Il “Telo mimetico impermeabilizzato per tenda mod. 1929” deriva il suo nome, appunto, dall’anno di adozione da parte del Regio Esercito.
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Veniva così descritto:
Esso ha forma quadrata di m. 1,85 di lato. È provvisto ai quattro lati di asole e bottoni per l’unione di altri teli e di un foro a ciascun angolo per l’introduzione del bastone.
Al centro ha un’apertura sagomata per l’utilizzazione del telo stesso come mantellina impermeabile. È colorito sul dritto con chiazzatura mimetica e sul rovescio con tinta unica colore terra d’ombra schiarita.
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Ad ogni militare di truppa venivano distribuiti:
1 telo tenda;
2 parti di bastoni di acciaio per tenda;
2 paletti per tenda;
Il telo, munito di tre funicelle, una lunga m. 2,25 e due lunghe m. 0,57, era portato arrotolato sopra o attorno alla borsa a zaino ma:
……..quando si addiviene allo spalleggio dei materiali (mitragliatrici, munizioni, materiali per i collegamenti etc N.d.F.) i militari all’uopo designati sono alleggeriti della borsa a zaino che viene caricata sui quadrupedi già impiegati per il trasporto dei carichi. Dalla borsa a zaino sono però tolti il telo mimetico, la coperta e la gavetta di alluminio, che vengono sistemati intorno e sopra al carico spalleggiato…..
Con i teli era possibile erigere tende di forme e dimensioni diverse esponendo alla vista quella delle due facce che offriva la migliore possibilità mimetica.
Generalmente con i teli venivano formate:
- tende per quattro;
- tende per sei;
- tende per reparto e materiali;
- tende per ufficiale o maresciallo;
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La tenda per quattro era così formata: si abbottonavano due teli tra di loro, con otto parti metalliche si formavano due bastoni (4X2) introducendone la parte rastremata negli occhielli corrispondenti alla linea di unione dei due teli, così sistemati i teli saranno tenuti tesi da due picchetti infissi a circa 60 cm di distanza all’esterno dei due bastoni e lungo il loro allineamento utilizzando all’uopo la funicella lunga di cui è dotato ogni telo.
A questo punto si assicuravano a terra i lati inferiori dei due teli, con l’impiego di altri quattro paletti di legno e delle funicelle corte, avendo cura che i lembi fossero al livello del suolo e che attorno alla tenda fosse scavato un solco in grado di incanalare l’acqua piovana. La tenda veniva chiusa sia anteriormente che posteriormente con i due restanti teli abbottonati agli spioventi, utilizzando gli stessi bastoni come sostegno, uno dei due teli d’estremità veniva poi utilizzato come apertura d’accesso.
Per l’occupazione i quattro soldati si sdraiavano parallelamente alla linea dei bastoni con le estremità verso l’apertura. L’armamento e l’equipaggiamento venivano sistemati nella parte opposta tra il bastone il telo.
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La tenda da sei era di foggia e di costruzione analoga ne differiva solo per avere gli spioventi formati da due coppie di teli, l’accesso avveniva da ambo i lati estremi.
I soldati si sistemavano, tre per parte, con le estremità verso le due uscite e con armi e materiali sistemati al centro.
A questi due tipi base se ne aggiungevano degli altri di foggia e dimensioni anche molto diversi, al crescere delle dimensioni risultavano inutilizzabili i bastoni d’acciaio della dotazione base sostituiti da bastoni e pali di circostanza.
Seguono alcune illustrazioni esplicative.
Quella a spioventi doppi inclinati……
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……..e quella a spioventi doppi sostenuti nella giunzione.
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La disponibilità a livello di reparto di tende per servizi generali rendeva superfluo, nella maggior parte dei casi, ricorrere a complessi troppo voluminosi.
La tenda da quattro era la più facilmente occultabile e facilmente realizzabile, quella da sei la più comoda per gli occupanti da utilizzarsi, però, solo se il terreno offriva la necessaria copertura.
Grande cura e attenzione doveva porsi nella pulizia della tenda che andava aperta e arieggiata tutti i giorni, i teli dovevano essere accuratamente puliti e asciugati prima di essere riposti dopo l’uso.
Per non compromettere le caratteristiche di impermeabilità, in caso di pioggia, doveva evitarsi che l’interno de telo fosse a contatto con gli oggetti lasciati all’interno della tenda.
Con i teli individuali veniva costruite anche le tende per ufficiali e marescialli.
In tempo di pace era ammesso l’uso del modello a cinque teli (quello sopra illustrato con 26 parti di bastone e 10 paletti). In ragione di una per ogni ufficiale superiore o capitano oppure una per due subalterni.
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In tempo di guerra per tutti era obbligatorio l’uso della stessa tenda da quattro della truppa, singolarmente o meno, in relazione al grado dell’occupante.
Il telo mod. 1929 poteva essere usato anche come mantellina sia con l’intento di proteggere il soldato dalle intemperie che con quello di mascheralo alla vista del nemico.
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Era previsto il suo uso anche come sacco d’addiaccio, ripiegandolo ed abbottonando il lato lungo ed uno dei due corti, come bene illustrato nella foto.
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Oppure, usato da solo, come riparo anche semplicemente sospeso tra pali distanti o tra la vegetazione.
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In caso di disponibilità di diverso ricovero il telo poteva essere usato per coprire o sostituire porte e finestre, accessi a buche, bunker o altri apprestamenti campali.
Quello che uso io, per le scampagnate famigliari, non saprei dire quanti anni ha ma sembra uscito ieri dal casermaggio e credo che se non ci fosse, a fare il suo lavoro come sempre, anche il nostro arrosto di porcetto, forse, sarebbe meno saporito.
Saluti
p.s. una bella foto di attendamento, postat da roscor, appare in una recente discussione in altra cartella del forum.
Giacomo
I got my bags packed baby and i'm ready to go