Frazier.



Esordio professionistico a Nuvolera, per il peso welter Maurizio Cossu ed il mediomassimo Cristian Dolzanelli. Inizialmente previsto nella piazza centrale del paesino adagiato sulle rive del lago di Garda, l’avvenimento è stato poi spostato per le inclementi condizioni del tempo nel locale palazzetto dello sport. Il 30enne Dolzanelli ha affrontato lo slovacco Peter Furman, che ha cercato subito di metterla in “bagarre”, ma il bresciano con colpi incisivi e potenti ha inflitto quattro conteggi al rivale (uno al primo round e tre nel 3°), costringendo l’arbitro a fermare il match nel terzo dei previsti 4 rounds! Il peso welter Maurizio Cossu , ha entusiasmato la platea con il suo pugilato ispirato a quello del “Prince” Naseem Ahmed , di cui ha adottato anche il soprannome. Cossu, dopo un bel montante che ha costretto al tappeto Marian Tomcany già nel 1° round, non è riuscito a “chiudere” il match e nel proseguo del combattimento, previsto sulle 4 riprese, ha forse concesso troppo allo spettacolo correndo qualche rischio “inutile”. Vittoria sbrigativa per il rientrante superwelter Elio Cotena junior , che nel 2° round faceva inginocchiare con un montante al fegato il giovane rivale slovacco Vladimir Tazik, sostituto dell’ultima ora dell’ungherese Karoly Domokos. Attorno al ring di Nuvolera, un po’ di storia del pugilato bresciano con le presenze di Ivo Masiero, Rinaldo Pellizzari, Ferruccio Mazzardi e tanti altri.


A Celano, il peso leggero Giuseppe Truono ha conquistato il titolo internazionale IBF del Mediterraneo, battendo il limitato (fisicamente e tecnicamente ) turco-tedesco Muzaffer Tosun. Vittoria netta di Truono ai punti in 12 rounds. La scelta di Tosun come sfidante a questo titolo deve aver seguito i ragionamenti che fanno di solito i capi di governo quando assegnano i ministeri: “sei un professore di Diritto? Vai alla …Sanità!”. Negli altri matches, il superwelter Tobia Loriga ha confermato il suo eccellente momento, battendo ai punti in 6 rounds lo slovacco Patrick Hruska, avversario non eccelso, ma in grado di far ben figurare il calabro-emiliano. A volte non bisogna essere dei campioni per disputare un bel match e non bisogna per forza appartenere a “scuderie” diverse per impegnarsi in un confronto. Fedele Belusci ed Alfredo Di Feto, l’hanno dimostrato, scambiandosi colpi su colpi per 6 rounds, per dirimere una questione di superiorità alla quale si sono sottratti anche i giudici del match, accomunandoli in un verdetto di parità che impone sicuramente una gradita rivincita! Si è avuto anche il rientro del mediomassimo Massimo Saiani, che riprende dimestichezza con i “ferri del mestiere”, battendo ai punti in 6 rounds lo slovacco Radek Seman. Nei pesi piuma David Chianella s’impone per ferita nel 4° round a Sandor Paska, dopo alcune buone fasi di gara. ( FOTO MONDOBOXE )







E’ morto Kid Pascualito, una delle glorie dello sport paraguayano. Il suo vero nome era Valentin Galeano e si è “spento” a 64 anni dopo lunga e grave malattia. Conquistò la sua “gloria” sui rings tra gli anni 60’ e 70’, sostenendo 133 combattimenti (ne vinse 85 di cui 59 prima del limite). Era un gallo-piuma che affrontò i migliori della sua epoca. Memorabili i suoi matches con i brasiliani Waldemir Pinto ed Eder Jofre, l’argentino Josè Smecca ed i messicani Jesus “Chucho” Hernandez e Ruban Olivares (questa sconfitta gli costò la possibilità di battersi per il titolo…).

Continua a vincere “Riccardino” . Ci riferiamo a Ricardo Arredando junior, peso gallo figlio dell’ex campione mondiale , che a Tijuana, ha battuto per kot al 2° round Juventino Delgado. Come dice Gennarino : “perfino in Messico gli Juventini piglieno mazzate!”. Sul record di Arredondo , bisogna fare un po’ di chiarezza, perché mentre “Boxrec” gli attribuisce 6 vittorie senza macchie, i messicani lo riportano con un 1 nella casella dei segni negativi. Vi faremo sapere.

A Deinze in Belgio, il supermedio Biagio Patera (24 anni e 4 vittorie), ha battuto Arash Warasy ai punti in 6 rounds.

A Tucuman in Argentina, è “schioppato” il Bombardiere del mercato ortofrutticolo. Parliamo del peso massimo 34 enne Manuel Alberto Pucheta (16 vittorie), che è finito ko in 2 rounds, con il vetusto brasiliano Edgar Da Silva (40 anni, 24 vittorie e 8 sconfitte).

Le recenti brutte notizie provenienti dall’Inghilterra, che parlano di un ragazzo ucciso a coltellate davanti a scuola per difendere un amico da un’aggressione, ci hanno fatto scoprire che il ragazzo era una giovane promessa del calcio e che era figlio di un pugile inglese : Mark Prince!

Ad Huntington, il promettente peso supermedio, il 20enne Joe Green (10 vittorie), ha colto un altro successo battendo ai punti in 8 rounds Derrick Graham. Tutti gli interrogativi sulle qualità di Green sono rimasti in piedi, perché il giovane atleta (vice campione mondiale juniores nel 2005) pur dominando il confronto, per lunghi tratti del match ha scaricato la sua energia solo sui guantoni dell’avversario.

Ad Ajaccio in Corsica, il peso mosca Bernard Inom, mettendo ko in 4 rounds lo slovacco Peter Balazs, ha ottenuto il 2° successo dopo la dura sconfitta subita contro l’argentino Narvaez. Nei pesi gallo, John Bikai, ha battuto Robert Szemberi ai punti in 6 rounds.

A Montevideo in Uruguay, il peso massimo Gonzalo Omar Basile (32 anni, alto 1.99, 22 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 3° round il brasiliano Edson Silvio Nascimento. Nei superleggeri, Rodolfo Ezequiel Martinez (24 anni, 17 vittorie, una sconfitta ed un pari), ha battuto Oscar Ruben Rivas Samudio ai punti in 8 rounds.

A Panama City, Roberto “Il Ragno” Vasquez, ha conservato la corona dei minimosca della WBA, battendo ai punti in 12 rounds il venezuelano Noel Arambulet. Vasquez ha vinto largamente ai punti e nel 3° round è riuscito anche mettere al tappeto il rivale. Nei pesi gallo, l’ex campione dei pesi gallo della WBO, Mauricio “Cry Baby” Martinez ha battuto ai punti in 10 rounds il venezuelano Franklin Varala.

L’ex campione del mondo della WBC, Oliver Mc Call, ha dichiarato “bancarotta”. In 17 anni di carriera, Mc Call ha accumulato ,molti debiti e la decisione di dichiarare “bancarotta” è stata decisa dai suoi avvocati per mettere ordine nei conti e nella vita dell’ex campione, che conta di ritornare al più presto sul ring.

Ancora una vittoria per il peso massimo Bowie Toupou (3 vittorie), che mette ko John Justice (6 vittorie, 6 sconfitte ed un pari) in soli 54” del 1° round. Toupou è allenato da una “leggenda” della boxe australiana, Johnny Lewis, che è stato manager di Jeff Fenech. Per Toupou, Lewis prevede un futuro alla …Fenech.

A Santa Fè in Argentina, il superleggero Martin Vicente Rodriguez (21 anni e 10 vittorie), ha battuto Norberto Adrian Acosta per kot al 3° round. Nei supermedi Pablo David Zamora Nievas (25 anni , 13 vittorie ed una sconfitta) ha battuto ai punti in 6 rounds Ricardo Genero.

Desideroso di riscattarsi dopo la prima “cocente” sconfitta subita , il peso piuma Roberto “The Ghost” (Il Fantasma) Guerrero (17 vittorie, una sconfitta ed un pari) ha distrutto in 3 rounds il collaudatore Sandro Marcos al HP Pavillion di San Jose in California. Nei supermedi, il beniamino locale Ricardo Cortes (17 vittorie, una sconfitta ed un pari),

A Guaymao in Messico, il superpiuma Jorge Pimentel Lopez (26 anni e 10 vittorie) ha battuto Zaid Zavaleta per abbandono al 7° round.

A Chivasso, il mediomassimo Stefano Abatangelo, ha battuto ai punti in 6 rounds il serbo Mile Nikolic . Dopo un inizio prudente, Abatangelo, ha ingranato la marcia nella seconda metà del match, fornendo una buona prestazione.

Al Poliforo di Juarez in Messio,davanti a 4000 spettatori, l’imbattuto peso superpiuma Miguel “Mickey Mouse” Roman (18 vittorie di cui 14 prima del limite), ha avuto bisogno solo di 38 secondi, mettere ko con un gancio sinistro Raul “Babi”Juarez. Delusione tra i fans per la prematura disfatta di Juarez, solitamente pugile solido.

A Santa Fe, per la prima volta davanti al suo pubblico, Marcos “El Chino” Maidana (15 vittorie di cui 14 prima del limite), ha battuto per ko al 1° round Luis Gustavo Sosa, con una combinazione culminata con un gancio al capo.






PUFF!! NUN C’E’ PIU’




In Argentina, al club Atletico y Progresso de Coronel Brandsen in Buenos Aires, il superleggero Martin “Il Principino” Coggi, 27enne figlio del “Re” Juan Martin detto “El Latigo” (La Frusta), ha conquistato il 7° successo, battendo Carlos Alfredo Osorio nettamente ai punti in 6 rounds. I primi due rounds, sono stati molto duri per Osorio, per il “pesante” lavoro al corpo di Coggi. Osorio è comunque rientrato nel match e nelle due ultime riprese ha anche impegnato il suo rivale. Nei pesi medi, debutto impressionante per l’uruguayano Cesar Adrian Sastre Silva, che dopo aver “cercato”, nel primo round, con il suo sinistro l’avversario, nel secondo l’ha fulminato sempre con il sinistro. C’è voluto qualche minuto prima che Hector Eduardo Palavecino si rialzasse.

A San Miguel del Monte in Argentina, il supergallo Sergio Victor Caruso (24anni, 9 vittorie, due sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 6 rounds Ernesto Maldonado. Nei pesi massimi, il 22enne Victor Emilio Ramirez (2 vittorie), detto il “Tyson del Albasto”, dopo aver incassato nel 1° rounds i pericolosi colpi volanti del paraguayano Roberto Fermin Martinez, nel 2° lo ha aggredito , tempestandolo di colpi e costringendo l’arbitro a fermare il match.





A Ketrzyn in Polonia,il peso massimo il peso welter Rafael Jackiewicz, ha battuto Yuri Tsybenko per kot al 4° round, mettendolo al tappeto nel 3° e 4° round. Nei pesi massimi, l’ukraino Sergei Babich (20 anni, alto 1.96, 5 vittorie) ha messo ko al 4° round il bielorusso Igor Shukala, mentre il superleggero Krzystof Bienias (26 anni, 26 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto ai punti in 6 rounds Valere Kharyanov. Nei pesi massimi, il match clou ha visto Tomasz Bonin (32 anni, 1.86, 35 vittorie ed una sconfitta), battere il brasiliano Adenilson Rodrigues per ko al 3° round.



A Prostejov nella Repubblica Ceka, il massimo leggero Lubos Suda (30 anni, 13 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Imrich Borka per kot al 2° round. Ancora massimi leggeri con Pavol Polakovic (32 anni, 10 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto il brasiliano Roberto Martins ai punti in 10 rounds. Nei mediomassimi, Jiri Svacina (30 anni, alto 1.91, 9 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto Serguey Karanevich ai punti in 10 rounds.



A Berna, il superwelter Riad Menasria (30 anni, 25 vittorie ed un pari), ha battuto il polacco Slawomir Ziemlewicz per decisione a maggioranza, ai punti in 8 rounds. Entrambi i pugili sono stati ammoniti ufficialmente. Nei pesi medi, Yves Studer (23 anni e 9 vittorie), ha battuto Adnan Ozcoban ai punti in 6 rounds. Infine nei mediomassimi, Mohamed Belcacem (27 anni, 6 vittorie ed una sconfitta), ha vendicato il segno negativo nel record, battendo ai punti in 6 rounds Daniil Prakasou.



PUFF!! NUN C’E’ PIU’




All’Arena Kid Chocolate dell’Havana a Cuba , i “ cinesi” che stanno svolgendo un “ lavoro” molto duro per arrivare “ preparati” alle loro Olimpiadi , hanno affrontato lo “ squadrone” cubano . Il risultato e’ stato…cappotto ! Ad onor del vero , bisogna dire che tra le file cinesi mancava Zou Shiming , ma a nostro giudizio anche lui tra Laffita e Salinas sarebbe finito… male . Passiamo al dettaglio.

Nei minimosca Yampier Hernandez ha battuto Liang Gao per 14 a7 . Nei pesi mosca, Andry Laffita ha battuto Ling Zhi Gao per 13 a 5 . Sempre in questa categoria , Yoandry Salinas , ha battuto Bo Yang per 23 a 5 .

Nei pesi gallo , Guillermo Rigondeaux ha battuto Gu Yu per 13 a 0 . Sempre nei pesi gallo , Yankiel Leon batte il cinese Tan Jun per 9 a 1 . Nei pesi piuma , Yuriolkis Gamboa ha battuto il cinese Li Yang per 32 a 6 .

Nei pesi leggeri Yordanis Ugas ha battutot Qing Hu per 11 a 1 . Innocente Fiss , ha battuto il cinese Qing Luo per 18 a 4 nei superleggeri . Nei pesi welters, Erislandy Lara ha superato il cinese Silami Hanatu per 16 a 6 . Pesi medi con Emilio Correa , che batte per outscore al 3° round Ping Qi . Nei mediomassimi , Yusiel Napoles , batte per 13 a 3 Xiaoping Zhang . Nei pesi massimi Osmay Acosta ha battuto il cinese Wei Yao per 9 a 2 , mentre nei supermassimi , Michel Lopez ha battuto per 32 a 22 Bin Li .



Ma da dove traggono le energie gli atleti cinesi ? Probabilmente dalla loro alimentazione , che vi sconsigliamo vivamente di seguire ! A Canton , tanto per fare un esempio , ci sono alcuni ristoranti che nel menù hanno almeno una decina di pietanze fatte con carne di topo ( molto apprezzata dal nostro Direttore Tecnico Nazzareno Mela ) alla brace ( coda inclusa… ) ! Buon…appetito .


Voi penserete che la cucina giapponese sia migliore ? Lasciate perdere . In Giappone è possibile mangiare fette di pesce palla che ha un buon sapore ma in alcuni casi e’ dotato di ghiandole velenose mortali . In Giappone si registrano almeno 20 decessi all’anno , tra i “ gustatori” di questa prelibatezza .



Tre le altre “ prelibatezze” che vi consigliamo , ci sono i “ vermi peruviani” ( piu’ ricchi di proteine dei polli… ) ed i grilli al miele texani . Ma anche un bel piatto di formiche fritte cambogiane può dare il suo valore nutritivo . In quanto ai cani , in tutta l’Asia e’ davvero il miglior…” pranzo dell’uomo ” . Occhio alla carne che vi danno nei ristoranti , se andate poi a fare pipì e sentirete un irresistibile impulso ad “ alzare la gamba ” , allora saprete cosa avete mangiato….



Date retta a noi : mangiate pasta . Abbiamo il record mondiale di consumo ( 28 kg a testa all’anno ! ) e dobbiamo ringraziare tra gli altri anche il nostro Gennarino che con la sua abnegazione ed a costo di enormi “ sacrifici ” , si “ allena” continuamente… per mantenere alto il Nostro prestigio . Con “ atleti” come lui , difficilmente ci porteranno via questo record . Pensate che battiamo di 3 volte l’Europa e di 35 volte i cinesi. Grazie Gennarino .




L’ottomano, nel tentativo di recuperare “ terreno” e fare “ alleanze ” , ha dato vita ad una delle più colossali edizioni del Ahmet Comert Tournament! Pugili da tutto il mondo e considerazioni politiche interessanti . Pensate che c’era perfino un pugile della Guinea…ed ai messicani ha pagato anche il viaggio !

Cominciamo dai minimosca , con l’ukraino Georgiy Chigayev che batte l’azero Mammad Ahmadov ( per outscore al 3° round… ) , poi il macedone Veli Mumin , il filippino Alberto Pabila ( vincitore del rumeno Poczo ) ed in finale il kazako Kapzog .

Nei pesi mosca vince il moldavo Igor Samolienco , che batte nell’ordine il turco Guven Aydemir ( per RSCO al 3° round ) , l’iraniano Omar Etkbani ( RSCO 2 ) , l’algerino Mechnomai ( 41 a 22 ) ed in finale il tagiko Anvar Yunusov .

Nei pesi gallo vince il forte mongolo Enkhbat Badar Uugan , quello “ scippato ” ad Halle, che batte nell’ordine il filippino Joan Tipon ( 26 a 16 ) , l’ukraino Olexander Cherep ( 44 a 21 ) , il messicano Arturo Santos ( RSCO 3 ) , l’egiziano Abdelhalim Mohamed ( RSCO 3 ) ed in finale il giordano Ibrahim Alghaghir ( 27 a 13 ) . Il giordano e’ stato una delle sorprese del torneo , ha battuto tra gli altri l’algerino Mobarek Soltani .

Finale tutta kazaka nei pesi piuma , con Kanat Makhatov che batte in finale il connazionale Mukhtar Ismagulov . Da segnalare in questa categoria , l’algerino Hamza Kramou ( ha battuto per abbandono al 2° round il turco Dogan , vincitore poco convincente del messicano Lopez).

Nei pesi leggeri ha vinto il turco Aydin Selchuk , che dopo un lungo torneo avrebbe dovuto incontrare in finale l’azero Imranov , ma sarebbe stato un match “ inutile ” , perché la festa per il turco era gia’ pronta e l’azero ha dato forfait .

Nei superleggeri , dopo il sacrificio di Imranov , il prof Abijev pensava di poter “ disputare ” il match tra il turco Onder Sipal ed il suo “ pupillo ” Romal Amanov , ma i turchi lo “ aspettavano ” e la “ vittoria ” e’ andata a Sipal , mentre il prof Abijev diventava una sorta di “ semaforo del Bosforo ” , assumendo vari colori ! Per arrivare a questa finale , era stato “ fatto fuori ” l’ungherese Gyula Kate , per mano di Morteza Speahvandi …un iraniano ! I turchi non volevano correre rischi , volevano Amanov in finale …abbiamo capito perche !

Nei pesi welters ha vinto l’ukraino Olexandr Stretskiy , che in finale ha battuto il turco Bulent Ulusoy .

Nei pesi medi ha vinto l’egiziano Mohamed Hikal , ma nel match con l’algerino Nabil Kassel , ha contato molto il ruolo del presidente egiziano Osman ( 15 a 13 ) . Hikal ha battuto in finale l’ukraino Oleksandr Usyk .

Nei mediomassimi , vince il vicecampione mondiale dei pesi medi , l’ukraino Ismail Syllakh ! L’ukraino batte in finale per outscore il turco Muzzafer , ma prima aveva superato per abbandono l’iraniano Ghorbani ( vincitore dell’azero Teymurov ) e per outscore il turco Taharan Ylderim . Buono anche il comportamento del rumeno Bejenaru , vincitore dell’azero Taghiev .

Nei pesi massimi , vince a sorpresa l’israeliano Yousef Abdelghani , che batte il turco Bykoz per abbandono ; il kazako Geliskhanov per 28 a 18 ed in finale l’iraniano Ali Mazaheri che rifiuta d’incontrarlo per ragioni politiche ! Quest’ultimo verdetto e’ stato dato come Walk Over , ma per noi e’ …squalifica !

Nei supermassimi ha vinto lo svedese Modo Sallah , che ha battuto il kazako Alexander Makarov per RSC al 2° round , e gli iraniani Hosseini ( vincitore del rumeno Bogdan Dinu ) e Jansem Delavary .

Si e’ anche disputato un nutrito torneo femminile che ha visto risultati che hanno fatto arrabbiare i delegati di alcune squadre . Ne citiamo alcuni . L’assurdo verdetto che ha visto la turca Sumerya Kaya battere la russa Irina Bondarenko per outscore al 2° round nei 52 kg. Praticamente bloccato il pulsante dei colpi della russa .

Poco prima nei 50 kg la turca Hasibe Erkoc aveva ricevuto un altro “ regalo ” con la russa Viktoria Usatchenko . Dominio russo nelle altre categorie , con l’eccezione della rumena Stelia Duta nei 46 kg , dell’ungherese Monika Csik nei 48 kg. e della turca Semsi Yarali nei massimi ( forse l’unica turca che ha vinto una finale… ) .



Mi raccomando non picchiate mai qualcuno senza un buon motivo… Mike Tyson di solito mette su un… bellissimo “ pezzo” dei Beatles !



A proposito di arbitri , e’ mitica quella di un grande arbitro romano che stufo dei continui e ripetuti falli di un pugile , fermo’ il match e gli disse : “ Lo so , che il tuo avversario e’ più forte di te . Hai ragione quando dici che non riesci a vedere i suoi colpi . Mi rendo conto che stai facendo arrabbiare il tuo “ maestro ” che ci sta stordendo con i suoi urli . Capisco che per non finire a terra devi legare , spingere e dare testate . Mi pare anche giusto che i tuoi parenti ed i tuoi amici se la prendono con me e mi ricoprono di insulti . Quindi come ho detto a mia suocera che abitava a casa mia e che cominciava a rompere : siccome questi sono solo 36 metri quadri , adesso te ne vai fuori dai cog….ni , perche’ non possiamo piu’ stare in tre ! ” .

Gennarino è distrutto ! Ha chiesto al figlioletto che cosa vuole fare da grande e quello gli ha risposto il cog…ne . “ Come mai ? ” ha replicato Gennarino . Ed il figlio ha risposto : “ Perché caro papa’ , quando sto insieme a te ti sento sempre dire : ma guarda che bella macchina che ha quel cog…ne , ma guarda che bella casa che ha quel cog…ne , ma guarda che bella moglie che ha quel cog…ne ! ” .



Gennarino ha cercato di convincerci che anche nelle persone obese , lo stomaco quando si svuota , ritorna nelle dimensioni normali . Purtroppo lui …non lo svuota mai !



Illustrando a modo suo il celebre dipinto di Leonardo “ L’ultima cena ” , uno scrittore inglese ha fatto un sacco di soldi scrivendo un romanzo “ Il codice da Vinci ” . Speriamo che non si accorga che il San Giuseppe del celebre dipinto “ Lo sposalizio della Vergine ” di Raffaello , ha un piede con sei dita ( polidattilia ) , perché altrimenti esce fuori qualche “ Codice Raffaello ” nel quale si dira’ che Raffaello era uno dei discendenti del “ Priorato di GEA ” una mitica società segreta fondata dai re Mogi ( quelli che dispensavano oro , oro e birra ) e che venne dispersa quando intercettarono dei piccioni viaggiatori ! Come dice un nostro amico che ormai non c’è più…al prossimo sgoop ! Denchiù e grazie tante !



A proposito dell’ ” Ultima cena ” di Leonardo , avete visto come stanno tutti in posa come in fotografia e dall’altra parte del tavolo ?



PUFF!! NUN C’E’ PIU’


Ciao alla prossima da … quelli delle news
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