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Oss autorizzati alla terapia da un medico: NO!

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2005 18:57
12/08/2005 16:56
 
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Una collega coordinatrice di struttura privata ci segnala che alcuni oss ed educatori, in servizio presso la struttura, sono stati autorizzati dal dirigente medico ad effettuare terapie in assenza totale di Infermieri, durante escursioni programmate con un particolare tipo di pazienti 'cronici'.Ci pone per iscritto 5 domande alle quali rispondiamo con lettera che Vi alleghiamo per conoscenza, intanto ecco le domande della collega:

1- quale è la figura professionale preposta alla preparazione ed alla somministraz. ne del farmaco?
2- il direttore sanitario puo' legalmente autorizzare per iscritto un infermiere a consegnare la terapia a un oss?
3- in caso di errore chi ne risponderà?
4- il medico puo' inyterferire nella modalità di somministrazione della terapia?
5- il profilo dell'oss prevede la autonoma somministrazione di farmaci?


La Spezia, 11 agosto 2005

Preg.ma Infermiera
Sig.ra C.
Sede prot. 404- 05

Gentile collega,

riscontro la Sua cortese lettera cercando di rispondere a tutti i punti da Lei così
opportunamente indicati, nella Sua nota del 5 agosto.
Per questo ho il dovere di citare alcuni decisivi criteri guida, che regolano in Italia l’esercizio della nostra attività professionale.
Il Decreto Ministero Sanità del 14 settembre 1994, numero 739, assegna all’Infermiere la piena responsabilità dell’assistenza infermieristica (art 1.)
In questo stesso contesto, art 3 comma f), si indica che l’Infermiere si avvale, ove necessario, dell’attività di personale di supporto.
L’inserimento recente di personale con le piu’ diverse qualifiche (Ota, Osa, Oss, Osss) e di formazione comunque sempre inferiore a quella oggi necessaria per essere un Infermiere, ha creato una serie di casi limite e di confuse situazioni, ma si puo’ e si deve fare chiarezza.

Già la norma che Le ho citata indica nell’Infermiere il responsabile di una attività (l’assistenza infermieristica), ma soprattutto all’art 3 comma d) indica come precisa responsabilità professionale dell’Infermiere la ‘’garanzia della corretta applicazione delle prescrizioni diagnostiche- terapeutiche.’’

Pertanto è ESCLUSIVAMENTE l’Infermiere che decide di sua iniziativa SE e COSA delegare alle figure di supporto della sua attività!!

Se questa delega avviene attraverso protocolli accreditati, di concerto con i responsabili medici di una struttura, è certamente meglio, ma non può aversi una delega che parte da una terza figura (il medico, in questo caso) per l’attività svolta da un ALTRO PROFESSIONISTA, cioè l’Infermiere.
Come Lei certamente saprà, infatti, la nota Legge 42 del 1999 non solo ha abrogato il DPR 225 del 1974 (il penoso mansionario) ma ha trasformato gli Infermieri, le Ostetriche ed i Tecnici di Radiologia in PROFESSIONISTI SANITARI: proprio come i medici, ai quali compete la prescrizione della terapia mentre all’Infermiere compete PER INTERO l’esecuzione.

Ho percio’ già risposto alla Sua domanda numero 2 e 4, credo: poiché dovrà essere l’Infermiere a decidere SE delegare, CHI delegare, e dovrà sempre essere l’Infermiere a pianificare la corretta applicazione delle terapie prescritte.
Anche la replica alla Sua domanda 1 trova risposta in quanto finora enunciato.
La Sua domanda 3 non può avere una risposta netta, perché la giurisprudenza vuole per ogni singolo episodio, giustamente, analizzare ogni aspetto, e a priori non è possibile stabilire chi ha sbagliato e dove: Le allego però, e sono sicuro che ne trarrà interessanti spunti,la sentenza del Tar toscano relativa ad un caso molto simile, da un punto di vista organizzativo, a quanto da Lei descritto.
( un estratto per IOL...''...non compete a tali figure (educatori, OTA) la somministrazione di farmaci....cio' richiede sicuramente una qualificazione, oltre che esperienza professionale. La somm.ne di farmaci è del tutto estranea ai compiti di personale con qualifiche diverse da quella di Infermiere... '')(Tar Toscana, II sez., sentenza 11.6.199[SM=g27792]

La risposta al punto 5 è poi netta: NO, il personale di supporto non può praticar terapie in assenza del responsabile dell’assistenza infermieristica, cheè l’Infermiere.
Questi può ovviamente delegare il personale con la qualifica di Oss e Osss ma il suggerimento è di attivare questa eventuale e non obbligatoria possibilità attraverso l’uso di protocolli e linee guida.

Chiudo con un esempio che mi è stato ricordato durante una lezione universitaria destinata a questi temi: si citava un Primario ospedaliero, che aveva delegato per iscritto un ausiliario Ota a fare delle medicazioni, e a seguito di questa delega era iniziato un percorso legale: infatti il responsabile di un’attività (un capo servizio medico) può certo organizzare come ritiene piu’ opportuno le attività, a ma non ha la possibilità di assegnare a figure che ne sono prive per profilo professionale delle attività SUPERIORI (e neppure INFERIORI: non potrebbe, per esempio, obbligare un Infermiere a effettuare le pulizie dei locali).
E’ come se un Sindaco, in quanto capo del Comune e dunque anche della Polizia Urbana, autorizzasse un autista privato qualunque a transitare col rosso: in caso di incidente, l’assicurazione non pagherebbe di certo, non tenendo conto di un atto non corretto verso le norme in essere.

Resto a Sua disposizione sperando di avere contribuito a portare chiarezza.
Le allego in copia le pagine citate nel testo.
Cordialità


Francesco Falli
Presidente Collegio Infermieri Ipasvi della Spezia
www.ipasvi.laspezia.net

All: 1 foglio


Ho speso un sacco di soldi con le donne e le macchine veloci: gli altri li ho sprecati(George Best, calciatore inglese)
12/08/2005 17:09
 
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Di fronte a risposte di questa qualità, ogni mio commento è sicuramente banale. Consentitemi allora una frase che avrebbe usato il mio babbo, che aveva trascorsi di muratore emigrante: "chesta preda la meterès in dol cantù" (questa pietra la userei come testata d'angolo).
Cabrach.
12/08/2005 18:25
 
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Questa è un'altra dimostrazione delle difficoltà del riconoscimento della professione infermieristica, e dell'Infermiere come Professionista Sanitario.

Nn solo occorre cambiare le teste della gente comune, ma bisogna cambiare anche quelle di chi lavora da anni con noi.

E dobbiamo sempre fare tutto da soli.
Mi sembra un pò troppo.

Cmq ricordiamoci una cosa: noi nn abbiamo assolutamente quella specificità che vogliono farci credere che abbiamo.
Ribadisco: l'Infermiere è una figura assistenziale, con attribuzioni mal definite, pochissime di nostra esclusiva, ma molte delle quali invece demandabili facilmente anche a persone prive di qualunque titolo.

Credete forse che le "badanti" a domicilio nn pratichino terapie orali e parenterali?
Credete che nn pratichino clisteri evacuativi?
Credete che nn medichino ulcere?
Credete forse che nn sostituiscano cateteri?

Lo fanno eccome, e lo sò per certo, in parte raccontato da colleghi del "territorio", in parte l'ho visto io.

Adesso dietmi: noi cosa ci stiamo a fare?
Chi siamo per essere necessari per la nostra specificità?

Ecco perchè sostengo alcune necessità secondo improcrastinabili:
- sapere "chi siamo"
- sapere cosa dobbiamo e possiamo fare

Se queste mansioni sono realmente eseguibili da tutti, noi nn abbiamo più ragione di essere.
O ne abbiamo l'esclusiva, o andiamo a fare i pomodori in scatola.

Ancora, se queste mansioni, più per necessità magari che per virtù, sono realmente eseguibili da chiunque con un minimo di pratica, noi dovremo assurgere ad altro ruolo, confacente alla nostra realtà di Professionisti Laureati.
Cosa che nn interessa a nessuno, per gli ovvi interessi che stanno dietro.

Alla faccia della professione intellettuale.

Arrabbiatissimo Dookie[SM=g27808]

12/08/2005 18:58
 
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infermiere laureato
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uniamoci
Per questo esistono le lettere aperte ai giornali, affinchè l'opinione pubblica prenda coscienza di chi siamo e che cosa facciamo. Inutile comunicare con la Federazione, sarebbe bene chiamare in causa il Ministero della Salute e far valere le nostre ragioni. Se riuscissimo tutti insieme compatti ad organizzarci in uno sciopero qualcuno si accorgerebbe di noi. Ma per farci asoltare da qualcuno dobbiamo ricorrere allo scipero della fame?
14/08/2005 09:27
 
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Massimo
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Certo che le badanti fanno le terapie.
Ma come giustamente ci ricorda il Sig Falli, presidente palluto (ho scritto già nel 2002 su queste cose al mio collegio invano), le LEGGI dicono altro.
Invvece di chiamare a scioperi inutili e associazioni di alcolisti disobbidienti sarebbe bene ricordare come fa in forma ufficiale questo collegio per esempio quelels entenze del TAR della toscana riportatre nella lettera!
Stai tranquillo che crti dottori se la fanno sotto.
Anche il mio disponva di qua e di là scrivendo su foglietti di ricettario le cazzate piu' grandi; ho scaricato un po' di sentenze e non lo ha piu' fatto.
Chiaramente poi c'è chi si accontenta di scrivere proclami sul web, chiamando il popolo (ma quale) infermieristico alle rivolte.
Dai, sveglia.
Ciao, un grazie al Falli
14/08/2005 11:03
 
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felix
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sono daccordo solo in parte con te Massimo.
le singole iniziative personali vanno bene fino ad un certo punto nel senso che se poi ti trovi a dover lottare con qualcuno tanto più grande di te devi essere disposto ad andare fino in fondo: quelli ti trascinano davanti ad un giudice per calunnie, pur sapendo di avere torto solo perchè se lo possono permettere, e tu devi essere disposto a spendere svariati euri per dimostrare che sei nella ragione.
è un pò come giocare a poker avendo la vittoria in mano: saresti disposto a giocare se uno ti rilancia 10 milioni di euro o abbandoneresti il gioco?
quindi coinvolgere gli altri, contarsi, non è mai negativo; la circolazione delle idee permette a tutti di confrontarsi ed uniformare i comportamenti, e perchè no di creare quella massa critica in grado di compiere un salto di qualità.
ciao Felix
14/08/2005 12:26
 
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Massa critica: wow, mi piace!
14/08/2005 14:39
 
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Manuale aggiornato, per vincere il campionato.
Nelle squadre di calcio, quelle che vincono, ci sono diversi elementi in equilibrio tra di loro. Ci sono i giocatori brocchi (a cui mi vanto d'appartenere) che cercano di fare spogliatoio. Ci sono gli uomini squadra (a cui appartengono il Falli e campioni affini) che hanno la forza e l'intelligenza di finalizzare. Quello che si persegue in questi siti, è l'unica cosa che si può fare col mezzo virtuale. Dare alle giuste cause la massima amplificazione. Son disposto a fare il giullare per attirare la gente allo stadio, così la gente può vedere i veri campioni all'opera. L'unico problema è che SonDino mi lascia perennemente da solo a fare la figura del minchione. Lavativo, fatti vivo!
Cabrach.
16/08/2005 18:36
 
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Attenzione ai troppi "falli"...perchè potrebbero costare ammonizioni, e dopo due c'è l'espulsione!!![SM=g27790] [SM=g27790]
Forza Palermo![SM=g27790]

______________________________
Ama....e fà ciò che vuoi!
16/08/2005 23:56
 
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Valter
[Non Registrato]
A proposito di badanti... che somministrano medicine e prendono la pressione.
Mentre ero in ferie in un momento di relax stavo sfogliando un noto settimanale, quando giunto a metà ho strabuzzato gli occhi: un articolo citava il numero delle badanti presenti in Italia (un milione di regolari e un milione di irregolari), le quali assisterebbero sul territorio la maggioranza della popolazione anziana del Paese.
Una fotografia in primo piano ritraeva una di queste "figure" intenta a misurare la pressione ad un anziano dopo avergli somministrato dei farmaci!
Un sindacalista, inoltre, intervistato sul fenomeno asseriva tranquillamente che in realtà ai fini previdenziali le badanti sarebbero tutte "irregolari" perchè le tabelle dell'INPS contemplano ancora soltanto la figura della "dama di compagnia": di fatto, la posizione contributiva di queste figure (che tutto fanno oltre che le dame) non esisterebbe neppure per la legge italiana!
Ma tant'è.

Valter
17/08/2005 02:40
 
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fallia 2
[Non Registrato]
per un francesco che scrive un massimo che risponde
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Ma come giustamente ci ricorda il Sig Falli, presidente palluto (ho scritto gi nel 2002 su queste cose al mio collegio invano), le LEGGI dicono altro.
Invvece di chiamare a scioperi inutili e associazioni di alcolisti disobbidienti sarebbe bene ricordare come fa in forma ufficiale questo collegio per esempio quelels entenze del TAR della toscana riportatre nella lettera!
Stai tranquillo che crti dottori se la fanno sotto.
Anche il mio disponva di qua e di l scrivendo su foglietti di ricettario le cazzate piu' grandi; ho scaricato un po' di sentenze e non lo ha piu' fatto.
Chiaramente poi c'è chi si accontenta di scrivere proclami sul web, chiamando il popolo (ma quale) infermieristico alle rivolte.
Dai, sveglia.
Ciao, un grazie al Falli
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Ciao francesco, veramente stupefacente scrivi e ti rispondi anche!!!
su..su.. dai..
17/08/2005 22:51
 
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fallo si, fallo no
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ma questo rigoreeeeeeeeeee
19/08/2005 08:02
 
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pierluigi collina
[Non Registrato]

Scritto da: serenaorlando 16/08/2005 18.36
Attenzione ai troppi "falli"...perchè potrebbero costare ammonizioni, e dopo due c'è l'espulsione!!![SM=g27790] [SM=g27790]
Forza Palermo![SM=g27790]




HA HA HA HA HA [SM=g27790] [SM=g27790] [SM=g27790] ;)
20/08/2005 18:57
 
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agostino
[Non Registrato]
Ma ragazzi finiamola!! Dove sta questo professionista di cui tanto parlate?? In giro non ne vedo per nulla! Lavoro a Roma all'ospedale CTO e vi potrei raccontare l'ultima cosa che cronologicamente mi è capitata nel reparto di cardiologia dove lavoro: un paziente ricoverato per IMA, già portatore di frattura di femore con skin-traction. E' l'ora della visita parenti, una familiare del ricoverato chiama l'infermiera e gli chiede se può mettere qualcosa fra il piede (quello con la skin traction!!) e la pediera del letto visto che il piede stesso era arrivato fino in fondo al letto (il paziente evidentemente era scivolato!!). L'infermiera pone un lenzuolo ripiegato sotto il piede, a colmare quel pochissimo spazio fra il piede e la pediera del letto. Questi sono i professionisti infermieri di cui parlate tanto?? Ne potrei raccontare mille altre ancora.
Cordialmente.
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