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Nathan Never

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2023 09:10
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Re: Re: Re: Re: Re:
Carlo Maria, 17/01/2020 17.24:



La figlia presenta problemi mentali, dunque una madre per te suggerisce che non sia salvata (dinnanzi alla possibilità concreta, anzi, alla indubbia realtà che ciò avvenga)? Certo che la vorrebbe proteggere lei, ma impossibilitata a ciò mi sarei aspettato che provasse ad affidarla a uno degli altri rilasciati, non so, che nel mentre se ne prenda cura al campo e la attenda, che spieghi quali eventuali farmaci somministrarle. Mi aspetterei la premura più prolissa e sofferente, un milione di raccomandazioni fra le lacrime, non questo. E sì, certo che gli esseri umani reagiscono in mille modi variegati, perfino in quelli più inaspettati e quindi anche nel modo in cui si è espressa quella madre, ma sostengo, Vinnie, che tali enormi discostamenti da quello che forse è il più forte imprinting presente in un donna dai connotati occidentali, ossia la totale protezione della propria prole, siano nel caso impreventivabili. I terroristi non avrebbero mai potuto ipotizzare come scontata una reazione che di fatto scontata non è. E non perché non esistano madri che farebbero senza esitare anche di peggio, ma perché a livello probabilistico è l'opposto della reazione più ovvia.

Vista la situazione della figlia è perfettamente normale che la madre non voglia separarsene a qualsiasi costo, la priorità era di tenerla sotto il proprio controllo.

V



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Terza parte della saga, la prima a conduzione Vignesca.
Per quanto sia un albo per lo più interlocutorio, ha un buon ritmo e qualche buona trovata. Nel complesso, continua ad appassionarmi!
Una domanda: ma che fine hanno fatto tutti i disegnatori storici di NN? Bonazzi l'avevo visto nella saga a firma di Medda, ma Casini ad esempio lavora ancora per Nathan? De Angelis? Olivares?
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Re:
Carlo Maria, 24/02/2020 21.18:

Terza parte della saga, la prima a conduzione Vignesca.
Per quanto sia un albo per lo più interlocutorio, ha un buon ritmo e qualche buona trovata. Nel complesso, continua ad appassionarmi!
Una domanda: ma che fine hanno fatto tutti i disegnatori storici di NN? Bonazzi l'avevo visto nella saga a firma di Medda, ma Casini ad esempio lavora ancora per Nathan? De Angelis? Olivares?


Diciamo che questa terza parte fa cacare, testi e disegni. Difficile dire cosa faccia cacare di più.

Casini dovrebbe esserci ancora, gli altri ormai...




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Re: Re:
Juan Galvez, 24/02/2020 21.29:


Diciamo che questa terza parte fa cacare, testi e disegni. Difficile dire cosa faccia cacare di più.



I disegni di Vercelli non mi sono piaciuti affatto, ma ripeto che la storia invece non è così brutta come inesorabilmente affermi!



Casini dovrebbe esserci ancora, gli altri ormai...





Ma va? Diamine! De Angelis è uno dei disegnatori Bonelli che più amo, dov'è finito?
E pure Olivares, accidenti, era molto bravo!
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Re: Re: Re:
Carlo Maria, 24/02/2020 21.40:




Ma va? Diamine! De Angelis è uno dei disegnatori Bonelli che più amo, dov'è finito?


Su Tex, per lo più.

Comunque la storia in effetti non è così male, è veramente peggio.





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Re: Re: Re:
Carlo Maria, 24/02/2020 21.40:




Ma va? Diamine! De Angelis è uno dei disegnatori Bonelli che più amo, dov'è finito?
E pure Olivares, accidenti, era molto bravo!



De Angelis su Tex, Olivares su Dragonero. Attualmente l'ordine è di difendere le posizioni strategiche, cachet esosi sono stati ricollocati su testate che 1) possono permetterseli senza problemi; 2) possono concretamente beneficiarne per le vendite.
Che io sappia De Angelis è contento dello spostamento, altri (tipo Olivares e Filippucci) molto meno, ma la realtà è questa.
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Re: Re: Re: Re:
C.Palomar, 26/02/2020 18.28:



De Angelis su Tex, Olivares su Dragonero. Attualmente l'ordine è di difendere le posizioni strategiche, cachet esosi sono stati ricollocati su testate che 1) possono permetterseli senza problemi; 2) possono concretamente beneficiarne per le vendite.
Che io sappia De Angelis è contento dello spostamento, altri (tipo Olivares e Filippucci) molto meno, ma la realtà è questa.




Urca, grazie! Gli spostamenti me li ero persi!
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Re: Re: Re: Re: Re:
Carlo Maria, 27/02/2020 00.25:




Urca, grazie! Gli spostamenti me li ero persi!



Figurati... Del resto è moneta corrente in Bonelli, forse l'unica differenza tra quello che si faceva vent'anni fa e ora è il fatto che autori "maturi" vengano spostati, ma io non lo vedo un male in sé, può essere motivo di rinnovamento per entrambe le testate. Il male è che lo si sta facendo anche (non solo, però) per ragioni economiche.
Comunque se non ho capito male era De Angelis a voler essere coinvolto in Tex, infatti sta lavorando su Tex Willer, un po'perché era un progetto che gli piaceva, un po' perché servivano dei nomi per il lancio.
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27/02/2020 15:55
 
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Re: Re:
Juan Galvez, 24/02/2020 21.29:


Diciamo che questa terza parte fa cacare, testi e disegni. Difficile dire cosa faccia cacare di più.



[SM=x74936]

L'ultima cosa di Vigna che ho letto è la mini di sei albi disegnata da De Angelis, che ricordo come ottima. Ho sfoglito questo terzo albo e in effetti i disegni mi sono sembrati bruttarelli (diciamo così), ma contavo che almeno la storia fosse valida. E invece...
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Re: Re: Re:
rimatt1, 27/02/2020 15.55:



[SM=x74936]

L'ultima cosa di Vigna che ho letto è la mini di sei albi disegnata da De Angelis, che ricordo come ottima. Ho sfoglito questo terzo albo e in effetti i disegni mi sono sembrati bruttarelli (diciamo così), ma contavo che almeno la storia fosse valida. E invece...

Invece... 🤢



V.

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Re: Re: Re: Re:
Juan Galvez, 27/02/2020 16.08:

Invece... 🤢




Eccessivo.
La storia non ha l'intrigo dell'ottimo dittico meddiano, ma si fa leggere. E incuriosisce perché la testata ha svoltato e sono curioso di leggere il prosieguo.
Indubbiamente è però un episodio interlocutorio.
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Re: Re: Re: Re: Re:
Carlo Maria, 27/02/2020 22.18:




Eccessivo.
La storia non ha l'intrigo dell'ottimo dittico meddiano, ma si fa leggere. E incuriosisce perché la testata ha svoltato e sono curioso di leggere il prosieguo.
Indubbiamente è però un episodio interlocutorio.

Azzo se interloquisce!





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Nathan Never 346 - La scena del crimine, di Vigna e Boccanfuso è onestamente un albo... poco riuscito.
Se da un lato
SPOILER

la storia della serie di omicidi nei bassifondi potrebbe esser definita un classico, in mani poco ispirate crea solo una sensazione di déjà vu, privo di spessore.
Non è tuttavia questo il problema, bensì l'intreccio, che sfiora il risibile: Nathan Never fa ora il tassista. Nel corso delle 94 tavole di quest'albo carica quattro clienti... e tre si riveleranno cruciali per la risoluzione del caso. Non uno, TRE ("Uhm... sono un po' in dubbio su come risolvere questo caso... aspetta che carico un altro cliente!").
Di fatto, la questione è tutta lì: ci sta che uno dei clienti introduca l'eroe nella torbida situazione di partenza, ma che poi le svolte di trama avvengano sulla base delle corse che prendi, davvero non può reggere.
In tutto questo, i dialoghi non fungono da stampella: lo ammetto, da assistente sociale potrei farne una questione di principio, però mi sono rotto le palle di vedere film e serie tv e leggere libri e fumetti in cui gli assistenti sociali non possono prender in carico il problema, se ne fregano, rispondono anche male.
In alcuni casi li rappresentano anche corrotti o tossicodipendenti.
È un cliché, così come quello del sindacalista mafioso e che non dà mai una mano o quello del colpo in testa che fa svenire all'istante il malcapitato che lo subisce.
Però è un cliché assai desolante, importato dagli Stati Uniti e figlio di una logica capitalista che deride e critica il welfare state e propaganda l'individualismo. E anche qui: il figlio tardo della testimone chiave finirà in casa del poliziotto amico di Nathan, basta un "Tutto a posto", come se avesse sistemato lui la situazione.
Quanto ai disegni, temo che non ci siamo proprio: Nathan cambia volto un sacco di volte. Decisamente una prova sottotono.
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16/05/2020 18:16
 
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Mi sembra sia passato totalmente inosservato... forse giustamemte.

L'Esa/Asi sta investendo parecchio nel fumetto e dopo le due storie di Rat-Man è toccato anche a Nathan.

L'ho preso perché questo tipo di operazioni "propagandistiche" in genere mi interessano, come un po' tutta la letteratura che sui testi del liceo si definiva se non sbaglia d'occasione - cioè generata in vista di un evento e dietro ordine di un preciso committente con le sue esigenze, diverse da quelle degli autori.

Mi interessa vedere quanto questi limiti esterni influenzino la creatività e il risultato finale.

Qui ovviamente scopro l'acqua calda: se le storie di Rat-Man erano buone e più che buone, questa di Nathan è davvero una storiellina senza infamia e senza lode.

Puliti i disegni di Giardo, sufficienti i colori di Denti, la minimale sceneggiatura di Vigna è scritta con il pilota automatico: didascalica dove deve esserlo, scorre via senza sussulti ma anche senza alcun guizzo. Il nostro astronauta Parmitano viene reso simpatico il giusto, senza i tormenti che invece gli donava Ortolani.

Non malaccio la parte a corredo: fatta la tara al riscaldamento globale, le risposte di Parmitano sono meno banali di quel che ci si poteva aspettare.

Albo full color, ma 6.90 sono ovviamente "un filo" eccessivi per la qualità complessiva della proposta.

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Quante pagine sono?



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Canoniche 95 la storia, più una trentina tra intervista e redazionali.

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Re:
Sashimi, 16/05/2020 18:53:

Canoniche 95 la storia, più una trentina tra intervista e redazionali.

Sash





[SM=x74927]



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Io l'ho visto, ma non l'ho preso, in effetti. E certo non m'invogli, direi. [SM=x74997]
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A me Vigna piaceva, ma devo dire che ultimamente non ne azzecca una.
Qui la storiella è davvero banalotta, ma in confronto alla trilogia sugli ultimi numeri di Nathan...
Peccato perchè l'inizio era stato col botto.



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Re:
Sashimi, 16/05/2020 18:16:




Mi sembra sia passato totalmente inosservato... forse giustamemte.


Sash


Sì, se ne può fare serenamente a meno.




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