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Nathan Never

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2023 09:10
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19/11/2001 23:45
 
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Re: Re:
Vado a memoria, Matteo, ma mi sembra di ricordare che ci fosse una "certa" differenza tra il risultato del n.93, che ricordo ottimo, e del n.110, che non mi azzarderei a definire tale [SM=x74932] [SM=x74932]

Mi chiedevo il perché, e visto che sei qui... [SM=x74929]

Ciao
Vincenzo
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evo(in)voluzione
sono gusti personali eh;)
per me il lavoro migliore è lo special 3 di Legs (anche per la cura maniacale degli sfondi), il peggiore è il 110 di NN (colpa anche della storia, forse): toglimi una curiosità: è una questione di scadenze da rispettare o è una tua evoluzione verso un segno sempre più pulito?
comunque il tuo tratto morbido mi aggrada assai...7+ [SM=x74934] [SM=x74934] ;) ;) ;)
...ma mi piacciono soprattuttto certe illustrazioni a colori che mi è capitato di sbirciare su un tuo sito (non quello hard, quello che non aggiorni da tempo...)[SM=x74932] [SM=x74932] [SM=x74932] [SM=x74932] [SM=x74932] [SM=x74932]

ciao e complimenti
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Re: evo(in)voluzione
Probabilmente hai ragione, Ozy, la cosa migliore è quel Legs. Mi interessava però il confronto tra i 2 NN.

Ciao
V.
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Il Legs Speciale 3 è stato il mio primo lavoro. Retini e cura maniacale dei dettagli al limite dell'inverosiimile. E' piaciuto molto a tutti ma paradossalmente è quello che mi ha creato più problemi perchè non era propriamente un albo "bonelliano". Inolte ci misi 2 anni e mezzo a farlo!!! Il 93 mi ci divertii molto (viste le tematiche... [SM=x74932]) mentre il 110 mi risultò più noioso da disegnare perchè era molto "statico" e come avete visto credo di avere maggior incisività nel disegnare scene di azione. Inoltre nel 110 cercai un'atmosfera molto "noir" quale era poi la storia. Secondo me è molto più omogeneo di stile e con un segno più deciso, rispetto al 93 che invece rimane ancora molto traballante a livello di chine (a tratti, il risultato è cmq valido credo). Nessun problema di consegne cmq, di solito tendo a velocizzare quando mi ritrovo senza soldi e devo pagarmi l'affitto! [SM=x74960] !

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Re:
Mi metti una pulcetta nell'orecchio. Ricordo quei due Nathan come notevolmente diversi nel risultato (a deciso svantaggio del secondo). Mi tocca rileggerli! [SM=x74932]

Ciao
Vincenzo
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Se a qualcuno interessa... :-)
Tappa a casa da mio fratello dove mi sono letta NN gigante 4 e 5... Soprattutto il secondo mi è piaciuto molto!
----------------------------
Fede


Could we start again, please?
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Re:

Scritto da: Matt Hardcore 21/11/2001 23:12
Inoltre nel 110 cercai un'atmosfera molto "noir" quale era poi la storia. Secondo me è molto più omogeneo di stile e con un segno più deciso, rispetto al 93 che invece rimane ancora molto traballante a livello di chine (a tratti, il risultato è cmq valido credo). Nessun problema di consegne cmq, di solito tendo a velocizzare quando mi ritrovo senza soldi e devo pagarmi l'affitto! [SM=x74960] !




ehi, Matt, quella sulle consegne era una battuta ;)
...riguardando i due numeri in questione non posso che essere d' accordo con la tua analisi: il 93 presenta qualche incertezza con le chine, il 110 è davvero più omogeneo e ha alcuni picchi di classe (vedi inseguimento pagg.63-70)...
lo speciale mi entusiasmò perchè realizzato da un disegnatore esordiente che non conoscevo e che dimostrava già grandi numeri.

Il problema di Nathan Never è che i nuovi sceneggiatori (Piani in primis) scrivono storie magari anche buone, ma con trame che andrebbero bene anche per Nick Raider o altre testate Bonelli...

insomma, c'è sempre meno FANTASCIENZA...(l' ultimo numero è emblematico [SM=x74939] [SM=x74939] [SM=x74939] )

P.S:stai lavorando per NN attualmente?

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Io glielo dico sempre a Piani di metterci più fantascienza, ma lui nasce come "giallista" e cmq gli piace molto il noir etc e quindi tende a sviare da quello che è il mondo di Nathan Never! [SM=x74932]
Si, sto lavorando a Nathan, testi di Piani. Lo speciale estivo dell'anno prossimo è mio su testi di Alberto Ostini e ho appena finito di disegnarlo (che anticipo eh? o meglio dire in ritardo per quest'anno, ehm...!)
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NN Gigante n.7 LE DUE NEMICHE
Vietti si conferma come il miglior sceneggiatore di NN attuale, confezionando un bell'albone che bada molto alle caratterizzazioni dei personaggi pur lasciando il giusto spazio all'azione.
un fumetto che appassiona e diverte, che si lascia scolare come un bel boccale di birra.

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La guerra tra le stazioni spaziali e la Terra
Leggo Nathan Never dal n°1, mi è sempre piaciuto.

In questi mesi è in corso di pubblicazione la saga del conflitto tra le stazioni orbitanti e la Terra, molto interessante.

Quello che mi piace di NN è il fatto che gli sceneggiatori hanno inserito il concetto di continuity tipico dei fumetti americani.

E sono bellissimi i giganti con lo scontro con i tecnodroidi.
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No, i Tecnodroidi no! :-)
Già non è che fossero il massimo la prima volta che si sono visti, figuriamoci quando li hanno ammanniti in tutte le salse [SM=x74932].

Quanto alla continuity, bè, nonostante i proclami non è che ce ne sia tanta in Nathan Never; ognuno degli autori principali ha via via caratterizzato in modo più personale e meno coordinato i personaggi. Per tacere del lunghissimo periodo di storie post saga Alfa nelle quali l'effetto della saga risultava praticamente nullo.

Del resto, salvo casi eccezionali, la continuity è un macigno dagli effetti mortali per delle serie "eterne", come lo sono quasi tutte quelle bonelliane.

V.



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Boh, a me sinceramente i giganti, con i tecnodroidi ed i paradossi temporali sono piaciuti tantissimo.
Sarà anche perchè sono disegnati da De Angelis, secondo me un grande.

Certo la continuity di NN non è così marcata, però c'è, alcuni albi sono chiaramente DOPO un certo evento.
Altri sono intercambiabili, sono a sè.
La saga di mister Alfa non mi è piaciuta tantissimo, così come anche i Venerabili, ma sono opinioni mie, nell'insieme NN mi piace.

Non sono d'accordo che la continuity sia un macigno mortale per serie di lungo corso, pensiamo ai fumetti americani.
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06/09/2004 22:20
 
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Re:

Scritto da: Arjuna 06/09/2004 20.56
Boh, a me sinceramente i giganti, con i tecnodroidi ed i paradossi temporali sono piaciuti tantissimo.
Sarà anche perchè sono disegnati da De Angelis, secondo me un grande.



Il primo era ancora passabile, nonostante la scopiazzatura da Star Trek, ma dopo tra Serra e Vietti si sono talmente avvoltolati in inutili complicazioni di trama da aver reso la vicenda dei tecnodroidi prolissa, piena di falle logiche e complicata oltre ogni limite.


Scritto da: Arjuna 06/09/2004 20.56
Certo la continuity di NN non è così marcata, però c'è, alcuni albi sono chiaramente DOPO un certo evento.

La continuity è qualcosa di più di una mera sequenzialità temporale, è una concatenazione profonda degli eventi. Quanto meno.


Scritto da: Arjuna 06/09/2004 20.56
Non sono d'accordo che la continuity sia un macigno mortale per serie di lungo corso, pensiamo ai fumetti americani.



Appunto [SM=x74932]

I fumetti americani sono un esempio perfetto delle limitazioni che una continuity marcata pone a un fumetto seriale potenzialmente eterno.

V.



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Re: Re:

Scritto da: Juan Galvez 06/09/2004 22.20

Il primo era ancora passabile, nonostante la scopiazzatura da Star Trek, ma dopo tra Serra e Vietti si sono talmente avvoltolati in inutili complicazioni di trama da aver reso la vicenda dei tecnodroidi prolissa, piena di falle logiche e complicata oltre ogni limite.

V.



Beh, qui credo che oramai si tratti di gusti personali, a me personalmente sono piaciuti molto.
[SM=x75066]


Si stava iniziando un interessantissimo discorso sulla continuity, croce e delizia dei comics americani, lo porterei avanti molto volentieri, però mi sembra che si vada un po' troppo OT in questa discussione, non sarebbe il caso di aprire una nuova discussione in un luogo più adatto? [SM=x75020]
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Re: Re: Re:

Scritto da: Arjuna 07/09/2004 19.39


Beh, qui credo che oramai si tratti di gusti personali, a me personalmente sono piaciuti molto.
[SM=x75066]


Si stava iniziando un interessantissimo discorso sulla continuity, croce e delizia dei comics americani, lo porterei avanti molto volentieri, però mi sembra che si vada un po' troppo OT in questa discussione, non sarebbe il caso di aprire una nuova discussione in un luogo più adatto? [SM=x75020]



Sul fatto che ti piacciano, sì, è questione di gusti personali. Sul fatto che Serra e Vietti si sono complicati inutilmente la vita fino ad avvoltolarsi nelle loro trame, no, credo che difficilmente lo si possa negare senza negare la realtà [SM=x74932]

Continuity: cosa accidente sarebbe un OT? [SM=x74932][SM=x74932]

La questione è sorta qui e qui se ne può parlare tranquillamente. Come si può aprire anche un altro thread.

Basta che io non senta parlare di OT [SM=x74932][SM=x74932][SM=x74932][SM=x74932]

Ma per tagliare la testa al toro: la continuity è molto interessante, se fatta bene da autori che sappiano bene il proprio mestiere (ad esempio Manfredi su Magico Vento), altrimenti diventa un limite oggettivo allo sviluppo delle trame.

E ovviamente, la continuity è un elemento che generalmente limita la vendita di una serie.

V.



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Innanzitutto salve a tutti, ho seguito il buon Arj ed ho trovato questo forum. [SM=x74958]

Sul fatto della continuity io trovo invece che sia indispensabile, non a caso ho smesso di comprare Dylan Dog anni fa perché presentava (a mio sindacabilissimo giudizio) trame indipendenti ed eccessivamente scollegate fra loro.
Dopo il numero 100 non ho trovato più nessuno Xabaras, Hicks o chi per loro che periodicamente si ripresentasse; inoltre Dylan è sempre perennemente in bolletta, costruendosi il galeone e con un'amante diversa al mese.
Quel che mi piace di Nathan è proprio lo sviluppo che hanno i personaggi, e per inciso preferisco una serie a fumetti ben raccontata che deve chiudere dopo 300 numeri per mancanza di idee ad una che si trascina stancamente.
Cordiali saluti a tutto il forum.



"Se incontri un Dio, uccidilo. Se incontri un tuo antenato, uccidilo. Non avere legami, non essere schiavo di nessuno, vivi solo per te stesso. È l'unico insegnamento che mi è stato trasmesso dal mio predecessore. Ecco perché continuerò ad uccidere senza alcuna pietà chiunque mi si parerà di fronte: che si tratti del nemico o di chiunque altro non fa alcuna differenza."
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Juan Galvez 07/09/2004 20.04

Ma per tagliare la testa al toro: la continuity è molto interessante, se fatta bene da autori che sappiano bene il proprio mestiere (ad esempio Manfredi su Magico Vento), altrimenti diventa un limite oggettivo allo sviluppo delle trame.

E ovviamente, la continuity è un elemento che generalmente limita la vendita di una serie.

V.



Sono più che d'accordo che ci vogliono autori che sappiano fare bene il loro mestiere, questo non solo x sfruttare adeguatamente la continuity, ma in generale.
Non credo che la continuity limiti le vendite, penso anzi che ci siano serie che senza la continuity perderebbero parecchio mordente e quindi lettori.
Secondo me la continuity è solo uno strumento, se usato adeguatamente può sicuramente essere bello, altrimenti limita sicuramente le potenzialità di una serie.


Ciao Raid, mi hai seguito fin qui?[SM=x74947]
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Ma certo che la continuity pone delle limitazioni (benvenuto Raiden ;-)), se una serie è strutturata secondo una stringente continuity, è tautologico che il passato condizioni gli sviluppi futuri. E' condizionante anche rispetto al parco lettori: impone un livello di attenzione che solo un pubblico appassionato e motivato (quindi non vastissimo) può mantenere, è quasi impossibile che faccia acquistare lettori in corso d'opera (se compro il n.112 di una serie del genere non ci capirò un tubo e non la comprerò mai più), e similmente è difficile che recuperi lettori una volta perduti.

Del resto, le serie e i personaggi più venduti sono caratterizzati da una continuity quasi nulla o cmq molto blanda.

Tutto questo non ha nulla a che fare con la qualità di un fumetto: è del tutto ovvio.

E altrettanto ovvio è che il discorso vale per serie "eterne" o di lunghissima durata.

V.




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Scritto da: Juan Galvez 09/09/2004 23.07
se compro il n.112 di una serie del genere non ci capirò un tubo e non la comprerò mai più

Non so che dirti. Tutte le serie a fumetti che ho intrapreso "in corso d'opera" hanno invece stuzzicato la mia curiosità di voler capire perché si era arrivati a quel determinato punto.

E' così per il manga, che hanno comunque un'impostazione del tutto diversa, e per vari fumetti italiani. Anche comics di supereroi come Spiderman e X-Men presentano quest'aspetto: ho rimediato qualche speciale sulle bancarelle estive e leggendoli mi viene la tentazione di recuperare qualche numero arretrato per dare una spiegazione ancora più solare a quanto ho letto.
De gustibus, si intende. [SM=x74926]



"Se incontri un Dio, uccidilo. Se incontri un tuo antenato, uccidilo. Non avere legami, non essere schiavo di nessuno, vivi solo per te stesso. È l'unico insegnamento che mi è stato trasmesso dal mio predecessore. Ecco perché continuerò ad uccidere senza alcuna pietà chiunque mi si parerà di fronte: che si tratti del nemico o di chiunque altro non fa alcuna differenza."
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Re:

Scritto da: raiden il redentore 10/09/2004 11.57
Non so che dirti. Tutte le serie a fumetti che ho intrapreso "in corso d'opera" hanno invece stuzzicato la mia curiosità di voler capire perché si era arrivati a quel determinato punto.



Sì, ma non puoi basarti su te stesso :-)

I numeri dicono che le serie prive o quasi di elementi di continuity vendono mediamente di più.


Scritto da: raiden il redentore 10/09/2004 11.57
E' così per il manga, che hanno comunque un'impostazione del tutto diversa, e per vari fumetti italiani.



I manga, generalmente, hanno un inizio e una fine ben precisi, e quindi la continuity non è un elemento di freno rilevante. Se so che gli albi sono (o saranno) una quindicina, non mi spavento. Ma già se sono una cinquantina, o comincio a leggere dall'inizio o difficilmente mi imbarcherò nell'impresa se mi capita tra le mani il n.45: probabilmente capirò il 10% di quello che viene raccontato, e non mi piacerà.

I fumetti italiani caratterizzati da una vera continuity sono invece pochissimi. Nathan Never è abbastanza libero in questo senso, nonostante i tentativi di Serra prima e Vietti poi di ingabbiarlo; e oggi come oggi Manfredi l'ha allentata molto su Magico Vento. Ma Dylan Dog e Tex non sanno praticamente cosa sia la continuity. Jonathan Steele e Lazarus Ledd mi sembrano avere una continuity abbastanza stretta, ma LL ho smesso di leggerlo da anni, proprio quando cominciò ad avvoltolarcisi dentro :-), quindi non so se sia ancora così.


Scritto da: raiden il redentore 10/09/2004 11.57
Anche comics di supereroi come Spiderman e X-Men presentano quest'aspetto:



E infatti, non è che vendano molto.

V.



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