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Principi di fisica moderna e visione psicosomatica

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2005 21:11
08/07/2005 22:58
 
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Dacchè è comparso sulla faccia della terra, l'uomo si è sempre interrogato sulla natura dell'universo e sul posto che in esso si trova ad occupare.

Questa domanda ha avuto nel corso dei millenni risposte diverse, in relazione al tipo di civiltà e di cultura del periodo in corso. Ma in ogni epoca le tracce culturali lasciate dall'uomo mostrano un sottile filo conduttore: il tentativo di comprendere e spiegare la relazione che lo collega al resto del creato e, ancora più, il tentativo di rievocare, attraverso azioni oppurtune il momento stesso della creazione, di impadronirsi del potere creatore attraverso la sintonia con le sue leggi.

In ogni tempo, protagonista di questo sforzo è il pensiero analogico, che attraverso il linguaggio simbolico diede vita ai miti e alle religioni, con il suo strumento operativo, il rito, che permette all'uomo di entrare in convibrazione con le leggi cosmiche, mimandone la natura e il modo in cui si manifestano.
La nascita della scienza parve relegare in un canto questo tipo di pensiero, relegando all'uomo l'illusione di poter padroneggiare i meccanismi dell'universo col semplice aiuto del pensiero razionale.

Ma il pensiero analogico è sempre rimasto vivo, attraverso la poesia, l'arte, la filosofia ed oggi, grazie alle scoperte della fisica subatomica e delle neuroscienze, si rivela essere ancora lo strumento più indicato per comprendere i misteri della materia e dell'universo vivente.

I concetti di malattia, di salute, di guarigione non possono essere ipostatizzati all'interno di un paradigma riduzionista e statico come quello della medicina.

Perciò è del tutto probabile che medicina e biologia verranno rivoluzionate ancora una volta assieme quando i ricercatori riconosceranno il bisogno di andare oltre il paradigma cartesiano per fare ulteriori progressi nella comprensione della salute e dell'infermità.

La scienza contemporanea è in fermento, a quanto pare riscontrano un numero sempre maggiore di anomalie che portano a ritenere che le cose e gli eventi di questo mondo sono interconnessi più intimamente di quanto sia attualmmente spiegato.

Sembra che esista un fattore di connessione in tutti gli ambiti, fisici e biologici, della natura. In pratica il rapporto tra causa ed effetto dimostrato dalla scienza attuale dimostra di avere validità solo statistica e soltanto una verità relativa. Nella sfera delle grandezze minime predirre ciò che avverrà diventa incerto o impossibile, poichè grandezze molto piccole non si comportano più in modo conforme alle leggi naturali conosciute.

Tutto questo per dire che anche la medicina dovrà adeguarsi alle nuove scoperte scientifiche e ai nuovi principi della fisica che consideri mente e corpo come unità inscindibili.

Vediamo quindi il parallelismo tra scoperte scientifiche e visione psicosomatica

° la teoria dei quanti
ha dimostrato che tutta la materia esistente possiede una duplice natura. Essa si può manifestare sia sotto forma di energia che come corpo fisico. Fra sostanza e forma, fra energia e materia non esiste alcuna separazione.

Quindi... la visione psicosomatica
anche tra mente e corpo non esiste nessuna separazione. Essi sono l'espressione di una entità unica

°In principio di indeterminazione
stabilisce che le proprietà corpuscolari ed ondulatorie di una particella elementare non possono essere osservate contemporaneamente. Quando se ne considera una, l'altra sfuma.

Quindi...la visione psicosomatica
anche l'operatore deve scegliere se stare con la parte inconscia del paziente che è analogicamente simile all'aspetto ondulatorio - energetico della particella, o con la parte razionale, che è invece ancorata all'aspetto fisico - corpuscolare. L'individuo, come la particella, vive questa duplicità del proprio essere. Egli può esprimersi come energia (mente) o come materia (corpo) e nel contempo rimanere un'entità unica.

° La relazione osservatore/osservato
stabilisce che nessuna misurazione è neutra: se tentiamo di misurare la posizione di una particella non possiamo fare a meno di interagire con essa scaraventandola fuori dalla sua traiettoria e perdendo in questo modo le informazioni sulla sua velocità.

Quindi...la visione psicosomatica
anche il terapeuta non può entrare in relazione con il paziente senza interferire col processo. Non ci può essere neutralità del terapeuta.

° il paradosso del vuoto non vuoto
ha permesso di stabilire che il vuoto, così come è stato descritto dalla fisica classica, è una pura congettura, perchè le osservazioni sperimentali hanno dimostrato che tutto lo spazio dell'universo conosciuto risulta occupato da un campo energetico pullulante di attività. Questo campo energetico costituisce una dimensione nascosta della realtà. Una realtà virtuale che è sempre presente, anche se non percepibile direttamente, accanto alla realtà ordinaria.

Quindi...la visione psicosomatica
se il mondo della materia-corpo non può essere separato dal mondo dell'energia-psiche, vuol dire che la distinzione tra universi differenti e paralleli è arbitraria e che in realtà essi rappresentano le due manifestazioni possibili di un universo unico: l'universo psicofisico. Così che nel fenomeno quantistico della polarizzazione, una particella elementare può essere sottratta al suo universo virtuale e transitare, anche se per un tempo infinitesimale, nell'universo fisico; un operatore nella relazione col paziente può catalizzare, portandola alla coscienza, la dimensione inconscia del paziente stesso.

Seguendo questo parallelismo è possibile individuare un'analogia di senso tra l'universo virtuale dei fenomeni quantistici e l'universo inconscio dei processi psichici.

[SM=g27789] monik
09/07/2005 11:33
 
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Cattivo
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Brava!
...noto che la condizione fra l'infermiere tipo e una concezione dell'uomo terapista e' abissale.

09/07/2005 15:21
 
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Eros
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Monica?
Cosa hai fatto ultimamente? Non farlo piu' che ti fa male.
09/07/2005 16:49
 
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Dovevo forse scrivere:
oggi è una bella giornata, fresca e soleggiata e mentre meditavo sugli eventi della vita...

Non sono contro il pensiero scientifico, anzi... dalle mie parole si evince il contrario. Sono con il pensiero scientifico, ma ogni teoria, come tu ben sai, è valida finchè un'altra non la smentisce.
Così seguo il progresso tecnologico e seguo con interesse le domande, i dubbi, gli interrogativi che si pongono gli stessi fisici, scienziati depositari del sapere logico - razionale.

Tutto è in movimento, caro Eros, l'importante è aprire la mente e pensare che esiste anche "un intangibile" per ora, ma che sarà tangibile domani, quando avremo gli strumenti per comprendere... Energia per te forse ha poco senso perchè ragioni in termini di causa ed effetto... ma guarda che già LORO (fisici and so on) sono già oltre...

[SM=g27789] Monik
09/07/2005 23:21
 
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Co' fu?
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Ma sei proprio certo ?
Oh, Eros, ma dimmi sei proprio certo id poterti appellare con così tanta confidenza con Monik? E' roba tua? Qui siamo tutti uguaoi, stiamo tutti cercando il meglio e nessuno deve sentirsi padrone degli altri, men che meno di chi ci mette l'anima nella cose. Ilo la conosco bene Monik ed è una persona in gamba, come ti permetti di scavalcarci tutti? Se Monik vuole comunicare con al consueta profondità è sempre libera di farlo. E anche di più. E tu se non hai il coraggio di pèresentarti, questo non è un posto per te, qui si cerca la verità, la via, la sostanza dell'essenza, non le fregnacce da bar.
10/07/2005 14:41
 
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Co' fu?
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Ma allora mi cerchi... anche se non sei chi sono
Monik ma allora mi cerchi e mi segui... Lo so che sai che non so chi sei, ma ti seguo, miiiiiiiiiiiiiiiiii, se ti seguo ed da mesi che ti leggo su sto carro trainato da buoi. Leggo le tue spremute di cuore e le tue intenzioni di crescita importante in questa valle di lacrime umane. Io ti conoscooooooooo anche se non so chi sei e come sei, so come ti poni nel dare tè stessa con coraggio. Rimani monik, continua a lasciarci immaginare come sei, e speriamo sempre sarai. Vorei incontrRTI mONIK, VORREI DAVVERO, E NON SOLO qui sul web. Un uomo ti serve al fianco che divida con te il bello di questa vita, co' fu, ahhhhh delitto d'nore a chi ti tocca,
10/07/2005 16:35
 
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HAHAHAHAHA oh Co fu' mi hai fatto sorridere...
??????
Mah... [SM=g27807]
10/07/2005 19:45
 
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Linus
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logica o intuito? perche' non tutt'e due?
Cara Monica, ti rispondo di getto, quindi perdona la scarsa organicita' dell'intervento.

Gli anni novanta sono stati dichiarati come il decennio dello studio sul cervello, e questo decennio e' stato dichiarato il decennio degli studi sulla coscienza.

La pet dinamica sta aiutando la comprensione della fisiologia del pensiero per via indiretta, registrando le zone cerebrali che entrano in funzione valutandone la sanguificazione.

In questo modo si puo' conoscere la localizzazione delle zone privilegiate da ogni attivita' cerebrale, e la loro associazione.

Questo rinvigorira' la ricerca sulla dinamica cerebrale e sulla costruzione del prodotto di questa attivita', di cui la parte piu' eclatante e', negli umani, l'attivita' corticale, ovvero lo sviluppo del pensiero logico [ mentre per il pensiero analogico sono interessate anche strutture inferiori, cioe' emotive].

Dagli studi effettuati finora, che sono solo iniziali e aggiornati quasi quotidianamente, si puo' prevedere la conferma della anatomia cerebrale, cosi' come e'gia' stata descritta , mentre e' da riscrivere tutta la parte teorica sulla sua fisiologia, che ora sta' uscendo dai dubbi derivanti dall'impossibilita' della conoscenza dell'attivita' cerebrale, legata finora al comportamento del soggetto. [comportamentismo].

Questo lo si puo' fare efficacemente perche' ora sono possibili delle ipotesi per via induttiva, considerando i dati che vengono all'attenzione, attraverso gli studi con le nuove tecnologie.

Alcune ipotesi, derivanti da una ricerca di tipo analogico, dovute alla speculazione medico-filosofica di tipo razionale-cartesiano o legate all'arte e al suo simbolismo, saranno certamente provate, in quanto l'intuito spesso precede il riconoscimento razionale.

Altre ipotesi nate dalle stesse radici intuitive non saranno provate e saranno scartate come ipotesi prive di fondamento.
La storia [la storia della filosofia e percio' della epistemologia] e' l'esempio di una quantita' astronomica di teorie basate sull'intuito, che si sono rivelate fallaci.

E' ovvio che fra tanti errori ci sia pure qualche verita'.

Percio' ne consegue che, rispetto al pensiero logico, lento e progressivo, dobbiamo senz'altro lasciare spazio alla creativita', come alcuni epistemologi moderni suggeriscono.

La nascita delle ipotesi teoriche sono certamente un esempio di creativita'.

Forse la cosa piu' importante e' riconoscere il fenomeno intuitivo che si basa su dati di fatto, come l'esperienza e lo studio.
Cosa possibile e storicamente valida, e presente in tutte le persone che abbiano un bagaglio sufficiente di capacita' e cognizioni.
Lascio a te i nomi piu' celebri.

C'e' infatti un'altra forma di ristrutturazione del pensiero, sempre intuitiva, ma basata sull'emotivita'.

Questa forma di pensiero e' scarsamente valida da un punto di vista dell'utilita', perche' pregna di impulsivita' dettata dalle strutture inferiori del cervello.
Per fare un esempio: l'amore a prima vista, che spesso si rivela una fonte di guai.

Concludo con un applauso alla tua esposizione, alla condivisione su alcune proposizioni riguardanti la visione psicosomatica [non tutte e in seguito di diro' perche'], e l'invito a continuare a deliziarci con questo tipo di istruzione che trovo edificante per tutti [sopratutto per me].

ciao, Linus

13/07/2005 21:07
 
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l
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for monik
Monica scrive:

"Seguendo questo parallelismo è possibile individuare un'analogia di senso tra l'universo virtuale dei fenomeni quantistici e l'universo inconscio dei processi psichici."


Il rapporto mente-corpo e' un fatto assodato.
Quindi e piu' opportuno parlare di processi psico-fisici piuttosto che psichici.

Sant' Agostino diceva: -mens sana in corpore sano- e in questo gia' prospettava l'unita' inscindibile dell'essere.

Ma e' una aggiunta inutile.

Certo che se inviti un fisico nucleare a commentare quanto hai scritto sopra, si trovera' molto imbarazzato.
Non credi?





13/07/2005 22:08
 
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Caro Linus, oggi purtroppo non posso darti una risposta ai tuoi post. Lo farò appena possibile.

Però, in effetti, mi hai indotto a riflettere sul fatto che ciò che scrivo è comunque di parte, cioè frutto di letture, approfondimenti a favore della visione olistica, psicosomatica e comunque sempre un'interpretazione dei dubbi e dei quesiti dei fisici.

Quindi, giustamente, dovrei consultare la controparte, in modo da poter esprimere un giudizio imparziale, sia documentandomi su testi prettamente scientifici sia direttamente da chi vive nel campo della ricerca, and so on...

A tal proposito potrei chiedere un consulto ad alcuni amici che si occupano di fisica astronomica (non penso nucleare, però...).
Ho già discusso con un'insegnante di matematica e biologia sulla teoria dei quanti e il parallelismo con la visione psicosomatica e si è dimostrata un po' scettica, però i suoi studi non sono aggiornati e necessitano di approfondimenti.

Mmmmmm ci penso.... a presto con nuove certezze... ehm o nuovi dubbi...

ciao ciao
Monik
14/07/2005 18:10
 
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linus
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ti aspetto con impazienza.
Il dubbio non e'una pecca, e' la chiave della conoscenza.
ciao, linus
15/07/2005 15:42
 
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In attesa dei miei amici fisici che non hanno fretta nel fornirmi la loro consulenza, ho letto, pur nella mia ignoranza di base, e riletto le varie teorie inerenti alla fisica quantistica, le varie dispute tra colleghi fisici e così via.

Da Planck a Heisenberg sul principio di indeterminazione il quale si è scontrato duramente con Einstein e l'interpretazione di Copenaghen della fisica quantistica sul principio di indeterminazione.

E' celebre la frase di Einstein "non credo che Dio abbia scelto di giocare a dadi con l'universo" e la risposta di Bohr (che era uno degli autori dell'interpretazione di Copenaghen)"Einstein non dire a Dio cosa deve fare".

Non ho trovato nulla che screditasse il parallelismo con la visione psicosomatica.
Fisica classica e fisica moderna non si contrappongono, ma si comletano a vicenda.

Ti riporto alcune considerazioni divenute storiche nel mondo scientifico:

L'eminente fisico tedesco di questo secolo Max Delbruck scrive così: "i fenomeni quantistici sono espressione di una cospirazioe della natura che ci impedisce di raggiungere una descrizione completamente deterministica dei fenomeni fisici. Ogni atto di osservazione comporta un elemento di soggettività, in quanto si deve scegliere come e dove operare la separazione concettuale fra strumenti di misura e oggetti osservati".


La meccanica quantistica sancisce il definitivo fallimento della causalità (Heisenberg 1927)


E' l'interazione finita tra l'oggetto e gli strumenti di misura conseguenza immediata del quanto d'azione e ciò impone la necessità di rinunciare definitivamente all'ideale classico di causalità e di rivedere a fondo il nostro atteggiamento di fronte al problema della realtà fisica (Bohr 1949)


La fisica atomica ha voltato le spalle alla tendenza materialista che ha avuto la scienza nel secolo XIX (Heisenberg 1959)

Per tutto ciò che sappiamo di fisica e biologia sull'indeterminazione, è certo che scientificamente ora non si può più rifiutare la possibilità logica di affermare il libero arbitrio (Jordan 1963)


Dobbiamo rivedere le nostre idee sulla causalità. La relazione causale si applica solo a sistemi che non siano stati alterati ... Hanno significato reale solo le domande relative ai risultati degli esperimenti ... (Dirac 1964)


Il concetto di oggetto materiale, di costituzione e natura indipendenti dall'osservatore, è estraneo alla fisica moderna la quale, obbligata dai fatti, ha dovuto rinunciare a questa astrazione (Pauli 1964)


In sostanza e concudendo perchè l'argomento è molto complesso e forse non è d'interesse per gli altri frequentatori del forum, ribadisco che il principio filosofico che sta alla base della nostra concezione della regolarità delle leggi della natura è la causalità, ma nella sfera di grandezze minime predirre ciò che avverrà diventa incerto o impossibile, poichè grandezze molto piccole non si comportano più in modo conforme alle leggi naturali conosciute.

A te l'interpretazione e i parallelismi di cui sopra...

Oh per il momento rispondo così, poi vedremo se avrò altre illuminazioni...

Caro Linus, lo sai che qualcosa abbiamo in comune...
l'ammirazione per i capolavori del vedutista Canaletto (la mia casa è tappezzata di stampe dei suoi quadri), l'amore per i Pink Floyd e Led Zeppelin...

Ciao ciao Monik [SM=g27789]
16/07/2005 19:55
 
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Linus
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dalla fisica alla pranoterapia
Cara Monica, e passatori,
i tuoi rilievi estesamente documentati[ complimenti!] influiscono evidentemente con il mio stato di coscienza perche' sono costretto a riflettere.

E vero che secondo il principio di indeterminazione la luce interferisce con il movimento corpuscolare, e percio' e' impossibile la misurazione contemporanea di posizione e velocita'.

E' vero che il microcosmo costruisce il macrocosmo, di cui fa parte l'uomo, ma e' pur vero che le leggi della fisica, che sono semplici nella loro vastita', non corrispondono a quelle della biologia.

La logica della fisica cammina su tre possibilita': vero-falso-indeterminato.

La logica della biologia cammina su due: vero-falso. La terza possibilita' e': da determinare, perche' qualora si ammettesse di non poter determinare un fenomeno biologico, si ricadrebbe nella fisica.

E' anche vero che la biologia possiede un requisito che e'irreale nella fisica, cioe' l'autocoscienza.

Infatti, nella biologia, l'autocoscienza procede progressivamente dalla ameba e dal batterio, fino all'uomo, che rappresenta il massimo fin'ora conosciuto.
[ma in futuro l'intelligenza artificiale, percio' scientifica, potra' aprire nuovi varchi].

L'autocoscienza prevede una gradualita' nell'espressione del libero arbitrio, cosa che la fisica e le sue onde o corpuscoli, non conosce.

E' vero che l'immensamente piccolo costituisce i corpi sensibili, materiali,visibili , che sono percio'insiemi di perticelle ed energia [onde e corpuscoli].

Ma e' anche vero che anche ammettendo l'influenza reciproca dei corpi attraverso lo spazio "vuoto", [che in realta' e' riempito di onde],l'uomo e' bene che si occupi di cio' che puo' controllare, ovvero che puo' misurare, comprendere, utilizzare senza danno, tenendo sempre presente il rapporto beneficio\rischio.

E' anche vero che i confini del suo sapere si stanno spostando in modo evidente e percio' il sapere deve essere costantemente revisionato.

Ma e' anche vero che, senza avere gli strumenti necessari per misurare questi fenomeni e' utile non provocarli, in quanto gli effetti sulla realta sensibile possono essere negativi.

In questo campo possiamo collocare tutte quelle pratiche riferite all'uomo che utillizzano metodi che interferiscono con il mondo infrasensibile e ultrasensibile, in quanto non siamo in grado di controllarne gli effeti.

Questo da l'opportunita' di collocare pratiche che si pongono oltre la misurabilita' e la prevedibilita' dell'effetto.

Non e' solo una questione utilitaristica, e' anche una quastione etica.

Ovviamente la situazione cambia nel momento in cui e' possibile una misurabilita' ed una previsione statistica dell'effetto.

Questo puo' essere fatto solo con la progressiva sperimentazione
in ambito controllato.

In conclusione:
Non basta dire che questa o quella pratica non fa' male e percio' la si puo' fare. Al massimo non succede niente. Perche' invece qualcosa succede [ es: si perde tempo, soldi,fiducia, e si diventa detrattori della medicina invece che fiduciosi sostenitori].

Quando si dice: Questa pratica fa bene alla salute bisogna essere sicuri di quello che si dice, e sopratutto essere onesti.

Che menata! Comunque vorrei essere contraddetto. E' una esigenza.

17/07/2005 19:40
 
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nicola
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buono il finale
caro linus le tue analisi sono interessanti perchè ti poni in posizione "media" tra le parti, le tue conclusioni lo sono un po meno perchè la tua posizione diventa di parte: si conoscono gli effetti grossolani delle sperimentazioni che tu definisci, "sicure" gli effetti "sottili", non essendo misurabili così come non lo sono nelle sperimentazioni "sottili", non sono note o certe.
Sono daccordo che gli apprendisti stregoni che giocano con i mondi sottili possono fare danni come i fratelli della sperimentazione ufficiale ed a questo non vedo via di scampo, la discriminante è situata sempre nel livello di coscienza e nella legge mistica che vuole per ogni passo avanti nella conoscenza ben tre passi avanti nella Morale.
18/07/2005 19:17
 
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beppe
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A me interessa lavorare e guadagnare.
Il resto non sono affari miei.
19/07/2005 20:17
 
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curioso
[Non Registrato]
Scritto da nicola:


"la discriminante è situata sempre nel livello di coscienza e nella legge mistica che vuole per ogni passo avanti nella conoscenza ben tre passi avanti nella Morale."

Domanda: quale morale?
19/07/2005 20:19
 
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curioso
[Non Registrato]
seconda domanda:

quale e' la legge mistica?

20/07/2005 00:56
 
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nicola
[Non Registrato]
per il curioso
la legge non è La Legge ma una legge di cui tra l'altro in questo momento non ti so dare gli estremi, la morale è quella che ad ogni passo nella conoscenza ti fa aspettare che la stessa intuizione o scoperta diventi carne e ti fa comprendere che la stessa ha aiutato "l'accrescere della bellezza dell'Essere" e non l'ego, individuale o di gruppo, di una categoria.
20/07/2005 10:49
 
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Registrato il: 28/08/2004
Utente Senior
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Nicola,ma che vuol dire quello che hai detto! Mi potresti spiegare con parole più semplici il tuo concetto?[SM=g27806]
Grazie....ragazzi siete troppo colti per me!!!!!:o

______________________________
Ama....e fà ciò che vuoi!
20/07/2005 17:17
 
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infermiè
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....ammia me pare assai 'na sega mentale...
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