| | | OFFLINE | | Post: 137.711 Post: 19.755 | Sesso: Maschile | | Utente Gold | |
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09/06/2005 13:27 | |
Usa, bigliettaio resta in cabinotto
Stuprata sulla pensilina della metropolitana e sotto gli occhi del bigliettaio. E' capitato ad una donna a Queens, in una desolata stazione della linea 'G' a Long Island City. Il bigliettaio, chiuso nella sua cabina e protetto da vetri anti-urto, non è infatti potuto intervenire, perché in caso contratio avrebbe violato, come spiegato dal portavoce dell'agenzia che gestisce la metrò a New York, il regolamento.
Protetto da cinque strati di vetro antiproiettile, l'impiegato ha premuto il "pulsante di emergenza", come prevedono i regolamenti, ma non ha mosso un dito per aiutare personalmente la ragazza mentre il malvivente le faceva violenza. Atteggiamento, questo, condiviso da Charles Seaton, il portavoce della New York City Transit Authority, l'agenzia che gestisce il traffico della metropolitana, che in mille modi intima al personale di "non uscire in nessun caso dalla gabbiola". "Un attacco come quello potrebbe esser stato simulato per mettere in atto una rapina - ha spiegato Seaton -. Anziché di una vittima di un criminale violento potresti finire per averne due".
Secondo le prime ricostruzioni dell'accaduto, la donna si trovava nella stessa carrozza dello stupratore. L'uomo aveva cominciato a molestarla già sul treno e l'aveva così costretta a scappare alla prima fermata possibile, gridando aiuto e cercando una via di fuga sulle scale. Lì l'aveva però raggiunta e buttata per terra, usandole violenza. Il tutto, come detto, davanti agli occhi del bigliettaio. |