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Diplomi Scuole di Osteopatia, Naturopatia, ecc, FALSITA'.

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2005 12:33
10/07/2005 12:29
 
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VERITA' solo VERITA'
[Non Registrato]
Molte associazioni pur sforzandosi per il riconoscimento dei loro operatori incappano nell'azione dei NAS e vengono denunciati per abuso. Ho letto in un sito (vedi scuole ROI) che loro iscrivono persone con diploma paramedico per non incorrere in problemi, niente di più falso!

In Italia esiste una sentenza molto severa:

Legislazione

I paramedici sono esclusi specificatamente dalla pratica delle MNC. Secondo una sentenza della corte di cassazione di Perugia, solo i medici allopatici iscritti all'ordine possono praticare MNC. I medici che usano tecniche MNC invece che medicina allopatica sono responsabili di qualsiasi conseguenza sui loro pazienti. Ai medici allopatici non è permesso aiutare o cooperare con praticanti non allopatici che forniscano illegalmente cure di qualsiasi tipo.
La legge 175 del 5 febbraio 1992 proibisce espressamente l'uso di titoli non riconosciuti dallo stato [come quello di agopuntore ndr.] Nessuna forma di MNC è riconosciuta da questa legge.


ATTENTI A QUESTE SCUOLE!!!
Fatevi dare tutte le indicazioni giuridiche opportune!!!
Se le cose sono poco chiare denunciateli ai carabinieri od alla polizia.
10/07/2005 19:52
 
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Linus
[Non Registrato]
chiarimento
sopra si dice:

I paramedici sono esclusi specificatamente dalla pratica delle MNC.

Non e' vero.

Alcuni tipi di intervento prevedono la laurea di medicina e chirurgia, altri possono essere praticati da infermieri e fisioterapisti, oltre che da altre figure sanirarie.

Per es:. Tutti i tipi di massaggio, sui quali apriro' presto una nuova discussione, se non ci pensera' qualcun altro a precedermi.
03/08/2005 13:00
 
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Umberto
[Non Registrato]
La sentenza di cui parlate è da riferire alla sola agopuntura. Non è proibito praticare mnc , ma è proibito fare tutto cio' che rientra nelle attivita' riservate al medico-chirurgo (prescrizioni , diagnosi , ecc.). L'osteopatia , la chiropratica , la naturopatia , ecc. non sono attivita' contemplate dalle facolta' di medicina e chirurgia. Questo , a scanso di equivoci!!
03/08/2005 20:11
 
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L
[Non Registrato]
Allora correggiamo per bene.

Quando si parla di malattia, si parla di un procedimento medico che serva ad individuarla e curarla.

Questo procedimento si basa su: anamnesi, indagini diagnostiche, diagnosi, prognosi, terapia, controlli periodici.

Questo iter e' previsto in Italia attualmente solo per i laureati in medicina e chirurgia, e per gli odontoiatri e psicologi per il loro campo di competenza.[ ma mentre l'odontoiatra puo' prescrivere farmaci lo spsicologo non lo puo' fare].

Per le altre professioni e ' previsto l'intervento solo su indicazione medica.
Questo per i malati.
Nessuno puo'impedire che una persona che si vuole sottoporre a massaggi aspecifici, per stress o per motivi estici e di ben-essere, non possa chiedere ad un fisioterapista o ad un infermiere capace si tecniche non invasive, o a un dietista di preparargli un pianoo di intervento che non cura nessuna malattia, ma semplicemente aiuta un riequilibrio funzionale non diagnosticato.

I non medici abilitati lo possono fare.
Altre persona che non sono abilitate non possono toccare il corpo di una persona con intenti curativi, perche' rischiano la denuncia per abuso della professione mediche, molestie,atti contrari al pudore, maltarattamenti, uso improprio di stumenti lesivi, e via discorrendo.

Quindi per l'infermiere, il fisioterapista ed ogni altra professione non medica, si apre un ambito, seppur ristretto a cio' che ha descritto.
Per altri operatori, compreso l'osteopata [anche serio e preparato], questo e' ancora fuori-legge.

Pero', il dibattito, e' sempre aperto.

PS. tu attualmente di cosa ti occupi, olte alla preziosa ricerca di informazioni?

04/08/2005 16:56
 
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esasperato
[Non Registrato]
[SM=g27806] sì, ma questa discussione quante volte dobbiamo farla?
a me pare un disco rotto....!!!
a quanto pare qualcuno ancora non vuole capire come stanno le cose; che si tenga le sue idee o si rilegga le discussioni precedenti sull'argomento....o no?[SM=g27807]
05/08/2005 13:25
 
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Umberto
[Non Registrato]
Infatti...sembra che ci si preoccupi di essere scavalcati da altre figure. E poi , c'è sempre chi si arroga il diritto di praticare discipline che non ha studiato , per il solo fatto di avere una laurea sanitaria. Anni fa ricordo , gli psicologi non erano neanche contemplati...adesso invece. Lo stesso vale per i podologi , gli optometristi , gli erboristi , ecc. Un professionista si contraddistingue per la sua tipicita'. Mi chiedo...che c'entra l'infermiere con la naturopatia o la chiropratica? Semmai , l'infermiere o il fisioterapista puo' se vorra' , intraprendere un corso di studi (con i vantaggi di un percorso abbreviato) per qualificarsi osteopata , naturopata , ecc. Ti ricordo , che queste figure hanno gia' uno status giuridico in Europa. Come la mettiamo? Lasciamo esistere un naturopata in Spagna o Portogallo e impediamo in Italia la loro esistenza? Inoltre , a scanso di equivoci...il naturopata , il chiropratico , non fanno diagnosi di malattia ma diagnosi-valutazione funzionale globale. Il medico è e sara' sempre l'unico referente in qualsiasi caso di malattia. Ciao
05/08/2005 13:35
 
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Umberto
[Non Registrato]
Ho gia' scritto su questo sito di cosa mi occupo. Sono psicomotricista iscritto all'albo ANUPI , laureando in psicologia , naturopata della scuola di medicina naturale di Urbino , referente regione sicilia dell'unione naturopati , ho contatti con il CUNI - Comitato Unitario Naturopatia Italiana , con Rudy Lanza , ho fatto il relatore in alcuni convegni , ho presenziato diverse volte a montecitorio presso la XII commissione affari sociali , al COLAP , ho partecipato agli emendamenti sul testo Lucchese A.C.137 abbinate , ecc. Credo , di meritarmi un piccolo spazio per fare un po' di chiarezza in questo forum , no? Grazie
05/08/2005 13:38
 
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Post: 467
Registrato il: 04/02/2002
Utente Senior
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grazie a te, umberto per il tuo contributo.
buon lavoro a tutti
magi
______________________________________

Non seguire il sentiero già segnato; va', invece, dove non vi è alcun sentiero, e lascia una traccia
05/08/2005 15:27
 
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angelo
[Non Registrato]
sono d'accordo con umberto. tra l'altro conosco bene la scuola di urbino, dove l'anno scorso ho fatto l'assistente al corso idroterapia, e mi sembra molto seria, con ottimi insegnanti e gestita da persone molto motivate.
i corsi ecm nell'ambito naturale che ho frequentato come ip,invece, mi sono sembrati aria fritta e per niente scientifici: solo un'infarinatura confusa impregnata di orientalismo, o di "potrebbe essere".
credo che la naturopatia possa essere il naturale proseguo della professione infermieristica,ma allo stato attuale le due professioni (perchè anche la naturopatia lo è) non possono coesistere. e infatti io ho scelto.
05/08/2005 20:02
 
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Linus
[Non Registrato]
naturopata si, naturopata no !
Personalmente posso essere d'accordo su una figura che contempli in se' una grande mole di sapere, diversificato in molte tecniche [perche' di questo si tratta], e percio' posso pensare che non sia impossibile creare una figura di questo genere.

Cio' che mi turba sono due aspetti:

Il primo riguarda la quantita' di saperi che vanno sotto il nome generico di pratiche naturali,o comunque le si vogli chiamare.

Non vi nascondo che quando scorro il programma di queste scuole, come quelle piu' conosciute e pubblicizzate, resto sconcertato dalla mole di discipline che hanno basi incredibilmente polimorfe, ed ogniuna delle quali pretende, per poter essere applicata, mesi e anni di impegno e di esperienze su soggetti che si prestano per una verifica obiettiva.

Il massaggio zonale: almeno due mesi di pratica giornaliera.
Il massaggio tradizionale: almeno tre mesi di pratica giornaliera
Il connettivale: almeno tre mesi di pratica giornaliera
Lo schiatsu: almeno tre mesi di pratica giornaliera [ma uno schiatsuka mi prenderebbe a schiaffi]
L'osteopatia e la chiropratica: almeno sei mesi di pratica giornaliera [ho detto: almeno]
Il Rolfing: almeno quattro mesi di pratica giornaliera
Impacchi e bagni secondo varie teorie, almeno tre mesi di pratica giornaliera.
E la chinesiologia?

e mi limito ai massaggi, senza entrare nel merito della mobilizzazione e dei vari tipi di trattamento accessorio.

Poi, si puo' entrare nel merito della formazione dell'erborista, a cui aggiungiamo l'aromoterapia e i fiori di Bach, dell'omeopata, dell'agopuntore,e perche' no',cristalli, enneagramma,alimentazione naturale, secondo le diverse interpretazioni.
E qui ci starebbe bene anche un corso di cucina, o no?

Poi ci sono le tecniche di rilevazione delle inclinazioni o delle tendenze o delle inclinazioni ai disturbi fisici e psichici, ma anche alla rilevazione di terreni e tare costituzionali.

Quindi aggiungiamo la fisiognomica, l'iridologia, la grafologia, l'approccio psicologico.
Quale scuola sciegliamo?
Quella Junghiana, quella freudiana, il comportamentismo o il cognitivismo?
Oppure ci limitiamo all'interpretazione fenomenologica?

E si', anche l'approccio psicologico.
Perche' se partiamo dal principio che anche il placebo sia una medicina naturale, dobbiamo sapere come dirigere l'attenzione della persona, come dirigere la sua volonta' di guarigione, come gestire i suoi motti di spirito, la sua refrattarieta' e la sua ribellione ai cambiamenti proposti.

Quanto tempo ci vuole per avere una buona padronanza di tutto cio'?
Io non lo dico. Ditelo voi.

Bastano 800 ore? ne bastano 1600? ne bastano 3000?

Vorrei attirare l'attenzione sul fatto che tutte queste discipline, calate in un solo operatore, avrebbero bisogno di un po' piu' delle ore previste per qualsiasi scuola, presente e avvenire.

Ma veniamo al secondo motivo di riflessione:

Il motivo per cui sono scettico su un operatore polivalente in tutto cio' che ricade sotto il "naturale" e che molte di queste tecniche possono essere suddivise fra vari operatori [e percio' scuole esistenti], come certamente faranno i medici, che gia' si sono accaparrati l'agopuntura, l'omeopatia, la psicologia,ecc.

Mentre altre scuole a laurea breve hanno soppiantato i vecchi corsi paraunivarsitari.

Proprio ad Urbino ora ci sono lauree triennali di erboristeria e grafologia.
Mentre tutti i tipi di massaggio possono essere insegnati al dottorato di fisioterapia.

E se gli infermieri ancora non hanno inserito nulla nel loro corso e' solo perche' la leaderschip e' fatta da massaie e ex operai, il cui unico scopo e' un aumento di stipendio, un lavoro a giornata, e sentirsi dei professori.

Il momento in cui anche gli infermieri capiranno che cosa si sono giocati e cercheranno di recuperare gli spazi che sono stati regalati ad altre figure, forse avranno anche loro la possibilita' di allargare i propri orizzonti, almeno coloro che si sentiranno portati a farlo.

In conclusione:

1- Troppa materia medica per una figura sola.
2- ci sono figure che si possono accollare molte di queste tecniche [tecniche, perche' alla fine di pratica si tratta].

Spero di essermi spiegato bene.

Ps. Caro Umberto, tu hai tutti i diritti di esprimerti qui perche' l'argomento e' cio' che ci unisce.






06/08/2005 12:29
 
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Umberto
[Non Registrato]
Il problema è proprio questo. Ci sono tante scuole che insegnano di tutto. Il CUNI ha stilato un profilo semplice e rispecchiante il naturopata europeo. Il naturopata studia le materie scientifiche di base , quelle relative alla valutazione di terreno e costituzione (iridologia , visuologia , eav , voll , ecc. che guarda caso sono fra loro integrabili) e le materie relative alle tecniche di riequilibrio (fitocomplementi , fiori di bach , oligoelementi , tecniche di reflesso-stimolazione , ecc.). Tu dici l'erborista , materia medica , ecc. Ti ripeto per l'ennesima volta , che il naturopata non ha bisogno di sapere la patologia medica , semplicemente perchè non tratta le malattie. L'erborista usa le erbe al posto dei farmaci , il naturopata usa tutto cio' che puo' consentire il recupero dell'equilibrio della persona , del terreno , delle migliori condizioni di benessere...cioè tutt'altro. Detto cio' , spero sia piu' chiaro cosa dico. Io , come tu dici , ho diritto di scrivere su questo forum come tutti , visto l'argomento che ci accomuna. Pero'...consentimi , anni spesi a capire e a portare avanti una visione naturopatica della salute , mi danno qualche esperienza in piu'...non credi? Sfatiamo il mito delle medicine alternative...poichè sono integrate e complementari. Il naturopata e la naturopatia sono coadiuvanti al trattamento medico e non alternativi. Ti ripeto...l'infermiere puo' essere un naturopata , a patto di studiare come chi non lo è...e lascia stare riza per favore , non mi riferisco a loro. Gli infermieri , per il solo fatto di conoscere e avere studiato le materie scientifiche di base , possono richiedere il riconoscimento dei crediti conseguiti e avere un percorso abbreviato. Cosa vuoi di piu dalla vita? Ciao un'abbraccio , Umberto.
06/08/2005 12:33
 
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Umberto
[Non Registrato]
Linus , per esperienza decennale ti assicuro che il CUNI è un comitato serio e qualificato.



Proposta del Comitato Unitario Naturopatia

Il Naturopata: la nuova proposta di legge


Da tempo si sta cercando in sede parlamentare di emanare delle norme per la regolamentazione della medicina naturale e delle figure professionali ad essa correlate.

Per quanto riguarda la figura del naturopata, ultimamente è stato proposto un disegno di legge che ne snaturerebbe alquanto la funzione e la qualità e che andrebbe a svantaggio in generale di tutta la medicina non convenzionale e dei suoi utilizzatori. Diamo allora spazio in questo speciale di Macrolibrarsi al Comitato che rappresenta la categoria, il quale sta attivandosi per una raccolta di firme che arrivi a fermare questo ennesimo tentativo di ingabbiamento delle terapie naturali.


Comitato Unitario

Naturopatia Italiana


Segreteria Via dei Durantini 283 00157- Roma

Tel. 06.41.73.54.54 Fax. O6.41.46.87.49

www.comitatounitarionaturopatia.org


La Naturopatia Italiana ha bisogno di te!



I Naturopati italiani che si riconoscono nel Comitato Unitario Naturopatia Italiana, in forma abbreviata C.U.N.I., che ad oggi rappresenta il 95% delle realtà che operano a livello nazionale, comprendendo fra i suoi membri realtà storiche della Naturopatia, che da più di venti anni operano nel settore della formazione, oltre a associazioni di categoria come SIHEN e FENAI che negli anni si sono attivate a livello nazionale definendo la professionalità, la formazione e le regole deontologiche della categoria, chiedono con forza una legge che garantisca loro la possibilità di svolgere regolare attività professionale, come accade in molti paesi europei e non, e permetta di sgomberare il campo dai “praticoni” che operano nel settore senza le necessarie competenze, e in barba alle esigenze di tutela della salute dei cittadini.

Attualmente, la più recente proposta di legge in materia è del 2005 a firma dell’on. Lucchese e riguarda il riconoscimento delle medicine e pratiche non convenzionali.

Purtroppo il testo proposto per l’istituzione della professione sanitaria di Operatore Naturopata vede tale figura inserita nell’ambito delle Discipline Bio–Naturali, svuotata così di ogni e qualunque contenuto di formazione e di competenza, riducendo tale professionista a mero esecutore di tecniche, privo di ogni attività intellettuale.



I Naturopati chiedono invece di essere normati nel comparto sanitario non medico e NON all’interno delle Discipline Bio-Naturali in quanto non vi trovano possibilità di identificazione storica, filosofica e culturale né riscontro dei loro precipui ambiti di intervento che sono la valutazione, l’educazione e la prevenzione.



Dato che chiediamo il tuo aiuto, vogliamo sottoporti una definizione corretta della professione del Naturopata, di modo che tu possa serenamente valutare se ha senso quello che ti proponiamo.



«Per definirsi Naturopata occorre avere completato una formazione seria, seguendo un corso della durata minima di tre anni, per un totale di ore di lezioni frontali corrispondenti ai parametri formativi minimi per tutte le professioni sanitarie.

In questi corsi si affrontano discipline di base come anatomia, fisiologia, patologia, chimica e biochimica, fisica e biofisica, biologia, genetica, psicologia a cui si aggiungono naturalmente le discipline specifiche dell’ambito naturopatico, riferite all’aspetto costituzionale e di terreno del singolo individuo, e miranti alla prevenzione primaria, all’educazione nell’ambito degli stili di vita e dell’alimentazione naturale.

Lo studio è finalizzato a favorire l’armonizzazione delle funzioni corporee della persona in senso olistico-energetico, escludendo qualsivoglia diagnosi “nosologica” e qualsiasi “terapia” (farmacologica e non) che sia direttamente rivolta al trattamento di malattie specifiche, il cui trattamento è di diritto prerogativa dei laureati in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e in Medicina Veterinaria».



Stante la rilevanza dell’ambito di intervento del Naturopata, la regolamentazione e il coordinamento dei criteri di formazione costituiscono una garanzia indispensabile per i cittadini; promuovere una cultura della salute e del benessere richiede infatti competenza, studio e professionalità.



Se la proposta dell’on. Lucchese, che svilisce la nostra professione, dovesse divenire legge, essa sancirebbe la morte della Naturopatia italiana, la disoccupazione degli operatori, la fine del diritto del cittadino di affrontare i temi inerenti la sua salute nel modo che reputa più giusto.



Ti chiediamo quindi di fotocopiare il modulo di raccolta firme allegato e di farlo firmare a tutti gli amici della Naturopatia per poi spedirli al più presto alla Segreteria del C.U.N.I., via dei Durantini 283, 00157 Roma - Fax. 06.41.46.87.49


L’iniziativa del C.U.N.I. è finalizzata a farsi portavoce presso le istituzioni della volontà dei cittadini di continuare a rivolgersi con fiducia ad un Naturopata che, essendo un vero e proprio Consulente per la Salute, possa garantirgli delle prestazioni di alto livello.



Ringraziano per la collaborazione le Coordinatrici del C.U.N.I.


Dr.ssa Bruna Buresti & Dr.ssa Vera Paola Termali



MODULO RACCOLTA FIRME

Collegarsi al sito : http://www.comitatounitarionaturopatia.org/Petizione.pdf


Raccolta firme promossa dal C.U.N.I., via dei Durantini 283, Roma
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