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infermiere factotum

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2005 19:32
04/08/2005 23:44
 
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beppemn
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qualcosa si sta muovendo.... alcuni collegi hanno preso atto della cosa e promettono una seria discussione nel proprio interno ed a livello nazionale...
mai molar...



Caro Beppe,
la tua mail mi crea un bel conflitto interiore. Da una parte ti do ragione, sono anni che lottiamo per la nostra autonomia (di fatto sancita dalla legge, ma nei fatti non riconosciuta) e il rifiuto della collega mi sembra un atto d'orgoglio professionale in fin dei conti fatto nell'interesse anche del paziente. Tuttavia ho avuto una spiacevole sensazione, che in fondo prima c'è il rispetto per la persona malata, poi dei nostri diritti. Sono andato a rileggere il codice deontologico e l'articolo 6.2 e 6.3 mi sembrano attinenti a questo caso, ma non del tutto chiarificatori.
Rimango un pò perplesso sul da farsi. Pertanto ti prometto:
- di chiedere un chiarimento ed una posizione al mio Collegio IPSVI (Firenze dove sono consigliere) e appena so qualcosa comunicartela
- riflettere sulla opportunità di pubblicarla su www.nursing.nelmovimento.org senza per ora prendere una posizione decisa.
Ti chiederei se hai il testo della sentenza 15932 di inviarmela per allegarla allla domanda da fare al Collegio.
Ti ringrazio
Cordiali saluti
Giancarlo Brunetti
05/08/2005 00:44
 
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beppemn
[Non Registrato]
Eccomi qui graziella a tirar tardi anche stanotte nella convinzione che “se nessuno fa niente per noi tocca proprio a noi fare qualcosa”, la cosa spiacevole è che il nostro primo nemico siamo noi stessi.

Alcuni ti han già risposto più che esaurientemente per cui mi limiterò ad alcune semplici considerazioni.

Ad esser sincero ti avrei preferito una provocatrice anziché una “vera” collega visto la pochezza di contenuti del tuo dissenso ma la professione dell’infermiere è poliedrica e quindi è fatta anche di questo… forse troppo ancora.
Ti prego, lasciami il dubbio che non sei “vera” perché altrimenti ci sarebbe di che lavorare, ma non come lo intendi tu, dato che dalle tue risposte è evidente che non hai né letto la mail né capito i contenuti della questione altrimenti non ti saresti focalizzata solo sull’esempio tralasciando tutto il resto.

Dubito anche che tu abbia ben chiaro la professione che rappresenti e soprattutto che sia capace di occuparti del paziente fatte eccezione magari per fare un prelievo, spingere una carrozzina o rifare un letto. Se questo è per te fare l’infermiere continua a farlo ma a modo tuo e lascia che altri dissentano come tu hai fatto con questa iniziativa.

Se non condividi almeno porta a tuo favore concetti un po’ meno infantili, banali e superficiali del semplice “pippe mentali” o “c’è da lavorare” (a testa bassa come gli asini) chiaro indice che di strada da fare ne hai ancora tanta.
Inoltre se ti va di fare uno sforzo, da grande lavoratrice quale dici di essere, aiutaci a comprendere meglio quello che tu ritieni sia il nostro ruolo ma sarebbe bene che lo articolassi meglio nei tuoi pensieri e soprattutto nei suoi contenuti.

Non voglio offenderti che sia chiaro, difendo la mia professione con convinzione ma cerco di dare una, anche se pur piccola, forma di intelligenza a ciò che dico e scrivo!

Se poi invece pensi che io e gli altri che qui scrivono siano i soliti raccomandati seduti dietro a quali scrivanie o che non han altro da fare di giorno e di notte… be… ti sbagli alla grande. Non so se al sant’orsola sia un paradiso terrestre ma ti garantisco che nel resto del mondo ci si fa il culo tanto di lavoro sia per farsi rispettare, anche se si lavora in equipe ed ognuno ha ben chiaro quale sia il suo ruolo.

La maggior parte di noi, credimi, è “anziano” ed avrebbe ben altro a cui pensare che non farsi “pippe mentali” dato che molti han famiglia con prole a carico e vorrebbero vivere in pace e serenità col mondo intero e non solo negli ospedali.

Ciauz beppemn
05/08/2005 09:43
 
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.cion.
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Re:
Vero è che beppe è anziano e di tanto in tanto accende ceri e chiede grazia che dio gli conservi la prostata e l'epididimo....ma è altrettanto vero che io son pur giovane ed entusiasta e pareggiamo così i conti [SM=g27790] [SM=g27790]

Per fortuna persone come beppe difendono le scelte difficili di chi ha il coraggio di mettersi in prima linea, di rischiare del suo, facendo saltare il lavoro, la tranquillità e spesso anche la famiglia, perchè qs scelte ti coinvolgono a 360 gradi e travolgono nell'occhio del ciclone chiunque stia vicino.
Sotto l'ipocrisia del tanto da fare, si nasconde la vigliaccheria di non saper dire di no per paura delle conseguenze.
Aveva ragione Sirchia allora, meglio Suor Graziella a tante teste calde infermieristiche.
05/08/2005 13:59
 
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A Beppe voglio solo dire tre parole che mi escono dal cuore: sei in gamba.
Cabrach.
05/08/2005 15:40
 
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beppemn
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Gent. collega, sulla questione la Federazione si è attivata insieme al
collegio di Salerno.
Cerchiamo di capire cosa è possibile fare stante la notevole difficoltà ad intervenire su un fatto, datato, che ha già superato tutte le fasi del procedimento. Non è mia abitudine rispondere alle note che mi arrivano sul mio indirizzo privato - che dico il vero vorrei
rimanesse tale - anche perchè oltre a tutto mi sarebbe impossibile.

Comprendo fortemente la motivazione che l'ha indotta a scrivermi e la
saluto cordialmente nell'auspicio condiviso di una positiva risoluzione
del caso.
Annalisa Silvestro


un appello.... non utilizziamo l'indirizzo di posta privato della Silvestro ma quello della federazione.
Il messaggio è passato pare, ora aspettiamo (senza dimenticarcene) gli sviluppi...

ciao beppe e grazie a tutti
05/08/2005 15:43
 
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Idem.

Stessa risposta che è arrivata a me.

Sperèm...[SM=g27803]

07/08/2005 09:41
 
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Scusate ragazzi, ma vorrei ricordare la legge sulla privacy.
Anche se gli interessi sono di pubblico dominio, le comunicazioni avvengono per canali privati, quindi suggerirei di fare maggiore attenzione, magari esprimiamo con parole nostre i contenuti delle discussioni assumendoci la responsabilità di quanto diciamo.

[SM=g27789]
Vivere non è indispensabile, navigare si.
07/08/2005 10:29
 
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Zu, ma perchè dici così?

Niente da dire sulla sacralità della privacy, ma in questo caso la privacy riguarda noi che abbiamo ricevuto la risposta.

E se noi, proprietari di questa risposta vogliamo renderla pubblica, dov'è il problema?

Oltre al fatto che anche a usare parole e forma diverse, il contenuto nn cambierebbe.

Ed anche al fatto che le risposte sono sì inviate alla persona, ma fanno parte di una richiesta collettiva, quindi di pubblico interesse.

07/08/2005 18:15
 
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Caro dookie, la legge parla chiaro.
La comunicazione è avvenuta in forma privata, non si potrebbe riportare alcuno scritto, con tanto di nome e cognome, in un luogo accessibile al pubblico se non vi è autorizzazione dello stesso al rilascio di informazioni date.

Se la comunicazione voleva essere pubblica, e se voleva essere rivolta al gruppo, la Silvestro avrebbe postato direttamente sul forum. Ha risposto ad un infermiere non sapendo che le sue parole sarebbero state sbandierate ai quattro venti.

Capisco il tuo intento e lo condivido nei contenuti ma non nella forma, in quanto per correttezza servirebbe il consenso (art 11 legge 675/96) dell'interessata.
La cosa vale per te, per la Silvestro e chissà, forse anche Dio si incazzerebbe e se ci denuncia l'inferno è assicurato. [SM=g27790]

ciao
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07/08/2005 18:30
 
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non ci siamo.....
come al solito si va ha guardare la pagliuzza nell'occhio dell'altro e non ci si accorge del palo......
allora secondo te,i vari ricucci,gnutti,lo stesso governatore fazio,cosa dovrebbero fare,mettere una bomba sotto tutte le sedi dei giornali che hanno pubblicato i loro giochini privati intercettati telefonicamente??????
07/08/2005 18:48
 
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Mi dissocio dalla tua veduta di opinioni, in quanto sprovveduta nella leggerezza.
dire "Piove governo ladro!" non ci tutela affatto.

Di fatti illeciti siamo pieni fino alla nausea e non sempre partono denunce al garante della privacy. Il fatto che alcuni violino la legge non significa che ci autorizzati a farlo.
Poi fate quel che volete, il mio era solo un consiglio fatto con spirito di protezione.

Ho un palo nell'occhio?
Vivere non è indispensabile, navigare si.
07/08/2005 21:15
 
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francesco
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l'errore è stato quello di divulgare l'e-mail privata della silvestro.
in questo caso si può invocare la privacy
rendere pubblica un'e-mail che non contiene "dati sensibili"

1. I dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, possono essere oggetto di trattamento solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante.

1-ter. Il comma 1 non si applica, altresì, ai dati riguardanti l’adesione di associazioni od organizzazioni a carattere sindacale o di categoria ad altre associazioni, organizzazioni o confederazioni a carattere sindacale o di categoria


quindi il problema della privacy, riguarda solo il destinatario della comunicazione, che decide in piena libertà di rendere pubblico qualcosa in suo possesso.
detto da un'avvocato di cui non faccio il nome per ovvi motivi di privacy
07/08/2005 21:17
 
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francesco
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correggo "rendere pubblica un'e-mail che non contiene dati sensibili" non configura il reato di violazione della privacy
07/08/2005 21:44
 
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puoi dissociarti da tutto cio' che vuoi,ma evita di giudicare il pensiero altrui.
non mi pare di aver detto che si e' autorizzati a violar la legge perche' cosi' fan tutti.
il concetto era un altro,non piove,governo ladro,ma il fatto che continuano a pisciarci in testa e vogliono farci credere che piove.......
quindi ,se devo portare avanti una istanza che mi sta ha cuore posso anche passare sopra a piccoli vizi di forma se l'obbiettivo e' importante,tutto qui'.
07/08/2005 22:02
 
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beppemn
[Non Registrato]
Ragazzi buoni, zu ha giustamente messo in guardia, portando le sue motivazioni, dalle possibili conseguenze di una violazione di privacy che come webmaster e consigliere dell'associazione potrebbero riguardarla direttamente.

Io non credo vi sia stata una violazione della privacy in quanto i contenuti delle mail pubblicate, non solo della silvestro, non contenevano dati sensibili definiti dalla normativa ma sono adesioni all'iniziativa ed informazioni su come si sta muovendo il collegio che, come organo ufficiale pubblico, sulle iniziative proproste.


altra adesione...
Ciao e scusa del ritardo per la risposta...
cmq ho letto la tua email e condivido pienamente la tua protesta in favore della ns collega.
ho provveduto ad inviarla ed ho salvato il file sul mio sito invitando tutti a scaricarlo ed inviarlo ai collegi ipasvi.
cuiao
giovanni
www.infermieristica.135.it

07/08/2005 22:53
 
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francesco
[Non Registrato]
accidenti alla furia...
quando ho detto che "l'errore è stato quello di divulgare l'e-mail privata della silvestro", mi riferivo all'indirizzo di posta elettronica della silvestro, e non al fatto che è stata resa pubblica un'e-mail, cioè uno scritto, basta vedere il contenuto del mio post precedente
anzi lo riposto per intero così chiarisco meglio

l'errore è stato quello di divulgare l'indirizzo di posta elettronica privato della silvestro.
solo in questo caso si può invocare la privacy
rendere pubblica un'e-mail che non contiene "dati sensibili" non configura il reato di violazione della privacy

1. I dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, possono essere oggetto di trattamento solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante.

1-ter. Il comma 1 non si applica, altresì, ai dati riguardanti l’adesione di associazioni od organizzazioni a carattere sindacale o di categoria ad altre associazioni, organizzazioni o confederazioni a carattere sindacale o di categoria


quindi il problema della privacy, riguarda solo il destinatario della comunicazione, che decide in piena libertà di rendere pubblico qualcosa in suo possesso.
detto da un'avvocato di cui non faccio il nome per ovvi motivi di privacy
07/08/2005 23:09
 
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beppemn
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privato... è sul sito aniarti... e lo vedono solo in 3 uomini, donne e bambini....
Va be... non perdiamoci in queste cose... andiamo oltre e teniamo a mente questa cosa per il futuro.
08/08/2005 01:21
 
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Già il nome e il cognome postato su un pensiero espresso privatamente, a mio avviso, interpretando la legge, è oggetto di Privacy.
Comunque, non era mia intenzione alzare un polverone, l'unica accortezza penso si debba fare è, la prossima volta, se ci sarà occasione, di chiedere il consenso che non credo ci venga negato.
Per un principio di lealtà da parte nostra mi pare il minimo.

Tutto questo, comunque, scaturisce da una esperienza personale avuta con la stessa Federazione qualche anno fa, in cui chiedevo di pubblicare la risposta (fax) del collegio ad una nostra richiesta di incontro, e il collegio mi disse che siccome era una comunicazione a livello personale avrei dovuto contattare uno per uno i membri del gruppo che avevano fatto richiesta e vi assicuro che sul fax dati sensibili non ce n'erano. La cosa mi sembrò alquanto strana perchè non ci vedevo nulla di male postare su un forum una risposta e chiamare uno per uno un gruppone di persone mi sarebbe costato molto, ma rispettai la decisione.
Comunque, andiamo avanti.

p.s. al sanatorizzato. Ritiro ogni giudizio espresso, se può essere utile.


Vivere non è indispensabile, navigare si.
08/08/2005 16:41
 
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graziella
[Non Registrato]
Re: per graziella

Scritto da: monik.G 03/08/2005 21.52
Graziella, quando ho inserito il mio post non avevo ancora letto l'ultimo tuo.

Mi dispiace che tu sia stanca e demotivata. Non so neppure da quanti anni lavori.

Non volevo neppure essere aggressiva nei tuoi confronti.
Spero solo di mantenere nel tempo la grinta e la determinazione che sento avere ancora dentro di me, per trasmetterla ai giovani infermieri che si affacciano in questo strano mondo lavorativo, così conflittuale, che è l'ospedale.

Da noi, non più giovanissimi, i giovani infermieri, devono apprendere il valore deontologico della nostra scelta, non rassegnazione...

Era questo il concetto che volevo trasmettere.

Ciao ciao Monik [SM=g27792]



Ciao Monik,
agli altri colleghi non rispondo perchè non ho tanto tempo per discutere e non mi parrebbe corretto non partecipare
non ho infatti gettato l'amo per successivamente scappare; ho espresso il mio pensiero che, condiviso o meno resta comunque tale proprio per un senso di rassegnazione dopo tanti, tantissimi rospi ingoiati
ho fatto si che il lavoro non fosse più la mia ragione di vita; mi sono mangiata il fegato troppe volte!
e se appunto io mi sono rassegnata dopo tanti anni spero che voi giovani riusciate a portare avanti con dignità, forza, determinazione e coraggio la professione
sei stata carina,
grazie per le tue parole
ciao
graziella
08/08/2005 21:59
 
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Per graziella
[SM=g27789] [SM=g27792] [SM=g27789] [SM=g27792]
ciao Monik
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