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mezzi in servizio nella cavalleria

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2003 10:27
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Ti posso dare qualche informazione sulle versioni dello Sherman ma non sull'effettivo ingresso in servizio nell'EI o sui reparti.

Dello Sherman vennero standardizzate sette versioni, ma solo sei furono realmente prodotte negli Stati Uniti e di queste quattro entrarono in servizio nell'esercito Italiano. Fondamentalmente esse differivano dai due modelli base M4 ed M4A1 per il tipo di motore adottato. Infatti essendo Il Continental R975 derivato da un motere aeronautico e dovendo la ditta soddisfare anche le esigenze di quell' industria, si ebbe ben presto una penuria di motori che si tentò di risolvere adottando propulsori del tipo più svariato.

M4
Montava il motore radiale a nove cilindri Continental R975C1 (in seguito R975C4), raffreddato ad aria, con una potenza massima di 380 HP a 2.400 giri/min. e coppia massima di circa 123 Kgm a 1800 giri/min. Era esternamente riconoscibile per avere lo scafo ottenuto tramite la saldatura delle corazze, per il cofano motore dotato di protezione blindata per la presa d'aria di raffredamento, per il disegno della parte posteriore e per i due contenitori esterni dei filtri dell' aria. La prima industria incaricata della sua costruzione fu Pressed Steel Car Company che la produsse dal luglio 1942 all' agosto 1943. Ben presto si dovettero coinvolgere altri costruttori per mantenere l'alto rateo di consegne stabilito, essi furono: Baldwin Locomotive Works (da gennaio a dicembre 1943), American Locomotive Company (da febbraio a dicembre 1943), Pullman Standard Car Company (da maggio a settembre 1943) e Detroit Tank Arsenal (da agosto 1943 a gennaio 1944). In totale vennero realizzati 6.748 esemplari con il cannone da 75 mm. Anche se inizialmente previsti, non vennero prodotti M4 dotati del cannone da 76 mm. Dal febbraio 1944 al marzo 1945 Detroit Tank Arsenal costruì 1.641 esemplari dotati dell'obice da 105 mm per il supporto ravvicinato.
Il carro fu in servizio nell'EI nelle versioni dotate di tutti gli armamenti americani più la versione cacciacarri inglese "Firefly".
NOTA BENE: il carro conservato a Bellinzago Novarese è un M4 con torretta T23 e cannone da 76 mm. Penso si tratti di un carro costruito per motivi espositivi unendo parti di due carri diversi oppure di una modifica effettuata in Italia.

M4A1
Fu la prima versione in assoluto ad essere costruita ed era facilmente riconoscibile per le forme arrotondate dello scafo ricavato per fusione, cofano e parte posteriore erano simili a quelle dell' M4, con la quale aveva in comune anche il motore. Fu costruita da Lima Locomotive Works (da febbraio 1942 a settembre 1943), da Pressed Steel Car Company (da marzo 1942 a marzo 1945) e da Pacific Car and Foundry Company (da maggio 1942 a novembre 1943). Furono realizzati 6.281 esemplari con il cannone da 75 mm. e 3.426 con il cannone da 76 mm.
Il carro fu in servizio nell'EI nelle versioni dotate di tutti gli armamenti americani.

M4A2
Nel dicembre 1941 si decise di adottare come propulsore una coppia di motori diesel General Motors 6046. Si trattava di due motori di 12 cilindri a V, raffreddati a liquido, per una potenza complessiva di 375 HP a 2.100 giri/min. e coppia massima di circa 138 Kgm a 1.400 giri/min. Se da un lato, rispetto ai carri propulsi con motori a benzina, questa soluzione dava al veicolo una superiore coppia ai bassi regimi e conseguentemente migliori prestazioni fuoristradistiche, dall' altro i due motori erano più delicati e soggetti più frequentemente a guasti. Dato che l'U.S Army era orientato ad adottare solo carri con motori a benzina, gli M4A2 vennero forniti quasi esclusivamente alle nazioni alleate; pochi esemplari furono trattenuti per l' addestramento o forniti ai Marines. Dotato di uno scafo simile a quello dell'M4, era riconoscibile per le piccole griglie di ventilazione sul cofano, per la corazza posteriore che si allungava verso il basso. La produzione avvenne presso Fisher Tank Arsenal (da aprile 1942 a maggio 1945), Pullman Standard Car Company (da aprile 1942 a settembre 1943), American Locomotive Company (da settembre 1942 ad aprile 1943), Baldwin Locomotive Works (da ottobre a novembre 1942), Federal Machine and Welder Company (da dicembre 1942 a dicembre 1943) e Pressed Steel Car Company (solo 21 esemplari con cannone da 76 mm. da maggio a giugno 1945). Furono costruiti 8.053 esemplari con cannone da 75 mm. e 2.915 con cannone da 76 mm.
Il carro fu in servizio nell'EI nelle versioni dotate di tutti gli armamenti americani.

M4A3
Fu la versione standard adottata dall' U.S. Army e l' unica che rimase in servizio anche dopo la guerra. Era propulsa da un motore Ford GAA di 8 cilindri a V a 60°, raffreddato a liquido e derivato da un motore aeronautico sperimentale a 12 cilindri. Il motore era in grado di erogare 500 HP a 2.600 giri/min., con una coppia massima di circa 145 Kgm a 2.100 giri/min.. Esternamente era riconoscibile per le grandi griglie di raffreddamento presenti sul cofano, per la piastra posteriore allungata verso il basso simile a quella dell'M4A2 e per il deflettore dei gas di scarico di forma squadrata. Venne costruita da Ford Motor Company (da maggio 1942 a settembre 1943), da Detroit Tank Arsenal (da marzo 1944 a maggio 1945) e da Fisher Tank Arsenal (da febbraio 1944 a marzo 1945). Vennero realizzati 4.761 carri con cannone da 75 mm, 4.542 con cannone da 76 mm e 3.039 con obice da 105 mm
Il carro non fu in servizio nell'EI anche se alcuni ritengono che un certo numeri di esemplari sia stato effettivamente consegnato. Personalmente non ne ho mai avuto riscontro.

M4A4
Questa versione montava il motore Crysler A57 Multibank realizzato tramite l' unione di ben cinque motori a sei cilindri di origine civile, si otteneva così un propulsore a trenta cilindri in grado di erogare la potenza richiesta di 370 HP a 2.400 giri/min. ed una coppia massima di circa 147 Kgm a 1.400 giri/min. Date le maggiori dimensioni del motore, per poterlo alloggiare all' interno dell scafo, si rese necessario allungare il carro di 11 pollici ed aumentare in proporzione la distanza tra i carrelli della sospensione. La maggior lunghezza permise anche il montaggio di un ulteriore serbatoio di carburante ed il miglioramento della distribuzione del peso a terra, al contrario rendeva più difficile la sterzatura del veicolo. La produzione, interamente realizzata presso Detroit Tank Arsenal dal agosto 1942 a settembre 1943, fu di 7.499 esemplari, tutti con il cannone da 75 mm.
Il carro fu in servizio nell'EI nelle versioni dotate di armamento americano più la versione cacciacarri inglese "Firefly". Nell'EI i motori A57 vennero sostituiti con motori Continental R975.

M4A5
Era la designazione americana per il carro canadese Ram, basato sulla meccanica dell' M3. Non venne utilizzata dato che il carro non entrò mai in servizio con le Forze Armate americane o con l'EI

M4A6
Fu quella costruita nel minor numero di esemplari e montava un motore Caterpillar D200 A in grado di erogare una potenza di 450 HP a 2.000 giri/min. Si trattava di un propulsore derivato dal motore stellare Wright G200, inizialmente proposto come una delle possibili motorizzazioni dello Sherman. Interessante caratteristica era che il motore poteva usare vari tipi di combustibile, venendo ad essere un vero e proprio primo esempio di motore policarburante. Date le sue dimensioni, si decise di alloggiarlo all' interno di uno scafo di M4A4, il carro si differenziava da quest'ultimo solo per la copertura del vano motore che dovette essere in parte rialzata per ospitare il nuovo propulsore. Detroit Tank Arsenal costruì appena 75 carri nel periodo dall' ottobre 1943 al febbraio 1944, tutti erano dotati del cannone da 75 mm
Il carro non entrò mai in servizio con l'EI.

SOSPENSIONI

Tutti i carri italiani erano dotati di sospensioni VVSS, solo la versione reciupero M74 adottò la HVSS.
Di seguito una descrizione dei due tipi di sospensione.

Vertical Volute Sprigs Suspension (VVSS, sospensione con molle a cartoccio verticali).

Il primo tipo di sospensione adottata dallo Sherman era costituito da tre carrelli per lato, ciscuno dei quali aveva due ruote. Ogni ruota era collegata tramite due braccia al gruppo principale. Questo aveva al suo interno due molle a cartoccio verticali con il compito di ammortizzare l' oscillazione delle ruote. Il principio di funzionamento era semplicissimo: quando la ruota anteriore incontrava un ostacolo si alzava, andando a comprimere la molla anteriore che frenava l' oscillazione. Passato l' ostacolo la molla portava nuovamente la ruota sul piano di marcia, subito dopo toccava alla ruota posteriore ripetere lo stesso movimento dell' anteriore. I primissimi esemplari del carro adottarono dei carrelli identici a quelli del carro M3 e caratterizzati dall' avere le molle del diametro di 7 pollici ed il ruotino reggicingolo posizionato sopra il gruppo stesso. Ben presto ci si accorse che questo modello non era in grado di sopportare il peso del carro che a lungo andare causava una deformazione permanente delle molle, si dovette perciò progettare una nuova sospensione con molle del diametro di 8 pollici (VVSS Heavy Duty). A causa delle aumentate dimensioni delle molle e quindi di tutto il gruppo che le conteneva, il ruotino reggicingolo dovette essere spostato nella parte posteriore del gruppo, mentre superiormente venne montata una piastra di supporto per il cingolo. Ovviamente tutto il gruppo era scomponibile affinchè lo si potesse montare indifferentemente alla destra o alla sinistra del carro. Il cingolo era largo 16,56 pollici e costituito da 79 maglie scomponibili con connettori metallici in funzione guidacingolo (83 maglie per l'M4A4 e l'M4A6). Vennero anche impiegati degli estensori (duckbills) per tentare di ridurre la pressione sul terreno, mentre per migliorare l' aderenza vennero adottati degli speciali ramponi (grousers) applicabili alle maglie dei cingoli.

Horizontal Volute Sprigs Suspension (HVSS, sospensione con molle a cartoccio orizzontali).

La sospensione VVSS si dimostrò ben presto insoddisfacente sotto molti punti di vista: causava un alta pressione sul terreno, non consentiva l' utilizzo di un cingolo più largo, era necessario smontarla quasi completamente per sostituire una ruota e per di più conferiva allo Sherman le peggiori prestazioni fuoristradistiche rispetto ai carri tedeschi come il "Tigre" ed il "Pantera" (che montavano sospensioni a barra di torsione) ed al sovietico "T34" (dotato di una sospensione Christie). La risposta fu l' adozione di un nuovo tipo di sospensione dotato di un cingolo molto più largo e di molle a cartoccio disposte orizzontalmente anzichè verticalmente. Il nuovo modello fu introdotto nel marzo 1944 su di un primo contingente di 500 M4A3 e, dal mese successivo, esteso a tutti i carri in produzione. Ciascun carrello era dotato di quattro ruote smontabili separatamente. Le ruote erano montate, due a due, su di un braccio oscillante incernierato in basso, subito sopra erano presenti due molle a cartoccio orizzontali ed ancora più in alto c' era un ammortizzatore idraulico. Le molle erano collegate a ciscun braccio oscillante tramite una culla incernierata al braccio stesso, ciò al fine di renderle indipendenti dal movimento dei due bracci e permetterne la compressione ma non la flessione durante l' oscillazione della sospensione. Inoltre il fatto che i due bracci fossero collegati tra loro tramite le molle e l' ammortizzatore, faceva si che quando un braccio si alzava, l' altro si abbassasse, ottenendo così il considerevole vantaggio di mantenere costante la tensione del cingolo durante la marcia. Il cingolo era largo 23 pollici e formato da 79 maglie (si noti che l'M4A4 e l'M4A6 non adottarono mai questa sospensione) con perno guidacingolo centrale. I carri dotati della sospensione HVSS ricevevano il suffisso E8 (ad esempio M4A3E8).


ARMAMENTO

Torretta con cannone da 75 mm M3 od obice da 105 mm M4.

La torretta che ospitava il cannone da 75 mm e l' obice da 105 mm era ricavata interamente per fusione ed ospitava tre dei cinque membri dell' equipaggio: il capocarro, il cannoniere ed il porgitore. Sul cielo delle prime torrette era presente un unica via di uscita rappresentata dall' anello di torretta del capocarro, dotato di due portelli ribaltabili, uno dei quali poteva ospitare un periscopio M6 od M13. Circa alla metà del 1942 si decise di migliorare le possibilità di uscita introducendo un portello ovale ribaltabile per il porgitore. Come ultima modifica l' anello del capocarro venne sostituito con una cupola dotato di sei visori e di un unico portello a ribaltamento, in grado anch' esso questo di ospitare un periscopio. Sui primi esemplari dello Sherman per il cannone da 75 mm M3, che era dotato di girostabilizzatore in elevazione, venne inizialmente utilizzata l' installazione M34. Era facilmente riconoscibile per il piccolo scudo a protezione del cannone e per l' unico foro laterale per la mitragliatrice coassiale. Il sistema di puntamento era costituito da un periscopio M4, con al suo interno il telescopio M38, il tutto montato sul cielo della torretta tramite l'alloggiamento M68. A sua volta l'M68, mediante opportuni collegamenti meccanici, era direttamente accoppiato al cannone del quale ne seguiva i movimenti in elevazione. Le difficoltà nel trovare e mantenere il corretto allineamento del cannone con la linea di mira dell'M4, portarono all' adozione di un telescopio a visione diretta montato parallelamente al cannone e ad esso direttamente collegato (inizialmente il modello M55 e poi M70F). Inoltre per proteggere sia il nuovo telescopio sia la mitragliatrice coassiale si rese necessario allargare lo scudo del cannone da entrambi i lati. Prese così vita l' installazione M34A1 che fu standardizzata su tutte le versioni del carro a partire dall' ottobre 1942. Il periscopio sul cielo della torretta fu comunque mantenuto per i casi di emergenza. In sostituzione dell' iniziale modello M4 si adottò prima il modello M4A1 (contenente il telescopio M38A2), poi il modello M10 ed il modello M16, questi ultimi due differeti tra loro solo per il diverso disegno del reticolo di mira. Dato che l' U.S. Army utilizzava i suoi carri anche come pezzi di artiglieria campale, tutti i mezzi erano dotati per il tiro indiretto degli indicatori M9 ed M20, rispettivamente per calcolare l' alzo ed il brandeggio del pezzo.
L' obice da 105 mm M4 era ospitato nell' installazione M52, ed era dotato di un sistema di puntamento costituito dal telescopio M76G oltre che dai periscopi M4A1 (contenente però il telescopio M77C), M10 ed M16.

Torretta T23 con cannone da 76 mm M1A1, M1A1C ed M1A2.

Con l'adozione del cannone da 76 mm lo Sherman ricevette anche una nuova torretta (modello T23) di dimensioni maggiori ed in grado di ospitare il nuovo cannone senza sacrificare spazio all'interno della torretta stessa. Questa nuova torretta era stata inizialmente progettata per il nuovo carro medio T23, pensato come sostituto dello Sherman ma che non entrò mai in servizio. Il primo esemplare munito della nuova torretta fu inviato a Fort Knox per le prove di tiro nel luglio 1943 e nell' agosto dello stesso anno gli organi tecnici dell' esercito consigliarono, con poche modifiche, l' adozione immediata della torretta con il conseguente arresto della produzione di carri dotati del cannone da 75 mm A questa decisione si oppose il Comando dell'Armored Force che obbiettò sull' effettivo miglioramento delle capacità di offesa del carro. Infatti a fronte di un modesto aumento delle capacità di penetrazione, si aveva un aumento dell' altezza del carro, una maggiore difficolta nella movimentazione dei colpi da parte del personale, un numero minore di proiettili stivabili a bordo (71 anzichè 104) e una maggiore vampa al momento dello sparo che oscurava completamente il bersaglio e rendeva visibilissimo il carro. Si giunse allora al compromesso di affiancare la produzione delle nuove torrette a quelle dotate di cannone da 75 mm Ciò fino all' estate del 1944, quando le terribili esperienze maturate in Normandia contro i carri tedeschi, misero in luce l' assoluta necessità di disporre di cannoni ancora più potenti degli esistenti. In attesa dei nuovi carri con cannone da 90 mm (il futuro M26 Pershing), si decise di concludere definitivamente la produzione di cannoni da 75 mm in favore di quelli da 76 mm Le prime torrette di questo tipo erano riconoscibili per utilizzare la cupola per il capocarro e, a disposizione del porgitore, un anello di torretta. Successivamente l' anello venne eliminato perchè ostacolava la visione al capocarro e venne sostituito da un portello ovale identico a quello utilizzato sulla precedente torretta.
Vennero utilizzati tre modelli di cannone: inizialmente l'M1A1 al quale ben presto seguì l' M1A1C dotato di freno di bocca ed infine l'M1A2, simile al precedente ma con una diversa rigatura della canna. Tutti i modelli erano dotati di girostabilizzatore in elevazione.
L'architettura del sistema di tiro ricalcava quello del cannone da 75 mm: il telescopio parallelo al cannone era costituito dal modello M71D o M83D, quello installato sul cielo della torretta da un' installazione T116 sulla quale potevano essere montati vari tipi di periscopio: M16, M10, M8 A1 (contenente il telescopio M39A2) e l'M4A1 (contenente questa volta il telescopio M47A2). Per il tiro indiretto erano presenti gli indicatori M9 ed M1, rispettivamente per calcolare l' alzo ed il brandeggio del pezzo.
Cannone, freni di rinculo, telescopio e mitragliatrice coassiale erano montati sull' installazione M62 caratterizzata dal grande scudo avvolgente tutto il frontale della torretta. I carri dotati del nuovo cannone prendevano il suffisso "76 mm" (ad esempio M4A3E8, 76 mm).
Alcuni cannoni da 76 mm vennero installati sui carri d'assalto M4A3E2 "Jumbo" in sostituzione degli originali cannoni da 75 mm (modifica autorizzata da Ordnance Department nel febbraio 1945).

Cannone controcarro inglese da 17 libbre.

Si trattava sostanzialmente di una versione ottenuta installando un cannone controcarro inglese da 17 libbre (76 mm) sulla torretta destinata ad accogliere il cannone da 75 mm La sua denominazione era Sherman "Firefly"
Il carro, entrato in servizio solo nei reparti inglesi ed in quelli a loro alleati, differiva dalla versione normale per i seguenti particolari:
- eliminazione del mitragliere di scafo per far posto a più proiettili. Il foro della mitragliatrice venne chiuso con una piastra in metallo.
- installazione del cannone da 17 libbre sull'installazione M34A1 leggermente modificata con adozione degli appositi congegni di mira ma con conservazione del periscopio posto nell'alloggiamento M68,
- spostamento della radio in una cassa blindata esterna per aumentare lo spazio di rinculo del cannone,
- adozione di un portello quadro sul cielo della torretta per l'uscita del porgitore (la torretta americana ne era inizialmente sprovvista) che data la lunghezza del cannone non poteva più uscire tramite il portello del capocarro.
- adozione di una rizza di fissaggio del cannone posteriore,
- installazione di due lanciafumogeni posteriori di disegno inglese.
Questa versione venne derivata da carri M4 ed M4A4.
Alcuni carri in servizio nell'EI erano dotati dello scafo M4 "Composite Hull" ottenuto dall'unione della parte frontale della versione M4A1 con la parte posteriore dell'M4.
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