Non appena il sacerdote gira l'angolo, Giusto si sente più sollevato.
"Sapete, sono piuttosto scosso. Quell'uomo mi inquieta un po', nonostante egli sia un sacerdote di Apollo, il suo aspetto ed il suo linguaggio mi mettono agitazione..."
....
"Ad ogni modo ha curato voi, pretoriano Bellero ed anche Aracus, perciò Apollo merita la nostra rincoscenza, e me ne occuperò io....Tousil, fai in modo che domani a mezzogiorno al tempio di Apollo vengano portai in dono due pani speziati un cesto di frutta secca e due bisacce del nostro vino."
Poi rivolto ai due soldati: "Avete per caso idea di chi possa essere colui che vi ha aggredito? Vi conosceva per caso, o forse conosceva i vostri nomi? Avete notato qualcosa di particolare nel suo aspetto o nel suo modo di parlare?
Sono sicuro che per poter afforntare da solo
tre soldati dell'esercito Romano doveva essere molto abile, e sono convinto che non siano molte le persone in grado di fare ciò, anche senza quella che il mio amico Gaio ha definito
magia..."
[Modificato da pkrcel 09/10/2002 16:26]