Nathan Never

Carlo Maria, 26/11/2021 22:34:

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Si è scatenato! E finché mantiene una qualità del genere, è pura gioia!

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Proprio così!

Io ho appena letto il numero 364, Il fattore H, e l'ho trovato davvero ottimo. Medda is on fire!

Carlo Maria, 23/11/2021 08:00:

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Amo Medda. Non ho idea di come faccia a essere così ispirato dopo 30 anni, ma dovremmo coccolarcelo costantemente un autore così.
Ho letto Nathan Never 366 - "Mister perfect", disegnato da Masala e Pianta, e me lo sono goduto come sempre con gran piacere perché ogni storia di Michele ha qualcosa da darti, ha una propria coerenza col mondo che ha creato e propone domande o temi che non sono stati esplorati o approfonditi.
Forse il pre-finale è la parte che mi ha convinto meno, con la fine delle indagini e lo scioglimento degli ultimi nodi, ma è lineare con l'andamento della trama, ti dici che non ci avevi pensato, ma che era lì che avrebbe dovuto andare a parare. E le tre pagine conclusive sono buone, efficaci, riequilibrano.
Una sua trama è sempre bilanciata: un mix sapiente tra avventura che ti avvince e dialoghi che ti intrigano e segui con attenzione, mai banali.

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E poiché Elena Pianta passerà sabato ad autografare le copie nelle fumetterie di Asti, conto di far apporre la sua firma anche sulla mia!
Certo... non mi dispiacerebbe incrociare di nuovo anche il buon Michele, prima o poi!

Nathan Never 367 - Olympus
Non capita spesso che, oltre alle storie di Medda, io abbia ad elogiare la testata anche per i disegni.
In questo caso, però, il lavoro di Massimiliano Bergamo è davvero strabordante, al punto che non solo non sfigura, ma anzi rappresenta addirittura la parte migliore dell'albo. E questo non perché la trama ideata dall'autore sia brutta... anzi.
I disegni di Bergamo, infatti, sono espressivi, dinamici e ricchissimi di contenuti e particolari. Direi fastosi, in particolar modo quando devono dar corpo al super quartiore di Olympus.
L'altro lato della medaglia è costituito dalla storia imbastita da Michele Medda, che io ho apprezzato per larghi tratti, seppure non in ogni sviluppo. Ho trovato poco originale e non entusiasmante

SPOILER

la confessione di Drea, il suo parere su Charlene da cui deriva la (un po' telefonata) svolta narrativa "da vittima a complice" della povera ragazza del terzo livello. "Medda è riuscito in questo caso a coprire il suo gioco meno abilmente di altre volte", ho pensato... ma mi sbagliavo, perché non mi aspettavo un finale come questo.
Non so bene cosa pensarne. Da un lato, è come se avessero introdotto un elemento supereroistico nella trama e, vista la futura collaborazione con la Justice League, la mia mente ha subito collegato le due cose ipotizzando che in realtà gli inquilini del quartiere Olympus siano alieni da comics americano, cosa che -lo ammetto- detesterei.
Probabilmente non c'entrano una fava, invece, ma questo mi ha rovinato la prosecuzione della lettura perché odio i cross-over e a pagina quattro se ne citano ben due: quello con Superman, Wonder Woman e pupazzi vari e quello con Martin Mystère e Mister NO.
Ciò che ho visto nelle pagine successive è uno sbilanciamento di forza tra buoni e cattivi talmente evidente che... ci vorrebbe Superman, per riequilibrare le squadre.
La scena di pagina 93 con Zaius e Fabian mi ha invece ricordato la nascita del Dr. Manhattan o anche il saluto tra Ozymandias e Bubastis.
E poi c'è il finale vero e proprio, così dissonante dal resto da poter risultare fuori posto... però a me quello è piaciuto, invece, e parecchio, perché qui si introduce una nota di umanità in un personaggio che fino a quel momento aveva fatto sfoggio della propria superiorità e dei propri poteri.
E riguardo a questi poteri, a rischio di attribuire all'opera d'ingegno di Medda significati diversi o aggiuntivi rispetto a quanto egli abbia inteso scrivere, mi sono chiesto se fossero invece una forma di metafora del Potere, della sua capacità di influenzare il resto delle persone, di esser pressoché impenetrabile per la gente che non lo possiede e di fornire impunità.
Una storia particolare, quindi, in cui Nathan e Legs si muovono piuttosto bene (Legs è però un po' troppo lenta a capire la realtà delle cose), ma devono scendere a patti (anche qui: mi ha ricordato un poco il finale di Watchmen).
Una storia conclusiva, ma che semina per il futuro, ritengo.
Incuriosire ha incuriosito, ma vedremo.

Preso anche questo!

Anche lo Speciale è di Medda, e anche quello è una bella lettura.

rimatt1, 05/01/2022 10:35:

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Anche lo Speciale è di Medda, e anche quello è una bella lettura.

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Nathan Never 368 - L'eredità di Skotos, di Vigna e Toffanetti e Skotos, le origini del male, di Vigna e Bonazzi.
Ho attribuito alla seconda storia il titolo della rubrica che la separa dalla prima perché sono di fatto due cose diverse e non ha senso che lo condividano.
Decisamente brutta e noiosa la prima, che è appesantita anche dal tratto di Toffanetti, mentre i disegni di Bonazzi, a differenza dal solito, non mi sono dispiaciuti.

SPOILER

La particolarità della prima storia (che si protrarrà per mesi) è quella di andare a recuperare un personaggio morto e sepolto, un po' come se Tex recuperasse ancora Mefisto per farne un racconto evento da dilatare all'inverosimile sulla testata mensile.
Oltretutto, in questo caso non vanno a ripescare solo Skotos, ma anche i suoi figli Kal e Neos... un po' come se su Tex, oltre a Mefisto, andassero a riprendersi pure Yama... ma cosa vado a pensare, su!
Di fatto, la prima metà dell'albo passa da una chiacchiera all'altra, ammorba con la noia più estrema e con dialoghi davvero banali.
La seconda metà vede un totale cambio di registro: la narrazione ha toni brutali e sfocia in un accesso di violenza che potrebbe star bene su Dylan Dog, ma certo meno su Nathan. I dialoghi si fanno più asciutti e c'è azione, cosa che rende questa seconda parte dell'albo sensibilmente migliore. Solo che... ecco, nella seconda metà dell'albo in edicola Nathan non c'è. Di più: non può esistere, visto che gli eventi si verificano perfino prima che Nathan Never nascesse. Anche questa trama si interrompe e proseguirà nei prossimi mesi quindi abbiamo una testata mensile dedicata ad un personaggio specifico che per metà delle sue pagine nei prossimi tre mesi tratterà di un antagonista, per lo più morto da decenni.
A esser buoni, potrebbe esser una trovata da Color Fest, se Nathan Never ne avesse uno.

Insomma, secondo te, è meglio saltare?

A proposito, su Tex ...

ddvd, 23/01/2022 16:05:

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Insomma, secondo te, è meglio saltare?

A proposito, su Tex ...

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Sì, decisamente non imprescindibile, per quel che mi riguarda!
E riguardo Tex, lo so... ahimè!

Carlo Maria, 23/01/2022 19:19:

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Sì, decisamente non imprescindibile, per quel che mi riguarda!
E riguardo Tex, lo so... ahimè!

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Ok, seguirò il consiglio.

Carlo Maria, 21/01/2022 21:13:

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Nathan Never 368 - L'eredità di Skotos, di Vigna e Toffanetti e Skotos, le origini del male, di Vigna e Bonazzi.
Ho attribuito alla seconda storia il titolo della rubrica che la separa dalla prima perché sono di fatto due cose diverse e non ha senso che lo condividano.

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Beh. è proprio il titolo che c'è a pagina 57, oltre che nel redazionale che precede il fumetto.

jelem, 23/01/2022 22:33:

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Beh. è proprio il titolo che c'è a pagina 57, oltre che nel redazionale che precede il fumetto.

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Ma non è il titolo che compare in seconda di copertina, ove si parla solo ed esclusivamente di "L'eredità di Skotos" e si affiancano i nomi dei due disegnatori.

Carlo Maria, 21/01/2022 21:13:

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Nathan Never 368 - L'eredità di Skotos, di Vigna e Toffanetti e Skotos, le origini del male, di Vigna e Bonazzi.

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Uno dei punti più bassi della storia bonelliana.

Juan Galvez, 03/02/2022 18:39:

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Uno dei punti più bassi della storia bonelliana.

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Juan Galvez, 03/02/2022 18:39:

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Uno dei punti più bassi della storia bonelliana.

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Esagerato!

Si vede che hai letto poche cose Bonelliane in questi ultimi 2 anni...

ozymandias, 04/02/2022 18:41:

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Esagerato!

Si vede che hai letto poche cose Bonelliane in questi ultimi 2 anni...

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ozymandias, 04/02/2022 18:41:

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Esagerato!

Si vede che hai letto poche cose Bonelliane in questi ultimi 2 anni...

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Zio fa, tipo i Dylan da 399 a 406, con la conclusione del ciclo della meteora e la riscrittura dei primi sei albi della saga.
Io mi sono letto la scena in cui Dylan spara ad H.G. Wells, uccidendolo, perché in quella realtà parallela in cui agisce il nuovo Dylan è il nostro simpatico lord era uno psicopatico razzista e pericoloso...

Carlo Maria, 04/02/2022 19:47:

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Zio fa, tipo i Dylan da 399 a 406, con la conclusione del ciclo della meteora e la riscrittura dei primi sei albi della saga.
Io mi sono letto la scena in cui Dylan spara ad H.G. Wells, uccidendolo, perché in quella realtà parallela in cui agisce il nuovo Dylan è il nostro simpatico lord era uno psicopatico razzista e pericoloso...

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Me la sono risparmiata!
Ho preso, di recente, solo Candiweb, per via delle autrici!