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Chat del 15/02/07 Tesi sull'etilismo Ospite: Francesca Corò

Ultimo Aggiornamento: 17/02/2007 11:59
17/02/2007 11:59
 
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Chat del 15/02/07
Tema: Tesi sull’etilismo
Ospite: Francesca Corò

francesca:
bene, questa sera, vi parlerò della mia tesi
Ho rivolto la mia attenzione all’alcoldipendenza, scegliendola poi come argomento di tesi,
in quanto questa patologia ha da sempre scaturito in me forti emozioni.
Avendo avuto una persona a me cara, affetta da questa malattia, ed avendo affrontato il cammino per la guarigione, supportata dal Ser.T, ma in prevalenza dai gruppi di A.A. e Al- Anon ,
mi sono chiesta, da infermiere, qual è il mio ruolo, di fronte al paziente ed alla patologia, da
operatore sanitario, su cosa si basa la mia assistenza
Il bere alcolici entra di regola nel contesto culturale di ogni paese,
la dipendenza alcolica appare generalmente come una esagerazione di modalità di assunzione culturalmente accettata.
Si parla di dipendenza quando il consumo di alcol oltrepassa i limiti normalmente accettati,vi è un
danno alla salute e vengono danneggiati i rapporti interpersonali
Prima della Legge Quadro n°125/2001 in materia di alcol , in Italia vi erano norme aventi carattere
punitivo e repressivo; lo scopo della norma era quello di mantenere l’ordine, non si parlava ne di cura ne di aiuto globale.
francesca:
La legge Quadro, prende in considerazione l’aspetto della prevenzione, la cura ed il reinserimento sociale, tutelando l’alcolista, e i suoi famigliari , soprattutto i figli, favorendo l’accesso ai servizi, alle associazioni di auto mutuo aiuto, garantendo il ritorno ad una vita normale.
vado troppo spedita?
serena:
no no
cion:
no no, vai bene, è interessante davvero
francesca:
Dai dati rilevati, nel 1999, il Veneto, risultava la quarta regione con il più alto numero di utenza presso i servizi di algologia.
cion:
chi erano gli altri tre gioiellini?
bel primato gasp
francesca:
lombardia piemonte friuli
cion:
hha da sn a ds più o meno, magnifico nord
francesca:
già
~~ kuzminac entra in chat. Benvenuto in infermierionline.
kuzminac e' uscito dalla chat.
francesca:
Nel 2002, gli utenti presso le unità di algologia dei Ser.T. risultavano essere 8.028, i 2/3 rappresentati da maschi.
cion:
sai ultimamente vedo molte donne in cirrosi da alcol, non so se è un caso
francesca:
purtroppo l'alcolismo è in aumento nelle donne
cion:
mi sembra molto sommerso
francesca:
perchè la cultura del bere è ancora legata ideologicamente al sesso maschile
in veneto molti anni fà esistevano le cantine come luogo di aggregazione
le donne rimanevano a casa
cion:
ci sei?
francesca:
son qua
francesca:
dicevamo, la dipendenza delle donne, era chiusa dentro le mura domestiche
francesca:
senza distinzioni di sesso
cion:
si, ma credo che le donne arrivino davvero a morire senza proferir parola
cion:
già in cirrosi conclamata senza poco altro da fare
~~ armando entra in chat. Benvenuto in infermierionline.

francesca:
l'ultimo dato che volevo evidenziare è questo
Nel 2002, risultano impiegati nei Ser.T del Veneto 136 infermieri ( calcolati come persone fisiche, non specificando come full- time o part-time )
cion:
però
francesca:
pochi, in rapporto all'utenza
cion:
ma se pensi che nei ser d ci sono èquipe formate da vari professionisti
armando e' uscito dalla chat.
ad es nella mia uls sono due gli infermieri che lavorano al ser d
con altri professionisti però, educatrici, psicologi, assistenti sociali
francesca:
dove ho svolto il tirocinio erano due full-time e due partime
cion:
dove lo hai fatto francesca?
francesca:
a Dolo prov. Venezia
cion:
che ruolo avevano gli infermieri li?
francesca:
tecnico, e relazionale
cion:
gestivano anche persone in astinenza?
francesca:
se capitava, se si presentavano al servizio
Il ser.T di Dolo segue tutta la riviera del Brenta, per
cion:
cosa deve fare un infermiere davanti ad un pz etilista?
francesca:
il primo approccio è importante si deve cercara di instaurare una relazione ci si deve mettere di fronte al paziente senza pregiudizi
cion:
e poi? qual'è il primo obiettivo da portare a casa
francesca:
si ricorda al paziente l'anonimato
il paziente deve continuare a venire al servizio
cmq, per quanto riguarda la mia esperienza
il paziente si presentava di fronte all'infermiere
solo per ricevere la terapia, o svolgere le analisi
cion:
già, mancava qualcosa secondo te?
francesca:
si, tolto l'aspetto tecnico, mancava tutto un lavoro sulla relazione
Anche se devo dire che un grosso peso per questa patologia
lo avevano gli sponsor degli AA
( alcolisti Anonimi)
cion:
sono seguiti bene qui
cion:
si
cion:
si supportano a vicenda, credo sia fondamentale
francesca:
l'auto aiuto è fondamentale
il medico stesso consigliava di integrare
il percorso del sert con quello degli AA
cion:
anche per la tua vicenda personale ha funzionato l'associazione AA
francesca:
sopratutto AA
francesca:
il sert ha dato l'imput
luogo orari degli incontri, poi il resto
è stato fatto da AA e Alanon
cion:
ci sono solo alcolisti all'interno delle AA oppure anche professionisti
francesca:
e dall'alcolista ovviamente
cion:
alanon non la conosco
si
francesca:
in AA non ci sono professionisti
Alanon, sono i famigliari dell'alcolista
le riunioni si svolgono separate cosicchè ogni uno si libero di dire
cion:
ah si è vero ora ricordo anche alanon
francesca:
i raccontardi e di seguire il programma
il professionista c'è negli acat
cion:
cosa sono
francesca:
alcolisti in trattamento
un professionista, guida la riunione
alcolisti e famigliari sono nella stessa stanza a confronto
cion:
sono un percorso definito?
francesca:
in che senso
cion:
prima divisi poi insieme
francesca:
non ho mai partecipato, ma da quello che no so sono assieme con momenti di divisione
cion:
pensavo fossero diversi step
invece sono diverse tipologie di approccio
francesca:
si infatti
acat, ha una persona ritenuta esperta che guida
l'incontro
in AA, la riunione è gestita da tutti
ossia, non c'è uno che guida o dirige,
uno degli anziani del gruppo
apre la riunione e poi a turno si partecipa
si segue la letteratura
e ci si confronta
serena:
parola
francesca:
prego
serena:
che vuol dire si segue la letteratura?
francesca:
AA ha una sua letteratura, formata da testimonianze,
serena:
ognuno si racconta?
francesca:
si porta la sua testimonianza, e poi si seguono i dodici passi
e le dodici tradizioni
ossia i primi aiutano a capire
all'alcolista la sua impotenza di fronte all'alcol
le tradizioni sono una sorta di consigli di vita
ad ogni riunione si legge un passo
e lo si commente, ed ogni alcolista si mette di fronte a questo passo e si autoanalizza
il primo dice appunto che si è impotenti difronte all'alcol
e significa, accettare di essere dipendente
e di essere di fronte alla malattia.
cion:
un percorso affatto facile
francesca:no perchè latente di mezzo c' è la possibilità di ricaduta
cion:
si, come per tutte le dipendenze
francesca: un alcolista mette sempre in preventivo questo aspetto
loro insegnano ad affrontare questo aspetto e nel caso
avvenga di riprendere il percorso
dalla mia ricerca, gli operatori sanitari
che ho intervistato,
provano comprensione (61%)
la restante percentuale prova sentimenti negativi
di fronte alla ricaduta
la ricaduta ha un peso emotivo molto rilevante
cion:
la ricaduta è anche forse vissuta come fallimento del percorso terapeutico
francesca:è uno dei motivi dell'alto turn over di personale nei sert
cion:
si non è semplice rapportarsi alle dipendenze
francesca:
no, la letteratura suggerisce di aumentare le tecniche di counseling
sia pre infermiere paziente che
per gli infermieri stessi
cion:
molto interessante francesca la tua tesi
francesca:
io ti ringrazio e vi ringrazio per la disponibilità
cion:
volevi aggiungere qualche altro aspetto che ritieni importante?
francesca:
no, mi sono sentita molto lusingata di partecipare
cion:
spero che sarai dei nostri ancora, magari per parlare della tua attuale esperienza lavorativa
cion:
mi fa piacere
francesca:
mi sono divertita,
cion:
grazie per aver partecipato
francesca:
grazie a voi

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