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[equipaggiamento]: droidi

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2006 10:00
27/09/2005 00:11
 
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però quelli a locomozione fissa sono più performanti perche progettati in maniera ottimale

quelli del tipo "ti stacco le ruote e ti attacco i cingoli" meli vedo tipo scatolone, non sono bilanciati ecc..


27/09/2005 09:33
 
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probabilmente i modelli più avanzati e costosi hanno un sistema di zavorre mobili: un sistema di controllo interno sposta i pesi in modo da bilanciarsi con qualunque sistema di locomozione. chiaramente non arriveranno mai alla velocità ed all'agilità dei droidi "specializzati" in un singolo modo di muoversi, però rispetto a questi ultimi hanno il vantaggio di potersi adattare a qualsiasi situazione.
un po come le armi a proiettile, che non sono particolarmente efficaci in nessun campo però possono essere impiegate in ogni occasione

PROBLEMI EMERSI (DALL'ALTRO FORUM)
qual'è il grado di autonomia dei robot?
1) sistemi più intelligenti e autonomi sono in grado di compiere lavori anche molto complessi senza la supervisione umana. sanno affrontare problemi nuovi con maggiore facilità, trovando autonomamente una soluzione.
2) sistemi più stupidi e meno autonomi dispongono di un set di schemi base, e se non riescono a ricondurre ciò che incontrano ad essi - o a combinazioni di essi - vanno in crisi e hanno bisogno di qualcuno (solitamente una persona in carne e ossa) che dica loro cosa fare

personalmente preferisco la seconda opzione perchè mi pare distingua l'ambientazione dalle altre, introducendo dei droidi che sono sostanzialmente macchine - molto utili, ma essenzialmente stupide. l'uomo (o chi per lui) ha sempre e comunque il controllo della situazione.
kane

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[Modificato da 'Kane' 16/01/2006 22.24]

17/01/2006 19:41
 
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io sono per la seconda con delle acezzioni

ritengo che un droide possa agire con una certa autonomia e dotato di un certo grado di interpretazione dell'ambiente

ma cade facilmente in trucchi e tranelli e il fatto di agire secondo schemi preordinati li rende prevedibili
di contro credo che non sia da sottovalutare la rapidità di reazione e il fatto che un robot non entra in panico e non fa "sbagli" o meglio a sbagliare è il programmatore

bisognerebbe pensare una serie di situazioni tipiche, tipo un droide che si mette a sparare contro il riflesso di uno specchio invece che contro il vero bersaglio

p.s.
mi viene un idea:
prendiamo in esame i due elementi che determinano l'AI del droide la CPU e l'OS (sistema operativo) la CPU determina la velocità di computazione del droide, mentre l'OS detrmina il livello di complessità della programmazione.

più la programmazione dell'OS è complessa più la velocità della CPU viene abbassata così la reazione di un droide "stupido" è più veloce ma è una reazione rigida e difficilmente adeguata
17/01/2006 21:04
 
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bene su questo concordiamo:)
quella della complessità di programmazione che "altera" i riflessi è una bella idea, più il software in dotazione è complesso più è improbabile che il droide darà una risposta in tempi brevi. questo però vuol dire che un droide da combattimento deve essere abbastanza stupido e quindi reagire con rapidità spaventosa - oppure essere abbastanza intelligente e corazzato come un carro armato perchè magari impiega parecchi decimi di secondo per reagire ad un attacco. il combattimento direi sia la situazione più estrema perchè negli altri compiti viene richiesta o l'una o l'altra cosa (una programmazione da far venire da piangere a chi ci lavora sopra per i droidi che devono interagire con la gente, una cpu pazzesca per i droidi da costruzione o quelli di controllo processi).
e cmq ho ancora forti perplessità su come spiegare ad un robot che "quelli lì" sono i buoni e "quelli là" sono i cattivi, non mi viene davvero in mente un modo per farglielo capire. però se deve chiedere ogni volta "sparo?" diventa irritante e inutile... mahO_o!

ps: altre idee di compiti standard per i droidi? e poi che facciamo, introduciamo dei modelli prefissati oppure diamo soltanto la procedura per la loro costruzione?
18/01/2006 00:22
 
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Re:
e poi se ci pensi il rapporto bonus-malus CPU-OS alla fin è affine alla filosofia di bonus-malus che troviamo nelle astronavi o piccole e veloci con ampio raggio iperspaziale o grandi potenti e pachidermiche


Scritto da: 'Kane' 17/01/2006 21.04
e cmq ho ancora forti perplessità su come spiegare ad un robot che "quelli lì" sono i buoni e "quelli là" sono i cattivi, non mi viene davvero in mente un modo per farglielo capire. però se deve chiedere ogni volta "sparo?" diventa irritante e inutile... mahO_o!



è già un bel problema spiegaro ai marines statunitensi [SM=x77404]

vedi un po tu spiegarlo a un droide

magari può avere un database per riconoscere le divise o specifici individui come amici o nemici, oppure può essere programmato per rispondere automaticamente al fuoco nemico oppure infine si può indossare uno speciale trasmettitore che emette un segnale criptato

c'è un simpatico fumetto (blackmagic) che in un episodio narra un "divertente" episodio in cui un avanzatissimo androide per via di un incidente viene "perduto" in pieno territorio urbano, l'androide secondo la sua programmazione si considerava in terreno nemico quindi si muoveva con circospezione mimetizzandosi e evitando di ataccare gli individui che identificava come non ostili (sostanzialmente quelli lenti e disarmati che si muovevano in campo aperto) ma alla prima aperta ostilità (anche tirargli dietro un barattolo) seguiva un fulmineo e letale contrattacco (a dire la verità questo tipo di episodio non era poi così raro per cui esisteva un corpo speciale per il "ritiro" delle atrezzature smarrite)
18/01/2006 19:25
 
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di solito sulle divise ci sono i nomi o almeno i simboli di appartenenza a questa o quella divisione/brigata/quelcheè quindi in teoria sarebbero particolari più globali e compatti da impiegare. per contro, secondo me li puoi replicare con relativa facilità, anche se magari ci metti qualche roba strana (tipo magari tingi il tessuto con coloranti che riflettono gli ultravioletti o chissà che altro) prima o poi il nemico investirà abbastanza soldi da renderti inutile questi accorgimenti.
anche i segnali mi paiono poco affidabili, basta un po' di guerra elettronica ed ecco che il robot non riesce più a capire nulla e magari si mette a sparare all'impazzata.
d'altra parte, dopo qualche ora di gioco a call of duty 2 in cui 2/3 delle missioni le perdevo perchè nel bel mezzo di una concitata battaglia mi ritrovavo a crivellare un mio compagno appena sbucato di corsa da una casa crollata, mi sorge spontanea una domanda: come fa un soldato a distinguere un amico da un nemico, nel bel mezzo di una battaglia? è uno schema adattabile anche a un droide? si potrebbe creare un "Human-like recognizing procedure" (HRP) adattabile come software?
19/01/2006 00:51
 
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come dico io il problemma suoco amico non è un problema dei soli droidi

ognuna delle soluzioni proposte ha dei bug più o meno evidenti il più pratico ma non privo di pericoli pericoloso è il segnale criptato perchè così il droide non deve perdre tempo a "sfogliare" il database e quindi non ha perdite di efficenza di contro se in zona c'è un haker di alto livello questo può arrivare a decodificare l'algoritmo di decoding impiegato dagli avversari (e comunque tutto dipende dalla complessità del sistema e dai mezzi in campo)

copiare le divise è un po' una spada a doppio taglio perche cosi anche i tuoi alleati ti possono identificare come nemico (poi è una questione di scenario) e inoltre secondo le leggi internazionali chi non indossa le legittime divise in territorio nemico in caso di cattura viene giustizziato come spia (sai che deterrente)
19/01/2006 07:15
 
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il segnale ha un difetto enorme: deve essere prodotto dal soldato, e se il soldato viene catturato il nemico ha la chiave per neutralizzare le difese robotiche, anche senza bisogno di un hacker particolarmente bravo. il riconoscimento deve avvenire per forza attraverso qualcosa che il soldato amico ha ma che non può essergli sottratto in caso di cattura.
il regolamento che proponi mi sembra davvero improponibile: primo perchè non mi pare adattabile a tutte le razze (e soprattutto alla nostra che in questo gioco è predominante: non ce li vedo gli umani che rinunciano a priori ad un vantaggio strategico); inoltre sarebbe un deterrente di ben poco conto rapportato ai vantaggi (solo se ti beccano ti giustiziano, ma se non hai la divisa è molto più difficile beccarti!)
19/01/2006 08:27
 
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il segnalatore potrebbe essere costruito in modo da auto distruggere i propri circuiti e memorie in caso di morte o cattura del soldato

la cosa delle divise è la prassi che è sempre stata seguita in guerra
19/01/2006 17:06
 
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... tagliamo la questione alla radice, restiamo sul generico e non approfondiamo la storia del riconoscimento: c'è una routine che mima il sistema di riconoscimento e memorizzazione del cervello, basandosi su alcune caratteristiche uniche del volto, sul timbro di voce e così via. per soldati mai incontrati si basa sulle uniformi; il sistema non è affidabile al 100% (senz'altro meno perfezionato di quello delle persone in carne ed ossa) perciò in molti compiti attivi il droide da combattimento è meglio che lavori sotto la diretta supervisione di qualcuno.
il sistema con il trasmettitore lo scarterei perchè ha la stessa affidabilità dei codici sergreti in guerra: prima o poi qualcuno riesce a decrittarlo ed allora se ne deve creare uno nuovo, con in più l'aggravante che in questo caso il segnale è "sotto gli occhi del nemico" in tutti gli scontri che avvengono e non solo nelle comunicazioni!
29/01/2006 00:14
 
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aggiunta una nuova "categoria" di droidi: i robopet. la naturale evoluzione del cagnetto robotico della sony che oggi costa un occhio della testa e forse anche 2/3 del fegato...
in ogni caso, sarà una cosa molto più simile agli animali artificiali di blade runner (il libro): robot che emulano in maniera pressochè perfetta il comportamento degli animali, hanno la stessa "consistenza" e le stesse reazioni. sarà difficile distinguere un animale vivo da uno artificiale, e solo un occhio attento (o un veterinario) riusciranno a notare alcune differenze. questo vuol dire che il loro cervello elettronico è insospettabilmente molto complesso, la programmazione piuttosto avanzata ed il sistema di movimentazione è un'imitazione dei muscoli.
molto comuni su insediamenti come le miniere negli asteroidi, dove probabilmente gli animali viventi sono pochi, non sporcano, non perdono peli e sono disponibili in vari formati, inclusi cane, gatto, pecora,...
30/01/2006 09:52
 
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perchè non anche in formato animali fantastici o di fantasia

da qualche anno è di moda il topocavallo e il serpentepeloso (ottimo per gli spifferi)
insopportabile l'advanced furbish

passando a altro come gestire i cebot, robot di dimensioni al di sotto del centimetro? (in questa categoria ci metterei anche quelli fino i 2-3cm)

estremamente utili nellle operazioni di riperazione di macchinari e nelle operazioni chirurgiche, ma anche nello spionaggio, negli inseguimenti e nei sabotaggi, date le dimensioni devono essere delle ai elementari
la complessità dei compiti a cui solitamente questi droidi vengono assegnati possono essere risolta in due modi
1)SOLUZIONE COSTOSISSIMA droidi avanzatissimi e super miniaturizzati
2)SOLUZIONE ECONOMICA mezzi semi radiocomandati, ad es. sabotaggio: introduco il cebot nella nave ormeggiata del bersaglio sparandolo con un'arma balistica(così non mi avvicino troppo), poi per via radiocomandata lo guido fino l'iperguida e gli indico che elemento manomettere, in seguito il cebot continuerà da solo in automatico e si nasconderà se in prossimità c'è qualcuno, tipo come fa uno scaraffone

l'ultima soluzione è un pò rischiosa, perche potrebbero captare il segnale radio da me usato
30/01/2006 16:10
 
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ehi, è un'ottima idea!
per applicazioni in ambiente controllato (tipo in chirurgia o nella manutenzione) vanno bene dei sistemi abbastanza stupidi, con una bella banda di trasmissione dati che permette all'operatore di vedere ciò che vede il droide e dirgli a voce cosa fare. l'idea è che certe cose devono essere disponibili su larga scala, perciò devono essere per forza piuttosto economiche. per applicazioni che richiedono un maggiore grado di sicurezza (tipo le azioni di sabotaggio che hai penssato) si ricorre a versioni ultraminiaturizzate delle tecnologie standard per droidi, roba costosissima ma tanto è quasi tutta in mano ai militari che non stanno certo a badare a spese:). se proprio vogliamo dargli grande diffusione, potrebbe essere roba che usano le forze di polizia.
tra l'altro introdurrei una categoria a parte di cebot: i fagociti artificiali, piccoli droidi delle dimensioni di una o due cellule (quindi davvero nanomacchine), usati correntemente al posto di praticamente qualsiasi medicinale per combattere le infezioni e alcuni tipi di tumore (quelli che creano effettivamente dei noduli ben riconoscibili, così da non dover avere nanomacchine che vagano per il tuo corpo e magari attaccano qua e là quello che trovano, facendo confusione?). in pratica simulano il comportamento delle cellule immunitarie, riconoscono un aggressore da alcune proteine caratteristiche e lo distruggono, sia esso un virus, un batterio, un agglomerato di colesterolo o una cellula tumorale. i fagociti devono essere programmati per aggredire un patogeno specifico, e non si è ancora riusciti a trovare qualcosa "ad ampio spettro" senza che attaccasse anche cellule sane, in particolare quelle immunitarie. inoltre per legge devono essere costruiti in modo da non poter sopportare più di tot ore all'interno dell'organismo, per evitare che possano venire usati come arma biologica (la storia delle nanomacchine di cui avevamo già parlato tempo fa).

equipaggiamento per droidi: stato attuale, ho fatto qualche esempio per le unità di calcolo

CPU: l'unità logica è un elemento fondamentale del droide. In base alla complessità della su architettura ed alla qualità della programmazione, essa processa le informazioni provenienti dai sensori che analizzano l'ambiente esterno, le compara coi dati in memoria e sceglie la risposta più appropriata agli stimoli ricevuti. I moderni processori quantistici offrono prestazioni sufficientemente elevate da fare sì che tutti i processi sopra elencati possano avvenire pressochè in tempo reale, con una velocità di risposta parecchie volte superiore a quella degli esseri viventi. Questo consente al droide di elaborare rapidamente previsioni numeriche sulle probabilità di successo che una data azione può avere sul problema in esame.
La CPU del droide influenza in maniera determinante l'Intelligenza e la prontezza di riflessi, ossia la Destrezza, dello stesso: esistono numerosi modelli di processore, a seconda delle necessità che sono state richieste (per esempio in base al compito che il droide dovrà svolgere) il costruttore ripiegherà su componenti meno efficienti ma più economici oppure sceglierà pezzi complessi, costosi e di qualità superiore.

CPU base: il livello essenziale per qualsiasi droide è costituito da un elemento capace di operare semplicemente il confronto tra i dati contenuti in memoria e quelli provenienti dai sensori, siano essi fotocamere, rilevatori di movimento o quant'altro. In base al risultato di tale confronto, il robot è in grado di scegliere, all'interno di una serie di comportamenti standard, quale è quello più appropriato. Le CPU di questo tipo sono le più indicate per i droidi da lavoro, o comunque per tutti quei sistemi per i quali non si prevedono situazioni che si allontanino troppo da quei due o tre schemi essenziali: in condizioni diverse da quelle contenute in memoria, il sistema non è solitamente in grado di operare elaborazioni per conto proprio, ma deve appoggiarsi a programmi esterni che gli indichino quale approccio effettuare per elaborare una soluzione nuova, che può essere memorizzata qualora il programma preveda tale opzione. Ciò significa un notevole aumento dei tempi di calcolo, perchè occorre spedire un'altra mole di dati in processazione.
Effetto: Intelligenza 0; Destrezza 0 || Disponibilità: diffuso/legale || Costo: 350 Cr.

CPU programmabile: un'evoluzione rispetto alle semplici ed economiche CPU base è costituita da un dispositivo nel quale è contenuto un piccolo chip di memoria, continuamente collegato al circuito di elaborazione. L'operatore può introdurvi un software che gestisca il comportamento del droide, per esempio, in condizioni diverse da quelle contemplate in memoria: quando ci si imbatte in situazioni anomale, il programma interno alla CPU consente un'analisi dei dati in maniera più avanzata, tipicamente cercando analogie tra i casi in memoria e ricorrendo ad una combinazione delle soluzioni relative. Questo fornisce una migliore capacità di adattamento alle condizioni esterne, e permette una riduzione del tempo che intercorre tra stimolo e reazione.
Effetto: Intelligenza +1; Destrezza +1 || Disponibilità: diffuso/legale || Costo: 750 Cr.

CPU evolutiva: i droidi che devono compiere lavori particolarmente complessi e devono essere in grado di prendere decisioni autonome posseggono sistemi capaci di simulare il processo di apprendimento. In generale, questi sistemi non hanno in memoria nessuna coppia stimolo – reazione, ma queste vengono gestite direttamente dall'unità di elaborazione la quale procede per tentativi fino a trovare la soluzione corretta. Una volta individuata, immagazzina questa informazione. Una CPU evolutiva, sostanzialmente, sviluppa per conto proprio la banca dati necessaria a collegare una situazione ad una risposta, è in grado di riconoscere analogie tra le informazioni dai sensori ed i casi presenti in memoria, di scartare autonomamente quei casi che risultano troppo simili ad altri già incontrati e soprattutto di generalizzare i suoi dati quando si accorga che una soluzione sia adatta per più problemi. Dopo alcuni cicli di apprendimento, solitamente il sistema riesce a sviluppare autonomamente un "suo" programma di connessione tra stimoli e reazioni, imparando sostanzialmente a gestire le situazioni nuove più o meno come farebbe un essere vivente.
Effetto: Intelligenza +2; Destrezza +1 || Disponibilità: specialistico/legale || Costo: 1200 Cr.

Rete emulativa neurale: le continue richieste di un sistema capace di simulare al massimo le capacità cognitive di un essere senziente hanno portato ad una nanotecnologia in cui una serie di processori programmabili di media potenza vengono collegati tra loro attraverso una serie di nanotubi di carbonio. Questa configurazione, se programmata in maniera corretta, rappresenta la migliore forma di emulazione del sistema nervoso di un essere vivente: il sistema non si limita a confrontare situazioni o ad imparare per errori delle soluzioni ai problemi che incontra, è anche in grado di sviluppare in maniera totalmente autonoma nuove strategie e procedimenti a partire dalle esperienze passate, così da poter affrontare correttamente "al primo tentativo" ciò che incontra.
Per contro, questa tecnologia richiede anni della vita di intere equipe di programmatori, matematici e neurologi, che cercano continuamente algoritmi e routine che permettano ai singoli processori di comportarsi in maniera sempre più vicina a quella dei neuroni.
Effetto: Intelligenza +2; Destrezza +2 || Disponibilità: specialistico/legale || Costo: 4300 Cr.

Intelligenza artificiale ursoide
: la tecnologia ursoide, per quanto arretrata in molti campi rispetto a quella GalCop, ha un suo pinnacolo di eccellenza nell'ingegneria informatica, nell'architettura delle unità di calcolo e nello sviluppo di software. Le reti neurali ursoidi dimostrano in pieno questa superioità: in uno spazio estremamente ridotto è concentrato un apparato molto simile, anche se su scala ridotta, a quello che fornisce l'autocoscienza ai due computer gemelli Czandros e Czandral, che governano questo popolo.
Concettualmente, si tratta di un'estremizzazione del concetto della rete emulativa neurale, con un incremento delle potenzialità di ogni singola unità di calcolo e soprattutto con la creazione di aree dedicate che simulano le singole regioni del cervello, e sono adibite all'analisi di particolare categorie di dati. Grazie a questa tecnologia, i droidi ursoidi possono dirsi completamente autonomi, capaci di prendere decisioni nella più totale ed assoluta libertà, e mostrano alcuni aspetti che possono essere definiti solo come "pensiero creativo".
Effetto: Intelligenza +3; Destrezza +3 || Disponibilità: raro/legale || Costo: 12000 Cr.


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[Modificato da 'Kane' 31/01/2006 10.00]

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