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Horror e RPG

Ultimo Aggiornamento: 18/12/2004 00:53
09/12/2004 02:12
 
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Città: CAGLIARI
Età: 40
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Cosa fa un gioco di ruolo un buon Gioco di ruolo horror?
Quali sono i giochi di ruolo Horror e perchè li consideriamo tali a parte il fatto che lo abbiano scritto in copertina?
E possibile fare di una sessione, o un di intera campagna, di D&D un indimenticabile viaggio nei meandri del terrore?
O è il gioco, con il suo sistema l'ambientazione e il concetto di fondo, che traccia inevitabilmente i confini della giocabilità?

Queste domande mi sono venute pensando ad un gioco come Vampire e buona parte del Wod.
Sono giunto infine alla conclusione che questi non hanno, se non vagamente, i conotati di Horror. Perchè?
Per il semplice motivo per cui , proprio essendo una creatura maledetta, la paura verso l'ignoto e il terrificante è esclusa; ed è proprio il terrore che fa della sessione che stai giocando non una trafila di scene splatter e una passerella per creature inumane.
Come puoi terrorizarti, se sei un essere della notte, di fronte ad un lupino che ti sguaina di fronte i suoi artigli? Puoi al massimo avere paura come un comune umano può avere paura di un rapinatore armato di coltello. Ma quello non lo considero Horror.

Voi che ne pensate, come rispondereste alle domande che ho posto all'inizio?
Questa vorrebbe essere una discussione generale su cosa sia il Gdr Horror, come giocarlo (o masterizzarlo) al meglio, e magari proporre prodotti che alcuni ignorano.



ps:Spero di aver beccato il forum giusto e che questo argomento non sia ne stato già trattato ne possa risultare futile e poco interessante.

Ayeee
09/12/2004 09:16
 
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Non posso che consigliarti Call of Cthulhu, storicamente è il primo Horror GDR. Anche se non facile da masterizzare!:-)


Ciao,
Vas Quas
09/12/2004 11:13
 
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Custode del Tempo
Quoto e confermo al 100%. Lì si che sei nell'horror puro, anche se è non è tanto il sistema quanto il master/custode a provocare la paura.
Il mio vecchio DM di D&D mi faceva venire la strizza anche nei dungeon da quanto li descriveva cupi. Provocava claustrofobia a palla e continui sguardi alla porta chiusa alle nostre spalle. ::


09/12/2004 12:28
 
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Amministratore
Adepto
OT
Credo che Marcus quando ha aperto il topic non era per elencare i giochi horror o presunti tali.

Ma potrei anche sbagliarmi.
09/12/2004 16:52
 
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Età: 41
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Iniziato
Avevo letto male la domanda, cmq non conta l'ambientazione conta la bravura del master. Devi catturarli, conoscere le loro PAURE più intrinsiche, metterli in sospetto l'uno dell'altro!:-) E poi colpirli quando meno se lo aspettano...:-)

Cmq dicevo che è difficile masterizzare proprio per questo motivo, io ci sono delle volte che mi vengono bene gli horror, sono riuscito a far spaventare talmente tanto una delle mie giocatrici che ha voluto la guardia davanti la porta del bagno ahahaha e si faceva accompagnare nei corridoi bui.

Praticamente ha iniziato a narrare la storia con voce normale, sembrava una storia comue, poi man mano si iniziava a scoprire che sotto c'era qualcosa di strano, ho iniziato a parlare di un gruppo di persone che si riunivano al calare delle tenebre svolgendo rituali su persone discendenti di un filone di sangue. Poi ho iniziato a parlare al contrario all'orecchio di uno dei personaggi, ho iniziato a mettere in testa a tutti i giocatori che uno dei personaggi era indemoniato, praticamente l'hanno incatenato e portato in un tempio, dove in realtà i malvagi l'avrebbero sacrificato per far tornare in vita una creatura dell'oltre tomba denominata Vairem

(è un Druido spirituale, i druidi spirituali condividono la propria anima, quando un druido non segue la legge di condivisione fraterna e di conservazione della natura viene trasformato in una roccia di Vairem)

insommma questo personaggio immaginate come si sentiva, non sapendo niente di quello che i giocatori avevano udito e prendevano per vero...:-) Arrivati in questo tempio druidico nel mezzo di un bosco, la descrizione ha dato il colpo di grazia. Ho alterato la mia voce in modo tremendo, distogliendo ogni mio minima recitazione sbagliata, descritto i minimi scricchiolii, poi hanno iniziato a sentire le voci... iniziavano a sentire esseri ovunque... il mago ha provato a fare un'incantesimo di rivelazione e non funzionava... la foresta sembrava mutare forma ... poi si ritrovano davanti ad un ruscello con acqua limpida pulita un praticello... i giocatori si avvicinano e si tranquillizzano... il mago non riusciva ancora ad usare i poteri magici ed era nervosissimo, chiaramente si sentiva un pesce fuor d'acqua... mentre gli altri perlustavano il lungo fiume... sono riuscito a farli allontanre l'uno dall'altro... e man mano un giocatore alla volta dividendo le scene gli facevo incantesimi di influenza per farli comportare come volevo... a mio comando(parole messe bene all'interno di dialoghi difficili da pensare ma belli a livello di gioco)... Poi di colpo un rumore tremendo... dalla foresta e un'urla fortissima... una qualche bestia li stava venendo a prendere...

Erano ormai talmente presi che ad un certo punto una folata di vento ha spalancato una finestra e il gruppo ha urlato...:-) AHAHAH Giuro che le due ragazze che giocavano sono saltate facendo cadere a terra la sedia...
(giocavamo a lume di candela e colonne sonore tratte da vari videogiochi fantasy e vari autori)

Spero che sia stato buono come esempio:-)Anche se difficile da descrivere!:-D
Ciao,
Vas Quas

[Modificato da vasquas 09/12/2004 17.01]

09/12/2004 22:26
 
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Città: CAGLIARI
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[OT]
Diablo ha colto, tutt'al più proponiamo ed esaminiamo giochi praticamente sconosciuti.
[OT]


Conosco Coc ed anche io lo considero il capostipite dei giochi Horror, ma quello che mi chiedo è cos'è che lo rende così adatto? Sarà solo l'ambientazione Lovecraftiana tanto che se giocato con hero system sarebbe la stessa cosa?

Ovvio poi che il master/custode/narratore ha il maggior peso nel far prendere la strizza ai giocatori. Tuttavia anche con un master incapace (o una storia banale) quando giocherò al Richiamo sarò sempre in un contesto più horror di D&D o Vampiri.

Bellissimo l'esempio di Vas tuttavia credo sia stato un caso sparso in una campagna fantasy più grande. Il tuo tocco ha reso terrificante la sessione ma come hai reso la paura in termini di gioco? Per una o due partite si può sorvolare su questo punto ma quando si voglia fare dell'horror il tema di un intera campagna qualche sistema serve.
Almeno da parte mia c'è la convinzione che un buon gioco horror sia fatto da un buon sistema di gestione della paura e della follia.
(Ben inteso che una frase del tipo " hai fatto 20: hai perso il terror throw. Terrorizzati!" è ridicola)


Miao!
09/12/2004 23:13
 
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Semi-OT

Mmmm devo tornare a studiare Grammatica, sto scrivendo delle frasi che farebbero orrore professoressa di italiano.

IT

Cosa fa di un gioco un horror?

Sicuramente l'ambientazione.
E il fatto che i migliori horror sono quelli i cui protagonisti sono dei normalissimi e sfigatissimi esseri umani.
Il sistema di regole è irrilevante, purchè non sia troppo "invasivo" (ovvero tiri di dado ogni 3 secondi, tiri incrociati su 15 tabelle per vedere se ti sei effettivamente spaventato, derivata prima di f(x) per calcolare quanto ti sei spaventato e così via...vi ricorda qualche gioco in particolare?).
Questo è quello che ci vuole secondo me per definire un GdR un Horror.

Poi sorge il quesito: ok il gioco ha tutti i requisiti ma funzionerà davvero? Ovvero, è in grado di terrorizzare i giocatori?

Qui entra in gioco, l'atmosfera, le capacità descrittive del narratore, il grado di immedesimazione dei giocatori nei loro personaggi, colpi di scena (anche macabri come ad esempio un uomo che viene inghiottito da un'ombra e viene sputato fuori in minuscoli pezzettini che finisco addosso al malcapitato di turno) e anche i luoghi (compresi in parte nell'atmosfera di gioco.
Immaginatevi giocare un'avventura simile a Blair Witch Project in un campeggio silenzioso in mezzo ad un bosco e giocare la stessa avventura intorno ad un tavolo di 1m quadrato in 6, con tuo fratello/sorella/padre/madre che si guarda il Grande Fratello 103.5 con il volume della TV a manetta. Con tutta la buona volontà l'unica cosa horror della serata sarebbe la trasmissione.
10/12/2004 21:04
 
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Sono daccordo con Diablo su tutta la linea.

Ha ragione soprattutto quando individua nella necessità di avere personaggi "umani" una delle componenti fondamentali.
Daccordissimo poi che la location è fondamentale... a me è capitato di giocare una sessione di D&D in campagna da un amico, nel casolare semiabbandonato vicino a casa sua. Bhe di quella partita a volte ne riparliamo a distanza di dieci anni.
10/12/2004 23:18
 
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Anche io d'accordo su tutta la linea di Diablo.Però secondo me fondamentale per un buon Gioco, e non solo sessione horror, è un sistema che metta a tema la psicologia dei personaggi.
10/12/2004 23:24
 
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Psicologia in che senso?

P.S.
Non vorrei fraintendere è postare qualcosa di inutile:(
10/12/2004 23:30
 
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Psicologia nel senso di quelle caratteristiche che concorrono a descrivere e a portare nella meccaniche di gioco gli stati psichici ed emotivi dei personaggi.
Quello che in CoC è la sanità, su un piano diverso il Mental Balance in kult e più o meno (quello che considero meno riuscito per un gioco horror) l'umanità di Vampire.
Poi ovviamente ci sono quei sistemi più generici come il Gurps-Horror.

Spero di esser stato chiaro.

Wofffffffffff
10/12/2004 23:39
 
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Mah non credo sia fondamentale. Può essere un fattore importante, questo sì.

PS: Vampiri non è un horror, anche se i suoi protagonisti sono creature che provengono da questo genere. Vampiri e il WOD in generale - è anche dichiarato - rientra nel gothic punk.
10/12/2004 23:57
 
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Beh comunque in copertina è ben riportato il sottotitolo: "un gioco di intimo orrore" (di cui non ricordo l'originale traduzione in inglese)

E poi sinceramente anche volendolo dare per gotic-punk (che può voler dire tutto e nulla) i connotati dell'Horror gli rimangono sotto certi aspetti..


Ovviamente Ihmo
10/12/2004 23:57
 
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Secondo me non è totalmente inutile. Però è sinceramente difficile trovare un sistema di regole ben bilanciato per un argomento come la psicologia. Alla fine molto dipende dall'immedesimazione dei personaggi. Ti facci un esempio se in CoC tu hai un investigatore fuori di testa perche se letto tutto quello che è stato scritto al mondo sugli antichi, e magari ne ha pure visto uno...e ne è uscito vivo, per te narratore, non cambia assolutamente niente se il giocatore non si immedesima in lui e non prova a giocare tutte le paranoie che una tale conoscenza comporta. Sanità mentale o meno...tutto è nelle mani del giocatore. Sempre secondo me.
11/12/2004 00:03
 
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Re:

Scritto da: Marcus Doupree 10/12/2004 23.57
Beh comunque in copertina è ben riportato il sottotitolo: "un gioco di intimo orrore" (di cui non ricordo l'originale traduzione in inglese)



OT

A quale manuale di Vampiri ti riferisci?ù

11/12/2004 00:10
 
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Manuale base di Vampiri la Masquerade edizione 25edition. Ma se non sbaglio riportavano qualcosa del genere anche il base in inglese, ma non mi chiedere di che anno o roba del genere che dovrei raccattarlo..
11/12/2004 00:17
 
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Visto.
Credo si riferisca più che altro alla paura che hanno i vampiri della Bestia, ovvero la paura di perdere la propria identità, non che il gioco è un horror.
11/12/2004 00:43
 
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io invece trovo che la psicologia sia forse anche deleteria.
perlomeno io, sapendo che c'e' una caratteristica apposita per valutare la mia salute mentale posso distaccarmi di piu' dal personaggio, in quanto e' il regolamento a preoccuparsi di queste cose.
Se invece devo interpretare il mio personaggio e non ci sono regole a dirmi come mi devo calare nella parte e cercare di sentire quello che prova lui, ed ecco che scatta anche in quel 'sense of horror'.

Dal punto di vista regolamento penso che servano due cose, ed il resto e' accessorio:

1)i personaggi non dovono sentirsi sicuri per i combattimenti, anzi, gli dovrebbero essere prospettati come morte certa, e quindi un regolamento che porta ad avere pg potentissimi rende tuto piu' difficile (si andrebbe alla corsa alle armi, ovvero mettere gente sempre piu' potente di fronte in un'escalation che toglie molto al divertimento)

2)gli devono mancare informazioni e modi per controllare cio' che li circonda; l'incertezza e l'ignoranza sono le migliori armi del master per intimidire i giocatori, e se questi possono lanciare charme al png di turno, lanciare visione del vero per capire se sono 'buoni' o 'malvagi', individuazioni varie per scoprire dov'e' il mostro, ecc... capirete toglie molta verve alla narrazione...

logicamente imo
12/12/2004 21:19
 
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X diablo:

Non credo che poi questo sia un argomento così tanto off topic visto che è interessante capire il perchè Vampire non lo si può considerare Horror. Io, premetto, sono del tuo stesso parere per alcuni punti che Amisis ha ben elencato. Tuttavia Vampire credo per alcuni aspetti tenda a poter esser classificato così, o almeno inzialmente nelle menti dei creatori.
Da quanto mi sembra di capire tu lo concepisci più sul genere "drammatico" (volendo prendere a prestito una classificazione cinematografica). Ma gli elementi prsenti restano comunque su quel filone che ha a che fare col paranormale e le creature del "male".

Ovviamente e sempre rigorosamente Ihmo.

X Amisis

Hai tirato fuori due dei punti su cui sono pienamente d'accordo.
tuttavia non sono d'accordo sul giudizio che dai alle regole psicologico-emotive. é ovvio che vanno interpretate ma allora potremmo fare lo stesso discorso su tutte le altre meccaniche di gioco. (un personaggio con inteligenza sotto 0 che hackera un sistema governativo ,un bimbo moribondo che salta e scherza come appena uscito da scuola o un drow caotico malvagio che aiuta una dolce e candida vecchietta ad attraversare la strada)

Le regole aiutano ad interpretare e indicano più o meno precisamente cosa avviene nelle determinate situazioni. Ora se non le si interpreta è ovvio che non servono a nulla..

E di nuovo ihmo.
12/12/2004 22:59
 
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Adepto
Bah, non credo che Cthulhu possa definirsi "gioco horror" solo perchè il regolamento prevede la pazzia o perchè i mostri sono quelli partoriti dalla mente di un pioniere dell'atmosfera horror come Lovecraft...
L'avete già detto ma lo ripeto. Secondo me l'horror lo fa il master e, secondo me, se il master è bravo non serve che lo siano anche i giocatori, xkè probabilmente si cagheranno sotto lo stesso anche se non sono grandi interpretatori e useranno i loro PG di conseguenza.
Credo che si potrebbe tranquillamente anche usare D&D come gioco horror. Se ci pensate, i fattori di "disturbo" per i giocatori sono l'incertezza e il timore, l'horror si ottiene quando questi fattori hanno un ruolo determinante nel gioco o cmq sono portati all'eccesso. Il master deve quindi fare in modo che i PG temano anche la propria ombra e che ogni volta che entrano in una grotta si chiedano se ne usciranno mai...
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