Aggiornamento su designazione ZPS
Nel marzo 2003 l'Italia è stata condannata presso la Corte
di Giustizia Europea per non aver designato le IBA come ZPS. In paesi più "civili" la condanna della corte porta ad un rapido riallineamento dello Stato Membro con la legislazione UE. Purtroppo questo tipo di "pedanteria giuritica" in Italia è poco di moda. Nei lunghi mesi seguiti alla condanna ben poco si è mosso. L'Emilia Romagna si è messa in regola, così come la
Campagna e le Marche. Il Veneto ha fatto una grossa esignazione tutelando in particolare una buona fetta di territorio alpino ma ha partorito una designazione a "macchie di leopardo" nel Delta del Po e nella Laguna Veneta designazioni parziali spiegabili soltanto col voler accomodare gli interessi di chi non gradisce una gestione orientata alla conservazione.
La Toscana ha esteso la sua rete ma lasciando vari buchi qua e là. La Lombardia ha proceduto con i piccoli (diciamo minuscoli passi) con designazioni del tutto carenti frutto di veti incrociati tra assessorati, servizi e amministrazioni provinciali. Per il resto, nulla. Le regioni del sud, ma anche i trentini e friulani non hanno mosso un passo. La Commissione Europea nel febbraio 2004 apre una seconda procedura, stavolta per violazione della sentenza (questa è la procedura che porta eventualmente alle multe).
La battaglia continua ma i nostri invisibili avversari in questo caso non hanno più corda. Quando si è a pochi mesi da una multa di 100.000 euro al giorno, la legge diventa qualcosa di abbastanza tangibile.